venerdì 26 dicembre 2008

BABBO NATALE NON ESISTE!

Ebbene sì, è una crudele verità, con cui purtroppo alle volte bisogna fare i conti.
"Un fondo la gente vuole, vuole Natale con la neve" cantava Vasco.
Ma i candidi fiocchi non si sono visti il 25 dicembre.
Così come a me continua a mancare il tempo per poter seguire come una volta il blog.
Approfitto allora di questi giorni di break lavorativo per produrre qualcosa e riavviare le attività.
Cosa troviamo sotto l'albero di Natale?
Facciamo un passo indietro e riepiloghiamo innanzitutto le partenze.
Mister Giacinto Rossi abbandona l'attività e viene rimpiazzato da Giovanni Goi sulla panca degli aquilotti.
Al 99% però ciò implica che Gjova appende le scarpe al chiodo, salvo clamorosi ripensamenti (a cui ormai ci ha abituato da anni, ad essere onesti!!!).
A dargli una mano nelle vesti di direttore tecnico ci sarà il Carneade (Chi era costui?) Claudio Fortunato.
Simone Cozzo anche nel 2009 vestirà i colori rossoblu ma saranno quelli del Venzone.
Daniele Rossi decide di imitare la decisione paterna e lascia anche lui la valle (con destinazione Bordano, parrebbe).
Ma il presidente uscente (e il suo successore "designato") hanno lavorato alacremente per far trovare qualche sorpresa da scartare sotto l'albero.
A proposito, ancora nessuna ufficializzazione autorizzata sul nominativo dell'Obama nostrano (quanto si incavolerà quando leggerà questa cosa...) ma pare che la potente lobby massonica degli ex presidenti, riunitasi nel covo segreto di Crisaze, sia riuscita nei suoi intenti di ripristinare la vecchia tradizione per cui l'aspirante alla massima carica provenga necessariamente da quelle zone...
Tornando al mercato (e ricordando che può essere costoso se si lascia l'auto in divieto di sosta...) arrivano:
- Toppinho e Buttenko (perchè è biondo, come ha detto lo stesso Top)...
Ah no, 'sti due li avevamo già in casa.
Piccolo dettaglio non del tutto trascurabile...
Top dovrebbe tornare full time, Ale comincerà a giocare dal girone di ritorno perchè tanto in quello di andata non la butta mai dentro (la seconda affermazione è parzialmente falsa, ma negli ultimi 2 anni è andata proprio così. All'andata Ale quest'anno si è sbizzarrito "semplicemente" a dispensare carriolate di assist).
- Il Dere, che a differenza di Gattuso non si spacca MAI.
- Gianluca Lega, altresì noto come "Piccolo Kik", tesserabile se e solo se sopravvive ai coscritti in partenza questa sera.
- Cristian Not
Come "Chi è Cristian Not?"
E' il badante del Mimi ovviamente, nonchè suo fratello maggiore.
Come dite?
Era più comprensibile se scrivevo direttamente "Il Tita"?
Avete perfettamente ragione!!!
E poichè la società non vuole essere inferiore alle grandi del calcio europeo, ha risposto al colpo mediatico del Milan annunciando l'ingaggio (part time interinale e le rimanenti 4 ore a nero) di un certo BeckhaMALESK...
Le doti che accomunano questo disadattato e lo "spice boy" rossonero sono le seguenti.
Scarse doti di resistenza, lentezza bradipica, sfoggio di abbigliamento bizzarro e talvolta equivoco fuori dal campo, notevole precisione (nel pettinarsi), comparsate a una festa dopo l'altra, una compagna gnocca (ah, no, questo è un errore di battitura), alte probabilità di ricevere una scarpata in testa dal mister (cfr. il famoso lancio dello "scarpino" ad opera di Sir Alex Ferguson)...
E questi sono solo gli aspetti positivi!
Sotto la cenere cova ancora qualcosa e, probabilmente prima di fine 2009, potrebbe esserci qualche ulteriore arrivo di spicco.
Tutto tace invece sul fronte acquisti al chiosco.
Chi saranno le bariste del prossimo campionato è più top secret del'elenco delle prescelte per il calendario Pirelli.
E a proposito di fine anno, pare si dice si mormora ma nulla è certo, che...
Che il 29 dicembre verranno premiati i migliori del Carnico 2008.
E indovinate un po' chi dovrebbe rappresentare il Val Resia?
One shot, one kill... Giovannino Micelli.
Complimenti... Bacarospo!!!

martedì 9 dicembre 2008

IL CASO NON ESISTE


E’ la frase che ripeteva quasi come un mantra ossessivo il maestro tartaruga Oogway nel film “Kung fu Panda”…
E secondo voi è un caso che il compleanno di Cap sia caduto proprio in occasione della gita di squadra in quel di Monaco?
Ma dai!
Starà anche diventando vecchio, ma con il trascorrere dei “pust” Cristian diventa sempre più saggio e scaltro come una faina.
Certo bisogna prendere in considerazione il conflitto di interessi che lo coinvolge e gli consente di prendere decisioni importanti come questa (la GITA AD PERSONAM, scandaloso!!!).
Ci rendiamo conto che questo ragazzo è vicepresidente, calciatore, capitano della squadra e alle volte addirittura arriva al campo prima degli allenamenti per pulire gli spogliatoi?
Ma stiamo scherzando?
Per favore, facciamo partire un’indagine…
Nel frattempo TANTI AUGURI CAP.
E come si può vedere dallo scatto qua sopra, il prossimo campionato si presenterà al via ancor più assetato di gol (6-0 nel confronto con il Taco quest’anno!!!), successi e, ovviamente, birra.
Per rimanere in tema di festeggiamenti e di 6, proprio in questa data di dicembre fa gli anni l’uomo più pericoloso del Val Resia.
No, non parliamo di Mitraglia Micelli ma di Anaconda Cozzo.
Anche se il suo attuale rossoblu è quello del Venzone non ci dimentichiamo certo di lui, così come lui non si scorda del Val Resia.

martedì 11 novembre 2008

E' ARRIVATO L'AMBASCIATORE...

... no, non mettetevi tutti quanti ad intonare in coro il refrain dell'omonima canzone della Mezza sporca dozzina.
Vi porto non pena bensì un po' di notizie sparse.
Bisogna fare un po' di rewind, visto che è da mo' che non scrivo causa oberanti ed aberranti carichi di lavoro.
Alessio, tanto per non perdere il vizio, è andato in rete anche al triangolare benefico "La palla nel pozzo" su penalty.
Più tardi però, alla lotteria dei rigori, ha fallito quello di sua competenza.
Giovannino assente giustificato alla manifestazione a causa dell'infortunio che lo ha tenuto ai box anche nelle ultime 2 partite di campionato, in attesa di andare a ritirare la coppa coppa (non è un errore di battitura) di bomber principe della Seconda categoria.
22 centri in 24 partite, mica bruscolini.
Scelta la meta per il tradizionale viaggio di fine anno: saranno messe a dura prova le scorte di birra della Hofbrauhaus di Monaco.
Alla Snai non accettano puntate sulle cameriere che verranno colte da crampi, stiramenti e strappi alle braccia causa trasporto di una copiosa quantità di boccali.
Come è giunto il presidente Valente a scegliere tale meta?
Navigando su internet si è imbattuto in questa proposta a cui non ha potuto resistere:
"Cerco compagno per missione divina. Attraverseremo gli Stati Uniti in una Cadillac Seville del 1979 color giallo banana, con la foto di Lionel Richie appesa allo specchietto e la mia autobiografia (un manoscritto di mille pagine) nel baule. La missione è trovare il mio padre biologico, che ha un ranch in Messico. Faremo pipì nelle piscine, ruberemo nei supermercati e indosseremo grandi occhiali da sole. A chi mi accompagna darò mille dollari".
Come poi il tutto conduca a Monaco (di Baviera) non lo so, si tratterà di una strada tortuosa con i soliti lavori in corso tra Barberino del Mugello e Ronco Bilaccio.
Gli atleti sono ai blocchi di partenza e partono sabato 28.
Nel periodo di stand by hanno scritto di noi sul sito del Carnico Massimo Di Centa (e non servono presentazioni) e Andrea Celestani, curatore del sito dedicato al Cercivento nei loro "alfabeti della stagione".

MASSIMO

E come ENTUSIASMO - Quello che ha accompagnato (e già da qualche stagione…) il cammino del Val Resia: altro che salvezza! I rossoblu hanno sfiorato addirittura la promozione. Ma aldilà dei risultati, giù il cappello di fronte al calore della gente resiana. La Prima, insomma, potrebbe anche non essere un miraggio…

ANDREA

L come LUCI – Quelle che si spengono a Trasaghis in occasione del match serale fra i padroni di casa e il Val Resia. Partita-chiave o poco ci manca, le due squadre si giocano la promozione: pochi minuti e di colpo cala la notte. Il recupero premierà il Trasaghis (1-0, gol importantissimo di Danelutti); i resiani rimangono con il rammarico per non aver potuto giocare una partita che sembrava promettere bene. Quando si dice il destino nel calcio…

T come TABU’ – Per il Val Resia, così come per poche altre squadre del carnico, la Prima Categoria rimane un sogno anche quest’anno. Peccato davvero, pareva essere l’anno buono: Giovannino Micelli in forma stellare e una tifoseria ormai celebre in tutto l’Alto Friuli sembravano essere gli ingredienti giusti per la prima storica promozione in massima serie. Mancava però il sale, quel pizzico di esperienza e malizia; le basi per una nuova stagione da protagonista sono state comunque gettate.

Si è tenuto inoltre un incontro informale di avvicinamento al campionato 2009, eccone un sunto.

Paolo (più o meno fresco trentunenne, auguri in ritardo) prende la parola con un “Posso cominciare?” che fa tanto riunione del gruppo alcolisti anonimi.
Giovannino chiede a tutti se prima di arrivare lì sono state distribuite le pastiglie di antabuser, poi si riprende.
Constatato che Cozzo ha optato per aggregarsi al Venzone e che verosimilmente Gjova Goi si dedicherà al 100% al ruolo di allenatore, stazionando appena fuori dal manto verde calpestato fino a pochi mesi fa, si fanno le presentazioni della nuova collezione autunno-inverno.
Sembra che tornino di moda i vecchi classici.
Appartato in un angolino staziona un figuro dai tratti familiari, anche se con il passare del tempo il soggetto è notevolmente peggiorato…
Se nella sua ultima edizione brandiva minacciosamente una mazza da baseball come neanche De Niro quando interpretava il tifoso esaltato in “The fan – Il mito”, ora è passato a un paio di tenaglie che fanno molto killer sadico di “Hostel”…
E’ il nuovo direttore tecnico, un personaggio sconosciuto e fantomatico, tale Fortunato Claudio.
Inizialmente fa il punto sulla controversa regola relativa all’utilizzo dei fuoriquota (ma visto che si tratta di giovani sarebbe il caso di chiamarli “sottoquota”) e all’inevitabile influenza che avrà sulla convocazione dei giocatori e la rotazione di chi rimarrà escluso.
Al capitolo acquisti attualmente si lavora alacremente ma non è stato piazzato ancora alcun colpo.
Chi i colpi invece li piazzerà è il “Ringhio” (anche se lui probabilmente preferirebbe sentirsi accostato a Giannichedda o, parlando di bianconeri attuali, a Inler) del Carnico, cioè il Dere, di ritorno dopo alcuni anni sabbatici nelle fila del Celtic.
Celtic Scluse, ma pur sempre Celtic.
Un altro volto noto che nel 2009 rivedremo molto spesso (solo per non dire sempre) sarà quello del sempre affidabile professionista dell’est…
Priorità ovviamente ad individuare il o gli “89” da affiancare a Chuck, al secolo Mattia.
Altro?
Deciso indicativamente il periodo di inizio degli allenamenti e visionata la lista degli esercizi da svolgere collettivamente o individualmente la settimana prima del via.
Ah, sì e anche il modulo, ma come dice qualcuno “Alla fine 4-4-2, 3-4-3, 4-5-1 sono solo e soltanto numeri”.
Vista la carenza nel reparto difensivo in molti additano Micelli come ottimo terzino e Gio se ne esce con un: “Tutta colpa di Toni che mi vede in quel ruolo. Posso segnare anche 700 gol che quell’idea non glie la leva nessuno”.
Cusic è in bonus “cattiva condotta” fino al 31 dicembre, dopodiché diventerà una specie di piccolo integralista islamico (un oompa loompa, praticamente) con obbligo di astensione alcolica.
Lele si ricorda del ticket già acquistato per l’ “Air & style” di Innsbruck e cerca di salvarsi in corner: “Mi gioco il jolly per la singola giornata, il 30 gennaio”.
La risposta è un secco no.
Elio prova a fare l’avvocato del demonietto e fa: “Dai, non puoi togliergli il bere così bruscamente. Almeno all’inizio concedigli di fare una bomba al mese, altrimenti impazzisce.”
Al termine di questa conversazione, il d.t. si congeda ed esce.
Ha compiuto solo pochi passi dopo aver varcato l’uscio del Bar H che Lele se ne esce con: “beh, ha detto che posso bere solo fino al 31 dicembre. Ma non ha mica specificato di che anno…”
E questo è il preludio ufficiale alla stagione 2009.

A breve SI RICOMINCIA…!

martedì 14 ottobre 2008

VAL RESIA-PONTEBBANA 0-2 (primo tempo 0-1)

Niente intermezzo allegro questa settimana, la più lunga.
Niente considerazioni tecniche, a parte che delle 4 squadre ancora in lizza per l'ultimo posto promozione disponibile la favorita sulla carta è il Trasaghis (ma occhio che anche nel loro caso sono impegnati in un derby).
Sembrarà paradossale ma la partita finale di questo campionato 2008 forse è perfino più difficile dell'anno scorso.
E allora proprio per questo dobbiamo continuare a crederci fortemente.
Ma adesso basta considerazioni troppo "logiche", in partite così sentite spesso a fare la differenza è ciò che proviamo dentro, il cuore.
Tolkien fece pronunciare al suo Bilbo Baggins (il sosia di Cassigo) la seguente frase:
Conosco la metà di voi solo a metà e nutro per meno della metà di voi metà dell'affetto che meritate.

Negli ultimi tempi ci sono state diverse polemiche, molte delle quali incomprensibili.
E allora anche se non basta un colpo di spugna a cancellare quello che è stato, per una domenica (o saranno due?) accantoniamo dissapori, rancori, egoismi privati.
Sottoponiamoci a una seduta di ipnosi e facciamoci portare via i cattivi pensieri.
Che cosa ci attende?
Continuo a saccheggiare il repertorio della trilogia dell'anello, stavolta passando a Gimli che di fronte all'ennesima sfida proclama:
Certezza di morte... scarse possibilità di successo... cosa stiamo aspettando?
E proseguo riadattando una grande frase di Aragorn (che portò bene per Val Resia-Val del Lago del campionato scorso e le cui parole assumono un significato ancor più profondo oggi):
Figli di Poclanaz, figli di San Giorgio, figli di Prato, figli di Lischiazze e Gost, figli di Gniva, figli di Oseacco, figli di Stolvizza, fratelli miei...
...vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore...
Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza...
MA NON E’ QUESTO IL GIORNO!
Ci sarà l’ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l’era degli uomini arriverà al crollo.
MA NON E’ QUESTO IL GIORNO!
Quest'oggi combattiamo!
Per tutto ciò che ritenete caro in questa bella valle... v'invito a resistere!
E Theoden incalzerebbe con:
Avanti! E non temete l'oscurità! Desti! Desti calciatori di Resia!
Traverse saranno scosse.. sogni saranno frantumati… un giorno di speranza e spietatezza!
Un giorno rosso, prima che tramonti il sole!
Correte ora! Correte ora! Correte per la rovina, e la fine del mondo!
Se deve essere la nostra fine, allora sarà una GRANDE fine, che verrà ricordata per sempre!
E poi c’è il vecchio maestro Tony D’Amato/Al Pacino (sì, quello di QUELLA frase) che non può mancare:
Non so cosa dirvi davvero. 3 minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi.
Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, fino alla disfatta.
Siamo all'inferno adesso signori miei. Credetemi.
E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta.
[…]
Dovete guardare il compagno che vi sta accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno insieme con voi, che vi troverete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui.
QUESTO è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente.
È il football ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?
Una buona risposta sarebbe questa:
MIRA BENE E SBAGLIA POCO... (Mel Gibson/Benjamin Martin – Il patriota)

In attesa di qualche parola in più, guardate bene il video qui sopra.

Perchè dei ragazzi che riescono a fare una cosa del genere dopo avere perso contro una delle rivali di sempre la possibilità di accedere in Prima categoria, hanno...

...pardon, sbagliavo verbo. SONO qualcosa di speciale.

martedì 7 ottobre 2008

VAL DEL LAGO - VAL RESIA 1-2 (primo tempo 1-1)

Val Resia in trasferta e anche io, quindi al 99% questa partita me la perdo.
Ma durante il viaggio di rientro tarmerò qualcuno al cellulare per rimanere aggiornato e hai visto mai che riesco ad arrivare per assistere a qualche scampolo di gara...
Pronti a vivere un’altra domenica alla William Foster (questa è difficile, l’aiutino supplementare ci sta ampiamente: il suo nickname è D-Fense) ?
Trovata la risposta?
Sì?
Dunque tutti pronti a vivere un (altro) giorno di ordinaria follia...
Vittoria conquistata con i gol diDaniele Rossi (un omonimo per la Val del Lago) che porta in vantaggio i suoi al 6' ma poi ci pensa AlessCio a pareggiare all' 8' e regalare la vittoria al 58'.
Come?
Non ne ho la più pallida idea, mentre succedeva il tutto ero in treno/autostrada.
Raccontatelo voi che vi siete goduti l'ennesima serie di emozioni dipinte di rossoblu.
Per chiarire un po' il tutto e ritornare a trattare di calcio inserisco qui l'articolo made in Gazzettino by Bruno Tavosanis.
Dopo la Triestina, anche il Val Resia.
Meglio di così...
VAL DEL LAGO: Danelutti 6, Cristian Cucchiaro 6.5, Igor Cucchiaro 6.5, Rodaro 6, Monai 6, Cortolezzis 5.5, Roberto Stefanutti 6, Daniele Rossi 6.5, Sgobino 6, Zilli 6.5, Giulio Stefanutti 6.
All. Vanni Picco.

VAL RESIA : Barbarino 7, Coss 6.5, Elio Madotto 6 (42'st Gardellini sv), Cozzo 6, Saverio Madotto 6, Not 6, Bellina 6 (50'st Perissutti sv), Daniele Rossi 6, Alessio Buttolo 7, Di Lenardo 6, Bortolotti 5.5 (17'st Chinese 5.5).
All. Giacinto Rossi (in panchina Giovanni Goi).
ARBITRO: Turale di Udine 5.5.
NOTE: espulso al 50'Daniele Rossi per proteste. Ammoniti Cortolezzis, G.Stefanutti, E.Madotto e Cozzo.

ALESSO - Giocarsi la promozione nella massima serie carnica, nella sua storia mai raggiunta, nel derby con la Pontebbana.
ll Val Resia non poteva chiedere di più alla penultima giornata del campionato, anche se, ad un certo punto, i rossoblu si erano ritrovati terzi da soli.
Però il rigore sbagliato dal Cercivento compensa il gol allo scadere del Trasaghis e così può partire la settimana più lunga nella storia del calcio resiano.
Quella di Alesso è stata tutt'altro che una passeggiata, a dispetto delle tredici sconfitte consecutive (e i soli 12 giocatori in lista) con le quali si era presentata la Val del Lago.
La squadra biancoblu, infatti, ha onorato il torneo con una prova tutto cuore proprio contro la squadra del compaesano Giacinto Rossi, ieri fuori dal recinto di gioco in quanto squalificato.
La Val del Lago avrebbe anche meritato il pari, basti ricordare la gran traversa colpita da 25 metri da Zilli nel primo tempo e la splendida parata di Barbarino, sulla punizione sempre del capitano, al 30' della ripresa.
La Val del Lago era passata dopo 6' con una bella azione di prima, chiusa dal tocco ravvicinato del Daniele Rossi di casa.
Due minuti dopo Alessio Buttolo, dal dischetto, indirizzava sotto la traversa un tiro imparabile.
Lo stesso biondo attaccante siglava al 13' della ripresa la rete che tiene i suoi in corsa per un traguardo inimmaginabile alla vigilia del torneo con un tiro sul primo palo a premiare una bella iniziativa di Coss.
Bruno Tavosanis

PROSEGUIAMO CON L'APPELLO... GARDELLINI? PRESENTE!!!

Domenica Thomas ha risposto alla chiamata proprio come a scuola.
Ma non si è limitato a svolgere il compitino da sufficienza stiracchiata.
No, no, già che c’era si è preso gran parte delle luci del proscenio.
Ma andiamo per ordine e torniamo unpo’indietro con la macchina del tempo.
L’avventura di Thomas con il Val Resia comincia il 15 ottobre 2006.
E’ l’ultima giornata di campionato, quella dello scudetto di Terza categoria.
Thomas indossa la maglia dell’Amaro che esce sconfitto per 5-1.
Ma a lui non può interessare di meno, perché al triplice fischio finale si mette ad esultare comunque.
No, nessun losco “biscotto” ma per lui, resiano doc, è troppo forte la voglia di unirsi alla festa con gli amici di sempre.
E allora eccolo tingersi i capelli di rosso e blu (nemmeno uno dei look più shocking che ha proposto probabilmente, solo che una decolorazione tira l’altra e adesso la zazzera si è ampiamente diradata, seguendo uno stile tricologico leggermente più alla Cap. Del resto sono parenti…) e “infiltrarsi” ai brindisi per la promozione.
Il ragazzo rimane folgorato sulla via del Rop e prende una decisione che è quasi una scelta di vita.
Vuole vestire la maglia del suo paese e così, dopo una trattativa inizialmente non semplice, il buon Paolo riesce ad ingaggiarlo.
Thomas arriva consapevole di dovere spesso magari rimanere escluso dalle scelte tecniche, ma questo non lo abbatte ed anzi contribuisce a stimolarlo ulteriormente.
Sempre presente agli allenamenti e mai polemico se non gioca, gli vanno riconosciuti una gran personalità e attaccamento ai colori che veste.
A proposito di colori, improponibili (e attenzione che qui arriva lo scoop da Novella2000) quelli dei suoi boxer.
Quello meno fastidioso era di un arancione fosforescente catarifrangente che neanche le tenute degli operai dell’Anas, inoltre faceva perdere 4 diottrie alla sola vista…
Quelli rosa invece garbano assai ad un compagno di squadra di tendenza quasi quanto i capi fashion sfoggiati dallo stesso Thomas.
PS breve inciso: il compagno di cui prima ha fatto suo il motto caressiano della finale mondiale 2006 “Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene…” e lo estende un po’a tutta la rosa.
Nel suo primo anno di Val Resia anche quando va in ferie non riesce a staccarsi dalla squadra.
In vacanza in quel di Tenerife si connette al blog per aggiornarsi sul risultato domenicale invece che andare a caccia di fauna locale.
Davvero un comportamento borderline, non sai se rimproverarlo o complimentarti con lui per il tutto...
Questo giusto per dare un'idea vaga di quanto tenga ad essere parte di questo gruppo.
Le sue presenze nel campionato 2007 sono poche ma non smette mai di sostenere i compagni, indipendentemente dalla sua collocazione (in campo, in panca o in tribuna-chiosco. Chi se lo dimentica il 5-0 al Rapid e le annesse havana cola?).
La sua grinta è contagiosa e soprattutto pare inesauribile.
Quanti avrebbero magari deciso di cambiare aria dopo un'esperienza del genere?
Probabilmente in molti, ma anche lui raccoglie i dettami del NON MOLLARE MAI (possiamo fondare una setta e cominciare a spillare soldi a qualcuno con insegnamenti pseudo-zen a breve) e continua a darci dentro.
Si riparte per un nuovo campionato e la sua verve rimane la stessa.
Non salta un allenamento che sia uno questo stakanovista.
Le apparizioni cominciano a farsi più frequenti e il contributo apportato è sempre utile.
Fino a che...
Arriva il grande momento, domenica 5 ottobre 2008.
Thomas parte titolare e vedere lui con il 10 ed Elio con il 3 potrebbe sembrare una bestemmia calcistica a livello di attribuzione dei numeri.
Ma questi non vogliono certo dire tutto (eccezion fatta per il famoso 23*3... quello è SA-CRO! Fate anche voi due conti e poi sappiatemi a dire se non concordate...).
Debutto da titolare in Seconda, mediano alla Oriali (oh, più facile e adatta di così: citazione già pronta, implica il coinvolgimento di un calciatore interista, squadra per cui Tommy tifa, - del resto nessuno è perfetto - le cui gesta sono state cantate da un artista anch'egli nerazzurro).
Ed eccolo che, come Mazinga (non l'amico stolvizzano del Mimi) tra le stelle, lui sul campo sprinta e va.
In moto perpetuo, alla ricerca del pallone da recuperare e alle volte anche dell'inserimento offensivo piuttosto che dell'anticipo di testa pur non essendo proprio un corazziere (sì, ma quante ne ha prese!) senza risparmiarsi tanto da uscire e dichiarare: "Non me la ricordo neanche più l'ultima volta in cui ho giocato una partita intera".
Ma in tanti si ricorderanno di questi tuoi fantastici 90 minuti.

PS un intero articolo su Thomas e neanche una menzione alla sua passione per il rally... cioè, incredibile!
La seconda, non l'articolo su Thomas perchè quello se lo merita veramente tutto!
Ancora complimenti!

lunedì 6 ottobre 2008

IL SEQUEL



Lo so che lo aspettavate tutti quanti. E finalmente è arrivato.
Ecco a voi il seguito del capolavoro indiscusso.

Ecco a voi - PokeManu 2: l'urlo furioso di Chuckino terrorizza tutto l'Occidente preannunciandone il ritorno che avrà compimento con la vendetta finale nel giorno del giudizio con un atto di forza poco dopo l'alba dei morti viventi.

A parte il titolo minaccioso, si tratta in realtà di un filmato romantico, in cui il protagonista rivela il suo lato più tenerone.

Le tante fan non potranno che innamorarsi perdutamente di lui dopo questa prova recitativa, gli avversari scherzati dopo un dribbling non riusciranno a capacitarsene (e non tanto del fatto che le ammiratrici lo idolatrino, quanto di come possa essere stato possibie subire il dileggiamento in campo).

Come al solito, thank you Mad Mat(tia).

Vai Manu!!!!!!!!!!!

venerdì 3 ottobre 2008

VAL RESIA - RAPID 3-1 (primo tempo 1-0)

L'attesa...
VENERDI'
Dopo la Folgore di Invillino, altri tuoni, fulmini e saette caratterizzano questa antivigilia tanto da far saltare l'allenamento.
Sono state raccolte alcune dichiarazioni di vip e gente comune di passaggio in zona.
Lorenzo Jovanotti Cherubini (il nipote di Gabriele): "Piove, senti come piove, madonna come viene giù..."
L'uomo della strada: "Piove, governo ladro"
Lil' Wayne (in un delirio di semi-onnipotenza): "I make it rain"
Rain man (Dustin Hoffmann): "Oh, ragazzi, io non ho alcuna colpa, non cercate di mettermi in mezzo a tutto questo solo per un nomignolo che non o neppure scelto ma mi è stato affibbiato"
Il colonnello Giuliacci: "Ecco, con le mie previsioni ho rimediato l'ennesima figura di m...elma"
SABATO
La quiete dopo la tempesta e prima di essere noi i fautori della prossima
DOMENICA
E’ il campionato 2008.
E’ la terzultima di campionato.
E’ Val Resia-Rapid, però a campi invertiti.
Nessuno di voi sente una strana sensazione sottopelle, oltre al freddo pungente arrivato in questi giorni?
Un qualcosa di indefinito, dei piccoli segnali, l’idea di avere già vissuto una situazione simile.
Sì, non sono il solo?
Però non riuscite a comprendere dove o quando vi sia successo?
Permettetemi di esservi d’aiuto, lo faccio con piacere.
Non bisogna andare a scavare in qualche vita precedente o a desumere tra le ipotesi di possibili universi paralleli in cui tutto si è già verificato.
No, il gap temporale è molto più limitato.
Era un’uggiosa domenica ottobrina (il primo giorno del mese, volendo essere puntigliosi) del 2006…
Era la terzultima partita del campionato.
Era il Rapid la squadra che ci trovavamo di fronte?
Proprio così.
E’ una sensazione di deja vu quella che sta risalendo prepotentemente in voi, un po’ speculare forse perché in quell’occasione si giocò fuori casa mentre oggi siamo noi ad accogliere a Resia i nostri avversari.
Ma scommetto che non è solo deja vu quello che provate.
C’è anche qualche brivido ed un senso di attesa, perché quel giorno…
E’ il giorno in cui Save ha segnato il gol della matematica promozione in Seconda.
E’ quando ha “rappresentato” perfettamente la salita di categoria con la sua esultanza: una folle arrampicata sulle reti, su e su ed ancora su.
Abbiamo voglia di saltare ancora sulle reti (metaforiche) della classifica, vogliamo andare sempre più in alto.
Fino a dove?
Si vedrà, di domenica in domenica.
La storia va a (ri)cominciare, gustiamoci lo spettacolo, in attesa di scoprire quale sarà il finale.
Ssst, silenzio.
Scende il buio in sala, proprio come al cinema.
3 alla fine, come le posizioni da scalare per realizzare un sogno.
Come scrive Smrt su Msn:
NON POSSIAMO CONTROLLARE IL VENTO, MA POSSIAMO ORIENTARE LE VELE...
Parecchie novità in avvio: fuori Zano, Save e Alessio, partono fra i titolari Mauri, Thomas e Manu.
Ritorno al modulo classico, gli altri 8 che si schierano con loro sono Cusic, Marino, Cozzo, il Mimi, Cugnaggio, Mitraglia, Cap e Chuck.
Il mister del Rapid è in campo a comandare la difesa, il nostro mister è fuori dal campo (seppure praticamente appiccicato alla panchina) per squalifica e dunque si opta per la cabala.
Viene inserito come allenatore sulla distinta il Taco, uomo dal 100% di successi in carriera (una partita).
Ma vuoi mettere se quella partita è la prima di sempre che il Val Resia vincerà in Seconda categoria.
E la scelta pare azzeccata fin dall’inizio.
Nessuna fase di studio leopardiana, quindi matta e disperatissima, in apertura
PS la citazione colta è ripresa da un sms della Bionda di Save inviato in pieno sclero da esami di quinta superiore…
Palla al centro, palla in area e palla in rete… poi di nuovo palla al centro.
Ok, un minimo di spiegazione dettagliata ci sta.
Ottimo fraseggio, Manu riceve una bella palla in area e potrebbe anche calciare ma ritarda un attimo e la difesa rinviene.
Il piccolo opossum però è tignoso e va a disturbare, la palla rimane in zona dove arriva Cap, bomber come non mai quest’anno, che dice “Oplà, ci penso io” e con un piatto succulento per noi e indigesto per il Rapid mette fine a tutti i dubbi con il gol del vantaggio.
Il Rapid porta palla a centrocampo e si ritrova praticamente a dover cominciare i 90 minuti dell’incontro sotto di una rete.
Gli ospiti però non paiono demoralizzati e, per una decina di minuti, apportano una costante pressione.
Pressione?
E cos’è? Ah, sì, quella cosa che serve per gonfiare le gomme
Già, perché la difesa stoicamente, per non dire quasi spartanamente (nel senso dei 300 alle Termopili, anche l’anno scorso di questi tempi citazioni del genere fioccavano), resiste rimanendo più barricata dei vini che vende Toppano.
Mauri fa lo Spider Man quando vola a togliere ragnatela e pallone dall’incrocio dei pali.
Poco dopo ritroverà in area un poco simpatico ospite che calcia dalla media distanza, ma da buon portiere non lascia passare nulla visto che il precedentemente citato giocatore si è presentato sprovvisto dell’invito.
Il tiro è forte e serve un intervento in 2 tempi non propriamente annoverabile alla categoria “facile”.
Poco dopo Mauri si ripeterà volando in tuffo su una gran botta da fuori e annullando così un altro pericolo.
Superata la fase di sofferenza… ne arriva un’altra ma stavolta nettamente più fisica.
Il numero 7 del Rapid cesella volontariamente lo stampo del suo gomito addosso a Manu e può ringraziare il cielo se l’arbitro non nota questa palese scorrettezza.
E’ il campionato carnico, non il ring di Smackdown!
Piccolo Malic però si riprende subito e torna ad infastidire la difesa ospite con le sue insidiose puntate.
Spesso dovrà essere fermato con le “cattive” (anche se non estreme quanto la precedente) visto che si dimostra in notevole spolvero…
Giovannino prova a piazzare una punizione a 2 ma l’uomo che si stacca dalla barriera è bravo ad indovinare la tempistica e un po’ fortunato nella ribattuta quando salta di schiena.
Pericolo annullato.
Il Rapid ci prova con delle soluzioni da lontano accompagnati dai “Calcia” di Ale dalla panchina.
Risultato?
Delle scarpate altissime, quasi come quelle che Cugno “tira” con il suo Ragno.
Ale è un convinto sostenitore che qualora venga pronunciata la magica parolina in concomitanza con il tentativo di un avversario, essa lo induca SEMPRE all’errore.
Oh, sembrerà folle ma oggi ha avuto ragione lui.
E non lo ha fatto mica solo una volta.
Anche se non ha proseguito con il “rito” una volta sceso in campo.
Ricomincia il secondo tempo la stessa manica di sbandati che ha cominciato la prima frazione.
Perché sbandati?
Allora, fatto salvo Mattia fresco di accorciatura della zazzera e pochi altri, i più sembrano usciti da un centro di accoglienza Caritas.
Ghigne da lestofanti, barbe incolte, comportamenti poco raccomandabili.
Tra i possibili sosia di Thomas Milian competono alla grande il Mimi, Cugno e Thomas.
Comunque, torniamo a parlare di calcio.
Stavolta è il Rapid ad andare subito in rete.
Una serie di rimpalli fa arrivare il pallone giusto sui piedi di Ferraiuolo che dal limite dell’area calcia imparabilmente e porta i suoi al pareggio.
Ti potresti aspettare il Rapid che comincia a premere per rincorrere il terzo posto ed invece no.
La difesa è arcigna, con Cozzo e Mary per sempre Marino che lottano con gli attaccanti avversari, il Mimi dietro a… liberare l’area quando serve da buon libero,Maurizio attento sulle uscite.
In mezzo ronza su tutto ciò che si muove come un fastidioso mosquito (l’unico a non essere stato abbattuto dal freddo) Thomas, Cusic pedala su e giù per la fascia, Cap recupera palloni e fa l’uomo d’ordine, Chuck macina chilometri, Cugno lotta caparbiamente in fascia.
Davanti Manu sgattaiola furtivo come… esatto, un opossum mentre Mitraglia cerca di sparare in porta il pallone come da tradizione.
E’ sua la prima palla gol rossoblu della ripresa dopo una combinazione a 3 che aveva inizialmente coinvolto Cap e Manu, ma la mira è alta da posizione defilata.
Elio, quando si tratta di spingere, è decisamente propositivo finchè il fiato regge anche se gli manca l’ultimissimo dettaglio per risultare perfetto.
E’ lui a portare scompiglio per secondo nell’area del Rapid e calciare a rete, ma Chiandetti neutralizza bloccando.
In un paio di occasioni Elio sarà bravo a liberarsi degli uomini ma sbaglierà il passaggio finale vanificando il buon incipit dell’azione.
Peccato, ma meglio così che vederlo andare in gol (questione di scommesse!!!)
Il Rapid si rifà vivo con un tiro dalla lunga distanza (ma più che altro si trattava di una “spazzata”) che rimbalza insidiosamente a pochi passi da Mauri, attento a smanacciare in angolo evitando così di essere superato dalla traiettoria carognesca.
Elio potrebbe guadagnarsi il rigore ma su una scivolata dell’avversario, vuoi per preservare la propria incolumità o per cercare di arrivare in porta, deve compiere un balzo che però agevola la difesa.
Se non altro ci ha guadagnato in salute, l’intervento pareva piuttosto deciso.
La sosta di Ale ai box è servita per rimettere a punto la meccanica, altro che le cassiane FrrEri che bastano 4 innocue goccioline d’acqua e vanno in crisi.
Entra a rendere ancor più elevato il potenziale offensivo (3 punte, lui, Gio e Manu) e comincia a scaldare i motori con un paio di “donzie” delle sue.
Mentre è in panca deve aver fatto un paio di operazioni maTTemaTTiCChe (indovinate chi è che parla così) veloci quasi quanto i suoi scatti e, visto che Cap si era riavvicinato in classifica marcatori, ha pensato bene di andare in rete anche lui.
Esce anche Manu per Rossi (che rischierà grosso su una bruttissima scivolata, evitata anche lui elianamente con un salto) in un avvicendamento tra figli d’arte (senza dimenticare Cec fra gli stessi), in modo che Giovannino possa tornare stabilmente a ricoprire un ruolo avanzato.
Malic junior esce sotto una pioggia di applausi e con una bella collezione di botte prese nel contesto di una grande prova.
Parentesi qui, perché non saprei bene dove inserire la cosa e quindi lo faccio in un punto X, anche perchè poi magari corro il rischio di dimenticarmela…
Si parla spesso di errori arbitrali, oggi il fischietto designato ha diretto ottimamente la gara.
Torniamo ora ad Ale…
Partenza decentrata al 75’, messa in mostra di doti da triathleta (scatto alla Bolt, salto dell’ostacolo…umano e lancio… della palla) con deviazione di un avversario che finalmente non guasta ed anzi aiuta a superare l’estremo difensore ospite per il vantaggio.
Nel finale lancio lungo per Ale, il portiere prova ad anticiparlo disperatamente ma viene aggirato e vede il pallone calciato dallo stesso Ale rotolare lentamente verso la porta.
Solo che manca proprio quel pizzico di forza in più per siglare la doppietta: un difensore si precipita in scivolata e spazza in corner.
Il Rapid evita il tracollo ma solo momentaneamente.
Il calcio d’angolo viene battuto forse fin tropo frettolosamente visto il vantaggio ed il fatto di essere entrati nei minuti finali.
Ma non importa, perché la mediana (inteso come settore di gioco e non come una calciatrice infiltratasi abusivamente) recupera palla e riparte la 4x100 (anzi per 50, vista la zona di partenza sul campo) resiana.
Giovannino, cheto nella partita di domenica scorsa al capitolo realizzazioni, si è ben preparato alla disfida odierna guardandosi in loop per un gazilliardo di volte il seguito di Matrix.
E dunque anche lui è RELOADED, ricaricato, e Mitraglia piazza il colpo finale che fredda il Rapid.
Per lui non c’è neppure il tempo di abbozzare un’esultanza perché il numero 9, un individuo moralmente piccolo piccolo reduce dalla visione prolungata di Rocky, stende Gio con un gesto che definire pessimo è il minimo.
Solo che non è il bomber ad andare ko (Giovannino si rialza e termina la sua partita), bensì la sua squadra.

I giocatori del Val Resia sono tutti arzili e pimpanti (a parte uno stanchissimo - e bravissimo - Thomas che dichiara "Non mi ricordo neanche più quando ho giocato una partita per intero") e quindi…
…alzate delle reti, alzate delle FOTTUTISSIME reti perché, dopo il Save del 2006, c’è qualcun altro che ha voglia di scalarle.
Ma attenzione, non si tratta di un caso di follia isolata, no.
Il virus è contagioso!
Si diffonde a vista d’occhio.
Tutti i giocatori del Val Resia sono impazziti.
Guardate.
Lo fanno, lo fanno tutti assieme!
Cominciano a salire.
Si arrampicano e non si fermano più.
Chissà quando si fermeranno…
Ancora 2 domeniche e lo sapremo.
Perché, come scrisse Italo Calvino, la vita è un insieme di avvenimenti, di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme.

domenica 28 settembre 2008

FOLGORE-VAL RESIA 3-0 (primo tempo 1-0)


Non sapevo come introdurre questa partita, poi ci ha pensato un anonimo/a genio a provvedere con un commento inserito però in un trafiletto di servizio destinato alla cancellazione.
E allora eccolo recuperato e messo qua.
"ragazzi.... in tutte le cose arriva la prima volta.... la prima bomba....la prima scopata...io quest'anno voglio la PRIMA CATEGORIA!!!!!!!!"
Il Rapid ha vinto nell'anticipo, partiamo per Villa dalla quinta posizione.
Dal portiere (1) alla maglia preferita dal nostro bomber (11), è un trait d'union caratterizzato da quell'1 che inseguiamo in una folle galoppata degna dei cavalieri dell'apocalisse...
Alla fine, purtroppo per noi, ha galoppato ancor di più quel ghepardo di Adami.
Va beh, ci rifaremo con il Rapid!
Partenza con una inedita difesa a 4, senza il libero.
Avvio fulminante con la Folgore che manda subito in porta con una percussione martellante un proprio giocatore.
Ci vuole una ottima uscita bassa di Zano ad interrompere la galoppata e sventare il pericolo.
La partita, dopo l’avvio scoppiettante, si ammnsisce parecchio.
Le squadre mirano a controllare il gioco e le sporadiche accelerazioni si trasformano quasi automaticamente in grosse insidie per i portieri.
Venturelli si mette in luce con 2 interventi su Alessio, uno volando in tuffo a prendere il tiro dal limite e l’altro anticipandolo in scivolata kamikaze all’interno dell’area.
A proposito di area e Cec, c’è anche un abbraccio troppo caloroso nei confronti di quest’ultimo ma l’arbitro lascia proseguire.
E’ l’unica scelta dubbiosa di una direzione per il resto priva di errori.
Verso la metà della frazione Andrea è bravo a ribattere l’insidiosa conclusione di un giocatore avversario giunto ad un poco piacevole tu per tu.
Cusic invece è il primo a non riuscire a spiegarsi come la sua conclusione a botta sicura sia rotolata solo sull’esterno della rete e non in fondo alla stessa.
Davvero un peccato e, soprattutto, un fenomeno così irrazionale che potrebbe essere studiato dal Profeta (quanto tempo che non veniva nominato… Sarà per questo che quest’anno le cose andavano così bene?!?)
Vengono prodotti altri 2 arrembaggi grazie a palloni piazzati in mezzo all’area da Ale ma i villani (inteso come giocatori originari di Villa Santina, sia ben chiaro) si dimostrano poco amichevoli e non lasciano passare le conclusioni indirizzate in porta.
La chiusura di tempo non ci arride neppure questa settimana, allorchè l’esterno della Folgore approfitta della scivolata (non intesa come intervento ma come perdita di equilibrio) di un difensore per calciare da pochi passi, Andrea riesce miracolosamente a respingere ma la palla vagante è raccolta da Adami che insacca nella porta sguarnita.
L’attaccante delle saette di Invillino si ripete in apertura di ripresa quando parte in posizione regolare e sprinta raccogliendo un lancio a tagliare il campo, accelera ulteriormente ed arriva in area dove dribbla il portiere nell’ 1 contro 1 e raddoppia per i suoi.
La partita fondamentalmente finisce qui.
I padroni di casa si asserragliano molto bene e non rischiano nulla, riuscendo ad intercettare tutti i lunghi lanci prodotti dal Val Resia.
Adami si dimostra in forma smagliante andando a colpire un palo e siglando in contropiede la rete del 3-0 all’85’.
Le uniche occasioni del Val Resia nella ripresa giungono a partita ormai chiusa con una punizione di Mauro ben respinta da Venturelli e un colpo di testa di Giovannino che è bravo a coordinarsi per colpire ma non riesce ad angolare abbastanza la sfera e il portiere di casa blocca, poco un istante prima del triplice fischio finale.
Intanto a Pontebba il Trasaghis strappa un pari d’oro e guadagna un ulteriore punticino di vantaggio nei nostri confronti.
E’ quasi improba. E' quasi finita (la stagione).
Ma non è finita…

martedì 23 settembre 2008

CIUCHINO E CHUCKINO

Visto che al momento non riesco proprio a produrre la cronaca dell'incontro di domenica, mi faccio perdonare con un nuovo post.

Ciuchino lo conoscete tutti, è il famoso asino della trilogia di “Shrek”.
Il secondo non lo è altrettanto (famoso, ovviamente) ma dopo questi video virali lo diventerà molto presto.
Dicevamo…
Punti in comune con il quadrupede animato.
Alle volte non propriamente brillante (dicerie mormorano che la sua promozione in quinta superiore sia dovuta all’intervento di 2 loschi figuri, di cui uno in occhiali da sole alle 8 del mattino e questa la dice lunga, che hanno messo una buona parolina con il presidente di commissione) ma cattiverie eretiche a parte, il ragazzo i numeri li ha.
Magari non per fare gli stessi film di quel mostro di recitazione che risponde al nome di Rocco, ma comunque spazio per lui nel mondo della commedia ci può stare.
Siamo felici di presentarvi il brillante esordio del nuovo astro nascente dell’umorismo!
Godetevelo tutto (come direbbe il suo compagno di squadra S.C.)
Occhio che si tratta di scene molto forti e pregne di machismo, forse superano addirittura la famosa scena introduttiva di Full Metal Jacket con il sergente istruttore Hartman.

Un ringraziamento alla Bellina Films & Productions che ha messo gentilmente a disposizione il reperto.

venerdì 19 settembre 2008

VAL RESIA - ARTA TERME 2-3 (primo tempo 0-2)

Che bailamme in questo finale.
I recuperi hnno detto che rimaniamo terzi ma il Cercivento si è rifatto sotto, ora è a -2 punti da noi proprio come il Rapid.
I "galletti" anticipano sabato nel difficile impegno contro la Pontebbana, cercando di scavalcarci quantomeno provvisoriamente con una vittoria.
Recap velocissimo sulla situazione delle squadre.
VAL RESIA-ARTA TERME: 4 assenti per noi, ma 3 anche per i termali (non so se anche per loro si tratta di tutti titolari).
Out per loro l'omonimo del campione olimpionico Giorgio Di Centa, Franco Federico e Lorenzo Simonetti.
RAVASCLETTO-RAPID: gli ospiti giungono a questo incontro decimati, davvero difficile per loro il compito odierno. Oltre al lungodegente Nevio Dario sono out per squalifica Brovedan, Martin e Cumin.
TRASAGHIS-STALIS: gli espulsi ci sono su ambo i lati, Giustizieri da una parte (Trasaghis) e Clemente dall'altra, entrambi per 2 giornate. Nel recupero però hanno concluso anticipatamente la propria prestazione anche il portiere Moretti e Adragna dello Stalis. Turno decisamente favorevole ai biancoverdi dunque.
Dopo la disamina su gran parte degli incontri di cartello riguardanti la parte alta della classifica, è tempo di introdurre la grande sfida di domenica, lo scontro fra le attuali seconda e terza forza del campionato.
Se la Prima è un sogno…
Beh, allora mamma lasciami dormire ancora 5 partite (altro che i canonici cinque minuti millantati ai tempi dell’adolescenza per cercare di schivare il risveglio causa impegni scolastici)
4 invece sono gli assi che dobbiamo lasciare fuori causa infortuni o squalifiche.
In ordine sparso: (no, li metto tutti solo domenica, hai visto mai che qualcuno dell’Arta passa di qua e gli si consente di fare pretattica. Beh ok, 3 si possono rivelare che tanto i comunicati sono già usciti martedì) Daniele Rossi, Mattia “Chuck” Bellina e Simone Cozzo.
Speriamo di fare poker lo stesso, di sicuro la tribuna vip risulterà affollata.
Chissà se ci saranno anche i talismani cividalesi?
3 importantissimi punti in palio.
2, la posizione in classifica occupata dall’Arta.
1 solo grido da fare alzare alto al cielo: FORZA VAL RESIA!
0 parole rimaste, si vada a incominciare.
Ai blocchi di partenza non si vede Gjova Goi cui non riesce il miracoloso recupero, per cui emergenza davvero totale.
La formazione viene disegnata con Zano in porta, il Mimi a vestire i ruoli di vice-libero ed ai suoi fianchi Save e Marincilec in marcatura.
I centrali di centrocampo sono l’immancabile Cristian con la sua solita fascia ed appellativo di Capitano vero, Giovannino in un ruolo di sacrificio viste le numerose assenze ed Elio, quest’ultimo munito di licenza di inventare per le punte che sono Cec e Mauro.
L’obiettivo è quello di mantenerci saldamente arroccati e provare a pungere in contropiede.
L’Arta tiene in mano il pallino del gioco ma la fase di filtraggio è ottima e dalle parti dei pali difesi da Barba non giungono pericoli.
LA prima occasione della partita la crea Elio con una serpentina in cui semina 3 avversari e poi conclude dal limite ma centralmente e dunque Di Monte blocca senza problemi.
Il primo giocatore del Val Resia a rendersi effettivamente pericoloso è il Mimi, solo che si confonde le porte.
Al 35’ del primo tempo, con un alleggerimento di testa all’indietro, chiama Andrea ad intervenire con un gran tuffo per mettere la palla in corner.
L’Arta appena 2 minuti dopo riuscirà a trovare la rete del vantaggio con un tiro da distanza ravvicinata.
Fino al 40’ circa non viene prodotto granchè in fase offensiva dal Val Resia, con le punte poco agevolate dai lunghi lanci cui le assenze citate precedentemente costringono la squadra.
Però Ale con la sua velocità in un attimo può puntare la porta avversaria ed è proprio quello che fa al 40’.
Palla in profondità, partenza in modalità Nitro on e galoppata selvaggia e solitaria verso Di Monte fermata solo da uno strattone vistoso e prolungato di un difensore ormai già superato.
E qui c’è un duplice errore: uno da parte di Ale che, vuoi per caparbietà di provare comunque a raggiungere il pallone, vuoi per mancanza di malizia non si lascia cadere a terra ma soprattutto da parte di un direttore di gara che dovrebbe comprendere che un giocatore non rinuncia ad arrivare su una palla comodissima e che lo condurrebbe a tu per tu con l’estremo difensore avversario senza l’intervento di (chiamiamoli così) “fattori esterni”.
Nel recupero del primo tempo c’è una conclusione da fuori area dell’Arta deviata forse da un difensore o forse da un loro giocatore.
Sta di fatto che gli ospiti sono furbi e veloci a prendere la palla e metterla prontamente in mezzo all’area prima che la difesa si schieri, trovando liberissimo un giocatore che a meno di 2 metri dalla porta non fatica a siglare la seconda rete.
Quessti 2 episodi, avvenuti in rapida successione, sono 2 discrete mazzate ma c’è comunque la convinzione che, segnando una rete abbastanza presto, l’esito della partita si possa ancora raddrizzare.
L’Arta prova a mettere al sicuro il risultato ma anche se cercano di fare la barba al palo di certo non la fanno a “Barba” che compie 2 grandi interventi su delle conclusioni da distanza iper-ravvicinata.
Il baricentro della squadra è inevitabilmente alto e qualche dazio inevitabilmente si paga.
Davanti però cominciano a nascere le prime occasioni.
Save va vicino al gol con un colpo di testa ma Di Monte riesce a distendersi e agguantare la palla prima che varchi la linea di porta.
Una superba triangolazione Mauro-Cap-Giovannino porta al primo gol resiano: The King allarga di prima intenzione il gioco sulla fascia servendo Cap, il quale taglia il campo alla ricerca di Mitraglia che da posizione defilata trova un sinistro impossibile che incoccia sul palo più distante e termina in fondo al sacco.
Poco dopo il portiere e un difensore, in piena area di rigore, franano addosso a Giovannino senza neppure sfiorare la palla ma l’arbitro non sanziona nulla.
Il più lesto a giungere sulla sfera è Cap che indirizza verso la porta vuota un pallonetto che esce a meno di mezzo metro dal palo più distante.
Occasione sbagliata o, soprattutto, errore madornale (e non certo di Cap!!!) ?
Ora entrambe le squadre iniziano ad essere stanche e anche l’Arta, per buona parte del match ben posizionata in campo e compatta tra centrocampo e difesa, comincia a sfilacciarsi rischiando di subire qual cosina in più.
I termali puntano ora sulle ripartenze, prima Giuliano Candoni arriva solo soletto in area e piazza “er cucchiaio” ma Andrea risponde con “er arpione” con cui gli piglia la palla e la manda lontana.
Su un’azione successiva Andrea lascia di stucco anche Belgrado.
Proprio quando quest’ultimo stava per dribblarlo Zano interviene con il piedone e mantiene intatte le speranze di rimonta.
Speranze che si concretizzano verso il 90’/91’: Cusic, sugli sviluppi di un calcio di punizione, indirizza un tiro violento verso i pali difesi da Di Monte che in tuffo riesce a deviare la sfera ma non può nulla contro quel lestofante (nel senso che è lesto, veloce) di Giovannino che arriva per primo a ribattere in rete e, anche giocando da mediano, piazza la bellezza di 2 gol.
La scelta ovvia è quella di mantenere il risultato fino alla fine e probabilmente il tutto sarebbe anche stato possibile visto che, pochi attimi dopo che l’Arta aveva ripreso il gioco, Ale soffia la palla a centrocampo e prova a trasformare l’azione da difensiva in offensiva (citazione Skyana se ce ne è una. Ok, questa viene al secondo posto dopo: “L’arbitro manda tutti a prendersi un tè caldo” che Caressa utilizza anche per le amichevoli disputate nei pomeriggi torridi del mese di agosto) ma qui si verifica il fattaccio.
Cec viene steso in maniera plateale con un calcione, l’arbitro lo osserva alcuni secondi mentre è a terra e i giocatori dell’Arta hanno riconquistato palla, porta il fischietto alle labbra e…
… dopo diversi attimi e sempre lasciando proseguire l’azione, trattiene il fischio per poi lasciar correre.
I giocatori ospiti sviluppano l’azione molto velocemente, impedendo ai giocatori resiani di recuperare palla o interrompere l’azione con un fallo, facendo pervenire la palla a Giarle che in area di rigore è bravo a sfuggire a 2/3 uomini e a trovare il pertugio per battere Andrea.
Nei pochi attimi residui ci sono 2 opportunità su punizione ma la barriera dei termali riesce a respingere i tentativi prima di Ale e poi di Giovannino.

I giocatori scesi in campo escono tutti spremuti come dei limoni, dopo aver dato il 200%.
Nonostante tutto ci si può ancora credere, l’anno scorso forse era ancora più dura e nessuno ha desistito fino alla fine.
Sono come Tonino Guerra, un ottimista (anche se non compro da Euronics).
Domenica prossima il riaggancio al Trasaghis è fattibile!

CAPPUCCETTO, POLLICINO, IL LUPO CATTIVO E ALTRI PERSONAGGI DA FIABA

E chi saranno mai questi nuovi protagonisti?
Lo chiarisce Francesca Spangaro (Mimi stai mansueto!) in un bell'articolo pubblicato su "Alto Friuli" e che trovate "ricalcato" qui di seguito.
VAL RESIA, UNA FAVOLA DI ENTUSIASMO: L'EX MATRICOLA ORA "VEDE" IL SALTO IN PRIMA. DUELLO PROMOZIONE CON AMPEZZO E RAPID
Visto che in Prima ormai ci sono le saghe, le favole sono da cercare altrove.
Favole così straordinarie da sembrare incredibili o comunque insperate agli stessi protagonisti, favole che già essi pensavano di vivere con una salvezza e che invece sembrano pronte a trasformarsi anche in qualcosa di più, in un sogno che avrebbe il sapore della storia.
Giacinto Rossi, allenatore del Val Resia, all'indomani della vittoria sul Ravascletto lo ammette candidamente.
Da quelle parti non si puntava di certo ad un salto tra le grandi, anzi, una salvezza tranquilla avrebbe di certo reso tutti felici.
E invece..
Poi, lavorando di domenica in domenica senza troppi futurismi bensì con lo sguardo concentrato sul singolo attimo, ci si è ritrovati lassù, a un passo dai vagoni di testa, riuscendo a malapena a crederci ma dovendo improvvisamente iniziare a farlo.
E' successo perchè a Resia ci si diverte, garantisce il mister, perchè ad allenamento il minimo toccato è stato di una quindicina di unità, perchè c'è un pubblico meraviglioso e alla fine non c'è nulla da perdere.
Erano state quste caratteristiche, quest'entusiasmo a far sì che la freccia di Cupido colpisse Rossi un annetto fa.
Galeotto fu lo spareggio-salvezza ad Imponzo contro il Rigolato, seguito da semplice spettatore.
Dopo qualche giorno la chiamata, il sì, tuttavia per un ultimo anno in panchina, perchè la stanchezza sta iniziando a farsi sentire, soprattutto la sera, quando c'è da prendere la macchina e partire.
E non ci sarà, a suo dire, evento che tenga.
Decisione presa e annunciata sin dall'inizio, senza comunque incidere sulla voglia di fare nella stagione 2008.
Con l'animo sgombro si affronterà ora lo stesso cammino del Trasaghis, su cui c'è da fare la corsa, con al massimo Ampezzo e Rapid in grado di insidiarli da dietro.
Che altro aggiungere alle parole di Francesca? CARPE DIEM e vediamo che succede...

martedì 16 settembre 2008

INTERCETTAZIONI TELEFONICHE

Bruno Tavosanis intervista Giaci per il Gazzettino in una chiacchierata a 360 gradi su stagione, rush finale, "Mitraglia" e sviluppi futuri
Mi sono permesso di riportare fra parentesi qualche aggiunta.

Pronto, mister Rossi? Pare proprio che il Val Resia voglia provarci ad andare in Prima Categoria...
«Ora che la salvezza è sicura, ce la giochiamo, certamente. Non abbiamo nulla da perdere, perché ormai il nostro l'abbiamo fatto».
(anche se domenica ribadiva che per la matematica occorrerebbe ancora un punto)

- Domenica ospitate l'Arta, seconda. Partita decisiva o solo importante?
«Non è fondamentale, anche se chiaramente sarebbe meglio non perdere. Purtroppo mi ritroverò senza centrocampo, in quanto saranno squalificati Cozzo, Bellina e mio figlio Daniele; gli ultimi due erano diffidati e domenica hanno ricevuto un ammonizione alquanto discutibile. Dovrò quindi inventarmi qualcosa».
(la frase finale riassume perfettamente la situazione d'emergenza)

- Chi vede favorite per la promozione?
«La Pontebbana è tranquilla, l'Arta quasi. Per il terzo posto è messo meglio il Trasaghis. Ha un calendario simile al nostro, ma noi nelle ultime due giornate troveremo Val del Lago e Pontebbana. Nel primo caso sarà il mio derby personale, abitando a poche centinaia di metri dal campo di Alesso, e non credo mi faranno sconti. Ancora meno ne farà la Pontebbana, considerando la grande rivalità che c'è fra le due squadre. Però per il Trasaghis la mancata promozione sarebbe una grande delusione, per noi no; dal punto di vista psicologico, potrebbe essere un fattore».

- Siete partiti per salvarvi e invece siete terzi. Bravi voi o deludenti le altre formazioni?
«A parte i nostri meriti, mi aspettavo di più, ad esempio, da Folgore e Cercivento».
(io però la Di Lena band la vedo ancora insidiosa, se vince il recupero con il Rapid poi magari sono anche capaci di riuscire a fare il colpaccio in casa della Pontebbana)

- Quanto c'è di suo nella grande stagione di Giovanni Micelli?
«Poco. Giovanni è giocatore di categoria superiore. Rispetto agli anni passati è diventato più concreto e probabilmente anche meglio servito».
(la verità è un'altra: almeno un paio di punizioni portano anche la "griffe" - inteso sia come il francese che indica la la firma che il friulano unghiata - del mister)

- E allora cosa ha portato Giacinto Rossi al Val Resia ?
«Niente. L'ambiente è favoloso, ci alleniamo e divertiamo, e non ho mai avuto meno di 14 ragazzi alle sedute, con punte di 21. E poi chi va in panchina accetta la decisione senza fare storie»

- E Il prossimo anno?
«Smetto. Ho 60 anni e l'impegno sta diventando sempre più pesante, soprattutto in questa parte finale del campionato. E comunque nel 2009 quasi certamente ritornerà Claudio Fortunato. Se il Val Resia è cresciuto così tanto negli ultimi anni, il merito è soprattutto suo»
(Bè, allora proviamo a chiudere tutti insieme alla grande...)
PS grazie a Cusic che mi ha segnalato la pubblicazione, permettendomi di riportare anche qui il tutto.

lunedì 15 settembre 2008

IL MIGLIOR ATTACCO E' LA DIFESA


Forse nel titolo ho fatto un po' di confusione...
A grande richiesta riprendono i campi estivi fuori stagione dell’As Val Resia.
Dopo quello di Cugno dedicato a talentuosi fantasisti, è ora il turno di Marincilec di lanciare il suo master per rocciosi marcatori.
A chi è rivolto?
A chiunque: grandi e piccini, giovani che stanno crescendo ansiosi di emulare le gesta di: Claudio Gentile, Pasquale "O’ animale" Bruno, Vinnie Jones (proprio lo stesso che da diversi anni è passato dal campo verde al grande schermo. Da segnalare il remake in salsa calcistica di "Quella sporca ultima meta" intitolato "Mean Machine" dove interpreta il protagonista e in cui compare anche Jason Statham in un ruolo epocale, quello di un portiere che si fa chiamare "Il Monaco"), Charles Manson.
Ebbene sì, possono partecipare anche vecchie glorie che dopo avere letto questo annuncio si dimostrano smaniose di staccare le scarpe dal chiodo.
E di staccare brandelli di carne dai polpacci dei loro inconsci ed ignari avversari.
Un po' di consigli e di curriculu vitae Marinorum, abilmente miscelati quasi come riesce al Biondo quando prepara il mojito o il celeberrimo "miscuglio" (una consumazione omaggio a chi indovina le identità dei 3 disgraziati che hanno dato fondo ad un'intera anguria del prodotto)...

1. Scegliete con cura gli attrezzi del vostro mestiere. No, i coltelli a serramanico non si possono portare in campo ma è importante come scegliete le vostre calzature. Si fanno preferire quelle i cui tacchetti sono dello stesso materiale con cui è stata forgiata Excalibur. Visto che le generazioni più recenti non avranno neppure la più pallida idea di cosa sia, diciamo che per farvi una buona idea sulla consistenza ideale è quella che maggiormente si avvicina agli artigli e allo scheletro di adamantino di Wolverine (da non intendersi come il Pidi, che pure gli somiglia parecchio). Se poi vi dovesse servire un buon arrotino per affilare il tutto, mi permetto di consigliarvi Luciano Ronz. Ditegli che vi mando io.

2. Scivolo: non è un gioco per bimbi ma l’indicativo presente, prima persona singolare. Io scivolo (e ti entro sulle caviglie)

3. "Sono scivolato": frase da utilizzare verso l’arbitro accorrente subito dopo avere commesso un fallo terminale. Tali parole risultano cariche di ambiguità, mettetevi di impegno nello stile recitativo. Esse, se correttamente pronunciate, grazie al potere della semantica non saranno più una confessione (Io sono entrato in scivolata) ma andranno ad indicare che, a causa di un fato avverso e/o di fortuite circostanze, avete perso l’equilibrio e siete casualmente carambolati addosso all’avversario lanciato a rete. Accrescono le possibilità di successo le seguenti 3 predisposizioni del direttore di gara. 1) è buono d’animo; 2) è ingenuo; 3) è un pollo (e qui una potenziale lettrice avrò una sensazione di deja vu, o meglio, di deja sentì. Oh, mai studiato francese in vita mia, ho improvvisato sulla seconda frase come neanche Miles Davis).

4. Nello spazio profondo nessuno potrà sentirti gridare. Tsè, bazzecole. Aspettate che la Nasa ingaggi come astronauta il vostro futuro prof Marino e poi ne riparliamo, cocchi. Sai che spettacolo le scivolate a gravità zero, percorrendo distanze che neanche il detentore del record mondiale di salto in lungo riuscirebbe a coprire

5. Devi completare l’album Panini. Come sarebbe a dire "E’ una cavolata?". Lasciate finire… Va riempito solo con le figurine di Gattuso, Materazzi, Sissoko, Nocerino, Pinzi, Poulsen. Se proprio avete difficoltà, vanno bene fino ad un massimo di 4 immagini di Mike Tyson. O, in alternativa, con i "santini" che riproducono l'effige delle vittime che avete mietuto finora. Vanno bene anche i doppioni (poveri loro!)

6. Il vostro primo nemico non è l’avversario che dovete marcare ma il giardiniere del campo, che dopo la vostra prima scivolata (che comporterà la necessaria rizollatura di circa un ettaro di terreno) vi insulterà fino alla terza generazione di futuri eredi. Sappiate che a fine carriera calcistica, potrete sempre riciclarvi come disboscatori della foresta amazzonica senza difficoltà.
6b. (postulato della precedente affermazione) Un buon difensore sa essere un diserbante più efficace del napalm.

7. Scordatevi la fuffa che propone la top ten di Mtv. L'unica colonna sonora che siete autorizzati ad ascoltare è la compilation di AA.VV. (avversari vari) che propongono diverse interpretazioni vocali sulla base della hit "Oime legamenti"

8. L'unica giustizia è quella che ti fai da solo (liberamente tratto dalla filosofia di vita di Judge Dredd).

9. E' consigliata la visione prolungata e continuativa (15 ore minimo) di Fight Club. Per i più pigri o quelli con meno tempo libero a disposizione, con un piccolo sovrapprezzo, vi viene messa a disposizione la terapia - drugo (cfr. Arancia meccanica).

10. Se vi assillano per la vostra rudezza e cattiveria, giocatevi il metodo Jessica Rabbit e sfoderate la giustificazione: "Non sono cattivo, è che mi disegnano così". Quando vi faranno notare che non siete un cartone animato, sorprendeteli con un poderoso calcio nelle palle e fategli notare che, beh sì, in effetti sarebbe stato meglio per loro se ci avessero creduto in quanto la realtà è sempre più dannatamente e dolorosamente reale della fantasia.

11. Studiate e fatevi una cultura. E' importantissima per un calciatore, anche se a sentire la maggior parte dei giocatori di serie A parrebbe che non siano andati oltre la terza media o la scuola radioelettra per corrispondenza. Tralasciamo poi i testimonial Cepu. Comunque, tanto per riagganciarci al filo iniziale... Una volta un allenatore mi ha detto "Sei stato encomiabile", io ho frainteso e gli ho risposto per le rime (e con le mani), sostenendo che nessuno aveva mai osato attribuirmi un simile appellativo. Per un po' le mie presenze in campo si sono diradate. Ma poi è bastato controllare il dizionario e, chiarito l'equivoco e compreso il mio errore, ri-minacciarlo per tornatre ad ottenere un posto da titolare.

12. Se la domenica non avete tranciato almeno un avversario e ottenuto almeno una ammonizione, di notte il peggiore incubo di un essere umano verrà a prendervi. No, non l'uomo nero e neppure il babau o Freddie krueger, bensì il Tita in entrata a martello. Un saluto al fratello del Mimi nonchè l'idolo da sempre di Simone Signorelli.

13. Nelle caverne di Lascaux sono stati recentemente scoperti e si possono ammirare dei graffiti rupestri che testimoniano la nascita del primo difensore arcigno, confermando così l'esistenza di un ulteriore anello della catena evolutiva: l'homus fallosus.

14. Indiscrezioni non confermate portano ad una pista secondo cui un viscidone masochista ha cercato di ingaggiare Marino per sperimentare nuove forme di dolore mai provate prima. Il buon Buttolo ha risposto con un calcione sui denti e la frase: "E' un no, comunque non credere che questo venga via gratis".

15. L'unica cosa di cui Pinhead, il cenobita di Hellraiser (fate voi se la versione cartacea by Clive Barker oppure quella su pellicola), ha paura non è Chuck Norris bensì... yes, Marincilec!!!

16. In un'amichevole Schillaci, dopo aver subito un falcione, ha risfoderato la sua frase ad effetto "Io ti faccio sparare" e Marino, glaciale, gli ha fatto "Quando l'uomo con la pistola incontra l'uomo con il fucile, l'uomo con la pistola è un uomo morto" e poi si è fatto passare la doppietta (e stavolta non si tratta di una coppia di gol) da Alessio

17. Una volta Gesù ha provato a far rialzare un giocatore che aveva subito fallo da Marino così come aveva fatto con Lazzaro. Impresa fallita...

18. I genitori di Stolvizza sanno essere molto convincenti con i bambini capricciosi. Come? Usano la tipica frase "Se non mangi tutta la minestra, viene Marino a prenderti". L'uomo nero? Tsè, bazzecole!

19. Vuoi il motivo definitivo per iscriverti? I calci rotanti di Chuck Norris non sarebbero mai esistiti se non avesse seguito lo stesso corso che ti stiamo proponendo.
Affrettati, possiamo trasformare in una macchina di morte anche Marcellino.

20. Ricordatevi sempre: "Bisogna essere imprevedibili!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

venerdì 12 settembre 2008

STALIS - VAL RESIA 1-3 (primo tempo 0-2)

Zitti zitti, quatti quatti, piano piano.
Proviamo a vincere anche questa ed aspettiamo...
La folta delegazione che venerdì ha presenziato al concerto dello stadio Friuli torna tuttaltro che (Va)sconvolta ed anzi gasata e caricata dal concerto del rocker di Zocca.
Visto il cognome dell'artista emergente che si esibiva, Rossi, ovviamente i giocatori del Val Resia hanno pressantemente insistito con Giacinto e Daniele per avere qualche pass backstage, insistendo sulla teoria secondo cui devono essere necessariamente parenti.
E a proposito di Daniele, domenica dovrebbero esserci ad incitarlo alcuni suoi compagni di calcetto.
Quando sono venuti a vedere il Val Resia (la loro prima apparizione è stata per lo spareggio) abbiamo sempre vinto, quindi la tradizione appare alquanto propizia e speriamo che prosegua.
NB e così è stato anche ieri, così come per l'uso della citazione da "Any given sunday"
Come noto “concediamo” il capocannoniere della Seconda, rimpiazzato in formazione da un ritorno coi controfiocchi.
E’ tornato Bobo Vie…
No, è rientrato bomber Bo Bo BortolEtti.
Maurino prova subito a mettersi in mostra al 3’ quando arriva puntuale su una bella verticalizzazione ma lo stop non è buono e la palla arriva comodamente tra le braccia del portiere di casa.
Lo stesso Mauro ci riprova poco dopo alzando la sfera e concludendo al volo: ottima intenzione ma la mira non lo è altrettanto e la palla finisce alta.
Se entra sai che gollonzo però…
Rossi al quarto d’ora dal limite cerca di infilare la biglia sul secondo palo: buona idea e palla fuori non di molto.
Al 17’ palla in area per Chuck che prima, come dice qualcuno, si “finta” da solo mancando la deviazione al volo ma poi è caparbio a riprendere la palla e calciare violentemente.
Un difensore ci si mette di mezzo e devia in angolo evitando pensieri e turbe mentali al portiere.
Stavolta, perché più tardi…
…ma andiamo in ordine.
Lo Stalis ha la prima opportunità al 26’ con una bordata su punizione di Clemente: Andrea – Zano – Barba (così contemporaneamente sappiamo di chi parliamo) vola e alza la palla mandandola in corner.
Al 32’ passaggio di Ale in mezzo all’area su cui Cap è leggermente in ritardo.
Ma l’azione non sfuma così.
Mattia controcrossa al centro, Cap svetta di testa e “pallonetta” il portiere ma un difensore è lesto a respingere proprio un attimo prima che la palla varchi la linea di porta.
Stalis pericolosamente vicino allo svantaggio e, soprattutto, mai pericoloso in avanti.
Ale si produce in un assolo al 40’, supera il primo uomo, ne dribbla un secondo e poi conclude con un preciso rasoterra a fil di palo per l’1-0.
Lo Stalis non si è ancora ripreso dallo stordimento che arriva il raddoppio.
41’ corner preciso, Mattia anticipa tutti e rompe il ghiaccio sigillando di testa la sua prima rete in rossoblu.
Lo Stalis comincia la ripresa con un altro piglio.
Al 48’ Clemente calcia da fuori area, Save tocca e modifica la traiettoria del tiro ma Andrea ci mette provvidenzialmente il piedone e manda in calcio d’angolo.
Nulla può invece 2 minuti più tardi su una beffarda conclusione ancora ad opera di Clemente: il portiere è già in volo nel tentativo di agguantare la palla quando questa compie una variazione di traiettoria diabolica chhe lo mette fuori causa.
Al 54’ bel lancio di Rossi per The King, anticipato per un soffio dal difensore poco prima di tentare il pallonetto sul portiere in uscita.
Cap al 56’ entra in area e batte sul palo più vicino: il portiere è attento e para.
Ale raddoppia al 58’ entrando a spizzicare di testa una conclusione al limite di Cusic ma l’arbitro annulla per un fuorigioco che molto probabilmente non c’è.
Anche qui però si tratta solo di saper attendere.
Ah, piccolo flashback sui tiri dal limite di Cusic.
Nel primo tempo era stato liberato in seguito ad una bella combinazione e ci aveva provato, calciando però più come Diego Dominguez che alla Frank Lampard.
L’imputato è assolto, tutta colpa delle “nuove” scarpe avute in prestito dalla ragazza.
Che ai tacchi a spillo preferisce i tacchetti in alluminio.
E brava Vale…
Al 60’ Mattia è costretto ad uscire per crampi, quindi chi ha criticato a priori l’allenatore per la scelta compiuta può rimangiarsi le parole.
Poteva mica fargli trapiantare due gambe!
Lo Stalis prova a spingere e crea un paio di mischioni furibondi in area ma centrocampisti e difensori sono bravi a rimanere compatti e a chiudere ogni spiraglio verso la porta, impedendo sempre la conclusione agli avversari.
Cap, non mi ricordo assolutamente a che minuto, cerca il 3-1 con una rovesciata delle sue.
Solo che di solito le produce in fase difensiva.
Fosse entrata c’era da applaudire fino allo spellamento delle mani.
Sai che dramma però se poi Cristian per esultare fa il “6” (il numero delle sue segnature alla prossima rete) al Taco e quello capisce che gli sta chiedendo di metterlo sempre in turno di lavoro “6-14”.
Cap, avresti finito di uscire la sera!
Al 72’ Ale raddoppia: geniale assist al volo di Cap con il tacco (lettera minuscola e 2 C, non è il collega di cui sopra ma la parte della scarpa. Per numeri alla gemelli Derrick di “Holly e Benji” stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli delle coreografie) a servire Ale, la difesa dello Stalis rimane immobile e Ale, glaciale, mette a sedere il portiere, lo aggira e…
…calcia sul fondo a porta vuota!
Non ci avrete mica creduto?
Sta scritto poche righe più su che raddoppia (il suo score personale) siglando il 3-1.
Clemente si produce nell’ennesima protesta e va oltre le righe, ricevendo un cartellino rosso.
Più tardi anche Simone Cozzo terminerà anzitempo la partita per un fallo commesso a centrocampo.
Piccola nota: l’intervento era tuttalpiù da giallo.
Il risultato potrebbe essere ben più rotondo ma l’arbitro interrompe un’infinità di contropiede per fuori giochI (ma sì, oggi mi piace con la I finale) inesistenti.
Da segnalare nel finale un cross sul secondo palo dove il numero 14 dello Stalis cerca la spettacolare girata al volo ma la palla finisce in direzione della vetta del monte Chiampon.
Poco dopo respinta del portiere su una conclusione di un nostro giocatore.
Ricordarmi chi… sorry!!!
E ora, in attesa del recupero di Cercivento - Rapid, siamo terzi a pari punti con il Trasaghis ma davanti per la differenza reti (+6 nostro contro un +4).
Ricordo che questa sarà determinante, da quest'anno niente più spareggi.
E allora facciamo un po' il punto della situazione.
Il calendario da qui alla fine è il seguente (in grassetto le partite IN CASA):

ARTA TERME 40 punti (5 partite) Val Resia – Ampezzo – Stalis – Cercivento - Rapid
VAL RESIA 35 punti (5 partite) Arta Terme – Folgore – Rapid – Val del Lago - Pontebbana
TRASAGHIS 35 punti (5 partite) Stalis – Pontebbana – Folgore – Comeglians – Val del Lago
RAPID 33 punti (6 partite) Cercivento – Ravascletto – Stalis – Val Resia – Folgore – Arta Terme
CERCIVENTO 30 punti (6 partite) RapidPontebbana – Ancora – Comeglians – Arta Terme - Ampezzo
Nb non se la prendano i sostenitori di Ravascletto e Ampezzo (a quota 31 e ancora in corsa anche loro) se non ho inserito le loro compagini ed il Cercivento invece sì. Si tratta di una mera questione matematica. Se dovesse vincere il recupero con il Rapid balzerebbe a 33 punti, quindi a -2 dalla terza piazza.
Sennò dovevo trascrivere i calendari di mezza Seconda…
Che dire?
Ovviamente comincio dalla nostra situazione.
Dobbiamo ancora incontrare le squadre che, con la situazione attuale di classifica, sono prima, seconda e quarta (ma potenzialmente terza).
Verosimilmente quando incroceremo la Val del Lago questa sarà già retrocessa ma presenta comunque un reparto offensivo pericoloso mentre occhio allo scontro con la Folgore qualora dovesse rimanere invischiata nella lotta retrocessione.
Come difficoltà credo sia uno dei peggiori calendari, anche se pure quello dell’Arta non scherza.
Il Trasaghis pare abbia il compito più facile, un solo big match con la Pontebbana e poi tutte formazioni della zona bassa della classifica.
Occhio però che non si riveli un’arma a doppio taglio, in quanto queste sono tutte in lotta per la salvezza.
Finale per loro con il derby (fratricida?) con la Val del Lago.
Alquanto equilibrati anche gli impegni di Rapid e Cercivento, con i primi che devono forzatamente rinunciare ai gol di Nevio Dario e questo alla lunga potrebbe risultare un fattore determinante.
Si prospetta un finale di campionato incandescente, premettendo che per noi domenica sarà durissima, visto l’ampio numero di giocatori indisponibili.
Comunque “Mai dire mai”.
Anzi, una concessione a questa parolina la si può fare.
Per una frase sola però…
NON MOLLIAMO MAI!

giovedì 4 settembre 2008

RAVASCLETTO - VAL RESIA 1-3 (primo tempo 1-2)


"Quel che è stato è stato, scordammuce o' passato" cantano a Napoli (oltre a vandalizzare treni e fornire sublimi calciatori alla nazionale, come san Totò Di Natale).
Visto che la vita non è il set di "Sliding doors", pellicola in si assisteva alla realizzazione delle diverse ipotesi che si sarebbero sviluppate mettendo in campo tutti i "se" ed i "ma" ipotizzabili, è il caso di accantonare la parentesi negativa dell'incontro con il Trasaghis e riprendere il cammino affrontando in anticipo (sabato 6, ore 16) la trasferta di Ravascletto.
Tutto è ancora in ballo e dunque...
...finchè siamo in ballo, continuiamo a ballare.
Tra una danza e una giravolta, è sempre piacevole far girare la testa agli avversari.
"Ciu is megl che uan" ricordava Mattia venerdì sera.
Perciò 2 film visti pagando un biglietto solo sono un discreto affare (a quelli si riferisce l'immagine in apertura) nel venerdì che precede la partita.
2 gol di Alessio sono meglio della singola realizzazione ottenuta dal Ravascletto.
Il 2 in schedina è molto più succoso della combinazione 1X.
2 punti li davano una volta per la vittoria, adesso sono 3 e mi scompaginano tutto il giochino numerico.
2 sono anche i punti di distacco dalla terza (il Trasaghis), anche se il Rapid a cui siamo appaiati a quota 32 ha disputato una partita in meno.
Le formazioni, per cominciare:
RAVASCLETTO
Omar De Infanti, Selenati (10' st Di Centa), Ennio De Crignis, Franco De Crignis, Visentin (45'st Nodale), Del Fabbro, Ivan De Crignis, Rudi De Infanti, Da Pozzo, Polo, Erik De Infanti
VAL RESIA Barbarino, Coss, Perissutti 6 (30' pt Not), Goi (33' st Marino Buttolo), Cozzo, Saverio Madotto, Bellina, Daniele Rossi, Alessio Buttolo (38'st Loris Chinese), Di Lenardo, Micelli (33'st Bortolotti)
Il match si anima al 14’ con una punizione rasoterra dai 35 metri di Rossi: la barriera si apre e la sfera passa, ma il portiere è lesto a bloccare in tempo.
Il Ravascletto risponde con Da Pozzo, oggi in gran forma. Se ne va in dribbling sia a Save che a Gjova Goi, il suo tiro ad incrociare sfiora il palo ed esce sul fondo.
Gran palla da un Daniele all’altro (Rossi per Coss) con Cusic che dal fondo piazza un assist che attraversa tutta l’area senza che nessun rossoblu riesca ad intervenire
Al 23’ bravo Zano ad anticipare in presa alta Ivan De Crignis che si stava inserendo in area.
Giovannino è come l’impero di Star Wars: colpisce ancora (il Ravascletto) al 25’.
Corner battuto da Rossi, Gio lasciato solissimo calcia al volo di piatto sinistro e piazza la palla all’incrocio dei pali.
Dalla panchina dei bianco verdi si ode distintamente un “Sono 3 anni che ci segna sempre lui. Volete marcarlo una buona volta?”
Mitraglia ci riprova al 28’ stavolta staccando imperiosamente di testa.
La risposta di Omar De Infanti è un volo straordinario che leva un pallone che stava entrando a fil di palo.
Sul capovolgimento di fronte Da Pozzo supera ancora il suo diretto marcatore ma Zano piazza la prima paratona della sua giornata da Superman.
Ravascletto pare essere il suo campo fortunato.
L’anno scorso aveva esordito in Seconda proprio qui e anche allora i suoi voli risultarono determinanti per la conquista della vittoria (tra l’altro la prima in assoluto del Val Resia nella categoria cadetta del Carnico).
La palla arriva a Ivan De Crignis, Mattia gli leva palla (sembrerebbe in modo decisamente pulito) ma il direttore di gara ravvisa un contatto sul giocatore e decreta un penalty a favore dei padroni di casa.
Si incarica della realizzazione Visentin che non sbaglia e nel giro di neppure 60 secondi si passa dal potenziale 0-2 al pari.
La via del rigore sarà però l’unico modo per superare Andrea quest’oggi.
Zano respinge il potenziale 2-1 al 36’ e due minuti dopo è il momento di allontanare in extremis un’incornata diretta in porta.
Al 39’ torre aerea di chuck per Giovannino che dentro l’area sbaglia lo stop e il difensore riesce a rintuzzare su di lui e mandare la palla in calcio d’angolo.
Già da diverse giornate Ale sta giocando bene e gli manca solo la rete e dunque Cec rimedia al 41’.
Devastante azione personale con cui BRUCIA l’avversario e FULMINA il portiere con un gran tiro.
ELEMENTALE, Watson!
Cap erge una diga al 43’ respingendo una conclusione dentro l’area, ma l’autore del tiro è fortunato e, a 2 metri dalla porta, si ritrova la palla sui piedi e ci riprova ma Zano è grandioso nella risposta.
Risposta negativa, ovviamente.
La frazione si chiude con Andrea che interviene in 2 tempi su una conclusione dal limite di Da Pozzo.
Il Ravascletto ha l’occasione più ghiotta per agguantare il pareggio al 50’: ancora Da Pozzo in evidenza, si libera in area e Zano esce alla disperata.
Il centravanti bianco verde fa pervenire la palla sui piedi di Erik De Infanti, solissimo e con la porta spalancata davanti ma l’attaccante calcia incredibilmente fuori.
Al 58’ corner a nostro favore, la difesa respinge ma Save recupera palla al limite dell’area dei padroni di casa, dribbla 2 “colleghi di reparto” bianco verdi e calcia fuori non di molto.
Buona risposta all’occasione avuta dalla compagine carnica.
Da Pozzo viene fermato al 62’ a tu per tu con Zano per un offside inesistente.
Poco dopo è bravo Cozzo ad anticipare il suo uomo su un lancio insidioso.
Ale riaccende imotori al 65’: assist per Gio che da distanza ravvicinata alza troppo la mira e non inquadra la porta concludendo alto.
Al 68’ ci prova il Ravasclettocon un tiro da fuori area: Andrea, un po’ incerto nell’occasione, si fa sfuggire la palla ma poi rimedia andando ad abbrancarla con l’agilità di un gatto prima che accorra qualche attaccante avversario a ribadire in rete.
Ale fa le prove tecniche di doppietta al 70’: lancio lungo per lui,arriva a tu per tu con il portiere e prova la “puntata” che lambisce il palo e termina la sua corsa sul fondo.
Per un pelo…
E dato che si parlava di “puntate”, per il gol andrà meglio al prossimo episodio.
Cusic riprova a fare l’assist man al 72’: tunnel al primo uomo, dribbling in area su un altro (con l’intermezzo di non essere riuscito a vedere Giovanni solo e in agguato), poi porge in mezzo ma arriva un difensore che in scivolata alza sopra la traversa, rischiando anche parecchio.
Ale si presenta puntuale al nuovo ciak: corner battuto da Rossi, Ale da pochi passi incorna sul primo palo e realizza il 3-1 capitalizzando il secondo passaggio-gol di giornata fabbricato da Daniele.
All’83’ Ivan De Crignis si invola tutto solo (sarebbe anche in offside di qualche metro…), Zano gli si fa incontro e l’esterno bianco verde conclude al volo ma in maniera debole e centrale.
Andrea sentitamente ringrazia ed abbranca.
Da Pozzo, nonostante il risultato avverso e la squadra in inferiorità numerica, è il più combattivo dei suoi.
Dopo 87 minuti ha ancora le energie per andare via a ben 3 uomini, l’uscita di Zano è provvidenziale: l’attaccante si ritrova lo specchio della porta completamente oscurato e calcia sul fondo.
L’ultima insidia giunge al 93’ e parte ancora dai piedi di Da Pozzo: salta Save con un pallonetto e poi di esterno piazza un bellissimo passaggio sul secondo palo, dove si fa trovare puntuale un compagno.
Solo che non ha fatto i conti con Zano in formato eclisse: Andrea vola e gli oscura la via della porta, salvando una rete praticamente già fatta
.
Finisce 3-1 con diversi commenti di giocatori, dirigenti e tifosi di casa che evidenziano la gran prestazione di Andrea.
“Ma cosa ha preso prima di giocare, Viagra?”
“Oggi era impossibile segnare, c’era un argine (ma la versione originale in friulano, utilizzando”briglia” rendeva molto meglio) eretto davanti alla porta”.
E pensare che, all’avvio della ripresa, quando Cap gli ha detto “Andrea mettiti il cappellino che ti ritrovi con il sole contro” ha replicato con “Ma devo proprio? Non lo indossa nessuno di quelli in campo”.
Strepitoso!
Che giochi lui o Mauri, dato che parliamo di portieri, possiamo proprio dire di essere in buone mani.
E a proposito di mani…
Verso il finale della partita il Mimi vede Cozzo che si massaggia nella zona gluteo-coscia e gli chiede se si fosse fatto male rinviando poco prima.
Simo risponde dicendo “No, è che ogni tanto mi piace farlo.”
L’orrendo si avvicina e, ridendo, si offre volontario qualora Simon necessiti assistenza.
Lo sguardo dell’attaccante avversario che stazionava in zona invece era alquanto atterrito.
Altro?
Ah sì, dopo la partita d’andata e la quaterna di Giovannino, in uno scambio di telefonate tra presidenti, Pustetto aveva detto in tono scherzoso a Paolo Valente: “Ho ritagliato dal Gazzettino la foto di Micelli, l’ho fissata ad un bersaglio e ci lancio contro le freccette ogni giorno. Deve funzionare, così lo fermerò”.
E invece niente da fare neppure stavolta.
Peccato che Giovannino domenica prossima non potrà avanzare in classifica marcatori, visto che sarà squalificato per un turno in quanto diffidato.
Già, proprio un peccato.
Squalificato nella domenica in cui sarebbe comunque stato assente per motivi lavorativi.
Che sciagura!
Chissà chi raccoglierà il suo testimone contro lo Stalis?
A proposito di Stalis...
Oggi il Messaggero nella colonna delle mini-interviste ci attribuiva un nuovo allenatore, non più l'ex timoniere della squadra gemonese Giacinto bensì il talentino dell'Under 21 italiana Giuseppe Rossi.
Eppure i baffi sembravano sempre quelli

IL PROSSIMO OSPITE DI MARIA DE FILIPPI


E fu così che Mauro rinunciò al dorato mondo di Hollyw...
...ehm no, i programmi della De Filippi credo li registrino nella meno patinata Cologno Monzese o in qualche altro sobborgo dell'hinterland di Milano.
Comunque sia...
Un tronista in meno e un calciatore dell'AS Val Resia in più.
Grazie signora Bortolotti per averlo consigliato per il meglio.
Il sosia di Quagliarella ce l'abbiamo noi.
Buon compleanno Mauro, seppure con un giorno di ritardo.
PS con l'età che avanza diventi più saggio.
Quest'anno ti sei limitato a promettere un solo gol che peraltro hai già messo a segno.
Ora però non è che perchè sei di un anno più vecchio hai diritto a troppo riposo.
Sotto con i prossimi!

giovedì 28 agosto 2008

VAL RESIA - TRASAGHIS 1-2 (primo tempo 0-1)

Scegliete la vita,
scegliete un lavoro,
scegliete una carriera,
scegliete la famiglia,
scegliete un maxitelevisore del cazzo,
scegliete lavatrice, macchine, lettori cd e apriscatole elettrici.
Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita,
scegliete un mutuo a interessi fissi,
scegliete una prima casa,
scegliete gli amici,
scegliete una moda casual e le valigie in tinta,
scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo,
scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina,
scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare.
Ma perché dovreste fare una cosa così?
Tante grazie ad Irvine Welsh per queste parole rubate di peso a quel capolavoro letterario (e successivamente cinematografico – nella cui trasposizione le parole erano superbamente accompagnate dalle note di ”Lust for life” dell’iguana Iggy Pop - che è Trainspotting,) ma ora tronco la trascrizione e procedo a modo mio.
Perché impegnarvi la domenica in questo modo?
Perché invece non optate per scollarvi dalle poltrone e venire al “Rop” per un bel Val Resia – Trasaghis?
“Perché perché, la domenica mi lasci sempre sola, per andare a vedere la partita del Val Resia” intoneranno le ragazze, ma solo per suscitare quel senso di colpa ai loro compagni che, a fine campionato, frutterà alle ladies qualche nuova parure o a qualche viaggio dicembrino in hotel 5 stelle extralusso in occasione dei mercatini natalizi oppure di capodanno.
E poi alla fine è tutta una finta, perché loro dicono ai boys “Per questa volta va bene, ma solo perché io mi vedo con le amiche, occhio che la tua non diventi un’abitudine”, omettendo che il punto di ritrovo concordato dalla ciarliera combriccola è comunque il campo sportivo.
Eh già, questa è la nostra tifoseria, la migliore che si possa desiderare, quella che aspettiamo anche questa domenica a sospingere il Val Resia con urla a squarciagola, canti e soprattutto con tutto l’affetto che dimostrano per la squadra.
Il vantaggio iniziale di affrontare il Trasaghis privo di 2 importanti elementi (il portiere Zavagno e l’esterno Kazoski) assenti per squalifica viene subito azzerato per una serie di fattori.
Goi non può essere schierato per il riaffiorare di alcuni acciacchi, c’è chi si presenta ancora annebbiato dalla sbornia della serata precedente (vivissimi complimenti, una performance del genere va festeggiata con un brindisi…) e chi ha chiuso baracca e burattini ad orari improponibili.
Va bene che si tratta di tirar tardi per lavoro e non certo svagandosi e divertendosi, ma anche qui un maggiore buon senso non sarebbe di certo guastato.
Tutto ciò porta al dirottamento del Taco nel ruolo di libero, lasciando un “buco” sugli esterni, mentre Loris – che certamente non ha ancora sufficiente benzina per reggere l’intero incontro - si piazza sulla fascia lasciata sguarnita dall’emulo del bunkeriano Superciuk.
In panca ci vanno 2 giocatori a mero titolo di presenza o poco più.
Forse una chiamata in extremis al Mimi sarebbe potuta servire (magari poi era a Canicattì, ma intanto...), se non altro per avere delle soluzioni alternative nel pacchetto arretrato
Le formazioni di partenza sono le seguenti:
VAL RESIA Pielich, Loris Chinese (Bortolotti), Elio Madotto Marino Buttolo), Cozzo, Saverio Madotto, Perissutti, Bellina (Toppano), Rossi Alessio Buttolo (Emanuele Chinese), Di Lenardo, Micelli

TRASAGHIS Goi, Cibischino (Scandini), Bianchi, Saliu, Livon, Giustizieri, Di Lena, Fedele, Boreanaz (Scomparin), Danelutti, Manente

Pare non essere giornata viste le premesse e la tesi viene confermata quando Cap, al quinto minuto di gioco, coglie un clamoroso palo di testa con il portiere avversario completamente fuori causa.
La dea bendata era a prendersi un caffè in quel momento.
“ minuti dopo c’è un’incomprensione tra Mauri ed il Taco su un traversone, Boreanaz prova a piazzarla in porta di testa ma è ben contrastato e non riesce a mirare con precisione, dopodichè Cap si rifugia in angolo.
Il Trasaghis è nuovamente pericoloso al 14’ con Danelutti che se ne va in dribbling ad entrambi i Madotto bros e, in diagonale, conclude sul fondo di pochissimo.
Cap fa la voce grossa sull’altro fronte con una incursione in area al termine della quale prova a sorprendere Goi piazzando la palla di precisione sul primo palo ma l’estremo difensore del Trasaghis è reattivo e para.
Al 16’ cross basso di Ale per Giovannino che sotto misura non trova il colpo letale davvero per pochissimo.
Mitraglia ci prova allora al 19’ scagliando una gran botta su punizione verso i pali difesi da Goi, che nell’occasione si fa sfuggire la sfera ma Ale non riesce a deviare in rete.
Cec quasi si rifà il minuto seguente: Goi rinvia su un retropassaggio e Ale in pressing per poco non gli ribatte in porta il disimpegno.
Poco prima della mezzora Save ruba palla e spara dalla lunga distanza: il portiere è ancora incerto e il pallone ridiventa una saponetta viscida che gli sfugge ma non termina in fondo al sacco o sui piedi di qualche rossoblu che staziona in area.
Questa è probabilmente l’unica cosa buona di Save in 90 minuti.
In varie occasioni del primo tempo (almeno 6 o 7), per mancanza di lucidità, ha sparecchiato casualmente il pallone in avanti quando poteva porgerlo a qualche compagno posizionato a pochi passi da lui, mentre nell’unica occasione in cui doveva calciarlo il più lontano possibile ha tentato un improbabile dribbling.
La conseguenza?
Una palla persa in maniera sanguinosa, visto che dietro a lui non c’era nessuno e che ha consentito allo “scippatore” Di Lena di fuggire indisturbato fino alla linea di fondo e mettere in mezzo un succulento pallone che da 2 metri Boreanaz non avrebbe potuto certamente sbagliare.
Pigliare una mazzata del genere al 41’ del primo tempo, dopo avere mantenuto il pallino del gioco per tutto il corso della partita e avere creato le migliori occasioni, si è rivelato deleterio.
Di certo non ha aiutato la mossa di togliere all’intervallo Mattia, probabilmente l’unico dei centrocampisti in grado di correre per 90 minuti vista la sua giovane età e la conseguente freschezza atletica.
E dire che nel primo tempo aveva “pedalato” parecchio e marcato bene Danelutti.
Save, visibilmente stanco, è invece rimasto in campo e così dopo appena 3 minuti nella ripresa Manente se lo è bevuto in dribbling (cosa che si ripeterà innumerevoli volte nella ripresa, con tanto di doppi dribbling e tunnel) e, quasi in un’azione fotocopia della prima rete, ha passato la palla all’accorrente Bianchi (per la verità inseguito da… nessuno) che, come il collega Boreanaz, da pochi passi non ha perdonato l’errore.
Il colpo è di quelli da knock out, Elio prova timidamente a lanciare qualche segnale di vitalità al 55’ quando si libera bene in area ma strozza il tiro che dunque non crea apprensioni a Goi.
Sta di fatto che non si possono pretendere i miracoli facendolo giocare costantemente in un ruolo in cui è visibilmente sacrificato.
Cugnaggio sulla fascia può creare molto se trova un dirimpettaio che rimane piuttosto “bloccato” ma se deve cantare e portare la croce (cioè produrre gioco e difendere) quando ci sono avversari che spingono sulla sua corsia, allora la cosa si fa più difficile.
Il gioco non fluisce nonostante l’ingresso di Toppano che, tra l’altro, gioca una brutta partita.
Probabilmente è la prima in 2 anni e credo la si possa concedere.
La sfortuna è che è coincisa proprio con questo incontro, ma chiedergli i miracoli sarebbe ingiusto.
Ciò non toglie che anche lui ieri abbia sbagliato gran parte dei palloni gestiti.
Al 62’ Boreanaz, imbeccato bene ancora da Manente, si mangia letteralmente il 3-0 calciando troppo piano e consentendo a Mauri di bloccare.
Da qui in poi la partita diventa abbastanza noiosa, poiché il Val Resia non riesce a rendersi pericoloso in avanti mentre il Trasaghis agisce in contropiede ma Maurizio è attento ad anticipare in uscita gli attaccanti o a bloccare le conclusioni scagliate verso la sua porta (relativamente pericolose, comunque lui il suo lo ha fatto anche oggi).
Daniele Rossi, forse troppo preso dal clima “derby”, ricorre tropo spesso al tiro da fuori ma non crea grattacapi a Goi.
Le uniche 2 conclusioni potenti si rivelano centrali e il portiere ospite blocca in tranquillità.
In diverse occasioni avrebbe potuto cercare soluzioni alternative alla botta da distanze considerevoli.
Cap fa una partita alla personaggio di Batman, cioè a 2 facce.
Primo tempo davvero molto buono, mentre nel secondo la stanchezza si fa sentire e dunque alla distanza il suo rendimento cala di molto.
Della giornata storta di Top si è già detto, ci prova allora l’ “erede” Elio a riaprire la partita porgendo a Giovannino una bella palla dentro all’area (siamo all’ 82’) ma, quando un Gio solissimo davanti a Goi sta per calciare, l’arbitro interrompe il gioco per un fuorigioco che non c’è.
A centro area stazionavano ben 3 difensori ospiti che rendevano regolare la posizione del bomber.
Nel finale da registrare gli ingressi per 5 minuti di Manu e Marino (il secondo al posto del contuso Elio, che dovrebbe saltare la prossima partita in quanto era diffidato ed oggi gli è stato comminato un giallo).
Ovvio che in così poco tempo non possono cambiare le sorti dell’incontro e di certo non è piacevole fare una breve quanto inutile comparsata in una partita ormai segnata.
L’unica nota lieta della giornata è la rete di Giovannino, che accorcia le distanze e lo issa a quota 18 in classifica marcatori.
E’ il 93’ quando Gio, lesto come una faina, si appropinqua alle spalle di Goi che fa rimbalzare la sfera per il rinvio, gli sottrae la palla e viene steso dal portiere.
L’arbitro Stefanutti decreta un rigore sacrosanto ed ammonisce il portiere del Trasaghis.
Giovannino si presenta sul dischetto e non fallisce, ma il tempo rimasto è insufficiente per tentare la grande impresa.

Dopo un primo tempo sostanzialmente dominato, una ripresa davvero passiva (ok il gol del 2-0 dopo pochissimo tempo, però da lì al termine era ancora lunga e invece questa rete ha tagliato le gambe a quasi tutti i rossoblu in campo, fatte salve pochissime eccezioni).
Che altro dire?
Il lunedì porta discrete notizie (che riporterò fra un po’) ma più di qualcuno deve responsabilizzarsi, assumere le proprie colpe ma soprattutto imparare dagli errori commessi per evitare di ripeterli.
Si spera che la lezione serva a questo e tali sbagli non vengano considerati come un “episodio” che nel corso di un’annata ci può stare.
Con una mentalità del genere non si va da nessuna parte, anzi si passeggia bellamente all’indietro in stile gambero…
La prima occasione d’oro è stata sciupata causa copiosa dabbenaggine, ma…
Allora…
Il secondo/terzo posto, condiviso da Trasaghis e Arta, ora è a 5 punti di distanza, con ancora 7 partite al termine.
Nevio Dario del Rapid pare abbia subito un infortunio davvero grave e la perdita di questo giocatore toglie moltissimo alla sua compagine.
Non si tratta di gioire per le disgrazie altrui, è una mera constatazione tecnica.
Domenica prossima c’è l’incontro Trasaghis-Arta (le seconde a pari merito), quindi almeno una delle 2 dovrà lasciare dei punti per strada.
A questo punto è auspicabile si tratti dei termali, visto che dobbiamo ancora affrontarli e saranno loro a farci visita in quel di Resia.
Altro?
Il prossimo incontro sarà in trasferta a Ravascletto.
Si gioca alle ore 16 e l’incontro si disputa il 6 settembre.
Già, è sabato.
Speriamo serva a qualcosa e non che qualcuno si diletti a fare lo splendido di venerdì stavolta.
Constatazione amara ma vera.
E’ brutto dover chiudere un articolo così ma ieri le delusioni non ci sono state solo sotto il profilo calcistico.
Comunque dai, al momento nulla è ancora precluso ma occhio a non affrontare così anche i prossimi impegni perchè la classifica rimane comunque cortina anzichèno.