martedì 25 settembre 2007

RIGOLATO - VAL RESIA 3-3 (primo tempo 2-0)


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Avviso ai tifosi naviganti (di Internet).
La partita Rigolato - Val Resia si disputerà domenica 30/09/2007 (ore 16:00) sul neutro di Pesariis, per indisponibilità del campo della squadra di casa.

La Sportiva sta organizzando l’ “esodo” in pullman per tutti i giocatori e tifosi.
Il numero minimo di partecipanti per realizzare la trasferta è di 40 persone ed il costo pro capite è stato quantificato in 10 euro.
Si sottolinea che con un numero inferiore di partecipanti il servizio non verrà organizzato.

Le adesioni vengono raccolte fino a sabato dal presidente Paolo Valente, contattabile al numero di telefonino 333 6169230.
Se il tutto dovesse andare in porto, la corriera partirà da Prato (località Tesa) alle ore 13:30 di domenica 30.
Il rientro è previsto poco dopo il termine dell’incontro.
4 partite alla fine come 4 carte.
Tutte coperte, tutte ignote.
Ce le giochiamo al “buio” e le scopriamo una per settimana.
Proviamo la tecnica alla Bret Maverick.
Concentriamoci intensamente e facciamo uscire un bel poker d’assi.
Rien ne vais plus
When the fat lady sings.
Espressioni da altri paesi che indicano il momento in cui qualche cosa sta ormai per giungere al suo atto conclusivo.
Siamo davanti ad una partita fondamentale per avvicinarci al raggiungimento dell’obiettivo stagionale.
E’ arrivato il momento di andare a saggiare se “l’ago frescjo di Ludario e Rigulà(t)” è davvero così “buino” come recita la canzone o se ci rimarrà sullo stomaco a causa del risultato.
Perché Rigolato sarà anche in quota ma saliamo per realizzare una prestazione in formato “Dove osano le aquile”. Anzi, gli AQUILOTTI…
Perché “The show must go on”. And on, and on…
Perché è finita… è finita si dice alla fine!
Lo abbiamo provato con scottature sulla nostra pelle (vedi Comeglians, San Pietro e, volendo, anche Stalis al ritorno) ma l’importante è sapersi riprendere dalla mazzata subita e avere la forza di rialzarsi e rispondere.
E’ così che si diventa vincenti.
Io non credo al mostro di Loch Ness.
Io non credo agli ufo.
Io non credo ai fenomeni paranormali (tipo l’Inter che si aggiudica la Champions League 2008).
La salvezza del Val Resia non rientra in nessuna di queste categorie.
L’assioma (o sillogismo, se proprio vogliamo essere corretti e coerenti) aristotelico che ne emerge è il seguente:
IO CREDO ALLA SALVEZZA DEL VAL RESIA!!!
Questo sito propone (frequentemente) turpiloquio, volgarità gratuita, ammiccamenti e maliziosità, frizzi, lazzi e schiamazzi, frivolezze e bazzecole ma ogni tanto anche cultura e momenti di alta istruzione.
Che sia arrivato il momento di chiedere una sovvenzione al dipartimento scuola e educazione?
PS se Caressa è il vostro idolo e i suoi commenti prepartita vi entusiasmano, sappiate che io ero il suo autista dello scuolabus.

E adesso si comincia a fare sul serio…
Viaggio d’andata con i giocatori molto taciturni.
Le pratiche più diffuse sono la lettura della Gazzetta, con sporadici commenti tra i “rivali” della lega di Fantacalcio, e il piazzarsi delle cuffiette nelle orecchie e via di isolamento musicale.
Volano poche battute, la maggior parte messe sul piatto dai bambini la seguito.
La ricerca della concentrazione è massima, sembra quasi una trasferta zen alla caccia dell’illuminazione.

L’articolo è scritto più o meno a 10 mani (anzi 9, perché qualcuno durante le esultanze ci ha rimesso temporaneamente l’uso di una mano).
I collaboratori?
In fase di intro la Patty, sulla descrizione delle fasi finali Simone Cozzo e torna a scrivere per il blog l’ensemble S.P.Q.R.
Apre la “signora Bortolotti”.
Il capitano è Capitano.
Mauri è il portiere.
Mauro è in panca.
Malesk è russo.
RIGOLATO

VAL RESIA: Pielich; Di Lenardo, Goi, Saverio Madotto; Coss (Marino Buttolo), Not, Toppano, Molaro (Bortolotti), Perissutti (Picco); Alessio Buttolo, Micelli

Il Rigolato parte fortissimo: cross insidioso al 1’ ma fortunatamente l’attaccante è troppo arretrato rispetto alla traiettoria del pallone.
Al 6’ Save lascia troppo spazio a Flavio Fruch che salta un altro uomo, entra in area ma lì il biondo rimonta e recupera palla.
Sul rovesciamento di fronte il portiere deve uscire ad arginare l’incursione di Giovannino.
Prima… ops, pardon prime clamorose palle gol al 10’.
Cross di Alessio, Giovannino lascia il tiro a Cusic che è piazzato meglio e Frankie centra il palo.
E’ lesto però ad avventarsi nuovamente sul pallone respinto ma incredibilmente grazia il portiere centrando nuovamente il palo (esterno stavolta).
La legge calcistica più vecchia del mondo viene applicata appena due minuti più tardi.
Gino Candido calcia dal limite dell’area, trova una deviazione determinante e la palla finisce in rete.
Al 16’ Top piazza una punizione a centro area, svetta e spizzica Cap ed un difensore respinge sul palo la conclusione da un metro di Giovannino.
Top si ripete al 18’ Alessio stacca bene in mezzo all’area ma incorna alto sopra la traversa.
Giovannino non è riuscito a superare il portiere dalla breve distanza e allora ci prova da lontano.
L’estremo difensore del Rigolato vola al 24’ ed alza sopra la traversa una bella punizione.
La pressione è costante ma il gol non arriva.
Alessio è attivo e pimpante, al 32’ calcia dal limite e il portiere non la tiene.
Si inserisce Gio che prova la ribattuta vincente ma l’intervento da terra del portiere a respingerte in corner ha del miracoloso.
Sul calcio d’angolo Ale in zucca e centra la traversa.
Altro tiro dalla bandierina al 42’.
Ovviamente a calibrare il traversone è il solito Top, arriva Cap ad anticipare di un soffio Giovannino (forse piazzato meglio) e a spedire la sfera fuori di un nulla.
La partita è stata quasi a senso unico ma…
…al 44’ retropassaggio per Mauri che, nel tentativo di impostare la ripartenza dell’azione, calcia addosso a Gino Candido.
L’attaccante del Rigolato dribbla il portiere e sigla il 2-0 nella porta sguarnita.
Questo regalo davvero non ci voleva.
Le squadre rientrano negli spogliatoi con un punteggio che definire bugiardo risulta alquanto eufemistico.
I tifosi rossoblu in trasferta si rendono conto del momento difficile e, mentre i propri giocatori passano sotto le tribune per il canonico intervallo, gli tributano lo stesso applauso di sostegno riservato al momento dell’ingresso in campo delle squadre.
E’ giunto il momento delle cuffie alle orecchie per gli aggiornamenti dagli altri campi.
Il Malborghetto è sotto con La Delizia. E ci mancherebbe, viene quasi da dire.
L’Ampezzo… Cosa fa l’Ampezzo? Ora la rincorsa possiamo farla solo su di loro.
E’ sopra di due reti contro il Comeglians.
In questo momento la salvezza è distante 5 punti e mancano 315 minuti alla fine del campionato.
Qualcuno dice che a noi è capitato più volte di essere in vantaggio di 2 reti per poi subire la rimonta.
All’inizio del secondo tempo Molaro rimane in spogliatoio e gli subentra Maurino.
La ripresa però riserva subito una pessima notizia.
49’: Gino Candido calcia a vuoto su un veniale contatto con Coss e cade a terra.
L’astuzia del bravo giocatore ospite viene premiata con un rigore che Fruch realizza.
TOC.
Il becchino di Rigolato pianta il terzo chiodo sulla bara e pensa possa essere sufficiente.
Dead men walking? Uomini morti che camminano, a cui manca solo il colpo di grazia?
Watch out, the backdraft can be dangerous.
Fai attenzione, il ritorno di fiamma può essere pericoloso.
Mauro accende il cerino al 51’: tiro delpieresco (anzi, visto che tifa Udinese meglio dire “alla Di Natale” che magari si rischia di offenderlo) dal limite, traiettoria a giro perfetta ma ancora una volta i legni (l’incrocio dei pali stavolta!!!) si rivelano amici del portiere.
Non è giusto, non ce la meritiamo questa sconfitta.
E’ Ale ad appiccare il fuoco alle assi scalcagnate della bara in cui pensavano di averci rinchiuso definitivamente.
Cinquantatreesimo minuto, verticalizzazione di Mauro per Alessio che scarica tutta la frustrazione in una botta che batte (bella questa assonanza) sotto la traversa ed entra.
E il fuoco si estende ed incendia gli animi della tifoseria.
Non è finita, non è finita manco per idea.
Al 61’ l’ultimo uomo del Rigolato per fermare Giovannino è costretto a ricorrere ad un fallo proprio al limite dell’area.
Il direttore di gara assegna la punizione ma incredibilmente non assegna alcuna sanzione disciplinare.
Il rosso ci stava tutto.
Il divario si riduce al 65’: Cusic si accentra e prova la botta da fuori area, la palla sbatte sulla testa di Alessio che stava tagliando in mezzo all’area ed inganna il portiere.
Il Rigolato cerca quanto più possibile di far trascorrere i minuti, con perdite di tempo alle volte poco sportive (simulazioni, palle allontanate).
Molto più spesso però i giocatori di casa sono costretti a bloccare le iniziative rossoblu con falli a volte fin troppo decisi.
Giovannino ci riprova ancora su punizione dalla distanza, quando l’ottantesimo è scoccato già da un po’.
Un uomo in barriera (al limite o dentro l’area? Più probabilmente la prima, ma era difficile determinare la posizione) intercetta la conclusione con il braccio vistosamente alto ma l’arbitro fa procedere l’azione.
I corner piovono in successione costante e il forcing è costante.
Il risultato però non varia ed arriva anche il novantesimo.
Cinque minuti di recupero.
Risalite di un bel po’ di righe e leggete un po’ che ci stava scritto.
Non è finita fino a quando non è finita.
Il Re non vuole abdicare.
Il Re vuole rimanere in Seconda, come tutti i giocatori del Resia.
Mauro riceve palla al limite dell’area, salta l’uomo durante la fase di accentramento e scocca il tiro.
E la palla va, va, va…
Il portiere va anche lui, comincia il movimento verso destra, dove si sta indirizzando la palla.
Che va, va, va…
No, sbatte sulla gamba protesa di un difensore…
Ma non si ferma e va, va, va…
La traiettoria non è più quella iniziale.
E rallenta.
Ma va, va, va ancora e non si ferma…
Il portiere vede la variazione e prova a cambiare la sua posizione.
E la palla?
Va, va, va…
VA
IN
RETE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E’ delirio, è pazzia.
Lo testimonia la penna di Cozzo.
94’ Da annotarsi: al 94’ il giornalista lascia la carta e si arrampica sulla rete nei festeggiamenti dei supporters resiani!!!
L’ultima notizia è scritta da Cozzo.
Ciao e non mollare mai!
Cosa succede durante l’esplosione di gioia?
A parte il cartellino dato dall’arbitro a Giuen (“per esultanza” dirà la giacchetta gialla alla richiesta di spiegazioni. Vabbè, sorvoliamo.) ci sono gli esterrefatti spettatori di fede rosanero che possono vedere alla propria destra i pinguini che ballano, sulla sinistra Saaaaatuuuurnooooooooo…(!), Cusic che, seppur claudicante, al boato esce dagli spogliatoi correndo, Thomas in panchina salta in braccio a Smurt, Elio che un attimo prima era al loro fianco è già agli antipodi e sta abbracciando Cusic, frotte di tifosi si lanciano giù per le scale o il prato verso la recinzione e vanno di free climbing estremo, proprio come più di mezza squadra.
Le reti di Pesariis rischiano di cedere sotto il peso della miriade di giocatori e tifosi.

Premio MaleSky: che lo seghino a metà con la flex (chiamate Ferruccio che è un esperto) i goleador. E’ tutto per loro. Ale e Mauro sono in un tale momento di forma che possono tirare anche lo sciacquone del bagno al posto del pallone e comunque fanno gol.
Altro da dire?
Ah, sì. Bonjour finesse, ma l’espressione era tropo divertente da usare per descrivere il concetto.

E dopo il giusto tributo alla squadra che rientra negli spogliatoi, dieci minuti di trepidazione in attesa degli aggiornamenti da Studionord.
Il Campagnola è a un punto dall’essere matematicamente campione, ma a nessuno interessa.
Forza, forza, forza…
Ok, la classifica di Prima è stata letta.
Dai, dai.
E invece arriva uno spot.
E poi, e poi…
Malborghetto che termina l’incontro con lo stesso punteggio del primo tempo: La Delizia (che domenica prossima, ore 15, verrà a farci visita) trionfa 1-0.
E l’Ampezzo?
Rimonta anche del Comeglians, che ha ripreso sul 2-2 i propri avversari.
Zanier non segna solamente a noi al 90’.
La corsa non finisce in quel di Pesariis.

Al ritorno sul bus si effettua la “raccolta” di diverse dichiarazioni meritevoli.
Mauri: “Voglio il bonus di +6 punti al FantaCarnico per l’assist che ho fatto sul loro gol del raddoppio.” Impagabile!
E poi prosegue: “Voglio essere dichiarato migliore in campo. Per loro.”
Del resto lo dicono o no più o meno da sempre che i portieri sono tutti matti?
Alessio: “Sul mio primo gol ho calciato senza nemmeno guardare dove fosse la porta.”
E Mauro: “Hai schiacciato al massimo il bottone del tiro, come alla Play.”

IL COMMENTO MADE IN S.P.Q.R.
Che patema d’animo questa partita!
Se contiamo i pali e le traverse presi da noi non c’è storia!
Il Rigolato è andato in gita sociale a Castelmonte!
C’è anche la loro foto appesa vicina alla madonna!
Come sempre mezza Val Resia era in trasferta (Saf) perché ci crede (e tanto) in questo finale di campionato.
Il primo tempo è finito 3-0 e non per noi (piccola correzione e unico ritocco made in Malesk: dopo 45 minuti erano 2).
Ma alla fine il risultato sperato e tanto cercato è finalmente giunto!
3-3 e siamo ancora in corsa per la salvezza!
Speriamo che il nostro incitamento (e oggi c’era una sola e unica tribuna unita e compatta rosso-blu) sia giunto al cuore dei nostri giocatori.
Nel bene e nel male “Non molliamo mai”.
Forza ragazzi.
I vostri tifosi.
Val Resia nel cuore!

Riprendo le “trasmissioni” io, per le ultime considerazioni.
Un anno fa ci siamo presi questa Seconda e l’airone biondo è volato su, su, scalando le reti di Raveo.
Anche oggi è uscito sulla “ruota” un pareggio.
Oggi si è rivista la stessa determinazione in campo, la stessa rabbia e anche la stessa esultanza dopo il 3-3 di Mauro.
E se i segni vorranno assumere lo stesso significato… beh non so a voi, ma a me l’idea piace!
Quella di oggi è stata una gara dalla determinazione alfieriana (per chi non lo sapesse, Vittorio Alfieri è diventato famoso, tra l’altro, per i versi: “Volli, sempre volli, fortissimamente volli…”).

Questa Seconda ce la teniamo!

lunedì 24 settembre 2007

AS VAL RESIA AL CINEMA


Tutti coloro che gravitano attorno all’AS Val Resia sono talmente poliedrici e talentuosi che sviluppano parallelamente più carriere.
Qualche esempio?
Mauro Bortolotti – operaio edile, calciatore, tronista, idolo delle folle
Mauro Maggioranza – operaio, guardalinee, chef
Emanuele Chinese – figlio d’arte, protettore civile, calciatore, cartone animato (Grisù)
Daniele Coss – clone di Homer Simpson (addetto al controllo radiazioni in una nota multinazionale friulana, occhio gente!), calciatore, casanova all’opera
Gli esempi potrebbero continuare ma tagliamo corto.
Adesso è giunto il momento per Smrt (calciatore, addetto allo sbandiero, geometra, mascotte, eccetera, bodyguard) di debuttare nel mondo del cinema, come protagonista dell’ennesimo sequel di “Non aprite quella porta”.
In anteprima assoluta per voi qui sopra il manifesto del film.
Smrt è stato il precursore ed ha aperto la via.
Ora la corsa al casting è lo sport più in voga nell’ambiente resiano.
C’è chi va a quelli del Grande Fratello e chi cerca di accaparrarsi il ruolo di Imhotep nel terzo capitolo della Mummia.
Una spasimante di un calciatore rossoblu è in pole position.
Le referenze sono buone, ha già fatto da controfigura nel “Signore degli anelli”.
A chi? Gollum.
Adesso invece il suo “tessssoroooooohhh” è il Mimi e l’unico anello del potere a cui mira è la fede nuziale.

giovedì 20 settembre 2007

VAL RESIA - VAL DEL LAGO 3-0 (primo tempo 0-0)


Che siamo con le spalle al muro già l’ho scritto.
Che non si comincia una frase con un “che” lo so, ma al momento non me ne curo minimamente di questi dettagli grammaticali.
Spalle al muro non puoi retrocedere e allora avanti, affrontiamo le prossime 5 partite come delle furie.
Back against the wall.
But who cares?
We will never back down, we will never say “We quit”!
Per la traduzione andate dal “nonno” geometra, che così racimola anche qualche pound for the next trip. Trip to England, ben si intende.
La sconfitta con lo Stalis è una di quelle botte che ti travolgono con più impeto di un treno lanciato a folle corsa.
Ma a noi non ci prende, perché siamo come Jessica Rabbit che trova sempre qualcuno che la slega dai binari su cui è stata immobilizzata, come Rocky Balboa che ripete “Non fa male, non fa male”, come Santuzzo che, seppur macilento, istiga il suo picchiatore con un malizioso “E’ tutto qui quel che sai fare?”, come Save che davanti a un cocktail da 451 gradi Fahrenheit spocchiosamente fa alla barista “E questo dovrebbe stendermi? Mi sembra di bere acqua…” (però poi incautamente si allontana perdendo dal campo visivo il bicchiere, a cui viene fatta una generosa e letale aggiunta).
Il turno potrebbe essere favorevole perché prevede:

Val Resia (17) – Val del Lago (28) con i lacustri in posizione sicura e, forse, con motivazioni modeste per il loro prosieguo di campionato e noi affamati di punti più che un branco di lupi in caccia

Malborghetto (18) - San Pietro (45) con l'incognita chilometri che gioca a favore della squadra della Valcanale

Edera (51) - Rigolato (19) e qui si spera che l’Edera confermi la sua leadership
Audax (14) - La Delizia (42)

E se proprio vogliamo si possono anche aggiungere (ma solo se noi ci accaparriamo i 3 puntozzi ed entrambe le formazioni a 22 ci lasciano le penne e vengono risucchiate nuovamente nel marasma)

Ravascletto (22) - Comeglians (33)
Ampezzo (22) - Stalis (25)

Ma sapete che vi dico?
Troppe seghe mentali nuocciono gravemente alla salute.
E’ arrivato il momento di riporre le speranze solamente nei nostri mezzi, basta pensare ai “Se noi facciamo questo risultato e quell’altra squadra che gioca contro Pinco Pallino perde o non vince…”
Si va per i 3 punti e stop, proprio come l’anno scorso dopo la sconfitta al ritorno con la Pontebbana.
Le avversarie facevano sentire il loro fiato sul collo e mancavano ancora tutti gli scontri diretti.
Ops, ci sono molti punti in comune con la situazione di quest’anno, anche se stavolta siamo noi a rincorrere.
Siamo in missione come i Blues Brothers, per conto di qualche entità superiore.
La fiamma della speranza non si è ancora spenta.
Sta a noi farla divampare come Pipino quando accende il fuoco di Minas Tirith per lanciare a Gandalf il segnale della resistenza che si protrae.

E gli avversari in campo dovranno dirci che siamo dei folli
Ma noi ribatteremo alla loro esternazione con le stesse parole che si possono sentire in Rocky 3:
“Io sono matto…… ma tu hai il fiatone!”
Come arrivare in questa condizione?
In un solo modo e la ricetta la si trova andando indietro di un Rocky: “Dovrai mangiare saette e cacare fulmini! Ti dovranno fermare con i lacrimogeni”.

Mi piace immaginarci in missione per ottenere qualcosa di lontano, irraggiungibile ed impensabile.
La conclusione la affido ad una compilation di frasi tratte dalla trilogia del “Signore degli anelli”.

"Restate fermi! Figli di Resia, di “fuori”, fratelli miei. Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore.Ci sarà un giorno in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza, ma non è questo il giorno!
Ci sarà il tempo dei lupi, e degli scudi frantumati quando l'era degli uomini arriverà al crollo,ma non è questo il giorno!!!..."
Noi oggi resistiamo

Andiamo incontro al nostro destino, benevolo o crudele che sia, con un sorriso sarcastico e sprezzante in faccia.
Perché lui è convinto di essere già predeterminato e invece ce lo costruiamo noi, sudando e faticando, lottando per guadagnare anche un singolo metro, per reggere il loro impatto difensivo, per logorarne le difese, per strappare quel risultato che ci serve dannatamente.
Ora è tempo di partita.
Amici... Non inchinatevi a nessuno!

VAL RESIA
Pielich (Barbarino); Saverio Madotto - L'uomo da 6 milioni di dollari (quello con il braccio bionico per capirci) - Di Lenardo; Coss (Bortolotti, Madotto) - Toppano - Not - Perissutti; Alessio Buttolo (Chinese) - Micelli

VAL DEL LAGO
Nanino, Cristian Ridolfo (Leoner Cucchiaro), Igor cucchiaro (Ellis Ridolfo), Billiani, Cristian Cucchiaro, Moani, Gressani (A. Zilli), Migotti (Cortolezzis), Pacco (Stefanutti), Michele Zilli, Sgobino

La prima insidia della partita la porta la Val del Lago dopo 9 minuti.
Pacco e Zilli scambiano al limite, il passaggio di ritorno libera il primo al tiro dentro l'area e la conclusione sfila di poco sopra la traversa.
Sarà una delle poche insidie portate dagli attaccanti ospiti.
Isola è assente per problemi fisici, mentre Pacco e Sgobino si affideranno eccessivamente a iniziative in solitaria che produrranno pochi effetti positivi.
Il Val Resia pensa che lasciare l'iniziativa avversaria priva di risposta sarebbe un gesto scortese e decide di provare a farsi sentire al 12'.
Il Taco si inverte di ruolo con Molaro, riceve palla in posizione centrale e prova la battuta a rete dalla lunga: palla alta.
Due minuti più tardi Alessio se ne va come un furetto sulla fascia e piazza il passaggio radente a centro area dove purtroppo Cusic sbuccia malamente il tiro.
Al quarto d'ora Nanino è chiamato al primo vero intervento dell'incontro quando alza sopra la traversa una maligna conclusione di Toppano.
Al 18' Alessio si mette ancora in mostra come il più attivo in campo quando si smarca al limite e calcia ma Nanino è attento e il tiro centrale.
Un minuto dopo la mezzora l'arbitro ferma Lampard jr. lanciato verso l'area in completa solitudine per un fuorigioco che molto probabilmente non c'è.
Le volte in cui la Val del Lago prova a farsi vedere in avanti è con Sgobino che tenta il colpaccio con tiri dalla lunga distanza, ma la difesa fa buona guardia.
Pacco invece si intestardisce troppo nel voler dribblare il proprio marcatore oppure calibra male i passaggi verso i compagni.
Nanino ha un attimo di esitazione che potrebbe costargli caro su un tiro di Toppano al 36'.
Il fantasista rossoblu parte defilato sulla destra, va via a 2 uomini durante la fase di accentramento e calcia.
Il portiere ospite parte con lentezza, riesce comunque a bloccare bene la sfera ma un ulteriore attimo di ritardo gli sarebbe risultato fatale.
Appena un minuto dopo Alessio si smarca bene al limite ma invece che penetrare in area calcia fiacco e centrale.
Nessun problema per Nanino e resta un po' di rammarico per un'opportunità avrebbe potuto essere sfruttata meglio.
Il Val Resia controlla piuttosto bene le iniziative dei lagunari/lacustri o come preferite chiamarli, ma spesso commette troppi errori.
Il gioco non è fluido e su tutto ciò pesa sicuramente la notizia arrivata nella serata di ieri: il Rigolato ha piazzato il colpaccio in casa dell'Edera ed è salito a 5 lunghezze di vantaggio su di noi.
Per quanto uno possa essere freddo certe cose riescono comunque ad insinuarsi sottopelle e a far perdere lucidità e tranquillità.
Alla fine del primo tempo si infortuna Cusic mentre segue in assoluta tranquillità il percorso di una palla innocua.
Sembra piovere su bagnato.
I timori sono legati allo stato del suo ginocchio, che già lo aveva fatto tribolare e restare fuori per gran parte della scorsa stagione.
Quest'anno una scena simile l'abbiamo già vista due volte con Willy e sarebbe davvero troppo perdere un altro giocatore in questo modo.
Sta di fatto che il piciul non ce la fa ed al suo posto entra Mauro.
Come dice una canzone dei Motorhead (quelli che hanno scritto "The king of kings"), "It's time to play the game..."
Al 50' vanno in onda le sue prime prove di gol, quando salta ad incornare tra le manone di Nanino un cross del Mimi.
Tempo al tempo signori, si trattava solamente del provino per l'episodio pilota.
Ciak, motore, azione (da gol) e buona la prima (rete) al 58'.
Road runner Alessio viene lanciato e, per l'ennesima volta della giornata, parte a razzo, dribbla Nanino e poi piazza l'assistenza a centro area dove accorre Maurino che a porta vuota spinge la palla in fondo alla rete.
Galvanizzato dalla rete THE KING ci riprova due minuti dopo dal limite ma spara alto.
Al 63' è determinante Mauri.
Bellissima punizione di Gressani che terminerebbe la sua corsa nell'angolino basso sinistro.
L'uso del condizionale è d'obbligo, perchè Mauri si distende in tuffo e con la punta delle dita leva dallo specchio una palla difficilissima.
Per fortuna che stamattina si è dimenticato di tagliarsi le unghie.
Pericolo scampato (anzi, cancllato) e vantaggio che persiste.
Ale va all'ennesima assistenza al 65'.
Dall'altro lato dell'arcobaleno (o meglio, del cross) si fa trovare il Taco che incrocia di testa e spiazza Nanino.
L'urlo gol però gi rimane strozzato in gola, perchè un difensore riesce miracolosamente ad allontanare sulla linea.
Il parziale delle reti stagionali perciò rimane Mauro 3 - Taco 1.
Alessio potrebbe realizzare la segnatura personale al 70', ma il suo colpo di testa schiacciato a terra risulta centrale e non impensierisce Nanino.
Mauro Bortolotti non è Paganini e dunque ripete più che volentieri al 75'.
L'azione è simile a quella della prima rete.
Iniziativa di uno scatenato Alessio, palla in mezzo all'area (stavolta il portiere in mezzo ai pali c'è) ma Maurino da distanza ravvicinata non perdona e sigla la rete del doppio vantaggio.
Il contatore delle reti stagionali recita The king 4 - Perissutti 1.
Ahi, ahi... si prospettano tempi di sfottò personali a fine incontro.
La partita si chiude definitivamente cinque minuti dopo.
Giovannino entra in area, Nanino è miracoloso sulla prima conclusione ma non sa quanto sia testardo, cocciuto ed affamato di gol Gio che va a prendersi la respinta e insacca il 3-0.
Da qui in poi la Val del Lago sbanda paurosamente e rischia più volte di tornare a casa con un passivo ancor più pesante sulle spalle.
All'83' Mauro cerca la tripletta per potersi portare a casa il pallone dell'incontro, nel più puro british style importato a Resia dal trasfertista londinese Marco Micelli.
E' di un'altra idea Nanino che ci mette la mano e devia sul palo (se non ho fatto male i conti siamo a 15 legni stagionali, coppa Carnia esclusa).
Due minuti più tardi geniale assistenza di tacco (con la "t" minuscola e due "c") da parte di Toppano per Manu Grisù che entra in area e calcia (anzi, come ha detto lui "prova la figata") di sinistro ma Nanino ci mette il piede e manda in corner.
Manca un minuto alla fine quando Cap spazza, ribatte pericolosamente un attaccante avversario ma Mauri si distende e blocca con sicurezza.
Al 91', su azione sviluppata da calcio d'angolo, il Mimi da due passi (e non metaforici, c'era anche il notaio di Giochi senza frontiere a misurare e mettere agli atti la distanza) divora il poker calciando in mezzo alle fronde degli alberi dietro la porta ospite.
Nel finale girandola di cambi e spazio per tutti, ma soprattutto l'uscita di THE KING Bortolotti per la standing ovation.
Una quarantina di minuti e due gol.
Una media discreta, non c'è che dire.
Oltre a lui vengono subisssati di applausi anche tutti gli altri protagonisti dell'incontro.
Nanino si conferma ancora il migliore per la val del Lago quando al 93' smanaccia l'incornata di Manu e gli nega la gioia del gol.

Premio MaleSky: Sì, sono schifosamente di parte. Tappeto rosso, squillo di trombe, rullo di tamburi, lancio di petali di rosa, colombe bianche che svolazzano, fa il suo ingresso a corte Mauro Bortolotti.
Quali sono i criteri che mi inducono ad assegnarlo a lui?
A parte i due gol abbiamo, in ordine sparso, la volontà del popolo, le manfrine della Patty, il fatto di avere messo sul piatto (anzi, sui vassoi) una cena di pesce.
Pensavate che il mio fosse un premio serio?
Ma dai, è una cosa di mio conio per cui già da lì avreste dovuto avere qualche vago sentore.
A brevissima distanza lo inseguono appaiati il Top e Ale.
Il primo sugli scudi, personalità, grandi giocate e una notevole mole di gioco imbastita.
Un piccolo ricamatore, che ordisce le trame con ago, filo e soprattutto tanta minuzia ma quando serve fermare gli avversari tiene a portata di mano anche il randello.
Alessio a breve può lanciare il guanto di sfida ad Asafa Powell e Tyson Gay sui 100 metri piani.
Sarebbe un brutto cliente anche per loro.
Costruisce 2 reti e piazza altri bei palloni, il tutto mentre calcola in tempo reale quanti punti gli sta fruttando la sua squadra del Fantacalcio.
Andrebbe insignito di un onoreficenza anche quel geniaccio di Molaro, che si ripropone in total look rapidiano.
Necessita di traduzione, avete ragione.
L'esimio Andrea arriva al campo sfoggiando gli stessi vestiti con cui si era presentato per la sfida interna di due settimane fa e vinta per 5-0, a partire da una sgargiante maglia viola della Fiorentina.
Il progetto prevede una ripetizione del rito anche a Rigolato.
C'è chi non è stato così integralista come lui ma pare sia riapparsa una bottiglia di havana al chiosco del campo.

martedì 18 settembre 2007

A SCUOLA DI FINTE

Siamo entrati nella settimana che precede l'incontro con la Val del Lago.
All'andata abbiamo disputato probabilmente la peggior partita dell'anno, mentre domenica ci toccherà necessariamente sfoderare una prestazione superlativa.
L'umore dopo il match con lo Stalis non è proprio dei migliori, proviamo comunque a tirarci su facendoci quattro sane ghignate.

A SCUOLA DI FINTE
Con Elio Madotto (che tutto quello che sa lo ha appreso da Franco. O da Lucio, ci sono ancora voci discordanti in merito) & Krusty il clown e la supervisione tecnica di quello con i piedi buoni, Smurt

Fase numero 1 – Accoglienza e presentazione del corso
Hai versato la quota di iscrizione? Ok, possiamo cominciare

Fase numero 2 - libera la tua mente, sgombrala come quando fai trasloco
- Segui ciò che ti dice e fa il tuo maestro.
Raggiungi uno stato tra il brado e il bradipo, palpebra che cala, sguardo da cala mentre me ne voy por la calle, calli ai piedi da tanto corre, ma è meglio se corregge la mira del tiro (e smette di darne), pur dando tutto in questo campo di allenamento…
- Maestro, stavolta il pusher aveva roba buona eh?!?

Fase numero 3 – La “messa alla prova”
- Soldato palla di lardo, sei inutile ed incapace, non riuscirai mai a padroneggiare la mia arte di stoppare la palla al volo con l’esterno. Dimmi un po’, da dove vieni?
- Dal Wyoming signore.
- Ah, dal Wyoming, Un luogo in cui ci sono solo i tori e le checche e non mi pare che tu abbia un anello al naso.
- Veramente sì signore.
- Maledetti giovinastri che vi fate il piercing. Però le corna non ti spuntano dalla testa.
- Solo perché la tipa mi ha ufficialmente scaricato l’altroieri, ma le giuro che non ho ancora finito di sfrondare tutte quelle che mi ha fatto. Se le conto ne ho più di un cesto di lumache.
- Tu vuoi farmi venire l’esaurimento nervoso. Cos’è di taurino che potrebbe mancarti? Ah, già gli zoccoli…
- Veramente sono parente del famoso Aldo, colui che li lancia verso la fronte dei suoi amati figli e me ne ha giusto omaggiato ieri di un paio. In testa ho ancora la cicatrice.
- Basta, ci rinuncio! Ti rimborso ma vattene fuori di qui.

Fase numero 4 – lo sbaglio
Io di solito applico il principio buddista del “Ritenta, sarai più fortunato”.
E’ altresì vero che questo lo fanno anche i giocatori incalliti di videopoker e spesso terminano sul lastrico.

Fase numero 5 – Non cedere davanti ai tuoi errori.
Ripeti tutto da capo, prima o poi ti riuscirà.
Voglio dire, se Cicciolina a suo tempo è stata eletta in Parlamento vuoi che a te non venga una cavolo di rabona?
Persevera perversamente

Fase numero 6 – Non mollare mai
Ricordati che devi progettare un numero più stupefacente della bamba che si tirava Maradona.
Ormai la “foca” la fa un Gattuso qualunque, non parliamo poi dei colpi di tacco.
Io considero tali solo quelli in avvitamento carpiato, con la palla che ti arriva al volo con un coefficiente angolare pari al coseno della radice di pi greco fratto l’ennesima potenza del teorema di Euclide.
Tenta cose assurde, inutili, insensate, prova le fanfaronate più pazzesche che ti attraversano la mente come gli stambecchi fanno di notte sulla strada.
Se la gente ti bollerà come inutile, fumoso, circense, dannoso, quaqquaraqqua, etrnapromessachenonsbocciamai vuol dire che sei sulla buona strada.
Non importa quante volte sbaglierai, quando la cosa ti uscirà come un coniglio bianco dal cilindro (ps in Matrix consigliano di seguirlo) entrerai nei libri di storia, potrai battezzare la finta con il tuo nome, brufolosi adolescenti tenteranno di copiartela, la riproporranno in qualche videogioco, tutti ti acclameranno, verrai portato in trionfo e durante le sagre le ragazze più belle del paese faranno a gara per poter fare una “donzia” assieme a te.
Per riconoscenza al tuo maestro però dovrai sottostare all’antica regola dello “Ius primae noctis”, sei avvertito.

Fase numero 7 – La critica
La mia sacra scuola ordina ai suoi seguaci di non rispondere alle provocazioni dei miseri atei miscredenti ed inferiori che, come rivela la suprema teoria del cosmo ibrido e disposto a scacchiera, sono fuori linea con la nostra corrente di pensiero, mentre noi siamo fuori come dei terrazzi e stop!

Fase numero 8 – Ommmmmmmmmmhhh
Mi sono rotto le palle di farti da guru, è il momento della sacra meditazione.
Andiamo a farci una birretta al banco.
Ovviamente offri tu, giovane padawan (che non è un insulto, ma l’appellativo degli apprendisti jedi)

Fase numero 9 – l’autoconsapevolezza
- Se non ci riesci ci sarà uno stramaledetto motivo, no?
Io ci sto troppo dentro e lo so fare
Comunque non ti scoraggiare.
Non esiste solo il calcio, il mondo presenta tante alternative oltre ad esso per diventare ricchi, famosi e desiderati dalle donne senza compiere sforzi.
- Per esempio maestro?
- Ti potrà apparire sospetto ma al momento non me ne viene in mente nemmeno uno ragazzo.
Opto per l’aiuto del pubblico da casa.

PS per iscrizioni contattare il funambolico e fumoso Elio Madotto.
Richiesti perditempo, astenersi quelli dotati di massima serietà.
Il portafoglio ripieno con un bel gruzzolo non è un requisito fondamentale ma costituisce priorità d’accesso nel caso debba optare tra un neo yuppie ed un neo hippy.Ovviamente John McClane (il personaggio di Bruce Willis nella serie Die Hard) ed il suo hippy-ky-yaiii hanno la porta spalancata.

venerdì 14 settembre 2007

STALIS - VAL RESIA 3-2 (primo tempo 2-2)


Ci si avvicina all’incontro con lo Stalis ma prima ci sono un paio di fermate obbligatorie.
Con Friuli Doc qualcuno ha già dato. Qual è la prossima sosta?
Moggio, stazione di Moggio via Molini, fine corsa.
E’ arrivato un PENDOLINO carico carico di auguri per Zanier.
L’ultima salita è stata dura ma con uno STRAPPO finale è giunto a destinazione.
E adesso Luca a fare la locomotiva davanti e gli altri dietro tutti quanti, anche se probabilmente la Miriam non apprezzerà…
PS occhio che in Scapoli – Ammogliati era in gran spolvero, sia come giocatore che nelle vesti di coach, per cui il ritorno clamoroso potrebbe sempre scapparci.
Intanto, quatto quatto, si sta riavvicinando sempre più al terreno di gioco.
Il suo percorso ha seguito questo itinerario: tribuna, chiosco e adesso il suo regno è nelle cucine dove si diletta a realizzare manicaretti per sopire i nostri appetiti (escluso quello del Taco, che notoriamente non si nutre con cibi solidi, anche se ultimamente sta iniziando a variare le sue tradizionali abitudini. Pare un’eresia ma è stato avvistato più volte con una forchetta in mano che infilzava la pastasciutta. Qualcosa di sconvolgente è all’orizzonte).

PPS Giusto per trarre le somme finali sono 36 per il giocatore che non sopporta la squadra di cui il babbo è presidente (ma se è per questo non va tanto d’accordo nemmeno con il gemello, quasi come io con il mio. E comunque l’anno prossimo i Zanier seduti su una poltrona presidenziale – prodotta nella loro fabbrica? - potrebbero essere 2) !!!
Tanti auguri a te, tanti auguri Zizù Zanier, tanti auguri a te.
PPPS Adesso non ti fermare a commuoverti, gira quella carne o la grigliata si abbrustolisce troppo e stasera al campo ci tocca fare ramadan.
Accantonati i duplici festeggiamenti per i compleanni di LucaLuca e del Mimi, è il momento di presentare la partita.
Siamo come Frodo nella sua avventura con l’unico anello.
I primi passi verso la cima del monte Fato sono stati fatti già domenica scorsa, ma l’arrampicata è ancora lunga.
La vetta si comincia ad intravedere ma rimangono ancora molti ostacoli da superare, pericoli da debellare.
Siamo ai piedi della erta scalinata di Cirith Ungol.
Ma se tutti daranno il massimo potrebbe tramutarsi in una Stairway to Heaven, la scala verso il paradiso di cui cantavano i Led Zeppelin.
E’ il momento di mantenere il rispetto per gli avversari ma tralasciare ogni ingenuità.
Loro sono in crisi nera? Signori, niente sconti.
Si va per la giugulare, come il miglior Bela Lugosi in “Nosferatu”.
Prendiamoci quei dannati 3 punti, anche per Simone che i suoi 2 derby quest’anno non ha avuto modo di giocarli.
Nell’anticipo del sabato il Rapid, pur senza 3 giocatori espulsi nel match contro di noi, impone lo stop all’Audax.
E tra Ravascletto ed Ampezzo una dovrà per forza lasciare punti per strada.
Uno squalificato per parte (il Mimi da noi e Cum nei ranghi dello Stalis), perciò le formazioni che si presentano in campo sono quelle che seguono.
STALIS

VAL RESIA: Pielich; Scaravetto (Marino Buttolo) - Graneri (Saverio Madotto) - Di Lenardo; Perissutti - Coss - Toppano - Molaro - Elio Madotto (Bortolotti); Alessio Buttolo - Micelli

Se leggendole vi sembra che manchi qualcuno, non vi sbagliate.
Giovanni Goi è out per un infortunio sul lavoro, mentre l’assenza dalla formazione base di Save è difficilmente spiegabile.
La faccia della bionda nella foto di apertura sintetizza decisamente bene lo scetticismo del popolo, mentre io avvertivo brutte sensazioni per oggi.
Ma passiamo a raccontar come è andata.
La partenza è super: dopo un minuto Cusic si spara la fascia, palla in area per Giovannino che aggira l’uomo e calcia a rete.
Il portiere salva ma Alessio è lì e sulla respinta la butta dentro nella porta vuota.
Lo Stalis prova a pervenire al pareggio al 3’ con una bella iniziativa personale dell’esterno sinistro che entra in area e calcia sul primo palo ma Mauri è attento.
All’ottavo minuto ci si affida allo schema “Roberto Vecchioni”, ovvero palla lunga e scatto delle punte, con il resto della squadra che incita cantando a squarciagola “Corri cavallo, corri ti prego…”.
Alessio salta assieme al suo marcatore che di testa manda la palla verso la sua porta.
Giovannino arriva come un rapace per insaccare alle spalle del portiere il 2-0.
E’ sempre l’ora dei pavesini, tranne quando devi difendere coi denti (e quindi non puoi perdere tempo a masticare) un risultato fondamentale per il piazzamento in zona tranquillità.
Ed invece lo spazio lasciato al 10 appena un minuto dopo il raddoppio risulta fatale.
Nessun centrocampista esce a mettergli pressione e così lui si porta la palla sul piede buono, la aggiusta e fa partire la gran conclusione con cui fulmina a fil di palo un incolpevole Mauri.
Lo Stalis per poco non pareggia al 13’.
Azione personale dell’11 che salta un paio di uomini e mette in mezzo ma c’è il Taco che spazza e salva da rischi maggiori.
Ad ogni modo l’esclusione dall’11 di partenza di Save si fa maledettamente sentire.
Al quarto d’ora discesa di Top che allarga per Alessio, che dribba secco l’uomo e scarica una gran botta sulla traversa.
Va detto che in mezzo c’era tutto solo Giovannino, mentre Ale è andato a concludere da una posizione alquanto defilata.
Certo, se la palla fosse entrata non saremmo qui a recriminare per il mancato passaggio, per cui archiviamo la questione.
Due minuti dopo l’11 parte da fermo e si brucia Scaravetto, mette l’ennesima palla ghiotta in mezzo e il 9 trova la deviazione vincente.
2-2 e palla al centro in una continua altalena di emozioni.
Lo stesso numero 9 stacca indisturbato su azione di corner al 20’, fortunatamente non riesce a piazzare la palla nello specchio di porta.
Cap è in notevole difficoltà nella sua marcatura, vista la possanza fisica dell’avversario.
Uno con le caratteristiche ideali per dargli filo da torcere e aggiustare le cose sarebbe l’angelo biondo, ma dopo il primo accenno di riscaldamento è nuovamente fatto risedere in panca.
La situazione dopo non è però migliorata, anzi…
Al 40’ è ancora il 9 a divorarsi l’impossibile davanti alla porta, indirizzando malissimo l’incornata.
Al 43’ si assiste ad una coppia di miracoli in rapida successione: prima Mauri salva di piede sull’11 e poi Cap respinge al volo sulla linea di porta la ribattuta a colpo sicuro del 10.
LA ripresa si apre con il medesimo leit motiv del primo tempo: incursioni rapide dei giocatori di casa che fanno ballare paurosamente la difesa.
Al 47’ l’11 vince il duello con Scaravetto, infila con un tunnel Graneri e calcia ma Mauri sfodera una grande risposta.
Dopo quasi 50 minuti, molti dei quali di sofferenza, cìè finalmente l’ingresso in campo di Save.
Dopo un’ora di gioco tentiamo di farci rivedere in avanti con una punizione di Top che però termina abbastanza alta sulla traversa.
Passa appena un minuto e si assiste ad una serie di tiri ribattuti dai difensori, finchè il 13 trova il pertugio giusto per far passare la palla ma Mauri vola e non si fa superare.
Emozioni a go-go: al 62’ Ale dal limite calcia a giro e la palla finisce fuori di poco.
Mauri sale ancora in cattedra al 65’ e non si fa gabbare dalla “puntata” dal limite del 5: il numero 1 si distende e blocca.
Altro minuto che passa e altra emozione in arrivo: cambio di fronte, palla in verticale di Toppano per mauro che arriva in corsa e ci mette il piattone ma l’estremo di casa sfodera un parata assurda e si salva per pochissimo.
La palla esce a millimetri dal palo e termina in corner.
Lo stesso Mauro è steso al 77’, la palla va a Giovannino che si trova solo in area ma l’arbitro interrompe l’azione non concedendo il vantaggio.
Decisione dubbia ma tant’è, indietro non si può tornare.
Toppano si incarica della battuta e la traiettoria della palla si spegne sopra l’incrocio, seppure di non molto.
All’81’, su un intervento che probabilmente non doveva neppure essere sanzionato, bisogna assistere al fatale momento del tracollo.
Punizione dalla destra, la palla viene deviata dalla barriera e Mauri si vede beffardamente superare, senza poter fare nulla.
Le tante belle parate di oggi sono state vanificate da un tocco beffardo e sfortunato.
La mazzata è tremenda ma bisogna provare a reagire.
All’86’ Cusic scarica una rabbiosa conclusione da fuori che si stampa sulla traversa, complice anche un tocco in extremis del portiere.
La palla ricade in area e balla pericolosamente davanti al portiere, tanto che Ale arriva a portarla via ma poi il numero 1 dello Stalis riesce a recuperare su di lui e a soffiargli la sfera da dietro.
Non va bene neanche all’85’ quando Mauro protegge palla e scarica per Toppano che da fuori calcia a pelo d’erba, ma la palla sfila a lato di centesimi di micron.
Né lui né Elio sono riusciti ad accendere la lampadina di Archimede Pitagorico.
Per illuminare il gioco si è provato ad accontentare della lampada di Diogene, sperando che fosse stata tramandata attraverso strani giri fino a giungere nelle mani di qualcuno, ma non è andata bene.
Molaro in debito di ossigeno per lunghi tratti della gara non riusciva ad appoggiarsi su Top per far partire l’azione, mentre Elio – dopo la partenza in fascia – è stato messo a giocare punta, ruolo in cui per caratteristiche tecniche e mancanza di abitudine non è in grado di fornire un contributo importante.
Questa variazione, tra l’altro, ha comportato l’arretramento in fascia di Giovannino ma l’attacco ha perso molta incisività in tal modo.
Per non parlare della girandola di variazioni tattiche proposta in pochi minuti e che di certo non ha aiutato la squadra.
Si è già detto dell’inversione Giovannino – Elio ma ci sono stati anche inversioni tra gli uomini di fascia, gente presa dall’ala e messa in mezzo e viceversa, marcatori titolari in panca.
Mah.
Comunque terminiamo la cronaca.
All’88’ Save perde palla al limite, il 13 arriva in area ma Mauri para ancora.
Che partitona oggi per lui, tanto da riuscire a garantirsi in condivisione con Giovannino il MaleSky di giornata (anche se entrambi avrebbero fatto volentieri a cambio con i 3 punti).
I minuti da qui alla fine non vedono grosse opportunità su nessuno dei due fronti e al fischio finale non si può che rimanere con l’amaro in bocca.

Le poche notizie che possono aiutare il morale (o forse far salir ancor di più la rabbia per l’ennesima occasione gettata al vento) provenienti da questa ventunesima giornata sono le seguenti.
Malborghetto e Rigolato vengono sconfitte, mentre il Ravascletto si sfanga dal pantano della zona retrocessione silurando l’Ampezzo con una rete di De Infanti.
L’Ampezzo non viene comunque risucchiato nella bagarre perché tutte le inseguitrici rimanenti rimangono a bocca asciutta.
Una perfetta fotografia del fine partita?
Gente delusa e, passatemi il termine, incazzata.
Percentuali salvezza?
Mah, potremmo fare un discorso sulle percentuali come Lev, l’astronauta russo di “Armageddon”.
“Sessanta – quaranta… No, meglio settanta – trenta. Mmmhhh, più probabile ottanta – venti…”.
Ad ognuno la libertà di assegnare l’etichetta del “Salvezza Sì” e del “Salvezza No” ai valori che preferisce.
Comunque ora abbiamo le spalle al muro.
Domenica o si vince o, al 90% (e qui le possibilità di mediazione sulla cifra sono davvero esigue) la stagione si può considerare chiusa.

martedì 11 settembre 2007

SONDAGGIONE DEMENZIALE


Una celebrità fumettosa viene a celebrare la nostra prima vittoria interna e non lo fa per caso.
No, non lo fa per promuovere l'ennesimo capitolo della sua serie, qua non siamo a "Quelli che...".
Il gesto che fa con la mano è eloquente e ricorda un'usanza che ultimamente abbiamo trascurato un po' e cioè l'utilizzo della mitica espressione "BENE, TRE PUNTI!!!".
E inoltre serve per lanciare un sondaggio a tema.
Numerosi bambini resiani hanno risposto ad un questionario, indicando le loro preferenze sull’accostamento tra il loro supereroe ed il giocatore del Val Resia preferito.
Di seguito riportiamo i risultati e i ruoli di ognuno.

Il Pidi, perchè con quella criniera arruffata sembra Wolverine

Ferruccio, perchè è morbidoso come Winnie Pooh

Conte, perchè è sfuggente come l’Uomo invisibile

La Francy, perchè per riuscire a smerciare così tante birre dietro al chiosco qualche dote da Wonder Woman devi avercela

Superman: Mauro Bortolotti, perchè è semplicemente the best

Cap, è identico a Lex Luthor con la sua acconciatura

Save, perchè ogni tanto lo puoi scambiare per Bart Simpson (sono entrambi gialli)

Il Taco, perchè con la mascherina post rottura del naso era spiccicato a Zorro

Marco Micelli, se gli leggi la carta d’identità, non puoi che accostarlo a Matusalemmix, il vecchietto che fa sempre cagnara nel villaggio di Asterix

Il presidente, bonario e tondeggiante come Poldo Sbaffini, l’amico di Braccio di ferro (se la gioca con Ferruccio e si accaparra lui la posizione perché Poldo è sbarbato)

Manu, la versione aggiornata al terzo millennio di Grisu’ il draghetto

Marino è Thor, con il suo inseparabile martello per picchettare il porfido

Cusic e Smrt sono per loro stessa ammissione Timon e Pumbaa del “Re Leone” (parente di The King?)

Mauri, da buon portiere, va da sé che fa Spiderman.
Nel suo caso le ragnatele non le spara ma le va a togliere all’incrocio dei pali.

Il Mimi è il dottor Spock di Star Trek, immagino non serva spiegare il perché.
A chi invece servisse un aiuto dico solo: la ragione non è da ricercarsi nel fatto che sia vulcanico e vulcaniano in campo, basta pensare al personaggio e a cosa ha in alto, sui 2 lati…

venerdì 7 settembre 2007

VAL RESIA - RAPID RAVEO 5-0 (primo tempo 2-0)

Thank God it’s Friday ed arriva il momento di introdurre la prossima partita.
Intanto stasera si va di allenamento per preparare a puntino l’incontro con il Rapid, che arriva dopo 2 domeniche di fila con sconfitte all'ultimo minuto ed anche oltre...
Speriamo in un finale di stagione alla grande che ci permetta di salvarci.
Purtroppo la sfiga ci vede benissimo e ci tiene costantemente inquadrati nel suo mirino.
Domenica scorsa, oltre al brutto tonfo sul filo di lana, ha portato un’altra notizia non certo gradevole.
Una delle colonne di questo Val Resia si trova costretto ad abbandonare il calcio nella maniera più brutta.
L’inossidabile Baba purtroppo ha un problema fisico che, come rilevato negli ultimi esami fatti, non gli consente di tornare in campo.
Peccato, la sua intelligenza tattica, carisma, leadership ed esperienza (40 primavere e sentirsi ancora un ragazzino) sarebbero state molto utili in questo campionato di Seconda.
L’unica cosa che si può fare, per il momento, è rivolgergli un grandissimo GRAZIE per tutto quanto fatto sul campo ed in particolare per i sacrifici a cui si è sottoposto: turni cambiati e ferie richieste per essere presente a partite e addirittura allenamenti.
Una grandissima persona oltre che un ottimo giocatore e sicuramente un pezzo di storia del Carnico a livello assoluto.

Tempo di partita ora.
Siamo ancora zavorrati sul fondo a 14 punti.
E pensare che in uno dei primi dopo gara (credo fosse con l’Edera ma non ne ho la matematica certezza, del resto quella appartiene solo al profeta) avevo “disumanato” (in collaborazione con Elio) Cusic, reo di puntare a fare 15 punti nel girone di andata e altrettanti al ritorno per raggiungere la salvezza.
E noi a dire: guarda che se ne facciamo così pochi ce la vediamo brutta fino alla fine o addirittura rischiamo di scendere in Terza come dei jet in picchiata.
Magari invece fosse andata come aveva pronosticato il piccolo Frankie…
Ma ora stop alle recriminazioni, è tempo di scendere in campo contro quell’avversaria sul cui campo nemmeno un anno fa si coronava il sogno promozione.
Gli obiettivi odierni sono ben diversi, ma servirà entrare in campo con lo stesso spirito di quel giorno.

Vogliamo che i momenti di gioia dello scorso anno vadano perduti come lacrime nella pioggia o vogliamo continuare a giocare in Seconda?
Il countdown sta correndo.
-7 alla fine.
7 come i peccati capitale e, non essendo propriamente degli stinchi di santo dovremmo averli già collezionati tutti, chi più chi meno;
7 come i nani, noi in stagione ne abbiamo schierati 3 (Cusic, il Pidi e Ami) mentre i rimanenti li abbiamo acquistati al bazar di Morocutti sulla statale o rubati in qualche giardino;
7 sacramenti, ma nel corso della partita ne volerà un numero ben maggiore;
7 come le meraviglie del mondo, di cui da oggi ci prepariamo ad introdurre un nuovo concetto.
Vogliamo Mauri digievoluto nella versione Super Sayian che da portiere di Grand hotel passa a buttafuori da club (no, niente risse o aggressioni) e “semplicemente” rispedisce al mittente tutto quello che non gli garba, una difesa che abbassa la saracinesca ed espone il cartello “Sorry, we’re closed! Ripassate un’altra volta”, un centrocampo che fa più filtro di Bob Marley e l’attacco che si lancia in avanti come i giapponesi a Pearl Harbor.
Come diceva Krs One negli anni ’80 “The revolution won’t be televised”, ma se venite al campo Rop potrete assistere alla sua messa in opera.
Sotto a chi tocca, noi non cediamo il passo neppure di un millimetro perché questa è RESIA.
Non molliamo MAI.
Neanche di fronte ad un Ampezzo a cui riesce il colpaccio cui noi siamo solo andati vicini con il San Pietro e si porta in lidi di classifica abbastanza tranquilli, nemmeno davanti agli scontri Audax - Rigolato e Malborghetto - Ravascletto da cui dirette concorrenti usciranno con dei punti in tasca.
Giochiamocela, fino in fondo, fino all'ultimo minuto di recupero della partita di chiusura campionato.
Si comincia.

VAL RESIA
Pielich, Saverio Madotto , Di Lenardo, Coss, Not (Graneri), Goi, Molaro, Perissutti, Alessio Buttolo (Bortolotti), Toppano (Elio Madotto), Micelli (Scaravetto)

RAPID RAVEO
Chiandetti, Andreutti, Messina, Ariis, Muner, D’Orlando, Cumin, Martin, Dario, Martinelli, Angeli (Polonia)
E’ il Rapid ad aprire le “ostilità” con un tiro sporco del 10 che capita tra i piedi dell’11 ben piazzato in area, ma la sua conclusione è debole e Mauri blocca con sicurezza.
Azione non adatta ai cardiopatici all’11’: lancio in verticale su cui Dario cerca e non trova la deviazione di testa, Mauri si trova spiazzato dall’iniziativa dell’attaccante viola, esita su come intervenire dopo il rimbalzo e – SDENG – la palla si stampa sulla traversa.
Che stia girando?
Giusto il tempo di dire che nel resto della partita il nostro number one cancellerà l’errore iniziale e l’azione si è spostata già dall’altra parte.
Gio entra in area e va con il suo amato sinistro ma allarga troppo la traiettoria e non sfrutta un’occasione propizia.
Alcuni bocia in tribuna dicono: “Poteva provare con il destro” e Thomas gli fa notare che probabilmente lo usa solo per salire sul tram.
Il Rapid si rifà vivo al 19’ con un gran esterno dalla lunga distanza del 4: brividi e palla alta di poco.
Al 23’ geometrie e traiettorie applicate al calcio, eseguono Toppano e Micelli.
La conclusione di Giovannino è deviata da una schiena, Alessio si intrufola e prova a piazzarla di testa ma Chiandetti sfodera la parata ad una mano che nega il gol.
La palla rimane in area ma l’arbitro fischia e ferma tutto per un fuorigioco dubbio.
I tempi sembrano maturi per vedere un gol.
Arriviamo al 27’ e Cusic sfodera un lancio super ad imbeccare Alessio.
Questi prende palla sul vertice sinistro dell’area, paso doble e primo uomo saltato, il secondo lo infila come il Tomba dei bei tempi faceva con i paletti e poi sorprende il portiere sul primo palo con una bella conclusione.
Boato dalle tribune ed Alessio ricambia passando davanti alla rete a salutare i tifosi.
La rete del raddoppio invece non necessita di danze ipnotiche, Ale sorprende i difensori e parte in velocità su un ottima apertura del Mimi al 35’, arriva davanti al portiere e incrocia il tiro proprio sul palo dove aveva infilato Chiandetti in occasione della prima rete.
SDENG, palo ma interno e sfera che si adagia in fondo al sacco per il 2-0.
Le lancette dell’orologio compiono un giro ed è il momento per il Taco di sfoderare una semirovesciata nella propria area per allontanare una palla “bollente”.
Altro giro delle summenzionate lancette e, come al luna park ma in ordine inverso, altro regalo e altro tiro del Rapid.
Goi prova ad alleggerire indietro di testa, Nevio Dario è più furbo del gatto e la volpe ad inserirsi e a concludere con il tocco sotto.
Clamoroso, la palla esce di un nulla ma esce e questo basta.
E’ il momento di cercare di ribaltare la situazione.
Al 38’ Alessio vince caparbiamente 2 contrasti e crossa per Gio, ma Chiandetti evita il tracollo respingendo il suo tiro al volo.
Mauri è autore di un gran intervento al 52’: uscita con i tempi giusti a togliere dalla testa dell’attaccante un pallone potenzialmente molto pericoloso.
Nota folkloristica: il Mimi subisce un fallo a centrocampo, tutti si aspettano di vederlo crollare a terra e si ode distintamente qualcuno del pubblico che grida: Mimi resisti!!!
La svolta definitiva della partita giunge al 57’.
Il portiere battibecca con uno spettatore dopo uno scontro in area in cui il Mimi rimane momentaneamente a terra.
Giocatori e dirigenti di casa rimproverano il tifoso, mentre Chiandetti viene allontanato dai compagni del Rapid.
Chiandetti poi torna in area e, dopo circa un minuto, riceve la seconda ammonizione.
Da capire se gli sia stata assegnata nuovamente per proteste o per comportamento non regolamentare.
Sta di fatto che tra i pali ci deve andare il numero 5 e l’occasione pare propizia per cercare di archiviare la pratica.
Molaro, vista la mancanza tra gli ospiti di un vero portiere di riserva, prova subito ad archiviare la pratica al 62’ ma il suo tiro dalla lunga è centrale.
Ale è indemoniato un minuto dopo va in pressing su un difensore nella zona della bandierina destra.
Incredibile amisci, anche in fase difensiva Alessio applica la sua “donzia” e manda in bambola l’avversario che si fa soffiare la palla.
DiaBBolico Buttolo, il suo cross viene respinto malamente, tenta di approfittarne Coss ma il suo tiro termina alto.
Un signore anziano (si scoprirà dopo che è il vicino di casa di Lele) pronuncia testuali parole: Daniele ti ammazzo dopo!!!
Stesso destino del tiro di Coss tocca al pallonetto che il Mimi scocca di prima intenzione da quasi metà campo.
Tentativo sbagliato ma tutto sommato apprezzabile.
Il Rapid riesce ad alzare il proprio baricentro offensivo per alcuni minuti, ma la difesa tiene botta.
Nevio Dario tarantolato prova una prima conclusione ma tra sfera e porta si frappone Save, ma non finisce qui.
L’attaccante viola da terra ci riprova e stavolta il turno di andare a “murare” il tiro spetta a Goi.
E’ il 72’, le barriere continuano a rimanere ben salde e reggono.
Il Rapid ci ritenta al 75’ con un lancio lungo.
Cap virgola ma Mauri esce senza paura e blocca, riuscendo anche a subire fallo dal 10.
Gran intervento del nostro portiere.
Il 3-0 è siglato dal clone di LucioilmorosodellaSilvia, astuto e letale come un cobra ad approfittare di un alleggerimento troppo corto in direzione del portiere per superarlo con un tocco in scivolata.
Partita in ghiaccio, anche se manca ancora una decina di minuti.
Ancora Lucio2 in gran spolvero all’80’.
Uno – due in area tra lui e Cusic e tiro di quest’ultimo che il portiere improvvisato respinge con un bell’intervento.
Non è passato nemmeno un minuto dal precedente tentativo che Cusic si fionda in avanti su un pallone vagante, lo addomestica e mette giù, si coordina e fa partire un diagonale d’esterno che termina la sua corsa a pelo d’erba entrando a fil di palo.
Il poker è servito e il Baba da fuori elogia little Frankie.
Cusic però è una discarica di malattie, adesso oltre a non sentirci da un orecchio pure non vede quelli che da fuori gli fanno ampi gesti d’esultanza precedentemente concordati.
Anche la memoria sta andando a farsi benedire, insomma.
Non sei messo bene ragazzo e la cura a base di radiazioni non ti gioverà sicuramente.
Nel frattempo è entrato anche un ragazzo a cui probabilmente i gol banali non piacciono e dunque va di palombella tottiana a scavalcare il portiere per siglare il 5-0 quando scocca il 90’.
Qual’è il suo nome? No, dai, non serve nemmeno darvi ulteriori aiuti, tanto lo avete già capito tutti che si tratta di Mauro.
E adesso che a numero di reti ha sopravanzato il Taco, chi lo sente al chiosco?
Bravi i sostenitori del Rapid, che anche sul 5–0 continuano ad incitare e a spingere la propria squadra.
Nevio Dario continua a lottare e cerca di regalargli una gioia, probabilmente ingolosito dalle possibilità di conquistare il trono dei marcatori, ma Mauri non ci sta a concedere neppure il gol della bandiera e al 94’ va a prendere anche la gran botta dal limite dell’attaccante carnico.

Eventuali aggiunte sul post partita arriveranno più tardi.
Per descriverlo brevemente bastano un aggettivo: arduo…
Trofeo MaleSky ad Alessio.
Per me ha scommesso qualcosa con il mister quando questo gli ha detto che in 7 partite deve segnare 10 gol.
Attualmente siamo già a -8 e si spera che il “tassametro” continui a correre veloce come la punta di Solbica.
POST PARTITA + TANTI AUGURI AL MIMI (E AL SUO FEGATO)
E dopo il match in molti hanno dato fondo ai risparmi, svuotato i portafogli, spaccato i porcellini, strisciato le visa per bagnare in modo letterale questa prima vittoria interna.
Le bariste facevano credito ai tanti finiti sul lastrico e diligentemente annotavano su bigliettini poi messi al sicuro.
Spicca Cusic che si ritrova sul groppone 2 casse da saldare.
Voci maligne sostengono che Toppano al rientro verso casa sia incappato in un posto di blocco ed arrestato per contrabbando di strok, l’aglio di Resia ottenuto a fine partita (era l’ingaggio pattuito ad inizio stagione).
I temerari che sono saliti fino a Stolvizza hanno trovato modo di sfamarsi (udite udite, ennesima cena del Taco e stavolta addirittura una grigliata mista per lui. Ormai non è nemmeno più uno scoop segnalarvi che mangia. Robe da matti, sta diventando irriconoscibile) e soprattutto a loro si sono aggregati i “sindaci” del luogo: “Lucky” Luciano Ronz e Mazinga, che ogniqualvolta incrocia il Mimi si mette a piangere dalla commozione.
Ma forse è solamente disperato.
E visto che parliamo di Ronz diventa obbligatorio un flashback che ci riporta in bar dalla Dorina 2 venerdì fa.
Luciano vede Save e gli fa: “Madonna Madotto… hai i denti bianchi come… come… come… come un CINGHIALE!!!!!”
Ma torniamo a bomba (dato anche che lui in materia è un esperto) sul Mimi che oggi ne fa 32 e dedichiamogli 2 righe (e anche qualcosa di più) di pseudo celebrazione.
Ieri non avrà vinto il MaleSky ma assieme a Brad Pitt e Cate Blanchett era uno degli assenti pesanti alla consegna dei leoni d’oro al cinema.
La giuria ha deciso di impacchettare il trofeo e spedirglielo a casa.
Perché ha ottenuto questo riconoscimento speciale?
Bè con tutta la commedia e le scene che ogni tanto fa sia in campo che fuori, era proprio il minimo.

Biografia essenziale
Not Dimitri cresce all’ombra del ben più noto fratello Tita.
Il Tita invece è nell’ombra del fratello quando vanno al mare.
L’ombrellone non serve, basta mettersi al riparo delle orecchie del Mimi per proteggersi dai raggi solari.
Il buon baby Tita cerca di intraprendere una carriera assieme al fratello gemello, per ottenere la notorietà lontano dal Tita.
I modelli a cui si ispirano sono i gemelli Derrick di Holly e Benji ma visto che la catapulta infernale non gli riesce, ben presto Dimitri procede da solo.
Comunque sembra molto più ad un altro personaggio del cartone animato citato precedentemente, quel Bruce Harper che termina costantemente a terra, si rotola e strepita fragorosamente.
L’imitazione riesce molto bene al Mimi, tanto che a Hollywood lo notano per le sue qualità di recitazione e per poco non soffia la parte da protagonista a Pelè in “Fuga per la vittoria” (PS la rovesciata nel finale è un falso storico, si è scoperto che ad eseguirla è stata una controfigura di Resiutta, quel Celestino formatosi calcisticamente alla scuola di interventi acrobatici “P. Perissutti”).
La sua vita vagabonda lo vede vestire le maglie di Moggese, Val Resia, Chiusaforte (storico uno sbanano poi declinato in autorete durante uno spareggio promozione) ma non riesce a realizzare il suo sogno infantile di essere schierato almeno una volta dalla Pontebbana.
Le sue preferenze però vanno da sempre al Real. No, no, non quello di Madrid.
Lui punta a giocare in Prima con il team di Imponzo/Cadunea, che fortunatamente è abbastanza lungimirante da lasciarlo a casa.
Molti anni e parecchi capelli in meno dopo arriva (nuovamente) a Resia, dove pare mettere la testa a posto (siamo sicuri che stiamo parlando proprio della stessa persona, di quello abbioccato al Tigo e che a una certa ora diventa dislessico e, oltre a prendere fischi per fiaschi, tramuta “Mendoza” in “Mazinga”?!?).
Il suo ruolo non è ancora ben definito, così tutti se ne approfittano (calcisticamente parlando, nessuno scherzo della saponetta) e viene usato come jolly.
L’alternanza di ruoli – libero, terzino, centrocampista, centravanti – dovuta alla sua duttilità lo conduce però ad una crisi mistica.
Ne uscirà utilizzando il clone – gemello, che lo sostituisce ogniqualvolta ci sia qualche situazione potenzialmente imbarazzante a cui presenziare.
Scaltro questo Mimi!
Altri aspetti positivi a suo favore? E’ milanista.
Ulteriori complimenti? No, direi decisamente che abbiamo dato fondo al sacco.
Bè, forse se la cava discretamente con PES6 alla playstation.
Tra i regali che riceverà pare debba stare pronto a scartare i seguenti, tutti utili per favorire il suo ambientamento per la futura trasferta in Brazil:

Un biglietto per un viaggio sulla Transiberiana
Un transistor
Un cartello stradale di divieto di transito
Una crociera in transatlantico

Il Taco concluderebbe così:
Toda joia por tu 32 años Miminha.
Stappa una cerveza e prepara la caipirinha.
Mucho grossa sorpresa… che esce dalla torta… tu amor urlante que te dis cun dulceza “MIMI SCO… NVOLGITI CHE OGGI E’ IL TUO COMPLEANNO. TANTI AUGURI”

Ah, per chiudere parlando nuovamente della partita ci sta bene un riferimento ripreso e adattato da un noto film.
Mi piace il sapore dell’havana cola in bocca al mattino. Sa di vittoria.
A posto siamo…

giovedì 6 settembre 2007

LE GRANDI INIZIATIVE UMANITARIE RITORNANO


DIAMO UN LAVORO E UNA FIDANZATA A CUSIC
Il “piciul” ha trascorso un agosto ben sopra le righe.
Forse ambisce ad essere un teen idol e dunque si è applicato per diventare un novello James Dean.
Il suo andazzo però lo sta conducendo a rasentare maggiormente quell’erbaccia dura da estirpare del Profeta.
Disoccupato cronico allo sbando (anche perché vorrei vedere voi dopo tutti quegli amaretti di primo pomeriggio riuscire a deambulare mantenendo una traiettoria rettilinea), soffre di pene d’amore ma si consola tra i fumi (ma soprattutto con fiumi) dei doni che il dio Bacco ha elargito a noi poveri mortali, degenera nel canto stile SATT, raccoglie qualche uscita che solo lui comprende e sguardi stralunati da parte dell’abituale combriccola, sperpera il ca$h che non ha in gingilli ed ornamenti modaioli (vedi l’occhialetto tattico esportato direttamente dal set di Top Gun) per reperire il fascino che gli consenta di fare breccia in qualche donzella.
L’unica forma di occupazione più o meno stabile che lo ha visto impegnato è stata quella di spinatore di birre dietro ad un chiosco, ma la svolgeva solo per poter accedere alla bibitozza senza scucire.
Diavolo di un Coss, il profeta potrebbe prendere qualche appunto e aggiungere questo stratagemma al suo “Manuale dello scrocco”, libro in aggiornamento ed evoluzione ancor più costanti di quelli di Wikipedia.
Lo chiama l’Adecco e gli propone un lavoro, lui cordialmente ringrazia per avergli comunicato la data del colloquio ma appena butta giù dice che non gli va di presentarsi, perché la vita della fabbrica non gli garba e poi siamo ad agosto, la gente va ancora al fiume, il suo animo è troppo nobile e poetico per svilirsi in mezzo ai macchinari, le armi di distruzione di massa di Saddam ce le ho io in cantina, si stava meglio quando si stava peggio, mettiti la maglietta della salute o ti prendi un accidente.
Quando conclude il discorso enunciando il mantra: “Bedin, Guarneri, Picchi, Mazzola, Suarez, Corso, eccetera (più o meno)” capisci che il bamboccio è andato, anche perché uno di fede juventina che conosce la formazione di una Inter di tanti anni fa e te la piazza senza buoni motivi in un discorso non può stare granchè bene.
Il baratro è sempre più vicino per Lampard/Saviola.
Sarà per la buca di Ferragosto datagli (o forse sarebbe il caso di metterci davanti un non…?) dall’eterna promessa (un amore in stile Recoba, deve sbocciare da un momento all’altro ed invece è sempre lì che ristagna).
Vogliamo che si faccia una famiglia e che la sfami spezzandosi la schiena o è più divertente vederlo proseguire il suo cammino verso l’autodistruzione, proponendoci scenette esilaranti?
Le telefonate da casa per il momento indicano una schiacciante preponderanza di risposte “B”.
E’ bello sapere che nei momenti difficili ci sono degli amici attorno a te.
Auguri… Già sento tutti i tuoi colleghi di uscite che citano uno dei tuoi film preferiti (L’era glaciale 2) e ti canticchiano “Se non sei ancora estinto batti le mani…”.
Comunque se qualche buonanima avesse una occasione (o una donna) per le mani da offrirgli può sempre farglielo sapere nello spazio dei commenti!

EDIZIONE STRAORDINARRRRRRRRRRRIA – AGGIORNAMENTO IN TEMPO REALE

La divisione marketing dell’AS Val Resia ha avuto la bella pensata di assumere il signor Coss Daniele, altresì noto come Cusic, nella veste di testimonial dei suoi prodotti.
La scelta del primo gadget da reclamizzare è caduta sulla sciarpa sociale.
Cusic inizialmente sembrava proprio il soggetto adatto: faccino da bravo ragazzo che tanto piace alle mamme (ma evidentemente – vista la singleitudine del giovane – non alle loro figlie), nessun eccesso tipo chioma al vento, tatuaggi o orecchini.
Solo che poi Lele ha avuto la brillante idea di iniziare a sviluppare forme di utilizzo della sciarpa anche troppo alternative da quella tradizionale, inciampando in scelte stilistiche ben documentate nello scatto qua sopra.
Che dire? Vista la presenza di un monarca in squadra volevi forse diventare una specie di sceicco?
Si può solo bollare il tutto con i vari marchi come quelli del PARENTAL ADVISORY, il NON PROVATECI A CASA, VIETATO AI MINORI, CENSORED e avanti di questo passo.
Ne devi mangiare ancora di capriolo per diventare un testimonial del calibro di Bobone…
Ci manderai in fallimento con questa tua campagna pubblicitaria scellerata.
Comunque ne riparliamo in tribunale e come nostro avvocato abbiamo scelto la tua vecchia conoscenza della 303…
Non parliamo poi dell’istanza di divorzio che ti intenterebbe Federica se ti vedesse bardato così.
Bè, ripensandoci forse ti ha visto conciato anche peggio ma qui non si parla più di abbigliamento.

martedì 4 settembre 2007

UN VENTICINQUENNE MA(T)URO


In occasione dei compleanni non è mai mancata la foto, figurarsi se potevamo negare l’onore a colui che ha fornito un buon 70% del materiale fonte di ispirazione delle tavanate apparse su questo blog.
Guardate come dimostri tutta la sua saggezza e serietà ora che sul groppone ne ha 25.
Against Rapid, the twentyfive (sweet) years (e anche molto Baci & abbracci) old king of kings goes back on his throne!!!