giovedì 28 agosto 2008

VAL RESIA - TRASAGHIS 1-2 (primo tempo 0-1)

Scegliete la vita,
scegliete un lavoro,
scegliete una carriera,
scegliete la famiglia,
scegliete un maxitelevisore del cazzo,
scegliete lavatrice, macchine, lettori cd e apriscatole elettrici.
Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita,
scegliete un mutuo a interessi fissi,
scegliete una prima casa,
scegliete gli amici,
scegliete una moda casual e le valigie in tinta,
scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo,
scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina,
scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare.
Ma perché dovreste fare una cosa così?
Tante grazie ad Irvine Welsh per queste parole rubate di peso a quel capolavoro letterario (e successivamente cinematografico – nella cui trasposizione le parole erano superbamente accompagnate dalle note di ”Lust for life” dell’iguana Iggy Pop - che è Trainspotting,) ma ora tronco la trascrizione e procedo a modo mio.
Perché impegnarvi la domenica in questo modo?
Perché invece non optate per scollarvi dalle poltrone e venire al “Rop” per un bel Val Resia – Trasaghis?
“Perché perché, la domenica mi lasci sempre sola, per andare a vedere la partita del Val Resia” intoneranno le ragazze, ma solo per suscitare quel senso di colpa ai loro compagni che, a fine campionato, frutterà alle ladies qualche nuova parure o a qualche viaggio dicembrino in hotel 5 stelle extralusso in occasione dei mercatini natalizi oppure di capodanno.
E poi alla fine è tutta una finta, perché loro dicono ai boys “Per questa volta va bene, ma solo perché io mi vedo con le amiche, occhio che la tua non diventi un’abitudine”, omettendo che il punto di ritrovo concordato dalla ciarliera combriccola è comunque il campo sportivo.
Eh già, questa è la nostra tifoseria, la migliore che si possa desiderare, quella che aspettiamo anche questa domenica a sospingere il Val Resia con urla a squarciagola, canti e soprattutto con tutto l’affetto che dimostrano per la squadra.
Il vantaggio iniziale di affrontare il Trasaghis privo di 2 importanti elementi (il portiere Zavagno e l’esterno Kazoski) assenti per squalifica viene subito azzerato per una serie di fattori.
Goi non può essere schierato per il riaffiorare di alcuni acciacchi, c’è chi si presenta ancora annebbiato dalla sbornia della serata precedente (vivissimi complimenti, una performance del genere va festeggiata con un brindisi…) e chi ha chiuso baracca e burattini ad orari improponibili.
Va bene che si tratta di tirar tardi per lavoro e non certo svagandosi e divertendosi, ma anche qui un maggiore buon senso non sarebbe di certo guastato.
Tutto ciò porta al dirottamento del Taco nel ruolo di libero, lasciando un “buco” sugli esterni, mentre Loris – che certamente non ha ancora sufficiente benzina per reggere l’intero incontro - si piazza sulla fascia lasciata sguarnita dall’emulo del bunkeriano Superciuk.
In panca ci vanno 2 giocatori a mero titolo di presenza o poco più.
Forse una chiamata in extremis al Mimi sarebbe potuta servire (magari poi era a Canicattì, ma intanto...), se non altro per avere delle soluzioni alternative nel pacchetto arretrato
Le formazioni di partenza sono le seguenti:
VAL RESIA Pielich, Loris Chinese (Bortolotti), Elio Madotto Marino Buttolo), Cozzo, Saverio Madotto, Perissutti, Bellina (Toppano), Rossi Alessio Buttolo (Emanuele Chinese), Di Lenardo, Micelli

TRASAGHIS Goi, Cibischino (Scandini), Bianchi, Saliu, Livon, Giustizieri, Di Lena, Fedele, Boreanaz (Scomparin), Danelutti, Manente

Pare non essere giornata viste le premesse e la tesi viene confermata quando Cap, al quinto minuto di gioco, coglie un clamoroso palo di testa con il portiere avversario completamente fuori causa.
La dea bendata era a prendersi un caffè in quel momento.
“ minuti dopo c’è un’incomprensione tra Mauri ed il Taco su un traversone, Boreanaz prova a piazzarla in porta di testa ma è ben contrastato e non riesce a mirare con precisione, dopodichè Cap si rifugia in angolo.
Il Trasaghis è nuovamente pericoloso al 14’ con Danelutti che se ne va in dribbling ad entrambi i Madotto bros e, in diagonale, conclude sul fondo di pochissimo.
Cap fa la voce grossa sull’altro fronte con una incursione in area al termine della quale prova a sorprendere Goi piazzando la palla di precisione sul primo palo ma l’estremo difensore del Trasaghis è reattivo e para.
Al 16’ cross basso di Ale per Giovannino che sotto misura non trova il colpo letale davvero per pochissimo.
Mitraglia ci prova allora al 19’ scagliando una gran botta su punizione verso i pali difesi da Goi, che nell’occasione si fa sfuggire la sfera ma Ale non riesce a deviare in rete.
Cec quasi si rifà il minuto seguente: Goi rinvia su un retropassaggio e Ale in pressing per poco non gli ribatte in porta il disimpegno.
Poco prima della mezzora Save ruba palla e spara dalla lunga distanza: il portiere è ancora incerto e il pallone ridiventa una saponetta viscida che gli sfugge ma non termina in fondo al sacco o sui piedi di qualche rossoblu che staziona in area.
Questa è probabilmente l’unica cosa buona di Save in 90 minuti.
In varie occasioni del primo tempo (almeno 6 o 7), per mancanza di lucidità, ha sparecchiato casualmente il pallone in avanti quando poteva porgerlo a qualche compagno posizionato a pochi passi da lui, mentre nell’unica occasione in cui doveva calciarlo il più lontano possibile ha tentato un improbabile dribbling.
La conseguenza?
Una palla persa in maniera sanguinosa, visto che dietro a lui non c’era nessuno e che ha consentito allo “scippatore” Di Lena di fuggire indisturbato fino alla linea di fondo e mettere in mezzo un succulento pallone che da 2 metri Boreanaz non avrebbe potuto certamente sbagliare.
Pigliare una mazzata del genere al 41’ del primo tempo, dopo avere mantenuto il pallino del gioco per tutto il corso della partita e avere creato le migliori occasioni, si è rivelato deleterio.
Di certo non ha aiutato la mossa di togliere all’intervallo Mattia, probabilmente l’unico dei centrocampisti in grado di correre per 90 minuti vista la sua giovane età e la conseguente freschezza atletica.
E dire che nel primo tempo aveva “pedalato” parecchio e marcato bene Danelutti.
Save, visibilmente stanco, è invece rimasto in campo e così dopo appena 3 minuti nella ripresa Manente se lo è bevuto in dribbling (cosa che si ripeterà innumerevoli volte nella ripresa, con tanto di doppi dribbling e tunnel) e, quasi in un’azione fotocopia della prima rete, ha passato la palla all’accorrente Bianchi (per la verità inseguito da… nessuno) che, come il collega Boreanaz, da pochi passi non ha perdonato l’errore.
Il colpo è di quelli da knock out, Elio prova timidamente a lanciare qualche segnale di vitalità al 55’ quando si libera bene in area ma strozza il tiro che dunque non crea apprensioni a Goi.
Sta di fatto che non si possono pretendere i miracoli facendolo giocare costantemente in un ruolo in cui è visibilmente sacrificato.
Cugnaggio sulla fascia può creare molto se trova un dirimpettaio che rimane piuttosto “bloccato” ma se deve cantare e portare la croce (cioè produrre gioco e difendere) quando ci sono avversari che spingono sulla sua corsia, allora la cosa si fa più difficile.
Il gioco non fluisce nonostante l’ingresso di Toppano che, tra l’altro, gioca una brutta partita.
Probabilmente è la prima in 2 anni e credo la si possa concedere.
La sfortuna è che è coincisa proprio con questo incontro, ma chiedergli i miracoli sarebbe ingiusto.
Ciò non toglie che anche lui ieri abbia sbagliato gran parte dei palloni gestiti.
Al 62’ Boreanaz, imbeccato bene ancora da Manente, si mangia letteralmente il 3-0 calciando troppo piano e consentendo a Mauri di bloccare.
Da qui in poi la partita diventa abbastanza noiosa, poiché il Val Resia non riesce a rendersi pericoloso in avanti mentre il Trasaghis agisce in contropiede ma Maurizio è attento ad anticipare in uscita gli attaccanti o a bloccare le conclusioni scagliate verso la sua porta (relativamente pericolose, comunque lui il suo lo ha fatto anche oggi).
Daniele Rossi, forse troppo preso dal clima “derby”, ricorre tropo spesso al tiro da fuori ma non crea grattacapi a Goi.
Le uniche 2 conclusioni potenti si rivelano centrali e il portiere ospite blocca in tranquillità.
In diverse occasioni avrebbe potuto cercare soluzioni alternative alla botta da distanze considerevoli.
Cap fa una partita alla personaggio di Batman, cioè a 2 facce.
Primo tempo davvero molto buono, mentre nel secondo la stanchezza si fa sentire e dunque alla distanza il suo rendimento cala di molto.
Della giornata storta di Top si è già detto, ci prova allora l’ “erede” Elio a riaprire la partita porgendo a Giovannino una bella palla dentro all’area (siamo all’ 82’) ma, quando un Gio solissimo davanti a Goi sta per calciare, l’arbitro interrompe il gioco per un fuorigioco che non c’è.
A centro area stazionavano ben 3 difensori ospiti che rendevano regolare la posizione del bomber.
Nel finale da registrare gli ingressi per 5 minuti di Manu e Marino (il secondo al posto del contuso Elio, che dovrebbe saltare la prossima partita in quanto era diffidato ed oggi gli è stato comminato un giallo).
Ovvio che in così poco tempo non possono cambiare le sorti dell’incontro e di certo non è piacevole fare una breve quanto inutile comparsata in una partita ormai segnata.
L’unica nota lieta della giornata è la rete di Giovannino, che accorcia le distanze e lo issa a quota 18 in classifica marcatori.
E’ il 93’ quando Gio, lesto come una faina, si appropinqua alle spalle di Goi che fa rimbalzare la sfera per il rinvio, gli sottrae la palla e viene steso dal portiere.
L’arbitro Stefanutti decreta un rigore sacrosanto ed ammonisce il portiere del Trasaghis.
Giovannino si presenta sul dischetto e non fallisce, ma il tempo rimasto è insufficiente per tentare la grande impresa.

Dopo un primo tempo sostanzialmente dominato, una ripresa davvero passiva (ok il gol del 2-0 dopo pochissimo tempo, però da lì al termine era ancora lunga e invece questa rete ha tagliato le gambe a quasi tutti i rossoblu in campo, fatte salve pochissime eccezioni).
Che altro dire?
Il lunedì porta discrete notizie (che riporterò fra un po’) ma più di qualcuno deve responsabilizzarsi, assumere le proprie colpe ma soprattutto imparare dagli errori commessi per evitare di ripeterli.
Si spera che la lezione serva a questo e tali sbagli non vengano considerati come un “episodio” che nel corso di un’annata ci può stare.
Con una mentalità del genere non si va da nessuna parte, anzi si passeggia bellamente all’indietro in stile gambero…
La prima occasione d’oro è stata sciupata causa copiosa dabbenaggine, ma…
Allora…
Il secondo/terzo posto, condiviso da Trasaghis e Arta, ora è a 5 punti di distanza, con ancora 7 partite al termine.
Nevio Dario del Rapid pare abbia subito un infortunio davvero grave e la perdita di questo giocatore toglie moltissimo alla sua compagine.
Non si tratta di gioire per le disgrazie altrui, è una mera constatazione tecnica.
Domenica prossima c’è l’incontro Trasaghis-Arta (le seconde a pari merito), quindi almeno una delle 2 dovrà lasciare dei punti per strada.
A questo punto è auspicabile si tratti dei termali, visto che dobbiamo ancora affrontarli e saranno loro a farci visita in quel di Resia.
Altro?
Il prossimo incontro sarà in trasferta a Ravascletto.
Si gioca alle ore 16 e l’incontro si disputa il 6 settembre.
Già, è sabato.
Speriamo serva a qualcosa e non che qualcuno si diletti a fare lo splendido di venerdì stavolta.
Constatazione amara ma vera.
E’ brutto dover chiudere un articolo così ma ieri le delusioni non ci sono state solo sotto il profilo calcistico.
Comunque dai, al momento nulla è ancora precluso ma occhio a non affrontare così anche i prossimi impegni perchè la classifica rimane comunque cortina anzichèno.

martedì 26 agosto 2008

CHE CARICA PER IL "SUO" DERBY

Per chi non sapesse a quale articolo si riferisse Daniele (Rossi, vista la compresenza di Coss) nel post precedente...
Ma anche...
Per fortuna che ogni tanto mi trovo gli articoli per il blog già belli che pronti preparati da altri (ma tranquilli che non vi abbandono, anzi, non cesso di tormentarvi).
E soprattutto...
Per farla breve e farvi trovare finalmente il succo di tutto il discorso qua sopra...
Sul podio settimanale del Gazzettino viene incoronato Daniele Rossi, secondo giocatore del Val Resia di essere insignito di cotale onoreficenza dopo Giovannino.
Mentre si acettano scommesse su chi sarà il prossimo (e speriamo che da qui alla fine siano tanti, io butto lì la mia fiches da 2 euro e dico Alessio, non so perchè ma me lo sento) ecco qua l'articolo celebrativo di Bruno Tavosanis.
DANIELE ROSSI
Adesso che la zona promozione (due punti) è molto più vicina di quella per la salvezza (+12), il Val Resia può cominciare a sognare qualcosa di importante, assolutamente insperato ad inizio stagione, ma che con il "ciapanò" messo in atto alle spalle della Pontebbana, potrebbe tramutarsi in realtà.
Merito della gran punizione con la quale Daniele Rossi ha trovato l'incrocio dei pali della porta difesa da Baron, consentendo alla sua squadra di vincere a Cercivento.
Arrivato in questa stagione in Val Resia assieme al nuovo allenatore, che altri non è se non papà Giacinto, Rossi si è confermato ottimo elemento, una presenza importante in mezzo al campo, per qualità tecniche che tattiche.
Rossi jr non si può certo considerare un goleador, tanto che quella del "Pieralberto Morassi" è stata solamente la seconda marcatura stagionale, a tre mesi esatti dalla precedente.
Valeva però la pena attendere per vedere un gioiello così, un gioiello da sogno, un gioiello, chissà, da Prima Categoria.
Non ci poteva essere ripartenza migliore per Daniele dopo la sosta di ferragosto e adesso arriva la partita che forse lui e Giacinto sentono di più, il loro personalissimo derby con i compaesani di Trasaghis.
E allora sotto con la prossima, magari condita da un altro gol da 3 punti!

venerdì 22 agosto 2008

CERCIVENTO-VAL RESIA 1-2 (primo tempo 0-1)


Spongebob (la cui traduzione affidata ad un gruppo di interpreti maliziosi e maligni parrebbe essere “Spugna Bobaz”) è pronto come sempre.
E voi?
Siete pronti ad abbandonare le amene località di villeggiatura, a staccarvi da quelle comode sdraio lasciando a metà la rinfrescante pina colada abbellita da un simpatico ombrellino di carta con cui vi stavate dissetando?
Dissetando se era la prima, scatafasciando se si trattava della quinta.
Siete pronti a scapicollarvi nello scendere da qualche alta vetta dove avete incontrato, in ordine sparso, Gustav Thoeni che pubblicizzava speck affumicato, l’abominevole uomo delle nevi, Messner che vi chiedeva le informazioni per raggiungere le sorgenti di “altissima, purissima, leFiZZima. Oh mein gott, das spot war fur die Italiener”
Perché dovreste rinunciare a tutto questo e interrompere le tanto agognate ferie?
Ma è semplice, dopo un lungo break di Ferragosto riparte l’avventura del Val Resia nel campionato Carnico edizione 2008.
Su, pigroni… Si gioca domenica 24, alle ore 17, in quel di Cercivento.
Cominciate ad impacchettare quelle valigie e a porvi sulla via del rientro.
Apertura con una richiesta di Simone Cozzo (ma che non succeda mai più, siamo mica unaa filiale di Radio Deejay dove fare dediche ed affini).
A parte le battute per stemperare il tutto, Simon ci teneva a scusarsi con i compagni, la società ed i tifosi per la prestazione espressa in campo contro il Cercivento.
Possiamo assolverlo?
Direi di sì, specie se ci promette che a partire dalla partita con il Trasaghis ricomincerà a braccare gli attaccanti avversari come fa con i ghiri che estano il suo stavolo in Clivaz.
Ma adesso parliamo di come è andata la partita.
Cronaca in versione pseudo-artistica, quindi molto collage e frottage ma per una giusta e motivata causa.
Visto che indossavo la camiseta del Val Resia con il numero portafortuna per eccellenza (il 17, stica...), la sommatoria degli appunti raccolti equivale a un bello zero tondo tondo.
Se poi il tutto vi sembrerà molto raffazzonato, sghembo e tenuto vicino in maniera casuale, è tutto vero.
Ma del resto con l'arte contemporanea basta possedere una buona giustificazione di fondo e anche le peggiori porcherie di colpo possono essere celebrate come assoluti capolavori.
Ma vai con le formazioni.
I padroni di casa schierano: Baron, Mattia, Morocutti, Bassi, Puntel, Pontoni, Morassi, Durigo (Ciani), Della Pietra, Paolo Di Lena, Nicolas Di Lena
Il Val Resia gli contrappone: Mauri - Save, Gjova Goi (Loris), Cozzo - Taco, Chuck, Rossi, Cap, Cusic - Cec, Mitraglia (Marincilec).
Prima ricognizione del campo e subito le impressioni sono poco favorevoli.
Il manto di gioco è letteralmente arato per circa il 75% dellla sua superficie causa, stando alle testimonianze raccolte, ad un incontro degli amatori disputato il sabato pomeriggio sotto una pioggia torrenziale.
Memorabile poi una linea laterale tracciata in maniera talmente obliqua come neanche i migliori Cugno e Smrt in accoppiata sarebbero riusciti a fare.
I padroni di casa vincono il sorteggio del campo e nel primo tempo ci toccherà giocare controsole.
Il posizionamento del campo però lascia presagire che la medesima sorte toccherà ai padroni di casa nella ripresa, in quanto non ci sono nei paraggi montagne dietro a cui il sole possa andare a ripararsi.
Nei primi 15-20 minuti è il Cercivento a tenere in mano il pallino del gioco e a rendersi pericoloso in 2 occasioni.
La difesa si fa prendere d'infilata e prima è bravo Mauri a ribattere la conclusione ad incrociare di Della Pietra, mentre poco dopo Morassi centra un palo clamoroso.
I padroni di casa si possono rammaricare per l'occasione sciupata e per poco non pagano a caro prezzo lo sbaglio quando Ale si beve un paio di avversari per giungere tutto solo davanti a Baron che però è bravo a mandare in angolo la conclusione dell'attaccante stolvizzano.
L'arbitraggio ricorda molto quello dei direttori di gara impegnati nel campionato della terra di Albione (quelli della Premier League, tanto per farla breve).
I contatti fisici sono decisamente tollerati, finendo per sfavorire 2 attaccanti guizzanti quali sono Giovannino e Cec, spesso fermati rudemente dai rispettivi marcatori.
Nonostante queste amorevoli cure i ragazzuoli ce la mettono tutta nel verticalizzare il gioco del Val Resia e a cercare di rompere le scatole nei pressi dell'area di rigore dei galletti di Cercivento.
Ale è ancora pericoloso nel contesto di una mega-mischia in cui forse viene anche astutamente ostacolato, mentre sugli sviluppi di un corner Rossi ha una buona palla ma strozza troppo il tiro e la palla scivola sul fondo senza destare preoccupazioni a Baron.
E proprio poco prima dello scadere (40') Cap sale in pressing altissimo, ruba una palla agli avversari, dribbla un uomo al limite dell'area per accentrarsi leggermente e poi lascia partire uno strepitoso tiro a giro che si infila giusto giusto all'incrocio dei pali.
Cristian è il primo neo-assunto di giornata nelle poste, come addetto alla timbratura (delle marcature).
Sono già 5 in questo campionato e ora Cap può aprire tutte le dita della manona e fare "ciao ciao" al Taco, ancora in attesa di siglare la prima rete stagionale.
Ma arriverà anche per lui prima o poi, magari con una spettacolare esecuzione acrobatica degna di figurare accanto alla catapulta infernale dei gemelli Derrick, noti figli più o meno legittimi dell'omonimo ispettore bavarese.
Si vede che la tiro per le lunghe con le cavolate perchè non avevo qualche prezzolato amanuense che segnasse per me gli avvenimenti di maggiore spicco?
Fidatevi, è un'impressione distorta la vostra...
La ripresa si apre con un fallo sulla fascia e conseguente calcio di punizione a favore del Cercivento.
Sostanzialmente si tratta di un corner corto, Morassi crossa in mezzo e Dorigo spizzica sottomisura anticipando Cozzo e trovando la deviazione vincente.
E' decisamente un modo poco felice per cominciare il secondo tempo, ma ci rilanciamo subito in avanti per impedire ai locali di riprendere coraggio e di schiacciarci in area.
Su un cross teso Alessio si lancia in spaccata per cercare la deviazione vincente ma la fortuna non è dalla sua: il palo fespinge la sua conclusione.
Il conteggio ora è pari non solo nel risultato ma annche nella quantità dei montanti colpiti dalle 2 contendenti.
Il vantaggio arriva al 63': punizione piuttosto defilata sulla destra di Baron, Rossi si incarica della battuta e opta per la soluzione diretta.
Cap ormai ha fatto scuola per oggi e anche Daniele spedisce la palla in zona "sette" con un'esecuzione perfetta (sul Messaggero viene celebrata come "maradoniana").
Vista la buona riuscita, lo stesso Daniele decide di riprovarci pochi minuti dopo con una soluzione di potenza dalla gran distanza.
La palla è indirizzata verso lo specchio della porta ma un difensore riesce ad intercettare e deviare in angolo, evitando ulteriori grattacapi al proprio portiere.
Rossi in spolvero, con quella che è stata probabilmente la miglior prova stagionale disputata fino ad ora, non solo per la rete ma anche per la gran mole di lavoro svolta in fase di interdizione e contenimento.
La diga frangiflutti è stata innalzata anche da Cap, bravo a reggere il confronto sul piano dello sprint con un brevilineo come Dassi, che all'andata fu un trottolino inarrestabile a centrocampo.
Stavolta invece il nostro futuro uomo immagine della Garnier recita molto più spesso la parte dell'inseguito che dell'inseguitore, con delle ottime ripartenze in contropiede a supporto degli attaccanti e un paio di aperture che per poco non si sono tramutate in assist.
Completa il terzetto dei centrali il secondo assunto dalle Poste: si tratta del buon Mattia, che svolgerà il ruolo di addetto alla francobollatura visto come si è appiccicato a un certo Paolo Di Lena concedendogli pochissimi spazi e giocate.
Certo, ci sarà anche un gap di 20 anni in mezzo (19 a 39 se non vado errato) e dunque la freschezza atletica è tutta dalla parte di Chuck, ma di certo Di Lena è tuttaltro che l'ultimo degli sprovveduti ad indossare un paio di scarpini da calcio.
Detto in apertura della partita così così di Cozzo (ma negli ultimi 20 minuti ha giocato decisamente bene, spazzando alcuni palloni insidiosi), in difesa anche Save non ha disputato la sua miglior partita.
In attesa che appaia la famosa "tartaruga" in zona addominali, è rimasto troppo staccato dal proprio avversario in diverse occasioni anche se alla fine Della Pietra (uno dei rivali di Giovannino nella corsa al titolo di principe dei bomber) è comunque rimasto a secco.
Rimontano su Mitraglia in questa diciottesima giornata Nevio Dario del Rapid e Matteo Cappellaro della Pontebbana (giunti rispettivamente a -3 e -5), così come riesce a rimontare anche un difensore, seppur affannosamente in occasione di una buona verticalizzazione (mi sembra eseguita da Cec, che in precedenza aveva cercato invano il fallo da rigore).
In difesa invece ha trasmesso gran sicurezza al reparto, dall'alto della sua esperienza, l'immarcescibile capitan Goi.
Molto bene anche Mauri, autore della gran parata del primo tempo e sempre presente ed attento quando serviva (vedi un paio di uscite in anticipo negli ultimi minuti).
Il Biondo si è fatto valere nel finale, con un fallo tattico commesso a puntino (seppure al limite dell'area, ma questo per cause di forza maggiore) su un uomo lanciato a rete e pochi istanti prima contrastando, assieme a gran parte dei compagni, una incursione in area da brividi da parte degli attaccanti di casa.
"Piccolo" problema: quella è la mattonella da cui Di Lena solitamente si rivela implacabile.
Il recupero è ormai agli sgoccioli e la tensione sale a mille per la paura di subire l'ennesima beffa, tra l'altro dopo che Marino (schierato in chiusura come punta in luogo di Giovannino) ha avuto anche una mezza occasione con cui chiudere il match.
Piccola parentesi: Cap lo vede dirigersi in avanti e preferisce accertarsi delle disposizioni tattiche ricevute dal compagno.
"Marino, dove ti ha detto di giocare il mister?"
"Mi ha detto di fare la punta" (e anche di creare quanta più confusione possibile).
Appurato che non si trattava di una applicazione della personalissima teoria buttoliana "Dobbiamo essere imprevedibili" Cristian si rasserena e lascia che Marincilec porti scompiglio nelle retrovie.
Ma in quelle avversarie e non nelle proprie.
Ora torniamo alla punizione.
Mauri chiama a gran voce una barriera a 4 ed esige che vi si piazzino i più alti.
La scena ha quasi del surreale, in quanto a schierarsi sono praticamente tutti i marcatori.
Potrebbe semprare un errore o una tattica suicida ma il fatto che Di Lena (Paolo) proverà a calciare direttamente in porta non è neppure quotato dalla Snai.
L'opzione "cross al centro" viene cassata con una macroscopica X rossa ed i "corazzieri" si piazzano a fare muro.
Di Lena calcia e Alessio (che già nel primo tempo, sempre su una punizione del fantasista di Cercivento, si era messo intelligentemente a difendere il palo della barriera) a centro area rinvia lontano.
L'arbitro però ferma il gioco e decide di far ripetere, convinto che la respinta fosse stata opera di uno degli uomini schierati in barriera partito in anticipo.
Piccolo appunto: se così fosse stato, sarebbe dovuta scattare anche l'ammonizione per uno dei "fantastici 4" disposti a protezione della porta rossoblu ma ciò non avviene.
Strana situazione e, purtroppo, seconda chance sui piedi di Di Lena, uno che solitamente non perdona 2 volte consecutive.
Il 10 carnico riparte e stavolta sì che è la barriera a respingere.
La sfera resta in zona e un giocatore di casa svirgola malamente (o meglio, ottimamente per noi) sul fondo.
Il direttore di gara ravvisa una deviazione che non c'è e assegna un corner.
Altri motivi per avere paura, ma soprattutto per consentire un'altra bella figura a Mauri che abbranca il cross.
E' praticamente l'ultima azione insidiosa dell'incontro e poco dopo ci saranno ottimi motivi per gioire dovuti a questa grande vittoria.
E domenica prossima altro big match, soprattutto per il mister che gioca contro i "vicini di casa", che ci vedrà contrapposti al Trasaghis, terza forza del campionato unitamente all'Arta Terme.
Noi intanto ci insediamo al quinto posto, mantenendo il + 12 sulla terzultima (sempre il Paluzza) nel contesto di una classifica comunque sempre cortissima.
Ma un altro passo in avanti è stato fatto e ora vediamo che cosa succede il 31 (ultima partita dell'anno con inizio alle ore 17).
Di sicuro non salteranno i fari di illuminazione!

giovedì 21 agosto 2008

EX

No, non inauguro alcuna rubrica dedicata ai cuori solitari o a quelli infranti.
L'articolo si apre parlando di una maledizione più insidiosa di quelle della prima luna, del forziere fantasma, dello scorpione di giada dei templari e del coniglio mannaro messe assieme.
Di quale parlo?
Ma di quella degli ex allenatori del Val Resia che vengono ad assistere alle partite.
Finalmente quest'anno, piano piano, vari tabù sono stati spezzati.
Il primo ad essere cancellato è stato quello di Otello Petris, un mister il cui nome è leagto a doppio filo a quello del campionato Carnico stesso.
Sta di fatto che tra stagione 2007 e 2008 ad ogni incontro cui presenziava, casalingo o in trasferta, puntualmente arrivava la batosta.
Fino alla partita contro l'Arta Terme.
L'avvistamento sugli spalti della sua fiammante polo verde era stato salutato con la "ricerca di chiavi" all'interno delle tasche.
Ma poi ci ha pensato il suo vecchio discepolo discolo Elio, forgiato attraverso il ramazzamento di foglie lungo la fascia limitrofa alle tribune del campo di Moggio, a piazzare a centro area l'assist su cui Cap si è avventato senza pietà per la retroguardia termale che ha portato alla vittoria.
E' stato poi il turno di Dante "A l'è di fa grup" Marcon.
Nel suo caso ha variato il rituale di arrivo alla partita in occasione del confronto interno con il Comeglians.
Dante è arrivato mezzora prima, dichiarando che lo aveva fatto appositamente per cercare di variare il dannato trend portasfiga.
Niente di più azzeccato ed infatti è arrivato un corroborante 3-1.
E poi è toccato anche al penultimo mister, Claudio Fortunato, per Val Resia - Ampezzo 1-0.
Quest'anno con lui non era mai andata dritta, tanto che l'articolo che segue era dovuto rimanere in cassetto per svariato tempo, in occasione di una sua visita con annessa vittoria.


Sabato 24/11/2007, dopo le trilogie del "Signore degli anelli" e di "Guerre stellari" si conclude anche quella di Claudio Fortunato al Val Resia.
Ma come era cominciato tutto? Torniamo indietro nel tempo.
Inverno 2005, presentazione della squadra.
Si apre un nuovo ciclo, acquisti importanti e l’arrivo di un nuovo allenatore.
Di lui si sa poco: molte esperienze con formazioni del campionato regionale ed il fiore all’occhiello di avere guidato il Tavagnacco femminile durante il primo anno di serie A.
Il "mister" si presenta, in modo classico ed austero: "Buongiorno a tutti, mi chiamo Claudio Fortunato…"
Non passano nemmeno 20 secondi ed il suo battesimo resiano è già portato a termine.
Qualcuno (chissà chi…), seppur con i neuroni ancora provati da un sabato sera festaiolo e un arrivo alla presentazione con la canonica mezzora di ritardo (alle superstar si può concedere. Ma soprattutto non si può inserire una cerimonia del genere di domenica mattina e Roberto "IL Killer" Degli Uomini), attua la seguente elucubrazione: "Fortunato… Fortunato… BOTE DI CUL".
Neppure il tempo di giungere dalla Dorina per il pranzo che il passaparola aveva già sortito i suoi nefasti effetti.
Debutto assoluto nel Carnico per lui in uno dei derby più accesi: Pontebbana – Val Resia sul neutro di Chiusaforte.
Il mister si presenta in modo impeccabile.
Completo monocromatico, camicia bianca, occhialetto da sole tattico. Manca solo la cravatta.
Chi è in tribuna resta basito.
Mai visto da queste parti un tale sfoggio di eleganza in panca.
Parola d’ordine del mister: state tranquilli in campo, che se c’è da parlare con l’arbitro ci penso io.
Tiene addirittura calmi i suoi, robe che a queste latitudini non si vedevano da anni (nell’ipotesi che mai fossero capitate. Sembrano lontani i tempi del tag team di wrestling Cugno – Rugaz. Chi c’era a vedere Moggese – Val Resia Under 20 finita 3-3 sa. Memorabile quel Madot… Arriva dal lavoro a secondo tempo iniziato, si reca in spogliatoio a cambiarsi con flemma e abituale scazzo. Esce, entra (in campo), ne piazza 3 dentro il sacco e poi si fa espellere. Memorabile!).
Comunque, il derby se lo aggiudicano i rivali di sempre tra il rosicamento collettivo (gol vittoria di Cescutti…).
Seconda partita, vai di cambio di registro.
Ecco la divisa che lo renderà riconoscibilissimo durante tutto il suo triennio: tuta sportiva.
C’è il sigaro di Lippi, la sciarpa annodata di Mancini e il giaccone Legea di "Bote".
Il mister però non tiene fede al suo nomignolo e nel corso del primo anno vedrà la squadra falcidiata dagli infortuni.
I primi 3 punti vengono conquistati alla quarta di campionato, la settimana successiva a quando il Pudi ci lascia.
La dedica della vittoria è ancora più bella ripensando a chi iscrive il suo nome nel tabellino marcatori di quella giornata.
La stagione vede la squadra passare da buoni momenti a sconfitte (ma soprattutto, come anticipato precedentemente, infortuni a go go.), i risultati si alternano e la classifica finale recita terzultimo posto con 27 punti in 24 incontri, frutto di 8 vittorie, 3 pareggi e 13 sconfitte.
I gol segnati sono 38, quelli subiti 49.
Da segnalare però una mesata estiva in cui le squadre prime della classe in quel periodo si sono prese tutte una bella ripassata.
E’ stato un anno di transizione, ma soprattutto di lavoro per plasmare la squadra.
E dopo tanto sgobbare, che si fa? Si passa ad incassare!
Ed infatti…
Campionato 2006, inizia una annata indimenticabile per tutti.
Arriva poi l’introduzione di un altro suo pezzo forte.
Propugna a più non posso l’applicazione della gabbia, non tanto in fase difensiva ma quella per rinchiudere al sabato sera la banda di matti che allena, evitando pericolose escursioni nei bar più malfamati di Caracas… ops, volevo dire nei locali meglio forniti di Resia.
Si improvvisa "sergente DE FERO" quando raddoppia le squalifiche dei suoi cacciati per motivi banali (proteste, reazioni).
La mazza da baseball regalatagli l’anno precedente per il compleanno deve averlo esaltato.
Come il Cosmi dei tempi d’oro perugini (ma con qualche capello in più, seppure non troppi) minaccia di spezzare gambe un po’ a chiunque, ma è molto più esigente del suo blasonato collega.
Questo si limitava a richiedere una corretta esecuzione dei cross, Fortunato ESIGE che non si sbaglino contorte esecuzioni di figure e schemi complessi quali la "gabbia", la diagonale, l’incrocio e lo scarico indietro (qualcuno ha nominato Alessio?).
Parte l’operazione "Redimiamo Cec (o, come prediligeva chiamarlo il mister "Stara minjestra") dalle sue cattive frequentazioni" (quelle con la bandierina del corner verso cui prediligeva puntare, snobbando l’area di rigore).
Va poi detto che a guidare la squadra in termini di reti segnate c’è quel ribelle anarchico di Giovannino Micelli.
Più il mister prova a decentrarlo ed arretrarlo sulla fascia sinistra, più lui si piazza al centro dell’attacco e dà sfogo al suo vizietto di far terminare il balon in fondo al sacco.
Sregolatezza e sregolatezza, ma la convivenza funziona.
Il gol della promozione matematica glielo sigla Save, quello che l’anno precedente Fortunato aveva ribattezzato il "Gattuso biondo" e non gli aveva fatto rivestire (causa necessità) solamente il ruolo di portiere.
Sarà per questo che a Raveo si è trovato lì davanti, faccia a faccia con il portiere, o che ogni tanto parte palla al piede dalla difesa per qualche scorrazzata verso altri lidi più avanzati.
C’è chi si perde l’ultima partita per avere smaccatamente dimostrato un eccessivo apprezzamento delle idee tattiche, battendo le mani a scena aperta in quel di Sappada.
Va bene cercare di entrare nelle sue grazie, ma l’eccessivo servilismo non è apprezzato dal tecnico di Pradielis (oh, inutile che lo cerchiate con "GoogleMaps", non ve lo trova).
Qualcuno ha nominato Cusic come colpevole? Magari il piccolo scricciolo (ai tempi non era ancora un opossum) lo faceva per riscaldarsi le mani dal freddo, dovendo attendere la conclusione dell’incontro per fare sosta in grappoteca da Franz, ed è stato frainteso.
La gara con l’Amaro è il perfetto happy ending di un 2006 da librone dei ricordi.
Prima storica promozione in Seconda e primi anche in classifica, che si può volere di più dalla vita?
Un Lucano?
Al chiosco c’era anche quello assieme a molte altre bottiglie, durante i festeggiamenti.
E che cavolo, dopo un’intera stagione a rimanere (quasi) ogni sabato ligi ai dettami del mister, ci sta.
Durante la gita a Budapest c’è invece chi ragiona su un’ottica di lungo periodo e corteggia la figlia del mister nel tentativo di garantirsi il contratto a tempo indet… ehm, il posto da titolare per la stagione seguente più viaggi gratuiti sugli autobus di linea Saf e biglietti in parterre per la Snaidero basket dove milita il figlio Andrea.
Non c’è due senza tre ed eccolo nel 2007 ripresentarsi al comando dell’armata rossoblu.
C’è uno storico esordio nel campionato di Seconda categoria da disputare e questo gli basta per dire no alle sirene cedarchine (sirene? Tra i monti di Arta? Devono essere rimaste spiaggiate lassù nell’era mesozoica, perché ora come ora il mare mi pare non ci sia).
Porta con sé a giocare il vicino di casa, uno strano personaggio che gira in gonna (kilt, si chiama kilt!) e finalmente riesce a "farsi comprare" Roberto Toppano dopo anni ed anni di inseguimenti.
La prima vittoria in Seconda gliela scippa il Taco, perché lui, in quanto squalificato, è a bordo rete a coordinare la squadra.
Durante questa annata si metterà in mostra per le sue doti di veggente.
Un mese prima dell’incontro di ritorno con l’Edera capolista gira per la valle sbandierando ai 4 venti: "A Enemonzo vinciamo, ci metto la firma".
Molti lo guardano straniti ma alla fine si rivelerà davvero un rabdomante, Manente (dove procurava le felpe), claudicante, veggente o quel che è.
Vanna Marchi lo contatta per sostituire l’ormai espatriato mago do Nascimiento
Per quasi tutto il campionato, fatti i dovuti calcoli matematici (con il profeta? E li avrà scritti con il gesso sulla lavagna degli spogliatoi, quella che rompe con un calcione dopo l’incontro di ritorno con il Comeglians), ritiene che 25 punti siano necessari per la salvezza.
Ha ragione anche a questo giro, con 24 si va allo spareggio.
Come è andato a finire?
Dai, non prendete in giro nessuno stavolta.
Già lo sapete, il triennio termina con una bellissima, esaltante salvezza.
Oltre che come mister, in questi anni ha dato una mano anche al settore acquisti.
Va detto che non tutti quelli che ha portato al campo sono stati apprezzati.
Non è una polemica, è la verità.
Quanto hanno rotto le scatole i cosi lì, gli extracomunitari…
Come chi?
Quelli senza permesso di soggiorno, gli abusivi che "riposavano" nel buio del magazzino.
I cinesini, no? Quelli che usava per "disegnare" i percorsi.
Per fortuna ci ha pensato Cap a scrivere la parola "Fine" dopo lo spareggio, con un lancio liberatore dentro al fiume.
Dei cinesini, non di Fortu.
E adesso che la maledizione è spezzata, torna pure a trovarci.
PS occhio che al cancello Ferruccio è un guardiano più severo di Cerbero e non fa sconti a nessuno, sono tre euro di biglietto.

giovedì 14 agosto 2008

PIU' GIORNO FESTIVO DI COSI'


Ferragosto coincide infatti con il compleanno della "giovane marmotta" Mattia Bellina, il giocatore con meno carnevali sulle spalle a far parte della squadra.
Fresco di maturità, si appresta sicuramente a festeggiamenti in grande stile per i suoi 19 anni.
Forse in quel di Coritis?
Certo che non ti fai mancare proprio niente: nello stesso anno debutto nel Val Resia, maturità superata in scioltezza e a dicembre coscritti.
Ti aspettano al reparto trapianto fegati o, alternativamente, al banco del bar.
Perchè, come recita una t-shirt di Smrt, meglio essere un famoso ubriacone che un alcolista anonimo.
Buon compleanno sbarellato.

giovedì 7 agosto 2008

VAL RESIA - PALUZZA 1-0 (primo tempo 1-0)


L'incontro pre-ferie si gioca in anticipo casalingo (che bene, un giorno di relax per tutti in più) sabato 9 agosto, alle ore 17.
Stasera ultimo allenamento di preparazione all'incontro.
Ma prima un po' di pubblicità agli eventi collaterali e poi spazio all'introduzione inerente la partita.
Subito dopo l'incontro via al torneo di volley 3 contro 3, mentre domenica 10 (con inizio alle ore 10, ma per le iscrizioni delle squadre è necessario arrivare con un po' di anticipo) si terrà il torneo di calcetto a 6, il tutto ovviamente nella cornice del campo sportivo "Rop" di Resia.
Lo stesso palcoscenico sabato 16 agosto, alle ore 18:30, ospiterà il prestigioso incontro amichevole tra la selezione degli scapoli resiani e le "Old stars", imbattute da data immemorabile.
Che sia la volta buona in cui capitoleranno?
Mah, questi "vecchietti" sanno vendere cara la pelle e non ne vogliono sapere di un eventuale "prepensionamento".
Vinca il migliore!
Tornando al campionato di Seconda categoria...
Il Paluzza arriva a "trovarci" occupando la terzultima posizione e con 9 punti di distacco da noi.
Probabilmente i nostri ospiti sono consci che in caso di sconfitta il loro campionato rischia di essere gravemente compromesso e dunque cercheranno in tutti i modi di portarci via tutti i punti in palio.
Tocca stare all'occhio e cercare una vittoria che, come già scritto nel commento relativo al match con l'Ampezzo, ci porterebbe assai vicini alla salvezza.
Che Val Resia troveranno ad attenderli?
Giovannino è in una profondissima crisi, infatti non segna da ben un incontro.
Il Taco è messo peggio di lui, specialmente a livello psicologico (per non parlare di quello tricologico, i capelli si stanno diradando sempre di più e quelli che strenuamente resistono tendono al bianco), infatti lunedì al lavoro si confidava in questo modo con Cap.
Taco: "Diavolo di un Cap, quest'anno l'hai già messa in fondo al sacco 4 volte e io neppure una."
Cap: "E' vero"
Taco: "Si vede che tu sei un uomo da Seconda e io ormai sono proprio solo da Terza. Lì i miei 5 golletti stagionali me la sento di poterli ancora garantire."
Ma non finisce qui.
Ci sono anche casi di ribellione alle autorità.
Ecco uno stralcio di conversazione a riprova del fatto.
Giacinto Rossi (alias il mister): "Ragazzi, mi raccomando per venerdì sera. Non esagerate. Va bene un paio di birre ma dopo basta, eh. Si possono bere anche la coca cola, l'aranciata, l'acqua minerale. Non esiste mica solo la birra."
Un piccolo branco di dissidenti: "No, ci sono anche il mojito, il gin lemon, l'havana cola..."
Ma ci sono ulteriori retroscena.
Il Mister X di Val Resia - Stalis rifà capolino nella grande famiglia (oddio, più che altro sembriamo una comune sessantottina, ma va bene lo stesso per dare un'idea maggiormente edulcorata e politically correct) del Val Resia, probabilmente stimolato dal fatto che nell'ultimo periodo il quasi coetaneo Baba sta riapparendo sempre più frequentemente sui tabellini delle partite.
E quindi il "Migliore" (traducetelo all'inglese e non con la versione Best ma l'altra, tanto per darvi un indizio su chi si tratti e permettervi di svelare la sua identità) sarà nuovamente dei nostri.
Farà il film-maker in cabina di regia?
Chi lo sa...
Nel frattempo chiudo (per il momento) con: "Siete motivati?!?" (Chuck...)
Ma che domande, ovvio che la risposta è un mastodontico "sì"!, perchè NON MOLLIAMO MAI!
Il presidente era preoccupato e prevedeva che, causa feste e intrattenimenti vari (che in questi giorni ovviamente fioccano), la cronaca dell'incontro potesse uscire addirittura dopo quella del match con il Cercivento, fissato per la ripresa del campionato.
Ora... forse è stato un filo eccessivamente pessimista, ma tra party, lavori forzati di accatastamento legna, imitazioni perfette di una lucertola mentre mi abbrustolivo al sole sopra una roccia, il tutto arriva di martedì.
Però arriva!
Innanzitutto un annuncio importante: su esplicita rischiesta del mister Giacinto Rossi, la società intende dedicare la vittoria di sabato a Maurizio Madotto augurandogli di rimettersi in forma al più presto e di tornare a trovarci al campo!
Poi cos'altro ha fatto il mister?
Ah, sì, ha schierato la seguente formazione: Pielich, Elio Madotto, Perissutti, Goi (Marino Buttolo), Cozzo, Saverio Madotto, Bellina (Coss), Rossi, Alessio Buttolo (Bortolotti), Di Lenardo (Toppano), Micelli
contrapposta a questa: Simon Concina, Steven Concina, Muser (Cemin), Meneano, De Colle, Pagavino, Zammarchi, Ivancea, De Franceschi, Igor Maieron (Moro), Quaglia
Subito applicazione delle lezioni di geometria provate in allenamento: schema su punizione con Cec che pensa a calciare ed Elio che si estende quasi come Reed Richards dei Fantastici 4 ma non riesce a raggiungere la palla per la deviazione vincente.
Poco prima il Paluzza aveva sprecato un buon contropiede a causa di un pessimo aggancio di Quaglia.
Al 6' prime avvisaglie di un weekend da veggente (ma perchè non ho giocato al Superenalotto?).
Oltre ad aver comunicato la disdetta scaramantica dal disputare con il Gniva il torneo delle frazioni, in quanto mi sentivo che ripetendo il "rituale" dell'anno scorso avremmo rivinto il trofeo (come puntalmente è avvenuto: tricampeones!!!) su una innocua rimessa mi giro verso Signorelli e gli comunico "Vedrai che adesso andiamo in vantaggio".
Ok, so che come testimone magari non ho scelto uno dei più attendibili, ma giuro che è tutto vero!
Riprendendo il filo di Arianna...
Chi è Arianna?
No, facevo confusione.
Riprendendo il filo del discorso...
Rimessa lunga, in mezzo all'area cercano l'intervento un difensore (che la cicca) e Cap (che non ci arriva), la palla arriva sul secondo palo, mite e disponibile e lì chi volete che ci sia?
Appostato sotto le foglie come un vietcong o, se prediligete una versione "pacifista", come Aldo di Aldo, Giovanni e Giacomo sotto la sabbia nello spezzone di "3 uomini e una gamba" che cita la partita sulla spiaggia vista in "Mediterraneo" di Salvatores c'è il solito Giovannino (a proposito di previsioni azzeccate, vista la foto in apertura? Il caricatore non si è ancora svuotato!) che insacca da mezzo metro.
Gio non riesce neppure ad esultare a causa di un mini-infortunio da cui prontamente si ripiglia.
Al 10' la palla è saldamente tra i piedi di un difensore del Paluzza che calibra il passaggio all'indietro per un collega di reparto, ma sbaglia a dosare la forza, cosicchè Alessio lo furta come il miglior borseggiatore di turisti (del resto a Barcellona se ne sono visti all'opera alcuni, solo che sono stati tempestivamente bloccati da resiani poco propensi a farsi gabbare e hanno rischiato il ragù) e scaraventa il 2-0 alle spalle di Simon Concina.
L'arbitro ha un attimo di confusione - si scuserà anche per l'errore commesso a fine partita - e annulla per fuorigioco.
Da qui in poi vi è uno sterile possesso palla del Paluzza, che prova a pervenire alla segnatura con dei tiri dalla lunga distanza ce risultano tutti largamente imprecisi.
Save è in affanno causa chiusura del locale alle 5, ma nella ripresa darà un solido contributo al reparto arretrato.
Gli straordinari comunque lo stanno provando.
Nell'ultimo allenamento pre-Paluzza Manu lo gabb sotto la doccia, spacciandogli il gel come doccia schiuma.
Gli effetti ve li potete immaginare, aveva tutti i peli dritti com quelli di un gatto incavolato.
E adesso che ho reso pubblica questa cosa se la prenderà davvero con me, dato che aveva richiesto di farla passare sotto silenzio.
Certo, come no...
Ci riaffacciamo in avanti al 25': Daniele Rossi scodella in area una punizione da metà campo, il lob sfugge all'estremo difensore che per poco non viene eletto Paperone della giornata.
Al 28' ottimo lancio del biondo per Mitraglia, il portiere gli si fa avanti ed allora Gio scarica al centro dove però Ale, contrastato dai difensori, non riesce a calciare.
Ottimo comunque il giro-palla che innesca e conduce al tiro di Rossi, bloccato comunque in sicurezza da Concina.
Giovannino potrebbe concedere il bis al 34' quando giunge (quas) solo davanti al portiere.
Il quasi si riferisce ad un difensore che cerca l'affannoso recupero e mette quel briciolo di pressione addosso a Giovanni che calcia sopra la traversa una buonissima occasione.
Per poco non viene applicata la regola "Gol sbagliato, gol subito": sul capovolgimento di fronte Zammarchi arriva tutto solo davanti a Mauri, che trova una parata miracolosa e manda in calcio d'angolo.
Il Paluzza ci prova allor con uno dei pochi tiri da fuori che centrano lo specchio al 39' ma Mauri - stavolta protendendosi in tuffo - respinge l'offensiva degli ospiti.
Al 48' (inteso come terzo minuto di recupero del primo tempo) il Paluzza manovra orizzontalmente fino a liberare Zammarchi in area per il tiro.
La mira dell'esterno carnico, agevolato da un calo di concentrazione dei rossoblu, fortunatamente risulta imprecisa.
Al 46' (no, non è Ritorno al futuro con salti nel tempo, la spiegazione la trovate 4 righe più in alto) Cugno si porta sulla linea di fondo e calcia in porta indirizzando la sfera sul primo palo, dove il portiere respinge come può.
Matta con un bel lancio libera Ale al 48' (dopo i minuti ridiventano normali, promesso!) che però angola roppo il diagonale, facendolo terminare sul fondo.
2 minuti dopo una miriade di rimpalli nell'area del Val Resia favorisce la conclusione di Steven Concina a cui si oppone benissimo con una parata di piede Maurizio, che sul corner generato esce e, di pugno, anticipa l'attaccante in agguato.
Al 52' cross pericolosissimo del Paluzza, Ivancea tutto solo davanti a Mauri incorna ma non inquadra lo specchio.
E' il caso di rifare la voce grossa.
Assist in profondità clamoroso al 55' di Top (entrato a inizio ripresa al posto di Cap, mentre Marino ha rilevato l'acciaccato Goi), Ale cincischia un po' prima di concudere ed alla fine calcia addosso al portiere che così evita il tracollo dei suoi.
Toppano, noto professionista dell'est, si ripete al 60' beneficiando stavlta Giovannino che in area è fermato con metodi un po' rudi (e forse punibili con il rigore) da un difensore.
Giovannino prova a dare il contributo per il 2-0 in altro modo al 63': palla perfetta al centro per Ale, portiere fuori causa e tocco a colpo sicuro ma sulla linea salva miracolosamente e anche decisamente fortunosamente un difensore.
Top prova allora a mndare in rete il suo "erede" Cugno con un'altra bella apertura ma è bravo l'ultimo difensore a vincere il contrasto sul vertice dell'area grande ed impedirgli di portare pericoli verso i pali difesa da Concina.
Giovannino offre una sponda di testa per Alessio, aprendogli ancora lo spazio per giungere a tu per tu con l'estremo difensore ospite ma Ale ancora una volta calcia sul fondo.
La palla non entra cercando la soluzione da distanza ravvicinata?
Giovannino allora pensa bene di aumentare la gittata e da Mitraglia prova a diventare Obice al 73' quando, da circa 40 metri, vede Concina troppo avanzato e prova a beffarlo con un micidale pallonetto.
Il portiere deve ringraziare il calendario troppo fitto di appuntamenti della sua estetista, che gli ha impedito di effettuare la periodica manicure, in quanto leva dalla porta il tiro di Gio proprio in punta di unghie.
10 minuti dopo si vede ancora un Cec dirompente e soprattutto affamato di gol all'interno dell'area.
Forse fin tropo affamato perchè invece che servire l'assist al centro per i liberissimi Giovannino e Mattia calcia in porta ma Concina è bravo a dirgli ancora di no.
Quarta palla gol non sfruttata al meglio, ma comunque creata, segno che Ale è in forma (il titolo di capocannoniere nel torneo delle frazioni vorrà pur dire qualcosa) e che le reti arriveranno.
Fossi nella retroguardia del Cercivento mi preoccuperei un pochino, se non altro per la legge dei grandi numeri che prima o poi dovrà premiare il nostro primo ballerino prestato al calcio.
Ma torniamo all'incontro, con un altro commento tecnico.
Aggancio al volo del Taco e triplice palleggio da foca.
"NON SA NEANCHE LUI COME HA FATTO" commenta la sua storica fidanzata Alexia ridacchiando.
Il suo vecchio compagno di squadra Signorelli dice "E' UN FUMAMBOLO".
Il Mimi (orrendo più del solito) è meno politically correct ed esterna un "E' UN UBRIACONE"
imone rincara la dose e aggiunge "PUO' DARE DI PIU'".
E poi sarei io quello che crea i commenti maligni, le battute taglienti, i doppi sensi e via di questo passo...
Guardatevi da TUTTI gli amici.
Nel finale da evidenziare una botta da fuori del Paluzza che sbatte prima su una coscia di Cozzo e poi, in maniera sospetta per quanto fortuita, sul suo avambraccio largo.
Le cose sono 3: o l'arbitro non giudica volontario il contatto, o non vede o "compensa" il gol incredibilmente annullato ad Alessio nel primo tempo.
Va detto che i giocatori del Paluzza non protestano ed anzi, poco dopo, si riportano in area dove si genera un mischione scabroso al 95'.
La palla danza inquietantemente a non più di 3 metri dalla porta e qui l'intreccio di una miriade di gambe consente per ben 2 volte di ribattere le conclusioni dell'ultimo assalto carnico, fino alla decisiva "spazzata" che conduce ad una vittoria pesantissima per classifica e morale.
Per quest'ultimo soprattutto alla luce del fatto che:
VAL RESIA - CERCIVENTO 3-4 con rete della sconfitta subita al 95', dopo aver impattato il punteggio all'88' e una direzione di gara da dimenticare (1 punto lasciato "per strada")
VAL RESIA - RAVASCLETTO 4-4 con rete del pareggio subita al 94' dilapidando un vantaggio di 4-1 al termine del primo tempo (2 punti "regalati")
VAL RESIA - FOLGORE 1-2 con rete della sconfitta subita al 93' e gol del pareggio regolarissimo annullato al 95' (1 altro punto "andato")
ANCORA - VAL RESIA 3-3 con rete del pareggio subita al 92' e sciupando un vantaggio di 3-1 che perdurava fino a 25 minuti dal 90' (2 punti "in beneficenza")
AMPEZZO - VAL RESIA 1-1 con la sfortunatissima rete del pareggio subita al 95' di una partita dominata in lungo ed in largo e decisa dalle prodezze del portiere di casa (2 punti non incassati "made in Lenna")
Fanno ben 8 punti che, se fossimo riusciti a conquistare, porterebbero il bottino complessivo a 34...
Comunque con il Paluzza la beffa finale non è arrivata e così arriviamo alla pausa di Ferragosto (giorno in cui compirà gli anni Mattia Bellina) con 26 punti, 2 in più di quanti raccolti al termine dello scorso Campionato.
L'obiettivo salvezza matematica è dietro l'angolo e poi...
E poi e poi... Niente proclami clamorosi, si vedrà partita per partita.
Alla ripresa subito mini tour de force con le sfide a due delle favorite stagionali per il salto di categoria, Cercivento e Trasaghis.
Ma adesso, buone vacanze a tutti!

martedì 5 agosto 2008

PER I POCHI BLASFEMI CHE ANCORA NON CONOSCONO CHUCK...

Avete letto tutti l'articolo della partita tra Ampezzo e Val Resia?
In conclusione si citava un certo Chuck.
Ebbene, non si tratta del Norris padre del calcio rotante ma di un suo omonimo, anch'egli discreto guru/maestro di vita nonchè assoluto spadroneggiatore negli ultimi periodi delle cavolate da spogiatoio.
Come già annunciato a diffondere in maniera virale il tutto sono stati Mattia, Manu e Lele.
Il primo sembrava tanto una persona seria e a modo, ma le cattive frequentazioni (alias gli opossum) lo stanno rovinando.
Ci vuole più disciplina pe te (Chuck) e per questo faremo scendere da Coritis il tuo vecchio amico Indiana Jones.
A proposito, voci di corridoio danno per riapparsa in quel di Solbica una 'altra figura memorabile, alias la dark.
La sagra dell'arrotino in questo week end potrebbe fornire il pretesto per una rimpatriata della squadra (ad opportuna distanza di sicurezza, hai visto mai che attualmente frequenti simpatiche compagnie in stile bestie di Satana...).
Ma ritornando al discorso originale, per chi volesse capire chi diavolo sia il misterioso Chuck e comprendere quanto malate e bacate possano essere le menti dei giocatori per cui ogni domenica si recano sui campi del Carnico a tifare, può scaricare il video (il primo caricato sul blog! E' in formato AVI e pesa poco più di 2 mega, per non causare problemi di collegamento a chi ha una connesione alla rete lenta. Ma quanto sono customer oriented?)
PS dopo averci lavorato su, non riesco a recuperare la raccia audio.
Qui sotto vi metto allora i "sottotitoli" o "doppiaggio" o come volete chiamarlo voi.
Per chi volesse guardare ed ascoltare contemporaneamente invece (e lo consiglio), questo è il link al video postato su youtube: http://it.youtube.com/watch?v=VegEdcfazno&feature=related
Scena 1
Ragazza: Chuck,tesoro, a volte mi sembra di non conoscerti per niente.
Chuck: si sente che chupa il lecca lecca.
Ragazza: Perchè non vuoi comunicare? Perchè non apri il tuo tenero cuoricino e comunichi con me?
Chuck: non parla, è nuovamente itento a gustarsi il suo dolcetto
Ragazza: emette un "OOOhhh" che è un misto di rabbia e sconforto.
Scena 2 (la migliore!)
Istruttore: Chuck, cosa ti succede? Non ci hai dato dentro abbastanza! Sei motivato Chuck? Dacci dentro, dacci dentro. (E poi si lascia andare a una serie di grugniti animaleschi mentre solleva i pesi)
Chuck: fa l'unica cosa di cui è capace, rimpinzarsi di chupa chups con un altissimo tasso di svaccamento nei confronti di tutto ciò che lo circonda e un'espressione catatonica.

sabato 2 agosto 2008

AMPEZZO - VAL RESIA 1-1 (primo tempo 0-0)

Domani si torna sul luogo dove l'anno scorso si sono verificati i seguenti fatti: il Taco si è autodistrutto il naso dopo neanche 20 minuti di gioc, The King Bortolotti (che però domani non sarà a disposizione in quanto risente ancora delle "botte" raccolte nel match con la Val del Lago) si è sbloccato in fase realizzativa e ha dato una netta impennata al suo rendimento, Toppano ha realizzato il gol esteticamente più bello del campionato con un superlativo pallonetto.
Che altro aggiungere?
Nel girone di andata di questo torneo ci fu il rocambolesco pareggio al 95', opera di Pieri... ehm di Emanuele Chinese.
Save è squalificato e dunque si piglia una domenica di "break", comunque sia rientra Cozzo.
L'Ampezzo è una delle poche squadre (le altre sono Trasaghis e Pontebbana) che ancora non sono state perforate da Mitraglia e probabilmente Giovannino ci tiene a colmare questa lacuna.
Poi?
Se vinciamo (ma occhio alle sassate dalla distanza di Alberto Spangaro) li superiamo in classifica e sarebbe un'ottima iniezione di fiducia in vista del successivo scontro (previsto per sabato 9) contro l'attualmente pericolante Paluzza.
Ma affrontiamo il tutto un passo per volta e poi stiamo a vedere.
Tra i pali rientra Mauri e i 10 che gli fanno inizialmente compagnia sono i seguenti calciatori: SAVE, GOI, COZZO - TACO, ROSSI, CAP, MATTIA (vai Chuck), CUSIC, GIOVANNINO e ALESSIO.
Dopo soli 6 minuti prime avvisaglie di arrembaggio: Mattia calcia un corner basso, mischia in area e Cusic tenta la vai della rete ma la sua conclusione è ribattuta.
All'8' Mauri calcia un rinvio lungo, la pelatona di Cap piazza un'ottima "spizzata" per Ale che chiama Lenna ad una grande parata bassa per evitare il gol.
L'Ampezzo si fa vivo con un improvvso contropiede al 10': Alberto Spangaro effettua un lancio al volo per De Monte che calcia sull'esterno della rete dopo aver vinto il corpo a corpo con Marino.
Al 17' Cusic lancia per Ale che accelera sulla linea di fondo ma è parecchio sfortunato quando la sua botta è rimpallata da ben 2 difensori.
Lenna (il portiere dell'Ampezzo) esce male al 20', il Taco prova a superarlo con una gran incornatadal limite ma un difensore salva praticamente sulla linea.
Dal corner generato ancora un'uscita a vuoto dell'estremo difensore di casa, ma Giovannino non riesce ad aprofittarne incornando di testa sul fondo.
Al 24' Vanni Candotti crossa per l'accorrente De Monte che da posizione favorevolissima spedisce il colpo di testa alto sulla traversa, sciupando un'occasione clamorosa.
2 minuti più tardi è strepitosoMarino a fermare con una scivolata delle sue la percussione in area di Burba.
Al 34' Alessio scarica un'ottima pala per l'accorrente Cap ma un difensore si oppone e salva.
Al 35' grande schema: Rossi calcia, Ale fa proseguire la corsa del pallone e Lenna è miracoloso a respingere la conbclusione da 2 passi di Giova.
Sul corner Lenna è ancora da 10 quando smanaccia la girata di Cusic, anticipando anche Cozzo che si trovava in zona.
Giovannino con una finta lascia correre il pallone per Ale, sprint di quest'ultimo che salta 2 uomini e, appena entrato in area, calcia fuori (seppure non di molto) non riuscendo a concretizzare un'ottima opportunità.
Un minuto più tardi Lenna in presa bassa anticipa di un soffio Giovannino (e non sarà l'ultima volta nel corso della giornata).
Al 40' ancora Giovannino a cercare la via del gol con una deviazione aerea indirizzata sul secondo palo, ma Lenna frustra ancora una volta le ambizioni di successo rossoblu.
Altro giro completo della lancetta dei secondi: Ale "battezza" con una finta 2 avversari e conclude verso la porta, ma il portiere si distende e manda in corner.
Ennesima botta di sfortuna al 45': Cec calcia dal limite, una deviazione dei difensori salva l'Ampezzo dal tracollo.
Al 51' c'è la secdonda ottima uscita di Lenna sui piedi di Giovannino, proprio al limite dell'area.
Poco dopo Mattia, nel tentativo di dribblare un avversario, perde palla e così si genera un 3 contro 2 che porta al tiro Alberto Spangaro: sfera fuori di poco.
Al 24' è molto bravo Mauri a deviare il tiro dall'interno dell'area del numero 14 e, sul prosieguo dell'azione, a bloccare il seguente tiro da fuori.
Scatta il 30' e Ale, partito dall'esterno, effettua una percussione martellante in area dove Cap lo "scippa" del pallone e dal limite calcia.
Lenna ci arriva ancora ma il tiro è forte e gli piega la mano: finalmente, dopo una infinità di occasioni, la porta che pareva stregata viene violata.
Un minuto dopo lo stesso Cap, ancora galvanizzato dalla rete, ruba palla (stavolta ad un avversario) e lancia perfettamente Ale.
Questi entra in area e prova a dribblare anche l'estremo difensore, ma Lenna è bravissimo a intuire la direzione che Cec avrebbe preso e a deviargli il pallone sventando il pericolo.
Nei minuti finali da segnalare una bordata dalla lunga distanza di Gio (precedentemente fermato ancora bene da Lenna in uscita "spericolata") che termina non lontana dall'incrocio dei pali e la beffa finale.
Se all'andata avevamo pareggiato noi all'ultimo istante, stavolta gli ampezzani ci ripagano (seppur con minor merito) con la stessa moneta.
E' il 95' mischione in area, Goi prova ad allontanare con un esterno, Alberto Spangaro aggancia la palla nel cuore dell'area e spara in porta, Mauri è ancora atteno e respinge ma non può nulla sulla ribattuta di Burba, sfuggito alla marcatura del suo controllore.
Una piccola precisazione in chiusura: gli articoli di Messaggero e Gazzettino (quest'ultimo riportato nei commenti) dichiarano che nella ripresa abbiamo avuto solamente l'occasione da rete da cui è nato il gol di Cap o poco più.
Non mi sembra proprio e se l'incontro fosse finito con un 3-1 o 4-1 non avremmo rubato nulla.
E' vero che negli ultimi 10-15 minuti (comprensivi del recupero) ci siamo chiusi in difesa, "scelta" dovuta anche ad un calo fisico legato al fatto di aver spinto costantemente per 75-80 minuti sull'acceleratore in una giornata con temperature torride e un tasso di umidità scandaloso (per dirla in breve: condizioni meteo improbe).
Solo che a volte le partite regalano anche questo genere di emozioni e "sorprese" in termini di risultati.
Spiace per i 2 punti lasciati per strada, però squadre che ci inseguono in classifica come Comeglians e Paluzza hanno perso, quindi un ulteriore punticino lo abbiamo aggiunto al gap preesistente.
Se nell'anticipo di sabato dovessimo vincere proprio contro questi ultimi, porteremmo il nostro vantaggio sulla terzultima a +12, avvicinandoci parecchio (seppure non matematicamente, ovvio) al primo obiettivo stagionale e cioè la salvezza.
Calcolando che saremmo neppure a metà agosto, non si tratterebbe certo di un brutto affare!
E poi spazio al break, con quasi 2 settimane di soste e meritata vacanza.
Dio, vacanza...
Tra tornei di volley, di calcio a 7, spettacolose amichevoli "Scapoli - Vecchie glorie" e ammeniccoli vari di contorno, chissà quanti riposeranno davvero.
Senza cotare che comunque ci saranno gli allenamenti.
Vai Chuck, ce la puoi fare Chuck, ancora uno Chuck. Sei stanco Chuck? Non ce la fai più Chuck?
(non sono impazzito per il caldo, è il nuovo tormentone del momento, firmato dai 3 moschettieri Mattia, Manu detto anche sorrisetto malefico e Lele)

venerdì 1 agosto 2008

TOCCA PROPRIO A TE, THOMAS


E così il trittico di compleanni dovrebbe essere concluso.
Domenica vada come vada, stasera intanto si fa festa.
Thomas tocca quota 23, chissà se ci ripeterà scene indimenticabili (ma anche un pochino improponibili) come questa qui sopra.
A proposito, il ragazzo quest'anno si è tolto anche lo sfizio di vestire la fascia di capitano, un giusto riconoscimento per l'impegno profuso in questi 2 anni di Val Resia.
Bravo ciccio e auguri.