martedì 14 ottobre 2008

VAL RESIA-PONTEBBANA 0-2 (primo tempo 0-1)

Niente intermezzo allegro questa settimana, la più lunga.
Niente considerazioni tecniche, a parte che delle 4 squadre ancora in lizza per l'ultimo posto promozione disponibile la favorita sulla carta è il Trasaghis (ma occhio che anche nel loro caso sono impegnati in un derby).
Sembrarà paradossale ma la partita finale di questo campionato 2008 forse è perfino più difficile dell'anno scorso.
E allora proprio per questo dobbiamo continuare a crederci fortemente.
Ma adesso basta considerazioni troppo "logiche", in partite così sentite spesso a fare la differenza è ciò che proviamo dentro, il cuore.
Tolkien fece pronunciare al suo Bilbo Baggins (il sosia di Cassigo) la seguente frase:
Conosco la metà di voi solo a metà e nutro per meno della metà di voi metà dell'affetto che meritate.

Negli ultimi tempi ci sono state diverse polemiche, molte delle quali incomprensibili.
E allora anche se non basta un colpo di spugna a cancellare quello che è stato, per una domenica (o saranno due?) accantoniamo dissapori, rancori, egoismi privati.
Sottoponiamoci a una seduta di ipnosi e facciamoci portare via i cattivi pensieri.
Che cosa ci attende?
Continuo a saccheggiare il repertorio della trilogia dell'anello, stavolta passando a Gimli che di fronte all'ennesima sfida proclama:
Certezza di morte... scarse possibilità di successo... cosa stiamo aspettando?
E proseguo riadattando una grande frase di Aragorn (che portò bene per Val Resia-Val del Lago del campionato scorso e le cui parole assumono un significato ancor più profondo oggi):
Figli di Poclanaz, figli di San Giorgio, figli di Prato, figli di Lischiazze e Gost, figli di Gniva, figli di Oseacco, figli di Stolvizza, fratelli miei...
...vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore...
Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza...
MA NON E’ QUESTO IL GIORNO!
Ci sarà l’ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l’era degli uomini arriverà al crollo.
MA NON E’ QUESTO IL GIORNO!
Quest'oggi combattiamo!
Per tutto ciò che ritenete caro in questa bella valle... v'invito a resistere!
E Theoden incalzerebbe con:
Avanti! E non temete l'oscurità! Desti! Desti calciatori di Resia!
Traverse saranno scosse.. sogni saranno frantumati… un giorno di speranza e spietatezza!
Un giorno rosso, prima che tramonti il sole!
Correte ora! Correte ora! Correte per la rovina, e la fine del mondo!
Se deve essere la nostra fine, allora sarà una GRANDE fine, che verrà ricordata per sempre!
E poi c’è il vecchio maestro Tony D’Amato/Al Pacino (sì, quello di QUELLA frase) che non può mancare:
Non so cosa dirvi davvero. 3 minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi.
Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, fino alla disfatta.
Siamo all'inferno adesso signori miei. Credetemi.
E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta.
[…]
Dovete guardare il compagno che vi sta accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno insieme con voi, che vi troverete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui.
QUESTO è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente.
È il football ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?
Una buona risposta sarebbe questa:
MIRA BENE E SBAGLIA POCO... (Mel Gibson/Benjamin Martin – Il patriota)

In attesa di qualche parola in più, guardate bene il video qui sopra.

Perchè dei ragazzi che riescono a fare una cosa del genere dopo avere perso contro una delle rivali di sempre la possibilità di accedere in Prima categoria, hanno...

...pardon, sbagliavo verbo. SONO qualcosa di speciale.

martedì 7 ottobre 2008

VAL DEL LAGO - VAL RESIA 1-2 (primo tempo 1-1)

Val Resia in trasferta e anche io, quindi al 99% questa partita me la perdo.
Ma durante il viaggio di rientro tarmerò qualcuno al cellulare per rimanere aggiornato e hai visto mai che riesco ad arrivare per assistere a qualche scampolo di gara...
Pronti a vivere un’altra domenica alla William Foster (questa è difficile, l’aiutino supplementare ci sta ampiamente: il suo nickname è D-Fense) ?
Trovata la risposta?
Sì?
Dunque tutti pronti a vivere un (altro) giorno di ordinaria follia...
Vittoria conquistata con i gol diDaniele Rossi (un omonimo per la Val del Lago) che porta in vantaggio i suoi al 6' ma poi ci pensa AlessCio a pareggiare all' 8' e regalare la vittoria al 58'.
Come?
Non ne ho la più pallida idea, mentre succedeva il tutto ero in treno/autostrada.
Raccontatelo voi che vi siete goduti l'ennesima serie di emozioni dipinte di rossoblu.
Per chiarire un po' il tutto e ritornare a trattare di calcio inserisco qui l'articolo made in Gazzettino by Bruno Tavosanis.
Dopo la Triestina, anche il Val Resia.
Meglio di così...
VAL DEL LAGO: Danelutti 6, Cristian Cucchiaro 6.5, Igor Cucchiaro 6.5, Rodaro 6, Monai 6, Cortolezzis 5.5, Roberto Stefanutti 6, Daniele Rossi 6.5, Sgobino 6, Zilli 6.5, Giulio Stefanutti 6.
All. Vanni Picco.

VAL RESIA : Barbarino 7, Coss 6.5, Elio Madotto 6 (42'st Gardellini sv), Cozzo 6, Saverio Madotto 6, Not 6, Bellina 6 (50'st Perissutti sv), Daniele Rossi 6, Alessio Buttolo 7, Di Lenardo 6, Bortolotti 5.5 (17'st Chinese 5.5).
All. Giacinto Rossi (in panchina Giovanni Goi).
ARBITRO: Turale di Udine 5.5.
NOTE: espulso al 50'Daniele Rossi per proteste. Ammoniti Cortolezzis, G.Stefanutti, E.Madotto e Cozzo.

ALESSO - Giocarsi la promozione nella massima serie carnica, nella sua storia mai raggiunta, nel derby con la Pontebbana.
ll Val Resia non poteva chiedere di più alla penultima giornata del campionato, anche se, ad un certo punto, i rossoblu si erano ritrovati terzi da soli.
Però il rigore sbagliato dal Cercivento compensa il gol allo scadere del Trasaghis e così può partire la settimana più lunga nella storia del calcio resiano.
Quella di Alesso è stata tutt'altro che una passeggiata, a dispetto delle tredici sconfitte consecutive (e i soli 12 giocatori in lista) con le quali si era presentata la Val del Lago.
La squadra biancoblu, infatti, ha onorato il torneo con una prova tutto cuore proprio contro la squadra del compaesano Giacinto Rossi, ieri fuori dal recinto di gioco in quanto squalificato.
La Val del Lago avrebbe anche meritato il pari, basti ricordare la gran traversa colpita da 25 metri da Zilli nel primo tempo e la splendida parata di Barbarino, sulla punizione sempre del capitano, al 30' della ripresa.
La Val del Lago era passata dopo 6' con una bella azione di prima, chiusa dal tocco ravvicinato del Daniele Rossi di casa.
Due minuti dopo Alessio Buttolo, dal dischetto, indirizzava sotto la traversa un tiro imparabile.
Lo stesso biondo attaccante siglava al 13' della ripresa la rete che tiene i suoi in corsa per un traguardo inimmaginabile alla vigilia del torneo con un tiro sul primo palo a premiare una bella iniziativa di Coss.
Bruno Tavosanis

PROSEGUIAMO CON L'APPELLO... GARDELLINI? PRESENTE!!!

Domenica Thomas ha risposto alla chiamata proprio come a scuola.
Ma non si è limitato a svolgere il compitino da sufficienza stiracchiata.
No, no, già che c’era si è preso gran parte delle luci del proscenio.
Ma andiamo per ordine e torniamo unpo’indietro con la macchina del tempo.
L’avventura di Thomas con il Val Resia comincia il 15 ottobre 2006.
E’ l’ultima giornata di campionato, quella dello scudetto di Terza categoria.
Thomas indossa la maglia dell’Amaro che esce sconfitto per 5-1.
Ma a lui non può interessare di meno, perché al triplice fischio finale si mette ad esultare comunque.
No, nessun losco “biscotto” ma per lui, resiano doc, è troppo forte la voglia di unirsi alla festa con gli amici di sempre.
E allora eccolo tingersi i capelli di rosso e blu (nemmeno uno dei look più shocking che ha proposto probabilmente, solo che una decolorazione tira l’altra e adesso la zazzera si è ampiamente diradata, seguendo uno stile tricologico leggermente più alla Cap. Del resto sono parenti…) e “infiltrarsi” ai brindisi per la promozione.
Il ragazzo rimane folgorato sulla via del Rop e prende una decisione che è quasi una scelta di vita.
Vuole vestire la maglia del suo paese e così, dopo una trattativa inizialmente non semplice, il buon Paolo riesce ad ingaggiarlo.
Thomas arriva consapevole di dovere spesso magari rimanere escluso dalle scelte tecniche, ma questo non lo abbatte ed anzi contribuisce a stimolarlo ulteriormente.
Sempre presente agli allenamenti e mai polemico se non gioca, gli vanno riconosciuti una gran personalità e attaccamento ai colori che veste.
A proposito di colori, improponibili (e attenzione che qui arriva lo scoop da Novella2000) quelli dei suoi boxer.
Quello meno fastidioso era di un arancione fosforescente catarifrangente che neanche le tenute degli operai dell’Anas, inoltre faceva perdere 4 diottrie alla sola vista…
Quelli rosa invece garbano assai ad un compagno di squadra di tendenza quasi quanto i capi fashion sfoggiati dallo stesso Thomas.
PS breve inciso: il compagno di cui prima ha fatto suo il motto caressiano della finale mondiale 2006 “Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene…” e lo estende un po’a tutta la rosa.
Nel suo primo anno di Val Resia anche quando va in ferie non riesce a staccarsi dalla squadra.
In vacanza in quel di Tenerife si connette al blog per aggiornarsi sul risultato domenicale invece che andare a caccia di fauna locale.
Davvero un comportamento borderline, non sai se rimproverarlo o complimentarti con lui per il tutto...
Questo giusto per dare un'idea vaga di quanto tenga ad essere parte di questo gruppo.
Le sue presenze nel campionato 2007 sono poche ma non smette mai di sostenere i compagni, indipendentemente dalla sua collocazione (in campo, in panca o in tribuna-chiosco. Chi se lo dimentica il 5-0 al Rapid e le annesse havana cola?).
La sua grinta è contagiosa e soprattutto pare inesauribile.
Quanti avrebbero magari deciso di cambiare aria dopo un'esperienza del genere?
Probabilmente in molti, ma anche lui raccoglie i dettami del NON MOLLARE MAI (possiamo fondare una setta e cominciare a spillare soldi a qualcuno con insegnamenti pseudo-zen a breve) e continua a darci dentro.
Si riparte per un nuovo campionato e la sua verve rimane la stessa.
Non salta un allenamento che sia uno questo stakanovista.
Le apparizioni cominciano a farsi più frequenti e il contributo apportato è sempre utile.
Fino a che...
Arriva il grande momento, domenica 5 ottobre 2008.
Thomas parte titolare e vedere lui con il 10 ed Elio con il 3 potrebbe sembrare una bestemmia calcistica a livello di attribuzione dei numeri.
Ma questi non vogliono certo dire tutto (eccezion fatta per il famoso 23*3... quello è SA-CRO! Fate anche voi due conti e poi sappiatemi a dire se non concordate...).
Debutto da titolare in Seconda, mediano alla Oriali (oh, più facile e adatta di così: citazione già pronta, implica il coinvolgimento di un calciatore interista, squadra per cui Tommy tifa, - del resto nessuno è perfetto - le cui gesta sono state cantate da un artista anch'egli nerazzurro).
Ed eccolo che, come Mazinga (non l'amico stolvizzano del Mimi) tra le stelle, lui sul campo sprinta e va.
In moto perpetuo, alla ricerca del pallone da recuperare e alle volte anche dell'inserimento offensivo piuttosto che dell'anticipo di testa pur non essendo proprio un corazziere (sì, ma quante ne ha prese!) senza risparmiarsi tanto da uscire e dichiarare: "Non me la ricordo neanche più l'ultima volta in cui ho giocato una partita intera".
Ma in tanti si ricorderanno di questi tuoi fantastici 90 minuti.

PS un intero articolo su Thomas e neanche una menzione alla sua passione per il rally... cioè, incredibile!
La seconda, non l'articolo su Thomas perchè quello se lo merita veramente tutto!
Ancora complimenti!

lunedì 6 ottobre 2008

IL SEQUEL



Lo so che lo aspettavate tutti quanti. E finalmente è arrivato.
Ecco a voi il seguito del capolavoro indiscusso.

Ecco a voi - PokeManu 2: l'urlo furioso di Chuckino terrorizza tutto l'Occidente preannunciandone il ritorno che avrà compimento con la vendetta finale nel giorno del giudizio con un atto di forza poco dopo l'alba dei morti viventi.

A parte il titolo minaccioso, si tratta in realtà di un filmato romantico, in cui il protagonista rivela il suo lato più tenerone.

Le tante fan non potranno che innamorarsi perdutamente di lui dopo questa prova recitativa, gli avversari scherzati dopo un dribbling non riusciranno a capacitarsene (e non tanto del fatto che le ammiratrici lo idolatrino, quanto di come possa essere stato possibie subire il dileggiamento in campo).

Come al solito, thank you Mad Mat(tia).

Vai Manu!!!!!!!!!!!

venerdì 3 ottobre 2008

VAL RESIA - RAPID 3-1 (primo tempo 1-0)

L'attesa...
VENERDI'
Dopo la Folgore di Invillino, altri tuoni, fulmini e saette caratterizzano questa antivigilia tanto da far saltare l'allenamento.
Sono state raccolte alcune dichiarazioni di vip e gente comune di passaggio in zona.
Lorenzo Jovanotti Cherubini (il nipote di Gabriele): "Piove, senti come piove, madonna come viene giù..."
L'uomo della strada: "Piove, governo ladro"
Lil' Wayne (in un delirio di semi-onnipotenza): "I make it rain"
Rain man (Dustin Hoffmann): "Oh, ragazzi, io non ho alcuna colpa, non cercate di mettermi in mezzo a tutto questo solo per un nomignolo che non o neppure scelto ma mi è stato affibbiato"
Il colonnello Giuliacci: "Ecco, con le mie previsioni ho rimediato l'ennesima figura di m...elma"
SABATO
La quiete dopo la tempesta e prima di essere noi i fautori della prossima
DOMENICA
E’ il campionato 2008.
E’ la terzultima di campionato.
E’ Val Resia-Rapid, però a campi invertiti.
Nessuno di voi sente una strana sensazione sottopelle, oltre al freddo pungente arrivato in questi giorni?
Un qualcosa di indefinito, dei piccoli segnali, l’idea di avere già vissuto una situazione simile.
Sì, non sono il solo?
Però non riuscite a comprendere dove o quando vi sia successo?
Permettetemi di esservi d’aiuto, lo faccio con piacere.
Non bisogna andare a scavare in qualche vita precedente o a desumere tra le ipotesi di possibili universi paralleli in cui tutto si è già verificato.
No, il gap temporale è molto più limitato.
Era un’uggiosa domenica ottobrina (il primo giorno del mese, volendo essere puntigliosi) del 2006…
Era la terzultima partita del campionato.
Era il Rapid la squadra che ci trovavamo di fronte?
Proprio così.
E’ una sensazione di deja vu quella che sta risalendo prepotentemente in voi, un po’ speculare forse perché in quell’occasione si giocò fuori casa mentre oggi siamo noi ad accogliere a Resia i nostri avversari.
Ma scommetto che non è solo deja vu quello che provate.
C’è anche qualche brivido ed un senso di attesa, perché quel giorno…
E’ il giorno in cui Save ha segnato il gol della matematica promozione in Seconda.
E’ quando ha “rappresentato” perfettamente la salita di categoria con la sua esultanza: una folle arrampicata sulle reti, su e su ed ancora su.
Abbiamo voglia di saltare ancora sulle reti (metaforiche) della classifica, vogliamo andare sempre più in alto.
Fino a dove?
Si vedrà, di domenica in domenica.
La storia va a (ri)cominciare, gustiamoci lo spettacolo, in attesa di scoprire quale sarà il finale.
Ssst, silenzio.
Scende il buio in sala, proprio come al cinema.
3 alla fine, come le posizioni da scalare per realizzare un sogno.
Come scrive Smrt su Msn:
NON POSSIAMO CONTROLLARE IL VENTO, MA POSSIAMO ORIENTARE LE VELE...
Parecchie novità in avvio: fuori Zano, Save e Alessio, partono fra i titolari Mauri, Thomas e Manu.
Ritorno al modulo classico, gli altri 8 che si schierano con loro sono Cusic, Marino, Cozzo, il Mimi, Cugnaggio, Mitraglia, Cap e Chuck.
Il mister del Rapid è in campo a comandare la difesa, il nostro mister è fuori dal campo (seppure praticamente appiccicato alla panchina) per squalifica e dunque si opta per la cabala.
Viene inserito come allenatore sulla distinta il Taco, uomo dal 100% di successi in carriera (una partita).
Ma vuoi mettere se quella partita è la prima di sempre che il Val Resia vincerà in Seconda categoria.
E la scelta pare azzeccata fin dall’inizio.
Nessuna fase di studio leopardiana, quindi matta e disperatissima, in apertura
PS la citazione colta è ripresa da un sms della Bionda di Save inviato in pieno sclero da esami di quinta superiore…
Palla al centro, palla in area e palla in rete… poi di nuovo palla al centro.
Ok, un minimo di spiegazione dettagliata ci sta.
Ottimo fraseggio, Manu riceve una bella palla in area e potrebbe anche calciare ma ritarda un attimo e la difesa rinviene.
Il piccolo opossum però è tignoso e va a disturbare, la palla rimane in zona dove arriva Cap, bomber come non mai quest’anno, che dice “Oplà, ci penso io” e con un piatto succulento per noi e indigesto per il Rapid mette fine a tutti i dubbi con il gol del vantaggio.
Il Rapid porta palla a centrocampo e si ritrova praticamente a dover cominciare i 90 minuti dell’incontro sotto di una rete.
Gli ospiti però non paiono demoralizzati e, per una decina di minuti, apportano una costante pressione.
Pressione?
E cos’è? Ah, sì, quella cosa che serve per gonfiare le gomme
Già, perché la difesa stoicamente, per non dire quasi spartanamente (nel senso dei 300 alle Termopili, anche l’anno scorso di questi tempi citazioni del genere fioccavano), resiste rimanendo più barricata dei vini che vende Toppano.
Mauri fa lo Spider Man quando vola a togliere ragnatela e pallone dall’incrocio dei pali.
Poco dopo ritroverà in area un poco simpatico ospite che calcia dalla media distanza, ma da buon portiere non lascia passare nulla visto che il precedentemente citato giocatore si è presentato sprovvisto dell’invito.
Il tiro è forte e serve un intervento in 2 tempi non propriamente annoverabile alla categoria “facile”.
Poco dopo Mauri si ripeterà volando in tuffo su una gran botta da fuori e annullando così un altro pericolo.
Superata la fase di sofferenza… ne arriva un’altra ma stavolta nettamente più fisica.
Il numero 7 del Rapid cesella volontariamente lo stampo del suo gomito addosso a Manu e può ringraziare il cielo se l’arbitro non nota questa palese scorrettezza.
E’ il campionato carnico, non il ring di Smackdown!
Piccolo Malic però si riprende subito e torna ad infastidire la difesa ospite con le sue insidiose puntate.
Spesso dovrà essere fermato con le “cattive” (anche se non estreme quanto la precedente) visto che si dimostra in notevole spolvero…
Giovannino prova a piazzare una punizione a 2 ma l’uomo che si stacca dalla barriera è bravo ad indovinare la tempistica e un po’ fortunato nella ribattuta quando salta di schiena.
Pericolo annullato.
Il Rapid ci prova con delle soluzioni da lontano accompagnati dai “Calcia” di Ale dalla panchina.
Risultato?
Delle scarpate altissime, quasi come quelle che Cugno “tira” con il suo Ragno.
Ale è un convinto sostenitore che qualora venga pronunciata la magica parolina in concomitanza con il tentativo di un avversario, essa lo induca SEMPRE all’errore.
Oh, sembrerà folle ma oggi ha avuto ragione lui.
E non lo ha fatto mica solo una volta.
Anche se non ha proseguito con il “rito” una volta sceso in campo.
Ricomincia il secondo tempo la stessa manica di sbandati che ha cominciato la prima frazione.
Perché sbandati?
Allora, fatto salvo Mattia fresco di accorciatura della zazzera e pochi altri, i più sembrano usciti da un centro di accoglienza Caritas.
Ghigne da lestofanti, barbe incolte, comportamenti poco raccomandabili.
Tra i possibili sosia di Thomas Milian competono alla grande il Mimi, Cugno e Thomas.
Comunque, torniamo a parlare di calcio.
Stavolta è il Rapid ad andare subito in rete.
Una serie di rimpalli fa arrivare il pallone giusto sui piedi di Ferraiuolo che dal limite dell’area calcia imparabilmente e porta i suoi al pareggio.
Ti potresti aspettare il Rapid che comincia a premere per rincorrere il terzo posto ed invece no.
La difesa è arcigna, con Cozzo e Mary per sempre Marino che lottano con gli attaccanti avversari, il Mimi dietro a… liberare l’area quando serve da buon libero,Maurizio attento sulle uscite.
In mezzo ronza su tutto ciò che si muove come un fastidioso mosquito (l’unico a non essere stato abbattuto dal freddo) Thomas, Cusic pedala su e giù per la fascia, Cap recupera palloni e fa l’uomo d’ordine, Chuck macina chilometri, Cugno lotta caparbiamente in fascia.
Davanti Manu sgattaiola furtivo come… esatto, un opossum mentre Mitraglia cerca di sparare in porta il pallone come da tradizione.
E’ sua la prima palla gol rossoblu della ripresa dopo una combinazione a 3 che aveva inizialmente coinvolto Cap e Manu, ma la mira è alta da posizione defilata.
Elio, quando si tratta di spingere, è decisamente propositivo finchè il fiato regge anche se gli manca l’ultimissimo dettaglio per risultare perfetto.
E’ lui a portare scompiglio per secondo nell’area del Rapid e calciare a rete, ma Chiandetti neutralizza bloccando.
In un paio di occasioni Elio sarà bravo a liberarsi degli uomini ma sbaglierà il passaggio finale vanificando il buon incipit dell’azione.
Peccato, ma meglio così che vederlo andare in gol (questione di scommesse!!!)
Il Rapid si rifà vivo con un tiro dalla lunga distanza (ma più che altro si trattava di una “spazzata”) che rimbalza insidiosamente a pochi passi da Mauri, attento a smanacciare in angolo evitando così di essere superato dalla traiettoria carognesca.
Elio potrebbe guadagnarsi il rigore ma su una scivolata dell’avversario, vuoi per preservare la propria incolumità o per cercare di arrivare in porta, deve compiere un balzo che però agevola la difesa.
Se non altro ci ha guadagnato in salute, l’intervento pareva piuttosto deciso.
La sosta di Ale ai box è servita per rimettere a punto la meccanica, altro che le cassiane FrrEri che bastano 4 innocue goccioline d’acqua e vanno in crisi.
Entra a rendere ancor più elevato il potenziale offensivo (3 punte, lui, Gio e Manu) e comincia a scaldare i motori con un paio di “donzie” delle sue.
Mentre è in panca deve aver fatto un paio di operazioni maTTemaTTiCChe (indovinate chi è che parla così) veloci quasi quanto i suoi scatti e, visto che Cap si era riavvicinato in classifica marcatori, ha pensato bene di andare in rete anche lui.
Esce anche Manu per Rossi (che rischierà grosso su una bruttissima scivolata, evitata anche lui elianamente con un salto) in un avvicendamento tra figli d’arte (senza dimenticare Cec fra gli stessi), in modo che Giovannino possa tornare stabilmente a ricoprire un ruolo avanzato.
Malic junior esce sotto una pioggia di applausi e con una bella collezione di botte prese nel contesto di una grande prova.
Parentesi qui, perché non saprei bene dove inserire la cosa e quindi lo faccio in un punto X, anche perchè poi magari corro il rischio di dimenticarmela…
Si parla spesso di errori arbitrali, oggi il fischietto designato ha diretto ottimamente la gara.
Torniamo ora ad Ale…
Partenza decentrata al 75’, messa in mostra di doti da triathleta (scatto alla Bolt, salto dell’ostacolo…umano e lancio… della palla) con deviazione di un avversario che finalmente non guasta ed anzi aiuta a superare l’estremo difensore ospite per il vantaggio.
Nel finale lancio lungo per Ale, il portiere prova ad anticiparlo disperatamente ma viene aggirato e vede il pallone calciato dallo stesso Ale rotolare lentamente verso la porta.
Solo che manca proprio quel pizzico di forza in più per siglare la doppietta: un difensore si precipita in scivolata e spazza in corner.
Il Rapid evita il tracollo ma solo momentaneamente.
Il calcio d’angolo viene battuto forse fin tropo frettolosamente visto il vantaggio ed il fatto di essere entrati nei minuti finali.
Ma non importa, perché la mediana (inteso come settore di gioco e non come una calciatrice infiltratasi abusivamente) recupera palla e riparte la 4x100 (anzi per 50, vista la zona di partenza sul campo) resiana.
Giovannino, cheto nella partita di domenica scorsa al capitolo realizzazioni, si è ben preparato alla disfida odierna guardandosi in loop per un gazilliardo di volte il seguito di Matrix.
E dunque anche lui è RELOADED, ricaricato, e Mitraglia piazza il colpo finale che fredda il Rapid.
Per lui non c’è neppure il tempo di abbozzare un’esultanza perché il numero 9, un individuo moralmente piccolo piccolo reduce dalla visione prolungata di Rocky, stende Gio con un gesto che definire pessimo è il minimo.
Solo che non è il bomber ad andare ko (Giovannino si rialza e termina la sua partita), bensì la sua squadra.

I giocatori del Val Resia sono tutti arzili e pimpanti (a parte uno stanchissimo - e bravissimo - Thomas che dichiara "Non mi ricordo neanche più quando ho giocato una partita per intero") e quindi…
…alzate delle reti, alzate delle FOTTUTISSIME reti perché, dopo il Save del 2006, c’è qualcun altro che ha voglia di scalarle.
Ma attenzione, non si tratta di un caso di follia isolata, no.
Il virus è contagioso!
Si diffonde a vista d’occhio.
Tutti i giocatori del Val Resia sono impazziti.
Guardate.
Lo fanno, lo fanno tutti assieme!
Cominciano a salire.
Si arrampicano e non si fermano più.
Chissà quando si fermeranno…
Ancora 2 domeniche e lo sapremo.
Perché, come scrisse Italo Calvino, la vita è un insieme di avvenimenti, di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme.