Scegliete la vita,
scegliete un lavoro,
scegliete una carriera,
scegliete la famiglia,
scegliete un maxitelevisore del cazzo,
scegliete lavatrice, macchine, lettori cd e apriscatole elettrici.
Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita,
scegliete un mutuo a interessi fissi,
scegliete una prima casa,
scegliete gli amici,
scegliete una moda casual e le valigie in tinta,
scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo,
scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina,
scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare.
Ma perché dovreste fare una cosa così?
Tante grazie ad Irvine Welsh per queste parole rubate di peso a quel capolavoro letterario (e successivamente cinematografico – nella cui trasposizione le parole erano superbamente accompagnate dalle note di ”Lust for life” dell’iguana Iggy Pop - che è Trainspotting,) ma ora tronco la trascrizione e procedo a modo mio.
Perché impegnarvi la domenica in questo modo?
Perché invece non optate per scollarvi dalle poltrone e venire al “Rop” per un bel Val Resia – Trasaghis?
“Perché perché, la domenica mi lasci sempre sola, per andare a vedere la partita del Val Resia” intoneranno le ragazze, ma solo per suscitare quel senso di colpa ai loro compagni che, a fine campionato, frutterà alle ladies qualche nuova parure o a qualche viaggio dicembrino in hotel 5 stelle extralusso in occasione dei mercatini natalizi oppure di capodanno.
E poi alla fine è tutta una finta, perché loro dicono ai boys “Per questa volta va bene, ma solo perché io mi vedo con le amiche, occhio che la tua non diventi un’abitudine”, omettendo che il punto di ritrovo concordato dalla ciarliera combriccola è comunque il campo sportivo.
Eh già, questa è la nostra tifoseria, la migliore che si possa desiderare, quella che aspettiamo anche questa domenica a sospingere il Val Resia con urla a squarciagola, canti e soprattutto con tutto l’affetto che dimostrano per la squadra.
Tante grazie ad Irvine Welsh per queste parole rubate di peso a quel capolavoro letterario (e successivamente cinematografico – nella cui trasposizione le parole erano superbamente accompagnate dalle note di ”Lust for life” dell’iguana Iggy Pop - che è Trainspotting,) ma ora tronco la trascrizione e procedo a modo mio.
Perché impegnarvi la domenica in questo modo?
Perché invece non optate per scollarvi dalle poltrone e venire al “Rop” per un bel Val Resia – Trasaghis?
“Perché perché, la domenica mi lasci sempre sola, per andare a vedere la partita del Val Resia” intoneranno le ragazze, ma solo per suscitare quel senso di colpa ai loro compagni che, a fine campionato, frutterà alle ladies qualche nuova parure o a qualche viaggio dicembrino in hotel 5 stelle extralusso in occasione dei mercatini natalizi oppure di capodanno.
E poi alla fine è tutta una finta, perché loro dicono ai boys “Per questa volta va bene, ma solo perché io mi vedo con le amiche, occhio che la tua non diventi un’abitudine”, omettendo che il punto di ritrovo concordato dalla ciarliera combriccola è comunque il campo sportivo.
Eh già, questa è la nostra tifoseria, la migliore che si possa desiderare, quella che aspettiamo anche questa domenica a sospingere il Val Resia con urla a squarciagola, canti e soprattutto con tutto l’affetto che dimostrano per la squadra.
Il vantaggio iniziale di affrontare il Trasaghis privo di 2 importanti elementi (il portiere Zavagno e l’esterno Kazoski) assenti per squalifica viene subito azzerato per una serie di fattori.
Goi non può essere schierato per il riaffiorare di alcuni acciacchi, c’è chi si presenta ancora annebbiato dalla sbornia della serata precedente (vivissimi complimenti, una performance del genere va festeggiata con un brindisi…) e chi ha chiuso baracca e burattini ad orari improponibili.
Va bene che si tratta di tirar tardi per lavoro e non certo svagandosi e divertendosi, ma anche qui un maggiore buon senso non sarebbe di certo guastato.
Tutto ciò porta al dirottamento del Taco nel ruolo di libero, lasciando un “buco” sugli esterni, mentre Loris – che certamente non ha ancora sufficiente benzina per reggere l’intero incontro - si piazza sulla fascia lasciata sguarnita dall’emulo del bunkeriano Superciuk.
Goi non può essere schierato per il riaffiorare di alcuni acciacchi, c’è chi si presenta ancora annebbiato dalla sbornia della serata precedente (vivissimi complimenti, una performance del genere va festeggiata con un brindisi…) e chi ha chiuso baracca e burattini ad orari improponibili.
Va bene che si tratta di tirar tardi per lavoro e non certo svagandosi e divertendosi, ma anche qui un maggiore buon senso non sarebbe di certo guastato.
Tutto ciò porta al dirottamento del Taco nel ruolo di libero, lasciando un “buco” sugli esterni, mentre Loris – che certamente non ha ancora sufficiente benzina per reggere l’intero incontro - si piazza sulla fascia lasciata sguarnita dall’emulo del bunkeriano Superciuk.
In panca ci vanno 2 giocatori a mero titolo di presenza o poco più.
Forse una chiamata in extremis al Mimi sarebbe potuta servire (magari poi era a Canicattì, ma intanto...), se non altro per avere delle soluzioni alternative nel pacchetto arretrato
Le formazioni di partenza sono le seguenti:
VAL RESIA Pielich, Loris Chinese (Bortolotti), Elio Madotto Marino Buttolo), Cozzo, Saverio Madotto, Perissutti, Bellina (Toppano), Rossi Alessio Buttolo (Emanuele Chinese), Di Lenardo, Micelli
TRASAGHIS Goi, Cibischino (Scandini), Bianchi, Saliu, Livon, Giustizieri, Di Lena, Fedele, Boreanaz (Scomparin), Danelutti, Manente
Pare non essere giornata viste le premesse e la tesi viene confermata quando Cap, al quinto minuto di gioco, coglie un clamoroso palo di testa con il portiere avversario completamente fuori causa.
La dea bendata era a prendersi un caffè in quel momento.
“ minuti dopo c’è un’incomprensione tra Mauri ed il Taco su un traversone, Boreanaz prova a piazzarla in porta di testa ma è ben contrastato e non riesce a mirare con precisione, dopodichè Cap si rifugia in angolo.
Il Trasaghis è nuovamente pericoloso al 14’ con Danelutti che se ne va in dribbling ad entrambi i Madotto bros e, in diagonale, conclude sul fondo di pochissimo.
Cap fa la voce grossa sull’altro fronte con una incursione in area al termine della quale prova a sorprendere Goi piazzando la palla di precisione sul primo palo ma l’estremo difensore del Trasaghis è reattivo e para.
Al 16’ cross basso di Ale per Giovannino che sotto misura non trova il colpo letale davvero per pochissimo.
Mitraglia ci prova allora al 19’ scagliando una gran botta su punizione verso i pali difesi da Goi, che nell’occasione si fa sfuggire la sfera ma Ale non riesce a deviare in rete.
Cec quasi si rifà il minuto seguente: Goi rinvia su un retropassaggio e Ale in pressing per poco non gli ribatte in porta il disimpegno.
Poco prima della mezzora Save ruba palla e spara dalla lunga distanza: il portiere è ancora incerto e il pallone ridiventa una saponetta viscida che gli sfugge ma non termina in fondo al sacco o sui piedi di qualche rossoblu che staziona in area.
Questa è probabilmente l’unica cosa buona di Save in 90 minuti.
In varie occasioni del primo tempo (almeno 6 o 7), per mancanza di lucidità, ha sparecchiato casualmente il pallone in avanti quando poteva porgerlo a qualche compagno posizionato a pochi passi da lui, mentre nell’unica occasione in cui doveva calciarlo il più lontano possibile ha tentato un improbabile dribbling.
La conseguenza?
Una palla persa in maniera sanguinosa, visto che dietro a lui non c’era nessuno e che ha consentito allo “scippatore” Di Lena di fuggire indisturbato fino alla linea di fondo e mettere in mezzo un succulento pallone che da 2 metri Boreanaz non avrebbe potuto certamente sbagliare.
Pigliare una mazzata del genere al 41’ del primo tempo, dopo avere mantenuto il pallino del gioco per tutto il corso della partita e avere creato le migliori occasioni, si è rivelato deleterio.
Di certo non ha aiutato la mossa di togliere all’intervallo Mattia, probabilmente l’unico dei centrocampisti in grado di correre per 90 minuti vista la sua giovane età e la conseguente freschezza atletica.
E dire che nel primo tempo aveva “pedalato” parecchio e marcato bene Danelutti.
Save, visibilmente stanco, è invece rimasto in campo e così dopo appena 3 minuti nella ripresa Manente se lo è bevuto in dribbling (cosa che si ripeterà innumerevoli volte nella ripresa, con tanto di doppi dribbling e tunnel) e, quasi in un’azione fotocopia della prima rete, ha passato la palla all’accorrente Bianchi (per la verità inseguito da… nessuno) che, come il collega Boreanaz, da pochi passi non ha perdonato l’errore.
Il colpo è di quelli da knock out, Elio prova timidamente a lanciare qualche segnale di vitalità al 55’ quando si libera bene in area ma strozza il tiro che dunque non crea apprensioni a Goi.
Sta di fatto che non si possono pretendere i miracoli facendolo giocare costantemente in un ruolo in cui è visibilmente sacrificato.
Cugnaggio sulla fascia può creare molto se trova un dirimpettaio che rimane piuttosto “bloccato” ma se deve cantare e portare la croce (cioè produrre gioco e difendere) quando ci sono avversari che spingono sulla sua corsia, allora la cosa si fa più difficile.
Il gioco non fluisce nonostante l’ingresso di Toppano che, tra l’altro, gioca una brutta partita.
Probabilmente è la prima in 2 anni e credo la si possa concedere.
La sfortuna è che è coincisa proprio con questo incontro, ma chiedergli i miracoli sarebbe ingiusto.
Ciò non toglie che anche lui ieri abbia sbagliato gran parte dei palloni gestiti.
Al 62’ Boreanaz, imbeccato bene ancora da Manente, si mangia letteralmente il 3-0 calciando troppo piano e consentendo a Mauri di bloccare.
Da qui in poi la partita diventa abbastanza noiosa, poiché il Val Resia non riesce a rendersi pericoloso in avanti mentre il Trasaghis agisce in contropiede ma Maurizio è attento ad anticipare in uscita gli attaccanti o a bloccare le conclusioni scagliate verso la sua porta (relativamente pericolose, comunque lui il suo lo ha fatto anche oggi).
Daniele Rossi, forse troppo preso dal clima “derby”, ricorre tropo spesso al tiro da fuori ma non crea grattacapi a Goi.
Le uniche 2 conclusioni potenti si rivelano centrali e il portiere ospite blocca in tranquillità.
In diverse occasioni avrebbe potuto cercare soluzioni alternative alla botta da distanze considerevoli.
Cap fa una partita alla personaggio di Batman, cioè a 2 facce.
Primo tempo davvero molto buono, mentre nel secondo la stanchezza si fa sentire e dunque alla distanza il suo rendimento cala di molto.
Della giornata storta di Top si è già detto, ci prova allora l’ “erede” Elio a riaprire la partita porgendo a Giovannino una bella palla dentro all’area (siamo all’ 82’) ma, quando un Gio solissimo davanti a Goi sta per calciare, l’arbitro interrompe il gioco per un fuorigioco che non c’è.
A centro area stazionavano ben 3 difensori ospiti che rendevano regolare la posizione del bomber.
Nel finale da registrare gli ingressi per 5 minuti di Manu e Marino (il secondo al posto del contuso Elio, che dovrebbe saltare la prossima partita in quanto era diffidato ed oggi gli è stato comminato un giallo).
Ovvio che in così poco tempo non possono cambiare le sorti dell’incontro e di certo non è piacevole fare una breve quanto inutile comparsata in una partita ormai segnata.
L’unica nota lieta della giornata è la rete di Giovannino, che accorcia le distanze e lo issa a quota 18 in classifica marcatori.
E’ il 93’ quando Gio, lesto come una faina, si appropinqua alle spalle di Goi che fa rimbalzare la sfera per il rinvio, gli sottrae la palla e viene steso dal portiere.
L’arbitro Stefanutti decreta un rigore sacrosanto ed ammonisce il portiere del Trasaghis.
Giovannino si presenta sul dischetto e non fallisce, ma il tempo rimasto è insufficiente per tentare la grande impresa.
Dopo un primo tempo sostanzialmente dominato, una ripresa davvero passiva (ok il gol del 2-0 dopo pochissimo tempo, però da lì al termine era ancora lunga e invece questa rete ha tagliato le gambe a quasi tutti i rossoblu in campo, fatte salve pochissime eccezioni).
Che altro dire?
Il lunedì porta discrete notizie (che riporterò fra un po’) ma più di qualcuno deve responsabilizzarsi, assumere le proprie colpe ma soprattutto imparare dagli errori commessi per evitare di ripeterli.
Si spera che la lezione serva a questo e tali sbagli non vengano considerati come un “episodio” che nel corso di un’annata ci può stare.
Con una mentalità del genere non si va da nessuna parte, anzi si passeggia bellamente all’indietro in stile gambero…
La prima occasione d’oro è stata sciupata causa copiosa dabbenaggine, ma…
Allora…
Il secondo/terzo posto, condiviso da Trasaghis e Arta, ora è a 5 punti di distanza, con ancora 7 partite al termine.
Nevio Dario del Rapid pare abbia subito un infortunio davvero grave e la perdita di questo giocatore toglie moltissimo alla sua compagine.
Non si tratta di gioire per le disgrazie altrui, è una mera constatazione tecnica.
Domenica prossima c’è l’incontro Trasaghis-Arta (le seconde a pari merito), quindi almeno una delle 2 dovrà lasciare dei punti per strada.
A questo punto è auspicabile si tratti dei termali, visto che dobbiamo ancora affrontarli e saranno loro a farci visita in quel di Resia.
Altro?
Il prossimo incontro sarà in trasferta a Ravascletto.
Si gioca alle ore 16 e l’incontro si disputa il 6 settembre.
Già, è sabato.
Speriamo serva a qualcosa e non che qualcuno si diletti a fare lo splendido di venerdì stavolta.
Constatazione amara ma vera.
E’ brutto dover chiudere un articolo così ma ieri le delusioni non ci sono state solo sotto il profilo calcistico.
Le formazioni di partenza sono le seguenti:
VAL RESIA Pielich, Loris Chinese (Bortolotti), Elio Madotto Marino Buttolo), Cozzo, Saverio Madotto, Perissutti, Bellina (Toppano), Rossi Alessio Buttolo (Emanuele Chinese), Di Lenardo, Micelli
TRASAGHIS Goi, Cibischino (Scandini), Bianchi, Saliu, Livon, Giustizieri, Di Lena, Fedele, Boreanaz (Scomparin), Danelutti, Manente
Pare non essere giornata viste le premesse e la tesi viene confermata quando Cap, al quinto minuto di gioco, coglie un clamoroso palo di testa con il portiere avversario completamente fuori causa.
La dea bendata era a prendersi un caffè in quel momento.
“ minuti dopo c’è un’incomprensione tra Mauri ed il Taco su un traversone, Boreanaz prova a piazzarla in porta di testa ma è ben contrastato e non riesce a mirare con precisione, dopodichè Cap si rifugia in angolo.
Il Trasaghis è nuovamente pericoloso al 14’ con Danelutti che se ne va in dribbling ad entrambi i Madotto bros e, in diagonale, conclude sul fondo di pochissimo.
Cap fa la voce grossa sull’altro fronte con una incursione in area al termine della quale prova a sorprendere Goi piazzando la palla di precisione sul primo palo ma l’estremo difensore del Trasaghis è reattivo e para.
Al 16’ cross basso di Ale per Giovannino che sotto misura non trova il colpo letale davvero per pochissimo.
Mitraglia ci prova allora al 19’ scagliando una gran botta su punizione verso i pali difesi da Goi, che nell’occasione si fa sfuggire la sfera ma Ale non riesce a deviare in rete.
Cec quasi si rifà il minuto seguente: Goi rinvia su un retropassaggio e Ale in pressing per poco non gli ribatte in porta il disimpegno.
Poco prima della mezzora Save ruba palla e spara dalla lunga distanza: il portiere è ancora incerto e il pallone ridiventa una saponetta viscida che gli sfugge ma non termina in fondo al sacco o sui piedi di qualche rossoblu che staziona in area.
Questa è probabilmente l’unica cosa buona di Save in 90 minuti.
In varie occasioni del primo tempo (almeno 6 o 7), per mancanza di lucidità, ha sparecchiato casualmente il pallone in avanti quando poteva porgerlo a qualche compagno posizionato a pochi passi da lui, mentre nell’unica occasione in cui doveva calciarlo il più lontano possibile ha tentato un improbabile dribbling.
La conseguenza?
Una palla persa in maniera sanguinosa, visto che dietro a lui non c’era nessuno e che ha consentito allo “scippatore” Di Lena di fuggire indisturbato fino alla linea di fondo e mettere in mezzo un succulento pallone che da 2 metri Boreanaz non avrebbe potuto certamente sbagliare.
Pigliare una mazzata del genere al 41’ del primo tempo, dopo avere mantenuto il pallino del gioco per tutto il corso della partita e avere creato le migliori occasioni, si è rivelato deleterio.
Di certo non ha aiutato la mossa di togliere all’intervallo Mattia, probabilmente l’unico dei centrocampisti in grado di correre per 90 minuti vista la sua giovane età e la conseguente freschezza atletica.
E dire che nel primo tempo aveva “pedalato” parecchio e marcato bene Danelutti.
Save, visibilmente stanco, è invece rimasto in campo e così dopo appena 3 minuti nella ripresa Manente se lo è bevuto in dribbling (cosa che si ripeterà innumerevoli volte nella ripresa, con tanto di doppi dribbling e tunnel) e, quasi in un’azione fotocopia della prima rete, ha passato la palla all’accorrente Bianchi (per la verità inseguito da… nessuno) che, come il collega Boreanaz, da pochi passi non ha perdonato l’errore.
Il colpo è di quelli da knock out, Elio prova timidamente a lanciare qualche segnale di vitalità al 55’ quando si libera bene in area ma strozza il tiro che dunque non crea apprensioni a Goi.
Sta di fatto che non si possono pretendere i miracoli facendolo giocare costantemente in un ruolo in cui è visibilmente sacrificato.
Cugnaggio sulla fascia può creare molto se trova un dirimpettaio che rimane piuttosto “bloccato” ma se deve cantare e portare la croce (cioè produrre gioco e difendere) quando ci sono avversari che spingono sulla sua corsia, allora la cosa si fa più difficile.
Il gioco non fluisce nonostante l’ingresso di Toppano che, tra l’altro, gioca una brutta partita.
Probabilmente è la prima in 2 anni e credo la si possa concedere.
La sfortuna è che è coincisa proprio con questo incontro, ma chiedergli i miracoli sarebbe ingiusto.
Ciò non toglie che anche lui ieri abbia sbagliato gran parte dei palloni gestiti.
Al 62’ Boreanaz, imbeccato bene ancora da Manente, si mangia letteralmente il 3-0 calciando troppo piano e consentendo a Mauri di bloccare.
Da qui in poi la partita diventa abbastanza noiosa, poiché il Val Resia non riesce a rendersi pericoloso in avanti mentre il Trasaghis agisce in contropiede ma Maurizio è attento ad anticipare in uscita gli attaccanti o a bloccare le conclusioni scagliate verso la sua porta (relativamente pericolose, comunque lui il suo lo ha fatto anche oggi).
Daniele Rossi, forse troppo preso dal clima “derby”, ricorre tropo spesso al tiro da fuori ma non crea grattacapi a Goi.
Le uniche 2 conclusioni potenti si rivelano centrali e il portiere ospite blocca in tranquillità.
In diverse occasioni avrebbe potuto cercare soluzioni alternative alla botta da distanze considerevoli.
Cap fa una partita alla personaggio di Batman, cioè a 2 facce.
Primo tempo davvero molto buono, mentre nel secondo la stanchezza si fa sentire e dunque alla distanza il suo rendimento cala di molto.
Della giornata storta di Top si è già detto, ci prova allora l’ “erede” Elio a riaprire la partita porgendo a Giovannino una bella palla dentro all’area (siamo all’ 82’) ma, quando un Gio solissimo davanti a Goi sta per calciare, l’arbitro interrompe il gioco per un fuorigioco che non c’è.
A centro area stazionavano ben 3 difensori ospiti che rendevano regolare la posizione del bomber.
Nel finale da registrare gli ingressi per 5 minuti di Manu e Marino (il secondo al posto del contuso Elio, che dovrebbe saltare la prossima partita in quanto era diffidato ed oggi gli è stato comminato un giallo).
Ovvio che in così poco tempo non possono cambiare le sorti dell’incontro e di certo non è piacevole fare una breve quanto inutile comparsata in una partita ormai segnata.
L’unica nota lieta della giornata è la rete di Giovannino, che accorcia le distanze e lo issa a quota 18 in classifica marcatori.
E’ il 93’ quando Gio, lesto come una faina, si appropinqua alle spalle di Goi che fa rimbalzare la sfera per il rinvio, gli sottrae la palla e viene steso dal portiere.
L’arbitro Stefanutti decreta un rigore sacrosanto ed ammonisce il portiere del Trasaghis.
Giovannino si presenta sul dischetto e non fallisce, ma il tempo rimasto è insufficiente per tentare la grande impresa.
Dopo un primo tempo sostanzialmente dominato, una ripresa davvero passiva (ok il gol del 2-0 dopo pochissimo tempo, però da lì al termine era ancora lunga e invece questa rete ha tagliato le gambe a quasi tutti i rossoblu in campo, fatte salve pochissime eccezioni).
Che altro dire?
Il lunedì porta discrete notizie (che riporterò fra un po’) ma più di qualcuno deve responsabilizzarsi, assumere le proprie colpe ma soprattutto imparare dagli errori commessi per evitare di ripeterli.
Si spera che la lezione serva a questo e tali sbagli non vengano considerati come un “episodio” che nel corso di un’annata ci può stare.
Con una mentalità del genere non si va da nessuna parte, anzi si passeggia bellamente all’indietro in stile gambero…
La prima occasione d’oro è stata sciupata causa copiosa dabbenaggine, ma…
Allora…
Il secondo/terzo posto, condiviso da Trasaghis e Arta, ora è a 5 punti di distanza, con ancora 7 partite al termine.
Nevio Dario del Rapid pare abbia subito un infortunio davvero grave e la perdita di questo giocatore toglie moltissimo alla sua compagine.
Non si tratta di gioire per le disgrazie altrui, è una mera constatazione tecnica.
Domenica prossima c’è l’incontro Trasaghis-Arta (le seconde a pari merito), quindi almeno una delle 2 dovrà lasciare dei punti per strada.
A questo punto è auspicabile si tratti dei termali, visto che dobbiamo ancora affrontarli e saranno loro a farci visita in quel di Resia.
Altro?
Il prossimo incontro sarà in trasferta a Ravascletto.
Si gioca alle ore 16 e l’incontro si disputa il 6 settembre.
Già, è sabato.
Speriamo serva a qualcosa e non che qualcuno si diletti a fare lo splendido di venerdì stavolta.
Constatazione amara ma vera.
E’ brutto dover chiudere un articolo così ma ieri le delusioni non ci sono state solo sotto il profilo calcistico.
Comunque dai, al momento nulla è ancora precluso ma occhio a non affrontare così anche i prossimi impegni perchè la classifica rimane comunque cortina anzichèno.