venerdì 17 dicembre 2010

E PACE IN TERRA AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA'

Più scioperante degli insegnanti che protestano contro la riforma Gelmini, più sfaticato dell’uomo politico medio, con un ultimo aggiornamento così vecchio che nel frattempo in Italia…
… in Italia non è cambiato niente.
Ah no, è vero… è uscito il nuovo modello di Iphone.
L’Ifon invece non è ancora stato commercializzato.
Il Cap e Dere stanno provvedendo alle ultime fasi di test e poi anche questo fantasmagorico prodotto arriverà sul mercato.
La stagione è finita, l’anno finirà a breve e, siccome io avrei anche voglia di riposare in quelle 4 meritate giornate di ferie, scrivo adesso.
Come è andato in questo anno di debutto assoluto in Prima?
Male, potrebbe dire qualcuno, guardando il risultato finale.
Secondo me non è così.
Alcuni miei giudizi oggettivi (quindi noiosi e pertanto vedrò di snocciolarne ben pochi) sulla stagione sono questi:
1 – a parte poche partite in cui l’approccio mentale non è stato quello giusto e sono arrivate delle sconfitte secche (vedi Cavazzo in tutte e 2 le occasioni, un tempo della partita col San Pietro all’andata il ritorno con l’Ovarese. Piccola postilla a margine: sono quelle partite da “black out Val Resia” che di tanto in tanto capitavano anche nelle precedenti stagioni) non abbiamo rimediato, come ipotizzava qualcuno, delle sonore legnate.
Tuttaltro, le partite sono state quasi sempre equilibrate e con delle buone prestazioni.
2 – la rosa era numericamente povera, pertanto quando ci sono state squalifiche, infortuni, (sacrosante) ferie oppure varie ed eventuali, nonstante il gran impegno di tutti, è risultato difficile riuscire a mantenere lo stesso livello qualitativo o anche solo avere in panca un buon numero di sostituti.
3 – non siamo stati fortunati dal punto di vista della salute di diversi giocatori chiave e, non lo si prenda come una scusante per giustificare l’esito finale del campionato, la classe arbitrale non è di livello modesto.
E’ di livello bassissimo e mi fa specie che a loro difesa si senta dire: “Ma anche il livello dei giocatori del Carnico è basso”. Oppure “Anche gli attaccanti sbagliano i gol”.
La seconda cosa può essere vera ma chi scende in campo il regolamento lo conosce, per svariati arbitri invece… Meglio soprassedere, anche perché queste persone poco preparate purtroppo troppo spesso finiscono con l’incidere sul risultato finale e, soprattutto, inficiano le fatiche di chi si allena duramente, chi si adopera per fare le carte, chi sgobba per la manutenzione del campo e anche di tante altre persone.
Caro Babbo Natale, attaccali alla tua slitta al posto delle renne (ogni riferimento alla presunta cornutaggine è puramente casuale), fustigali e falli correre così forse il prossimo anno saranno un tanti nello più in forma e in grado di seguire un po’ più da vicino le azioni e, mentre lo fai, declamagli ad alta voce il regolamento in modo che tutto questo funga da ripasso di quelle norme che sembrano ignorare.
Hai visto mai che possa funzionare… Fine dello sfogo, ma hanno rovinato davvero troppe partite potenzialmente bellissime ed equilibrate con decisioni campate in aria.
Ok, chiudiamo anche la parte noiosa e appropinquiamoci ad iniziare l’articolo “vero”.
Di quest’anno voglio ricordare i momenti belli e quindi, per ogni giocatore, scelgo una singola giocata che mi è rimasta impressa da questo campionato che, nonostante la retrocessione, ha regalato un sacco di momenti belli ed emozionanti.
Calcolate che alcune gare non erano, diciamo così, in lizza per entrare in questa classifica perché non ero fisicamente presente a vederle.
Si tratta di Cavazzo-Val Resia 3-0, Mobilieri-Val Resia 1-0, San Pietro-Val Resia 3-2, Real IC-Val Resia 3-4

MAURIZIO PIELICH (portiere)
VAL RESIA-REAL 1-1: siamo quasi a fine primo tempo, il Real è in vantaggio e l’arbitro assegna un rigore al Real capolista. Sul dischetto va , per chiudere virtualmente la partita.
Mauri però produce un balzo panteresco e respinge in calcio d’angolo il rigore.
Nella ripresa dirà di no anche ad un paio di conclusioni ravvicinate di Vidoni, mantenendo il risultato aperto fino al pareggio di Alessio su rigore.


ANDREA BARBARINO (portiere)
VAL RESIA-CAMPAGNOLA 1-1
Il trittico in cui manca il giapponese Mauri si apre contro il Campagnola e Zano sfodera quattro interventi della categoria “parate che non stanno né in cielo né in terra”, respingendo altrettante conclusioni di cui alcune da distanza ridicolmente ravvicinata.
Una saracinesca che si arrende solo sulla deviazione di testa di Nieddu, quella sì davvero imparabile ma probabilmente provoca nei gemonesi le prime sensazioni di dover dire addio allo scudetto.


SAVERIO MADOTTO (difensore con raptus mentali che lo portano a considerarsi un attaccante da 20 gol a stagione)
TRASAGHIS-VAL RESIA 1-1
Nonostante la gemma su punizione che aveva aperto le marcature nell’ultima di campionato, per me la sua partita migliore rimane quella indicata sopra: anche qui mette la palla all’incrocio (e, siccome è fin troppo onesto, ammette che c’è stata la complicità di un leggerissimo tocco di un uomo in barriera) ma soprattutto si erge a baluardo difensivo, chiudendo offensive e tappando buchi in maniera tale che ti veniva da chiederti quanti Save ci fossero in campo contemporaneamente quel giorno.


ANDREA PUSCA (marcatore lamieroso)
Se la gioca sul filo di lana col Dere per il titolo di miglior difensore della squadra.
A voi l’ardua scelta.


FREDERIC SIEGA (decespugliatore di caviglie, amiche e non)
VAL RESIA-CEDARCHIS 1-1
Il buon Mannaia, fuoriquota con i ribattini in faccia, sul sopracciglio, alle orecchie. Ovunque!
Beata gioventù scapestrata.
Col Ceda “elimina” dalla contesa il loro fuoriquota che aveva pareggiato i conti, si fa notare per delle belle giocate difensive, anche se poi, quando si tratta di impostare, si affida un po’ troppo al caro, vecchio puntale.
Diciamo che la fase di impostazione non gli riesce bene così come quelle scivolate dalla gittata infinita.
Un difetto: controlla con poca attenzione il proprio cellulare. Save e Manu possono confermare!


FRANCESCO DEREANI (cugino segreto di Giangiacomo Maglione)
VAL RESIA-AMPEZZO 3-1
Sarebbe un centrocampista ma ormai da 2 stagioni è un difensore (arcigno) in pianta stabile.
Ha marcato – e bene – quasi tutti gli avversari che si è trovato di fronte.
Qualche passaggio a vuoto, ogni tanto, è fisiologico.
La prestazione più bella forse è quella contro Burba all’andata contro l’Ampezzo.
Il nano malefico inizialmente segna ma poi il Dere prende la gomma e lo cancella dal campo.
E dire che fino alle 3 insisteva per andare a sentire gli Alpen Echo di sua cugina.
Quindi, visti anche i fattori esterni che potevano incidere e non poco, aggiungendo il fatto che gli stessi andavano ad aumentare il livello di difficoltà, io voto per questa come sua miglior gara.
Grandissimo Francesco Bereani !!!


MARINO BUTTOLO (collezionista di cartellini)
VAL RESIA-OVARESE 1-4
Entra nella ripresa con il risultato già nettamente a favore degli avversari, con la difesa in balia dei costanti attacchi ospiti.
Se ne esce con un partitone e forse, ma non posso garantire, addirittura con la fedina penale pulita, senza macchie da (tradizionale) cartellino giallo.
Fosse partito titolare, chissà…
Ma con lui tutto può succedere: super-prestazione o la micidiale combinazione fallo da rigore + espulsione annessa e connessa dopo 5 minuti di gioco.
Come gli piace dire spesso: bisogna essere imprevedibile.
Da boato del pubblico il suo ingresso in quel di Moggio quando va a caccia di tutto e tutti e si becca il giallo dopo neanche un paio di minuti, per essere entrato con quel pelo di eccessiva foga che lo contraddistingue.


MARCO MANZOCCO (cuoco spadellatore di assistenze)
MOGGESE-VAL RESIA 1-3
Quando c’è offre corsa e fosforo al centrocampo, nonostante le primavere sul groppone non siano propriamente poche.
Determinante quando gioca al centro, la sua presenza finchè c’è stata ha aiutato la causa e non poco.
Grintoso e bravo nel saper “dare i tempi” alla squadra.
A Moggio lui, “straniero”, si cala perfettamente nell’atmosfera da derby e fa il gladiatore nel cerchio di centrocampo.


ELIO MADOTTO (trequartista randellatore)
Poche chiacchiere, per me è il faro del Val Resia. Da quando Manzocco smette, si trova a doversi sdoppiare nelle vesti di tessitore di trame e di medianaccio cacciatore di palloni.
Alla lunga la cosa peserà, perché in alcuni finali di partita arriva sfiancato e poco lucido, ma è lui che molto spesso crea le giocate più pericolose e ora anche difende come un mastinaccio ringhioso.
Nota di demerito: finisce la stagione a secco alla voce gol ma la cosa che sicuramente più gli rode è che suo fratello abbia segnato più di lui!


DIMITRI NOT (centrocampista dal certificato Inail facile)
La cosa migliore della stagione: torna dall’Australia per giocare in prima
La cosa peggiore della stagione: torna dall’Australia per giocare in prima
Gordo!


ALESSANDRO TOSONI (rapper raccomandato dal babbo)
VAL RESIA-SAN PIETRO 1-2
In una delle partite più strane e, probabilmente, anche giocate meno bene a livello di collettivo, Tosoncino spicca per una giocata da favola.
Pennella una punizione che termina la sua corsa all’incrocio dei pali riportando il punteggio in parità.
Più tardi, nel corso della partita, solo una parata strepitosa del portiere gli nega la doppietta ed un probabile esito migliore dell’incontro per noi.
Oltre a questa gemma, probabilmente la giocata più decisiva è la rete del momentaneo pari in Val Resia-Ampezzo 3-1, gol che da l’avvio alla vittoriosa rimonta.


MICHAEL BORTOLOTTI (fuoriquota mai spettinato)
VAL RESIA-MOBILIERI 1-1
Non troppe apparizioni per lui, il gesto tecnico che propone più spesso è la pettinatura dei capelli.
Nel pareggio con i Mobilieri però entra concentrato, si mette d’impegno e recupera diversi palloni che poi smista diligentemente ai compagni.
Concreto e utile in quella prestazione.


MATTIA BELLINA (centrocampista svarionato)
TRASAGHIS-VAL RESIA 1-1
Svarionato non tanto per il suo stile di vita, quanto perché a un certo punto perde la bussola.
Duttile e poliedrico, proprio per questo viene spesso usato come una pedina multiuso, cambiando posizione di partita in partita quando non durante il corso della stessa.
Il tutto gli causa un po’ di crisi d’identità e qualche prestazione così e cosà a causa dei costanti cambi di ruolo, sicuramente fornisce il meglio di sé quando può giocare in posizione centrale.
Generoso corridore e “rompiscatole” quando va in pressione sui portatori di palla altrui, dovrebbe crescere in sicurezza quando la palla la gestisce.
Sicuramente uno che ai colori rossoblu ci tiene (e anche parecchio) e su cui puntare per il futuro.
Lo vedrei bene sposato con Manu.


DENIS MADRASSI (esterno ipertatuato)
VAL RESIA-CAMPAGNOLA 1-1
L’highlight della stagione potrebbe essere la domenica in cui si presenta con il corpo ricoperto di scritte fatte a pennarello e pochi indizi su come-dove-quando-perché fossero spuntate.
Inizia alla grande e per il primo mese e mezzo dimostra di essere in gran forma, poi gradualmente si perde e il rendimento cala.
Nonostante l’avvio sprint la sua gara migliore è forse quella contro il Campagnola al ritorno.
Esce dalla panchina, una delle prime dopo diverse prestazioni anonime, lo fa con furore agonistico e la giusta grinta, difendendo (forse il suo punto debole principale) con attenzione e aiutando molto la squadra.


ANTONIO DI LENARDO (fuoriquota perbene)
CAMPAGNOLA-VAL RESIA 4-2
Anche lui vede le proprie prestazioni appannate da un infortunio per un periodo, ha comunque avuto un rendimento medio su buoni livelli.
Notevoli alcuni suoi dribbling sul filo del fallo laterale.
Diciamo che non ha avuto dei picchi assoluti, però raramente è sceso al di sotto della sufficienza.
Proprio per questo risulta difficile determinare una prestazione nettamente superiore rispetto alle altre.
All’esordio col Campagnola, al debutto assoluto e non di certo contro gli ultimi arrivati, mette il traversone che frutta il gol di Manu per accorciare le distanze e mettere parecchia “sbigola” ai ricchi e quotati padroni di casa.
Da incorniciare anche un paio di “giochetti” da funambolo fatti all’andata contro la Folgore.
Inoltre, anche se è secco secco e magro magro, sa comunque dire la sua quando mette la gamba in fase di contrasto.


FRANCO PAOLONI (immarcescibile jolly per le emergenze)
Si viaggia sulla quarantina di primavere o giù di lì, rispetto all’anno scorso qualche ricciolo bianco in più c’è ma il buon Frank è sempre pronto a sbucare dal nulla quando serve dare una mano.
Piedi raffinati, il fiato, per ragioni anagrafiche, non può certo farlo “durare” per tutta la partita ma dà comunque l’anima per un gruppo di cui si sente parte integrante e con cui ha giocato in tutte le categorie.
Eterno!


DANIELE COSS (il nuovo capitano)
MOGGESE-VAL RESIA 1-3
Cuore, polmoni e geometrie (almeno non è andato a scuola inutilmente).
Purtroppo al tutto si accompagnava anche un ginocchio ballerino che ha fatto crack in una fase cruciale del campionato.
Elemento di equilibrio, una sorta di nostro Pirla davanti alla difesa.
Oh, mica è un’offesa.
In milanese “pirla” è, letteralmente, qualcosa che gira.
E lui finchè è stato integro, ha girato palloni e fatto girare la squadra, nonché la testa a più di qualche avversario.
Con la Moggese porta avanti i rossoblu con un tiro chirurgico dal vertice dell’area grande che gira fino ad incocciare sul palo interno più lontano ed insaccarsi.


CAP (Cristian di Lenardo. Ah, caz… chissà come mai tutti confondono sempre il nome col soprannome. Passano gli anni ma non cambia nulla)
VAL RESIA-CAMPAGNOLA 1-1
Fosse entrata quella spettacolare rovesciata dell’andata contro il Trasaghis, sarebbe stato un gol memorabile.
E, almeno a detta sua, poi si sarebbe ritirato.
Forse più a suo agio nella posizione di libero quest’anno che in mezzo al campo per via dei ritmi più alti della categoria, contro i gemonesi riesce a trovare energie nascoste chissà dove e a reggere egregiamente l’urto dei vari Mardero, Zampa, Crea, Sandri e chi più ne ha più ne metta.
Quando è spossato stringe i denti e attende di essere stremato prima di chiedere la sostituzione.
Io, in tutta onestà, non sono riuscito a trovare spiegazioni logiche per quella partita da marziano.
Impressionante!


ALESSIO BUTTOLO (sprinter con la propensione al balletto artistico)
FOLGORE-VAL RESIA 1-2
Le sue “donzie” sono state decisive, sia quelle in campo, sia quelle transoceaniche che ce l’hanno portato via in una fase delicata (e che probabilmente poi è pesata parecchio sugli esiti finali della stagione) per diverse partite.
Ha fatto la differenza e racimolato un cospicuo bottino di gol.
Con la Folgore sfoggia tutto il repertorio.
Dal tocco sottoporta, chiaramente gli immancabili scatti brucianti e le “donzie”, la novità di repertorio che consiste nel rigore segnato alla rete in acrobazia.
Qualche ulteriore limatura ad alcuni aspetti del suo gioco e potrebbe puntare ad una stagione da re dei bomber.


GIANLUCA LEGA (Balotelli bianco)
VAL RESIA-AMPEZZO 3-1
Entra con la grinta propositiva che ci dovrebbe mettere sempre, rompe le scatole in pressing, con le sue accelerazioni e anche qualche numero tecnico mantiene sotto pressione la difesa avversaria in una fase in cui il risultato finale è ancora incerto, sfiora il gol e poi, in pieno recupero, mette in ghiaccio la vittoria con la rete del 3-1.
Poi, a un certo punto della stagione scompare. Attualmente del suo caso si sta occupando “Chi l’ha visto”.


EMANUELE CHINESE (nano d’arte)
VAL RESIA-PONTEBBANA 2-4
Suo papà aspetta che si ritiri (Malic senior, checché ne pensi la gente, è ancora in attività Aspetta solo la chiamata per scendere in campo, un po’ come i soldati giapponesi dispersi su qualche isola tuttora convinti che la seconda guerra mondiale sia in fase di svolgimento) per posizionarlo ad abbellire il giardino del villone di famiglia a Beverly Crisacis (copyright di Smrt).
Nel frattempo lui, non avesse avuto una flessione importante nella fase centrale della stagione, avrebbe anche potuto far spendere un gazillione di euro al presidente che, in caso di raggiungimento delle 10 reti, aveva messo sul piatto l’erezione (nel senso di voce del verbo erigere) di una statua con le fattezze di Manu.
L’opossum si ferma a 6 centri (sempre più di tute le donne che ha avuto nella vita e sicuramente molti meno degli uomini), tra cui il primo storico gol resiano in Prima categoria.
Con la Pontebbana intenta a tenere il passo del Real per la lotta scudetto, dopo che eravamo finiti sotto di 2 gol in neanche 10 minuti, si mette a fare il diavolo a quattro in area di rigore e va a riprenderli entro il termine della prima frazione.
Da brividi veri quei 15-20 minuti di trance agonistica in cui ha regalato emozioni fortissime e, probabilmente, anche l’illusine di riuscire a sfatare la “maledizione da derby”.
Sfortunatamente non è andata così.
Prossimo tentativo nella coppa Carnia 2011? Arriverà la volta buona prima o poi.


GIOVANNI MICELLI (rigorista cristallino)
VAL RESIA-CEDARCHIS 1-1
Cristallino per il talento e per la sua fragilità.
Gli tocca ammetterlo, sta diventando anziano.
Fa una grandissima prestazione (e segna) già al debutto in trasferta col Campagnola, partita in cui si infortuna.
Rimane fuori per 12 partite, poi rientra anticipatamente per cause di forza maggiore.
Rientra in forma per il finale di stagione e contro i cedarchini sfoggia una gran partita.
Scatti, affondi, rientri difensivi (perché, e non lo ricorderemo mai troppe volte, Giova è un terzinaccio), incursioni e un diagonale da posizione quasi impossibile che chiude la bocca a Manu che, altrimenti, avrebbe continuato a sfotterlo ripetendogli come un mantra la frase: “Sei vecchio, ormai segni solo su rigore”.


MAURO BORTOLOTTI (attaccante scenografico)
MOGGESE-VAL RESIA 1-3
Se non fa gol da cineteca, non fa gol.
Mauro, sei vicino ai 30 anni, quando cavolo pensi di imparare a fare anche i gol facili come un Inzaghi qualsiasi?
Basta voler fare il Quagliarella ad ogni costo.
Battute a parte, qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Prima mixa Adriano (quello romanista, non quello di Stolvizza), poi il Cassano, poi risfodera la grinta che aveva messo in mostra nel campionato dello spareggio salvezza e regala gol da far sbrilluccicare gli occhi.
Difficile scegliere il suo golazo più bello, quello che aveva fatto tremare il Campagnola era una gran bella palombella, ma vuoi mettere quel pallonetto sparato da centrocampo che mette i titoli di coda al derby d’andata con la Moggese, scatenando il tripudio dei tifosi in trasferta?
E il tutto in 5 minuti scarsi di apparizione in campo!
Si gioca la palma di gol della stagione con quello, sempre contro la Moggese, del resiano per una notte Erik De Infanti. Anche il suo lob al volo da posizione decentrata durante l’Ermolli non è “da buttare”…


MICHELE BARBARINO (trequartista boa)
VILLA-VAL RESIA 5-1
Anzi, PRE(S)quartisa: presidente-trequartista.
Questa è l’unica che ha giocato.
Come disse unn volta Cesar a Giangi “Atu mangjat el balòn?”.
Quei falsoni dei suoi “supporter” (ma solo sulla carta) chiedono a gran voce il numero ma, quando vedono che non vengono accontentati, lo subissano di fischi.
Giuda, al confronto, era un dilettante.
Riprovaci ancora, Pres. Vorrebbe dire che saremmo di nuovo in prima.


Se voi ne avete altri, spazio libero nella sezione commenti per inserire le vostre memorie preferite della stagione 2010.
Ah dimenticavo: auguri a tutti!
Ci risentiamo a inizio 2011, anche se qualche pacchetto regalo per l’anno nuovo c’è già sotto l’albero.
Ah, ultimo pensierino per chiudere.
Saremo anche retrocessi ma quali squadre hanno chiuso il campionato 2010 senza mai essere sconfitte dal Real IC campione?
Come, bisogna parlare di squadrA, al singolare?
E’ forse il Val Resia?
Sono piccole soddisfazioni, ma pur sempre soddisfazioni.
Forse, viste le dimensioni della nostra realtà calcistica, possiamo benissimo dire che si tratta di una grande, grandissima soddisfazione.