venerdì 30 maggio 2008

VAL RESIA - CERCIVENTO 3-4 (primo tempo 2-1)

Per chi non avesse letto l'articolo precedente, ricordo che la partita si disputerà a Resia sabato 31/05/2008 alle ore 20:30.
Al momento telegraficità assoluta e zero intro, sorry anche per l'assenza da diverso tempo degli articoli infrasettimanali di "intrattenimento" ma il tempo latita quanto me dagli allenamenti ultimamente.
A domani sera!
VAL RESIA Pielich, Coss, Cozzo, Marino Buttolo (Elio Madotto), Saverio Madotto, Perissutti, Bellina (Chinese), Rossi, Alessio Buttolo, Di Lenardo, Micelli

CERCIVENTO Baron, Franco, Muner (Radina), Dassi, Ciani, Pontoni, Morassi, Dorigo, Della Pietra (Nicolas Di Lena), Paolo Di Lena, Lena (Mattia)

Sconfitta meritata? No
Si poteva fare qualcosa di più per evitarla? Assolutamente sì.
Quanti arbitraggi all’altezza abbiamo avuto in queste prime 5 partite di campionato? Uno
Era quello di ieri sera? No
La partita comincia subito bene: su uno spiovente in area Alessio si tuffa (non per simulare, come accadrà più tardi in 2 occasioni determinanti pro Cercivento) ma per colpire di testa e il suo tocco si infila sul palo più lontano lasciando pietrificato Baron.
Sono passati appena 5 minuti e l’inizio è decisamente positivo.
Giovannino prova a raddoppiare lo score, Baron respinge in modo incerto la sua punizione, purtroppo un paio dei nostri giocatori che accorrono per la ribattuta scivolano e la difesa può alleggerire.
La partita non è molto gradevole, il gioco è gestito dal Cercivento che però imposta bene fino alla trequarti e poi trova parecchie difficoltà a trovare la conclusione.
La difesa rossoblu ha i suoi meriti in proposito, rimane attenta e concentrata, eliminando del tutto i fronzoli.
Nessuna concessione ad alleggerimenti potenzialmente rischiosi, piuttosto si spazza in tribuna o, in alternativa, nel fiume.
L’incontro si ravviva negli ultimi dieci minuti della frazione.
L’arbitro D’Andrea assegna (o meglio, inventa) una punizione a favore del Cercivento, quando il nostro giocatore aveva preso solo la palla e il giocatore ospite non era neppure finito a terra.
La palla è a circa 20 metri dalla porta, leggermente decentrata verso la fascia destra.
La pericolosità di un certo Paolo Di Lena sui calci piazzati da questa posizione non si scopre certamente oggi.
Per lui conclusioni del genere sono come dei rigori ed infatti con una gran conclusione che scavalca la barriera impatta il risultato.
180 secondi più tardi Baron, portiere ospite, combina la frittata.
In uscita su un cross blocca la sfera, ma la sua presa è incerta, tanto che il tondo oggetto gli sfugge e viene subitamente ladrato da Cusic, come neanche uno scippatore da metropolitana sarebbe riuscito a fare.
L’estremo difensore placca Lele che aveva davanti a sé la visione dello specchio di porta vuoto.
Ci sono il rigore e il cartellino rosso.
Pascoli, mister del Cercivento, si vede costretto a togliere Muner per inserire tra i pali il portiere improvvisato Radina.
Sul dischetto si presenta Giovannino che, ovviamente, due rigori in fila non li sbaglia.
Siamo in vantaggio sia nel punteggio che a numero di elementi schierati in campo.
Il primo tempo si conclude sul 2-1 e le sensazioni per la ripresa sono buone.
L’ideale sarebbe siglare subito la terza marcatura per cercare di apporre i sigilli al risultato.
Mattia Bellina al 48’ colpisce fiaccamente di testa, ma è bravo a riprendersi la palla e concludere.
Il suo tiro termina di un soffio sopra l’incrocio dei pali.
I segnali paiono positivi, invece…
…lo show del fischietto designato si apre poco dopo, quando ammonisce Marino, costretto a strattonare la maglietta di un avversario partito ampiamente in fuorigioco.
Il Val Resia dovrebbe cercare di mettere in atto il possesso palla e “congelare” il gioco, ma la ricerca del gol sicurezza è eccessivamente frenetica.
Si cercano subito gli attaccanti, lanciando lungo e troppo spesso in maniera sballata.
Mister Rossi direbbe che “la squadra è caduta nella bagarre”.
Sarà un leit motiv di tutto il secondo tempo (assieme a una interminabile serie di errori arbitrali davvero macroscopici).
Poca ricerca del gioco manovrato, centrocampo troppo schiacciato a ridosso della difesa e punte lasciate isolate in avanti.
Nella ripresa, contro una squadra che non poteva schierare un vero portiere di riserva, sono arrivate pochissime conclusioni.
Il Cercivento perviene al pareggio al 55’, quando l’arbitro assegna un rigore assolutamente inesistente.
Il rammarico è che l’azione nasce da una rimessa a nostro favore sulla trequarti difensiva e palla persa.
Sarebbe stato meglio calciarla via lontano per non rischiare.
Comunque…
Sul dischetto si presenta Della Pietra che insacca calciando centralmente.
Al 59’ Di Lena è astuto nel procacciarsi una punizione dal limite sull’intervento irruento di Marino.
E’ lo stesso capitano del Cercivento ad occuparsi della battuta e, come già nel primo tempo, trova una gran soluzione che scavalca la barriera e si insacca.
Lo svantaggio di certo non aiuta a trovare un gioco ragionato.
Per cercare di rimontare Giacinto Rossi inserisce due giocatori offensivi come Manu e Elio (bentornato ciccio!).
Il Cercivento è di nuovo pericoloso al 68’ con Lena a mettere in mezzo una palla insidiosa che attraversa tutto lo specchio di porta senza trovare un compagno lesto ad insaccare.
La serata horribilis dell’arbitro si arricchisce di un’ulteriore chicca al 73’: il sostituto portiere Radina esce rocambolescamente in mezzo all’area e smanaccia alla meno peggio un traversone.
Il giocatore però non interrompe la sua corsa ed esce dall’area, intercettando nettamente con il braccio larghissimo una conclusione in porta.
Per il fischietto è tutto regolare, si procede. Neanche punizione, vi chiederete voi? Già…
All’83’ Radina (sì, quello che andava espulso 10 minuti prima) compie uno strepitoso intervento, ci pensa allora Cugnaggio a trafiggerlo con una gran stecca che termina all’incrocio dei pali e sancisce il 3-3.
Il pareggio ingolosisce i rossoblu, che provano a portare via tutto il bottino, lasciando sguarnite le retrovie.
Il Cercivento prova a innescare un contropiede all’88’: Morassi parte in fuorigioco di 3 metri abbondanti, l’arbitro ancora una volta sbaglia decisione e fa procedere il gioco.
Save rinviene sul giocatore e prova ad affrontarlo in uno contro uno, ma questo è bravo a penetrare in area e crearsi lo spazio necessario per scoccare un tiro liftato che scheggia il palo lontano e si insacca, nonostante il tentativo di intervento di Mauri
Magari un falletto tattico innocuo del Biondo mentre l’avversario si trovava ancora largo sulla fascia si sarebbe potuto rivelare provvidenziale per mantenere la parità.
Alcuni tifosi ospiti esultano esibendo il gesto dell'ombrello.
Strano, non mi pareva che ieri sera piovesse, anzi il cielo era bello sereno...
Vabbè, gli sciocchi ci sono dappertutto, l'importante è che siano la minoranza.
Manca poco tempo e l’assedio finale non può certo essere ordinato, sta di fatto che al 90’ qualcuno (Cusic se non sbaglio) da dentro l’area grande spara una gran botta indirizzata verso lo specchio della porta ma la palla è ribattuta da un braccio che non è quello del portiere.
Dovrebbe trattarsi di rigore.
Già, dovrebbe, perché l’arbitro sorvola incredibilmente anche su questo.
Che dire? Direzione di gara decisamente insufficiente e questo usando i metodi di valutazione che hanno i prof a scuola verso fine anno, quindi decisamente alti e atti a “salvare” anche quelli che più zoppicano.
L’ultima occasione della partita è una punizione dal limite di cui si incarica Giovannino, ma la sua conclusione non centra lo specchio della porta.
Sul rinvio di Radina il direttore di gara sancisce la fine dell’incontro e un risultato ingiusto.

MaleSky a Elio, che ha commentato così il suo gol "E' passato così tanto tempo dalla mia ultima rete che on sapevo neanche come esultare".
Peccato che dopo il suo pareggio l'arbitro abbia voluto riprendersi il proscenio come protagonista assoluto del match.
Se ci fosse stato bisogno di qualche ulteriore conferma che possiamo giocarcela contro tutti, la partita di ieri, pur con le pecche mostrate, ha aggiunto un altro segnale in questa direzione.
Il Cercivento è una delle principali “indiziate” per salire di categoria, dunque…
…rimaniamo concentrati sull’obiettivo principale (salvezza in scioltezza), lavoriamo duro per limitare gli errori e limare le imperfezioni ancora presenti e non mancheranno le occasioni per divertirci parecchio.
Questa settimana è ricca di impegni pedatori, quindi allenamento lunedì e prossimo impegno di campionato fissato per mercoledì 4, ore 20:30 a Trasaghis contro un’altra delle favorite (anche del campionato scorso).
Già un anno fa, al debutto assoluto in Seconda, abbiamo saputo stupire sul loro campo.
Replicare il tutto non sarebbe male, anche per rendere “profeta in patria” mister Rossi.
Come cantano gli m&m's nello spot con Materazzi: "Allons enfants de la patrie..."

giovedì 22 maggio 2008

PALUZZA - VAL RESIA 1-3 (primo tempo 0-1)

Anticipo a tutti i tifosi che l'incontro si disputerà sabato 24 a Paluzza (fischio d'inizio alle ore 16).
Seguiteci numerosi!
VAL RESIA: PIELICH; SAVERIO MADOTTO - PERISSUTTI - MARINO BUTTOLO; COSS - ROSSI - DI LENARDO - BELLINA - COZZO; ALESSIO BUTTOLO - MICELLI
La partita si infiamma improvvisamente al 10’: Alessio si invola verso l’area e un difensore del Paluzza, nel disperato tentativo di recuperare su di lui, gli frana rovinosamente addosso travolgendolo in piena area di rigore.
L’arbitro assegna senza esitazioni l’estrema punizione.
Giovannino però non è punitivo e la sua conclusione viene respinta dal portiere.
Probabilmente, dato che ci troviamo in tempi di crisi, ha preferito sbagliare per evitare di dover portare a casa il pallone, come tradizione anglosassone impone si faccia quando si realizza un “hat trick” o tripletta che dir si voglia.
Un difensore è poi lesto ad allontanare prima che Gio e Cusic si avventino sulla sfera per la ribattuta in porta.
Occasione di portarsi in vantaggio sfumata.
Le fasi di gioco non sono molto limpide in questa prima fase e le occasioni stentano a fiorire.
Il Paluzza si fa vivo al 19’ con un tiro che Mauri mette con sicurezza in angolo.
Sulla battuta Cozzo tenta di farsi ingaggiare come giocoliere da Moira Orfei cercando un retropassaggio acrobatico e azzardato (doppio palleggio piede - testa) che procura qualche patema d’animo agli spettatori presenti.
Siamo al 25’ quando Save apre per Alessio dalle retrovie, questi galoppa fino all’area avversaria ma il portiere si oppone al suo tiro.
Cec allora ci riprova ma stavolta è il turno di un difensore di recitare il ruolo del “respingente”, facendo finire la palla in corner.
Si incarica della battuta Mattia Bellina, il suo traversone trova lo stacco di un Rossi tutto solo che può calibrare l’incornata all’incrocio dei pali per portare in vantaggio il Val Resia.
Il gioco del Val Resia ora comincia a diventare fluido e si vedono anche alcune azioni armoniose, come quella orchestrata al 28’.
La iniziano, con una gran combinazione, Giovannino e Bellina, poi quest’ultimo cambia fronte di gioco servendo Cozzo che la passa al buon vecchio Stara Minjestra Cec e quest’ultimo scarica la palla per un Rossi ancora galvanizzato dalla rete precedente.
Daniele si ripete con un tiro da fuori che si insacca a fil di palo, ma l'arbitro annulla per il fuorigioco di un compagno (che però non si trovava sulla traiettoria del tiro e non copriva la visuale del portiere. Decisione errata e raddoppio negato... Vabbè).
Il Paluzza potrebbe pervenire al pareggio poco dopo la mezzora: Mauri è scavalcato da un calcio d’angolo e l’11 da due passi non inquadra la porta.
L’azione seguente il numero 3 del Paluzza arresta il gioco con un fallo di mano volontario a centrocampo per evitare che Giovannino se ne possa andare tutto solo in porta.
Il tutto viene via a prezzo abbastanza modico, dato che l’arbitro gli commina un’ammonizione.
Giovannino è ancora pericoloso al 38’, quando viene fermato in maniera sospetta all’interno dell’area dei padroni di casa.
Il Paluzza è pericoloso soprattutto sui calci da fermo: al 40’ grande elevazione di un calciatore locale, ma per fortuna la precisione non abbonda e dunque spavento solamente abbozzato.
In chiusura della prima frazione Cozzo – oggi schierato in fascia – parte in progressione e serve rapidamente Alessio.
Questi fornisce l’assistenza per Giovannino, il quale trova una palombella che esce lambendo il palo, ma se anche la sfera fosse rotolata in rete non sarebbe servito in quanto l’arbitro decreta giustamente il fuorigioco del nostro numero 11.
E’ il tempo di andare a prendere un caressiano tè caldo, consci che il divario nello score avrebbe potuto essere più largo e che, onde evitare rischi, è il caso di chiudere i giochi il prima possibile.
Si rientra in campo e subito i dettami auspicati vengono messi in atto.
Al 49’ Alessio si beve e fuma un avversario sulla fascia, penetra in area e mette in mezzo dove la conclusione di Giovannino è respinta da un difensore e…
… FINE DELLA PRIMA PUNTATA…
…riassunto dell’episodio precedente: il tiro di Gio è stato ribattuto e la palla è ancora che vaga in area.
Lo stesso Micelli si precipita nuovamente sulla palla, esitazione (che però non gli risulta fatale) e finalmente inaugura il destro in questo campionato 2008, dando in contemporanea una passata di Cif alla coscienza per ripulirla dalla macchia del penalty sbagliato, infilando la rete dello 0-2.
Appena un minuto più tardi viene applicato uno schema su punizione: Rossi trova la sponda aerea all’indietro di Rossi, Cusic scarica il tiro al volo ma la potenza impressa non è sufficiente per trafiggere l’estremo difensore paluzzano.
Al 7’ Cozzo è meno preciso, perdendo palla in un tentativo di dribbling.
Il giocatore di casa parte verso l’area, solo che Mauri oggi fa il casellante severo e, con un gran intervento, gli abbassa la sbarra del passaggio a livello e non consente alla sfera di passare.
E’ il caso di ribattere subito: Cec è autore di un’apertura illuminante (di prima e al volo) per Giovannino, che accende i retrorazzi e comincia a correre in solitudine verso la porta.
Il direttore di gara però deve essere rimasto accecato dal fulgore di quei benedetti retrorazzi, tanto da prendere l’abbaglio che lo porta a sanzionare un offside che non c’è.
Le emozioni fioccano e al 10’ Mauri con un gran balzo in controtempo leva dallo specchio della porta l’incornata del numero 17.
Per la serie “Fuori in 60 secondi” (tanti ne mancano allo scoccare del 60’) Rossi pennella una gran punizione dentro l’area piccola dove irrompe Giovannino che sigla doppietta personale e 0-3.
Il Paluzza riesce a ridurre lo svantaggio al 62’ con Steve Concina, ma quando il giocatore di casa, imbeccato dalla spizzicata di un compagno, riceve palla e realizza con un piattone al volo si trova oltre la linea dei difensori.
Il direttore di gara non se ne avvede (era anche piuttosto difficile rilevarlo per lui, non avendo una determinata prospettiva di visuale) e si rimette la palla al centro dopo l’1-3.
Il Paluzza è rincuorato dal gol segnato e riesce a far arretrare il baricentro del Val Resia, ma dietro giganteggiano i mastini difensivi Save, Taco e Marincilec e quando loro non possono intervenire, c’è sempre Mauri a fare ottima guardia.
Al 70’ Marino però liscia un intervento di testa, il 7 cerca la progressione verso l’area ma su di lui rinviene il Taco, che poi gli complica la battuta in porta disturbandolo con una scivolata.
Il tiro parte ugualmente però Mauri, ben appostato, blocca sul primo palo.
Mauri sfodera la parata 5 stelle extralusso al 75’ quando alza incredibilmente in corner una bordata su punizione del solito 7.
Subito dopo Cozzo prolunga di testa un traversone insidioso e Cap arriva a spazzare su un’incursione offensiva dentro l’area di rigore.
All’84’ Manu (salutato al suo ingresso dalla standing ovation “Vai Pierino!!!”) serve in profondità Giovannino che ubriaca l’avversario (per applicare il medesimo trattamento a sé stesso solitamente preferisce attendere il postpartita) e piazza un cross pericolosissimo su cui lo stesso Manu non arriva per un pelo.
Se avesse evitato di tagliarsi i capelli, forse forse…
Un paio di minuti dopo Gio regala un’altra incursione offensiva prima di ricevere la standing ovation al momento della sostituzione con The King, che pur di esserci ha abbandonato un matrimonio a metà.
Al 93’ il Taco, giusto per non correre rischi visto che Mauri ha cominciato a risentire di un piccolo problema fisico, spazza quasi sulla linea una conclusione dei padroni di casa.
E così SuperTaco si accaparra il MaleSky di giornata.
Decisione davvero ardua quella su chi insignire per la partita odierna.
Save ha quasi cancellato dal campo il suo diretto avversario, uno che fisicamente era più alto e grosso del Bestiùn; Marino sta sfoderando una continuità monstre; Alessio scorrazzava come un furetto; Giovannino ne ha piazzati 2 e potevano essere 3; un altro che ne avrebbe messi in fondo al sacco 2 (più un assist) è Rossi; Mauri ha piazzato 3 interventi da applausi a scena aperta.
Però scelgo il Taco perché ha interpretato benissimo un ruolo che non ricopriva da parecchio, dando sicurezza a tutto il reparto.
Anzi, a dirla tutta, è sicuramente passato meno tempo dalla sua ultima rete che non da quando è stato schierato come libero…
…e ovviamente per esserci ha piantato in asso il lavoro (solo temporaneamente, non si è licenziato in tronco), ma questa cosa ormai non fa più notizia.
E a proposito di lavoro...
..adesso sotto con gli allenamenti, perchè sabato prossimo, 31 maggio, alle ore 20:30 ci attende il secondo impegno consecutivo con una delle formazioni retrocesse dalla Prima categoria.
Anticipo sotto le stelle da non perdere contro il Cercivento, in quel del campo Rop a Resia.
E dopo il "marchettone" pubblicitario fatto con larghissmo anticipo per vendere quanti più biglietti (e bibite e panini con salsiccia) possibili, vista l'ora e dato che domani è un altro dannato lunedì vi saluto come Edward R. Murrow: "Buonanotte e buona fortuna".

martedì 20 maggio 2008

CUGNO 26, COME IL SUO NUMERO DI MAGLIA!


Online il più presto possibile.
Nel frattempo, buon compleanno biat di un biat.

E' stata durissima, ma ce l'ho fatta.
Prima che scattasse il nuovo giorno, eccoti l'articolo (che fa) da "regalo"

Il lento ma inesorabile declino di Elio Madotto in questi 26 anni passa attraverso parecchie fasi, tutte importanti:

1) Elio = Totti, quando la chioma era fluente e rigogliosa e pareva un giovincello calcisticamente promettente.
Tendeva a fare il figo, in campo e fuori

2) Elio = Wes Scantlin, il cantante dei Puddle of Mudd. Per chi si ricorda il video di “Blurry” (era circa il 2001) non può che rammentarsi l’impressionante rassomiglianza e il fatto che fossero anni lieti e spensierati per il buon Cugno, bramato da tutte le ragazzine dei paesi in un raggio di 20 chilometri.

3) Elio = Zidane: il repertorio tecnico si arricchisce di numeri difficilissimi, ma lo scotto da pagare sono i capelli che iniziano ad accorciarsi e diradarsi (e non per il taglio del barbiere).

4) Elio = Super Mario. Come il protagonista del videogioco, si improvvisa idraulico per una notte. Non lo vedrete mai cimentarsi con tubi e chiavi a pappagallo, ma trova l’amore.

5) Elio = Rocco. Questo è un errore di battitura.

6) Elio = Cimino. Il ragazzo segue le orme dello zio. I supporter della teoria del complotto per anni hanno supposto che i 2 fossero la stessa persona. Del resto se Clark Kent si limita a togliersi gli occhiali quando veste i panni di Superman e nessuno lo riconosce, perché non potrebbe essere?

7) Elio = Spinter. Intraprende la carriera imprenditoriale. Lo scotto da pagare?
Sono più le ore che trascorre sul sedile del ragno che quelle passate a casa, inoltre diventa dipendente da caffeina e moment per tenere botta alle emicranie da straordinario.

8) Elio = Hemingway. In un momento di afflizione, verso le 00:00 di un venerdì, Elio disdegna una trasferta in quel di villa Bellina a Coritis adducendo la scusa che a breve sarebbe rientrato a casa. Al rientro della truppa (ore 03:00 circa), la accoglie con un “Qualcuno di voi si beve ancora un mojito con me ?”. Location in cui si svolge il tutto non è la Bodeguita del medio ma il bar del fratellino.

9) Elio = Alzheimer. Non più tardi di domenica mette sul piatto la prova definitiva che, con l’invecchiamento, si sta rincitrullendo. Tra le sue perle “Peccato che siete usciti dalla coppa, aspettavo solo che superaste il girone per tornare dall’infortunio e trascinarvi fino alla finale”, “In coppia con Giovanni arriveremo a 15 gol. Io ne prometto uno, per il resto si deve arrangiare”.

10 = ELIO! E’ il tuo numero, ciccio. Torna presto e nel frattempo tanti auguri.

PS mi raccomando, organizza una di quelle belle festicciole trasgressive a base di coca cola ed aspirina come ai tempi delle elementari.

sabato 17 maggio 2008

VAL RESIA - AMPEZZO 2-2 (primo tempo 0-1)


Pare proprio che questa sia la settimana dei grandi ritorni.
Dopo quello di Toppano, è la volta del nostro fotografo ufficiale Ranieri, "latitante" in valle (per quanto riguarda gli scatti calcistici) dai tempi dello spareggio con il Rigolato.
Avviso ai naviganti (o meglio, ai giocanti): radetevi con cura, pettinatevi per bene (come al solito non fate gli sbruffoni andando a chiedere il pettine al Cap. Per il gel invece rivolgersi a Manu), occhio che non vi rimanga incastrato fra i denti il grasso del prosciutto o qualche fogliolina d'insalata, sfoggiate il vostro miglior sorriso e... CHEESE, mettetevi in posa, perchè domani oltre agli 11 in campo, ci sarà anche Ranieri a scattare.
PS già che dovete imbellettarvi, dedicatevi anche alla pedicure, non si sa mai possa essere la carta a sorpresa che ci consentirà di perforare la porta, al momento inviolata dell'Ampezzo (con annesso risultato positivo, ovviamente).
VAL RESIA Barbarino, Coss, Perissutti, Cozzo, Saverio Madotto, Di Lenardo (Manu, l'Opossum sgouc), Bellina, Rossi, Alessio Buttolo, Micelli, Bortolotti

AMPEZZO Basso (Carlo Lenna), Denis De Monte, Vanni Candotti, Armando, Brunetti, Burba (Varnerin), Carlo Spangaro, Valter Lenna, Adami, Stefano De Monte
Il riscaldamento non porta buone notizie.
Il già acciaccato Gjova Goi deve rinunciare a scendere in campo e viene rilevato da un altro che non è propriamente al meglio della condizione, cioè il Capitano.
Le pessime notizie però non finiscono qui.
Pronti, partenza, via e dato che slavina (italiano aulico questo) che è un piacere, è subito il tempo di una doccia fredda in linea con quanto propone il tempo atmosferico.
E’ passato poco più di un minuto quando Burba fa da sponda all’indietro per l’accorrente Brunetti che scocca una conclusione da fuori area.
Sulla traiettoria ci sono ben due deviazioni che mettono definitivamente fuori causa Zano.
Neanche in un flipper guarnito di millemila respingenti...
L'incontro non è neppure cominciato e già si prospetta una salita in stile Zoncolan, vista anche la concomitanza con il giro d'Italia che ha da poco aperto i battenti.
La risposta non tarda ad arrivare e daniele Rossi, con il piede ancora fumante come neanche la 44 magnum dell'ispettore Callaghan dopo il gollonzo di coppa alla Pontebbana, spara da fuori una conclusione che Basso respinge in maniera incerta di ginocchio.
L'Ampezzo però appare più tonico e ben disposto sulla linea mediana e prova a pervenire al raddoppio.
Zano però è di tuttaltro parere e al 10' leva dallo specchio della porta una punizione che Carlo Spangaro aveva indirizzato a fil di palo.
Save decide di rispondere ai segnali lanciati dagli avversari e al 12' raccatta una palla-spazzatura allontanata dalla difesa e spara un tiro su cui Basso si allunga e respinge (corto) ad una mano, ma Giovannino è troppo distante per raggiungere in tempo questa sfera orfanella e l'estremo difensore può dunque bloccarla definitivamente.
Gli ospiti procurano ulteriori ulteriori brividi al 20': prima Cap intercetta quasi sulla linea un colpo di testa di Vanni Candotti (va specificato però, a suo merito, che Zano era appostato proprio dietro Cristian) mentre poi il nostro portiere vola a levare dall'incrocio dei pali un'incornata del più piccolo in campo, Burba.
Pur non giocando bene, ad ogni loro occasione rispondiamo per le rime.
Giovannino calcia una punzione al 26', ancora una volta Basso non si dimostra sicuro ma se non altro è efficace e la difesa poi lo salva dalla potenziale ribattuta dell'accorrente Cusic.
Burba viene nuovamente dimenticato dalla difesa e al 33', completamente indisturbato, indirizza fuori un colpo di testa da posizione favorevolissima.
Serve dire che poi l'occasione tocca a noi?
Ormai il trend della partita è questo.
Cec salta 3 uomini in progressione, va via sulla linea di fondo ma, invece che piazzare una biglia succosa per un Mauro più solo del protagonista di "100 anni di solitudine", opta per il tiro ma scarica addosso a Basso.
Il portiere ospite risente di un infortunio e chiede immediatamente il cambio.
Gli subentra Vanni Lenna.
Il finale di tempo è tutto di marca rossoblu.
Al 44' Mauro spizzica di testa su un angolo, Giovannino si avvita come neanche un contorsionista bulgaro e per poco non insacca con un movimento che sovverte parecchie leggi della fisica.
Probabilmente non ha segnato solo per la sua pigirizia, dato che in caso di rete avrebbe dovuto anche riscrivere parecchi libri di testo scolastici (e soprattutto andare fino in Sveziaa a ritirare il premio Nobel. Sì, va ben le valchirie, ma il generale Lorenzi è gelosa).
2 minuti dopo i punteros si invertono i ruoli. Gio procura l'assistenza con un bel cross a Maureto che tenta l'avvitamento di testa ma è troppo avanzato e il suo tentativo termina alto, seppure nemmeno poi di tantissimo.
Gio riparte nel secondo tempo come aveva concluso la prima frazione.
Sul suo nel suggerimento al 51' prima Mauro e poi il biondo arrivano leggermente in ritardo e l'azione sfuma.
Al 55' l'Ampezzo rimane in 10 per l'espulsione di Valter Lenna che, a palla lontana, rifila un madornale calcione da dietro a Cozzo (già nel primo tempo lo stesso giocatore era stato ammonito per avere "smaltato" Simo sulle reti di bordocampo. Va bene l'agonismo, ma ci sono dei limiti) e giustamente l'arbitro Sorrentino lo manda con largo anticipo in spogliatoio.
Mauro continua a imitare il suo idolo di parecchi anni fa, il Pampa Sosa, e spizzica a destra e sinistra.
E' il 58' quando prova a servire Ale ma questi è anticipato per un pelo dal subentrato Vanni Lenna.
Nonostante l'uomo in meno è l'Ampezzo ad apparire più determinato e fisicamente in palla, tanto che gli ospiti giungono in anticipo sul pallone nella maggior parte dei casi.
Cozzo effettua una discesa in bello stile al 62' e calcia a rete.
la sua botta è rimpallata in angolo ma l'arbitro non la rileva e dunque l'ampezzo può ripartire.
E' così che si giunge al raddoppio ospite (minuto 64), realizzato con un diagonale imparabile da uno smarcatissimo Adami.
Cap a fine partita (è troppo autoindulgente) si prenderà la responsabilità dell'errore e aggiungerà che gli ci vorranno minimo 3 giorni per sbollire la rabbia.
Dai Cap, eri mezzo azzoppato e hai comunque fatto il tuo.
Rossi prova a dare un segnale di riscossa con una delle sue conclusioni da fuori.
Il tiro è deviato e capita giusto giusto tra le braccia di Lenna in tuffo.
Giovannino prova ad imitarlo (nel suo caso su calcio da fermo) al 71' ma l'estremo difensore ospite alza con una mano in corner.
E' uno "strano" portiere il loro sostituto.
Rischia di andare in tilt su palloni apparentemente innocui, come un rinvio da oltre metà campo di Save, e sfodera interventi prodigiosi sui tiri più difficili.
Back to the chronic (non quella di Dr. Dre e Snoop).
Siamo rimasti con la palla finita in angolo.
Ecco, viene battuta, il Taco gira con una semirovesciata dal limite e..
..centra la traversa a portiere impossibilitato ad intervenire.
Sotto certi aspetti sembra di rivivere la partita dell'anno scorso.
L'incontro è molto spezzettato e lento in quanto i giocatori dell'Ampezzo non perdono occasione per simulare (va bene che oggi diluviava, ma non è che il campo da calcio si sia improvvisamente tramutato in una piscina dove tuffarsi allegramente) e rimanere a terra quanto più a lungo possibile.
Convinti di guadagnare tempo, non sanno che questa arma si rivelerà essere a doppio taglio...
Ma il perchè lo vedremo più tardi.
Nel frattempo ci pensa Lele all'80' ad accorciare le distanzecon uno dei suoi tiri impossibili.
Descrizione per sommi capi: tiro di controbalzo dal limite dell'area che si trasforma in una palombella vudù (altro che la "maledetta" di Pirlo, questa è la "carognata" di Cusic) e finisce all'incrocio dei pali.
E la gente sugli spalti comincia a cantare...
Ohi ohi, di solito non si preannuncia niente di buono per gli avversari in queste occasioni.
Appena 120 secondi sopo il portiere esce a vuoto, il Taco calcia a colpo sicuro ma la difesa si salva fortunosamente (una volta si sarebbe detto "per culo").
Da qui in poi non ci sono occasioni, giochiamo già da parecchio con il modulo 1-5-4 (Cap è uscito per fare spazio a Manu e dopo il 2-0 mister Rossi ha "traslocato" Cozzo in posizione di centravanti) e l'arbitro assegna 6 minuti di recupero.
Vi ricordate cosa ho detto dell'arma a doppio taglio?
Le svariate perdite di tempo vengono giustamente compensate da un recupero lungo.
Ma adesso riavvolgiamo il nastro.
Non si può evitare di menzionare in maniera particolare l'1 del modulo.
No, non Zano, peraltro bravissimo in più occasioni ma il mastro birraio Save (MaleSky di giornata) che a un certo punti si erge ad unico baluardo difensivo.
Problemi?
Ma dove, ma quando?
Ormai, con la nuova professione, è abituato ad essere circondato da avventori assetati che lo pressano costantemente, cosa volete che sia tenere testa all'intero reparto offensivo di una squadra di calcio?
Bazzecole e bruscolini, ovviamente.
Comunque...
94', (pen)ultimo minuto di recupero, corner!
Palla in mezzo, il Taco colpisce di testa ma ancora Lenna compie una parata impossibile.
Non fai neppure in tempo a proferire qualche colorito epiteto che arriva Manu (anche spingendo via lo stesso Alessio) a strozzartelo in gola e a tramutartelo in GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLL!
2-2 giustissimo (hanno segnato entrambi gli opossum - vedi foto in apertura) signori e panca al gran completo che balza in campo per esultare.
Mattia Bellina, nel post partita, dirà di non avere mai assisitito ad un'esultanza del genere ("invasione" delle riserve, gente che saltava sulle reti, tifosi ammassati a bordo campo... più o meno siamo nella norma) e la sua dichiarazione suona più o meno così: "Cercavo di uscire dal mucchio ma arrivava sempre qualcuno ad abbracciarmi o a ributtarmi dentro".
Dai Mattia, non fingere. Sapevi di raggiungere un branco di pazzi invasati quando hai firmato.
Frase della buonanotte, se mai servisse ripeterla, ancora una volta "LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI"

giovedì 15 maggio 2008

COPPA CARNIA: VAL RESIA - PONTEBBANA 1-1 e 4-5 d.c.r. (primo tempo 0-1)

Vista l’importanza dell’incontro e la posta in palio, Mister Rossi opta per adottare da subito un accorgimento prudente, per non dire quasi improntato al catenaccio.
Ops, dimenticavo una premessa necessaria.
Giacinto però decide che la miglior difesa è l’attacco e quindi propone dal primo minuto un tridente più acuminato di quello di Nettuno.
Io passo dal sabato in panca al mercoledì al chiosco e, sempre privo del blocco degli appunti, aumento il livello di difficoltà per redigere un resoconto puntiglioso.
Ma, come cantano i Finley tanto amati da Cusic, “Se lo vuoi, tutto è possibile…”
Quantità (di birre stappate agli astanti) e qualità (dell’articolo che addavenì) che potrebbero risultare inversamente proporzionali.

VAL RESIA: Zano; Marincilec (Bestiùn) – Gjova Goi (Rossi) – Save; Bellina – Thomas (Toppano) – Cozzo – Bellina (Ami) – Taco; Mauro – Cec (Giovannino) – OpossuManu

Il tridente è subito pungente dopo una manciata di minuti, Cec piazza la biglia in mezzo per Manu che calcia anche piuttosto bene ma l’intuizione di Cipollone è quella giusta quando battezza l’angolo su cui tuffarsi ed in 2 tempi riesce a bloccare l’insidiosa conclusione.
La Pontebbana passa in vantaggio alla prima occasione creata.
E’ circa il 10’ quando Marcon parte in velocità e si lascia alle spalle 3 marcatori.
Quando entra in area Cozzo prova il recupero alla disperata che gli riesce a metà.
Il difensore rossoblu leva la palla dai piedi dell’attaccante pontebbano ma la deviazione favorisce fortunosamente l’altro puntero biancoblu, Giuri, che si ritrova tutto solo a pochi metri dalla porta e incrocia il tiro sul palo più lontano per il vantaggio ospite.
La Pontebbana è galvanizzata dal vantaggio e crea altre due occasioni: sulla prima è in leggero ritardo un attaccante sul traversone a mezza altezza e dunque brividi decisamente contenuti, nel secondo caso è bravo Zano a rimediare ad una sua uscita leggermente tardiva respingendo a mani aperte il tiro scoccato da – se non vado errato – Marcon.
Cozzo, nell’inedita veste di esterno di centrocampo, spinge e soprattutto fa sentire la sua predominanza fisica in fase di contenimento, anticipando varie volte gli avversari per far ripartire l’azione.
Il Val Resia comincia a salire di colpi e la Pontebbana, che inizialmente sembrava atleticamente più avanti, comincia a patire.
Il primo a segnalare il “Ci siamo anche noi” è Bellina che va vicino al gol dell’ex.
A proposito di ex, Cipollone può passare a lasciare qualche ex voto in chiesa visto che è solo grazie al palo se la staffilata scagliata da Mattia non è entrata.
Mauro, pur agendo da punta centrale, si mette in luce nelle vesti di suggeritore e propone diverse belle biglie per i suoi colleghi di reparto.
Che il suo sia un tributo al lungodegente (ma forse a breve ricompare) assist man Elio?
Prova a sfruttare uno di questi passaggi Manu, che prima si vede opporre bene alla conclusione Cipolline e poi, da posizione molto defilata, non riesce ad inquadrare lo specchio della porta.
Alle sue spalle c’era un liberissimo Alessio, ma va dato atto che non era semplice vederlo.
I due continuano a cercarsi e trovarsi, creando svariati grattacapi e mantenendo molto alta la pressione sulla retroguardia ospite.
Ale svaria e Manu si fa vedere in veste di incursore.
A quest’ultimo manca solo un pizzico di fortuna per riuscire a concretizzare la mole di gioco prodotta, ma va dato atto che Cipollone ha sfoggiato una prestazione eccellente.
Nel secondo tempo bussa per prima alla porta la Pontebbana.
Il sottoscritto non vede una beata mazza, in quanto sente in rapida successione “4 birre, per favore” (e prontamente esegue) e subito dopo “Che parata”
Evidentemente Zano, da buon portiere, non ha aperto, sfoderando le sue qualità su una conclusione di Marcon.
A qualcuno, da fuori campo, pare di intravedere una vecchia conoscenza sul terreno di gioco.
Chi sarà mai?
E’ lo stesso signore che, martedì pomeriggio, quando gli ho scritto “Ho saputo da fonti certe che domani sera arrivi su” ha risposto con uno splendido “Mi mancate troppo, bast***di”.
Già che c’era non si è limitato a fare da spettatore ma ha casualmente caricato in auto il borsone con il necessaire da giuoco e così, a un po’ di mesi dallo spareggio salvezza, riveste la maglia del Val Resia il signor Toppano Roberto.
E’ passato del tempo, sono cambiati dei giocatori, ma sembra che Top non se ne sia mai andato.
“Gira” e fa girare bene la squadra, dispensando dei tocchi raffinati che non sono delle “fighettate” fini a loro stesse ma gesti spettacolari e nel contempo funzionali all’azione di gioco.
Pare che la sindrome che lo ha colpito sia contagiosa e si sia estesa ad un altro signore, più o meno suo coetaneo…
Mi pare un buon indizio…
Ma ora torniamo alla cronaca della partita.
C’è poi uno schema su calcio di punizione che porta alla conclusione il principe delle conclusioni di “giustezza”.
Il Taco liberato al tiro scarica una mina dalla lunga distanza e Cipollone è bravissimo nel distendersi e a togliere la palla dall’angolino basso a cui era indirizzata.
La pressione è costante,
Daniele Rossi decide di siglare la sua prima rete con la nuova maglia in una partita che è sentita giusto quel filino e lo fa con un neuro-gol.
Neuro perché, avendo a disposizione più opzioni, attiva i neuroni e tra le varianti A) La passo ad un compagno, B) Tiro in porta e C) Piazzo il cross in mezzo (per inciso: sceglierà la seconda) fa, come Spike Lee nel suo film, la cosa giusta e Neuro perché da essa fa uscire un gol pazzesco.
Conclusione improvvisa e violenta da lontanissimo che prende la traiettoria giusta, quella di una stella cadente che impatta all’incrocio dei pali più lontano.
Che dire? Ottima scelta, Daniele!
Se i rossoblu ci credevano prima, figurarsi ora…
Manu continua il suo personalissimo duello con l’estremo difensore biancoblu ma è sempre quest’ultimo ad uscirne vincente.
A circa un quarto d’ora dalla fine Marcon cerca di prendere d’infilata la difesa resiana ed allora Cozzo, per evitare ulteriori rischi, lo strattona per la maglia fermando la sua galoppata.
Per l’arbitro Stefanutti è rosso diretto, in quanto considera Simo ultimo uomo su una chiara azione da gol.
Forse poteva limitarsi al giallo, visto che l’azione è avvenuta sulla fascia ed in mezzo stava rinvenendo Save, ma la decione tutto sommato può anche starci.
La direzione dell’incontro è stata comunque impeccabile.
E, quando viene da pensare che con l’uomo in meno la Pontebbana potrebbe ricominciare a farsi pericolosa, ci pensano i 10 rimasti in campo a sovvertire il teorema.
Sono i ragazzi di casa a sfiorare più volte il raddoppio, per la Pontebbana c’è da segnalare, a pochi minuti dal fischio finale, l’incursione di un puntero a cui si fa incontro Zano e gli respinge la conclusione.
Arriva poi il triplice fischio finale che sancisce l’1 a 1.
Si parte così, come previsto dal regolamento della Coppa Carnia, con la lotteria dei rigori e cominciano a calciare gli ospiti.
Il primo rigorista spiazza Zano, per noi batte Giovannino e, ovviamente, è come una polizza assicurativa. Gol.
I riflettori sono accesi ma le luci della ribalta convergono tutte su Zano quando vola alla sua sinistra per bloccare il secondo rigore degli avversari.
Daniele Rossi ha la ghiotta occasione per iscrivere ancora una volta il suo nome nell’elenco dei marcatori della serata e, contemporaneamente, condurre in vantaggio il Val Resia.
Prende la rincorsa ed opta per una conclusione bassa e centrale, il portiere è già a terra ma con un ottimo riflesso riesce a salvarsi respingendo con il piedone.
Nulla di fatto, è ancora pari.
Il terzo rigore è battuto angolato, Zano riesce quasi a respingerlo ma non ci riesce per pochissimo.
Visto che la Pontebbana è avanti, ci pensa Top a ripigliarla.
Rigore “fast food”, rapido e indolore (perlomeno per quelli che indossano i suoi colori di maglia).
Appoggia la palla, prende una rincorsa breve, parte al trotto e – noblesse oblige – la piazza dentro con la freddezza dell’iceberg che ha inabissato il Titanic.
La sua segnatura non era neppure quotata dai bookmakers.
Marcon calcia il quarto penalty molto bene, riuscendo a far tuffare Zano dal lato opposto a quello dove posiziona il pallone.
Subito dopo gli fa da contraltare Ami.
FF, al secolo Futurama Forgiarini, mentre il compagno si reca sul dischetto vaticina: “Vedrete che calcia e segna come ha fatto con la Moggese”.
Signori e signore, pronostico azzeccato.
E arriva poi il momento topico, il quinto rigore.
Giuri segna e, mentre rientra verso la metà campo, prima si porta il dito sulle labbra, poi la mano all’orecchio
Fino a qui comunque nulla di male nè di originale, è una presa in giro che ci può stare, così come i fischi che il pubblico di casa gli rivolge.
Poi però il giocatore in questione propone ripetutamente altri due gesti da “mimo” decisamente volgari e gratuiti.
Chapeau bas ai supporter rossoblu, che pensano già a caricare il proprio tiratore e non perdono tempo con il provocatore pontebbano.
Questo è tifo!
Il giocatore in questione si è comunque preso un bel rischio.
Gli va di lusso che Manu, seguendo i dettami di Save (“Sbaglia tu, che sennò il prossimo a calciare sono io e la figuraccia tocca a me”. Tranquillo biondo, ieri c’era un esperto nel ruolo e non indossava certo una casacca rossoblu), non infili il suo penalty.
OpossuManu non ripete quanto proposto l’anno scorso contro il Cavazzo perché durante la sua rincorsa il portiere è bravo a non buttarsi in anticipo, costringendo l’attaccante resiano ad esitare un attimo di troppo che gli risulterà poi fatale.
Peccato, perché già in partita Malic junior la rete l’avrebbe meritata.
Usciamo dalla Coppa dopo una bella prestazione e, soprattutto, a testa alta.
MaleSky veloce veloce a Toppano. Spettacolo in campo il suo!
Il pensierino finale: le aquile resiane si abbassano al livello di un pollo solo quando si tratta di andare a mangiarlo da Contato.
PS Per gli interessati, nel post di Comeglians - Val Resia sono già presenti parecchi commenti sull'incontro di Coppa Carnia.

martedì 6 maggio 2008

COMEGLIANS - VAL RESIA 3-3 (primo tempo 1-1)


Comunicazione di servizio: l'incontro è anticipato alle ore 16 di sabato 10 maggio, presso il campo sportivo di Comeglians.
Questo consentirà ai nostri pueri cantores (Maurinho, Smrt, Manu, Cusic) di dare il massimo in campo per poi andare ad ascoltare i loro idoli del Coro SAT che si esibiranno dalle 20:30 presso la chiesa di Prato di Resia.
Per chi fosse interessato ad unirsi a loro, per motivi di melomania o semplicemente per strappare un autografo ai giocatori rossoblu, può acquistare i biglietti in prevendita (15 carte) presso il Bar alla Speranza di San Giorgio di Resia (0433 53057 oppure per informazioni contattare la Pro Loco allo 0433 53353 ).
Io continuo a preferire un vecchio e sano rave che degenera in after hour, ma visto che tra gli organizzatori ci sono anche i Fantastici 4 di cui sopra, noti pure (assieme ad altri) come "Amici del canto", mi pareva giusto pubblicizzare i loro sforzi.
Nel frattempo, se volete, potete continuare ad inserire i vostri commenti nel post precedente dedicato alla prima vittoria in campionato.
A sabato!
Più che doverosa premessa: vista la mole di infortuni, fastidiucci vari che stanno affliggendo gran parte della squadra ed alcune assenze il sottoscritto ieri era in panca in versione utilizzabile (ma fortunatamente non ce ne è stato alcun bisogno).
Quindi appunti zero, il tutto affidato alla memoria.
Mancheranno i tempi e un po’ di precisione sugli autori delle singole giocate, ma cercherò di fare del mio meglio.

VAL RESIA: Zano; Cozzo – Save – Marino Buttolo; Taco – Bellina – Rossi (The King) – Giovannino – Cusic (Manu); Alessio Buttolo – Borec

La prima occasione della partita è per i padroni di casa dopo circa 10 minuti.
In seguito ad un batti e ribatti un giocatore comelino (o come-si-dice) leggermente defilato sulla sinistra dell’area di rigore ha tra i piedi un buon pallone ma spara altissimo.
E’ poi il turno di Alessio di potersi involare verso la porta della compagine carnica ma Ale, invece che prendere l’autostrada davanti a lui, piglia lo svincolo e si allraga troppo per concludere.
Ale riesce comunque ad assistere Forgiarini ma la conclusione di quest’ultimo è centrale e Stua para agevolmente.
La partita non è propriamente bellissima in queste fase iniziali.
Il campo molto stretto, il ricorso eccessivo al lancio lungo e la conseguente latitanza di fraseggi tra compagni, un Cusic in condizioni fisiche precarie fin dall’avvio (non riusciva a crossare o ad effettuare cambi di gioco, limitandosi a passaggi corti) che lo costringeranno ad uscire in anticipo, un centrocampo che è stato spesso anticipato e Alessio non ancora al meglio dopo il rientro dal periodo di stop sono alcuni dei motivi preponderanti.
Tra i fattori che contribuiranno a rendere l’incontro molto spezzettato e non proprio piacevolissimo (seppure sul piano delle emozioni non ci sia nulla da ridire) ci sono anche un arbitro in giornata no, i giocatori di casa in preda a crisi di malcaduto (no, nessun caso di epilessia. Qui sta ad indicare una sinistra tendenza a finire ripetutamente a terra malamente, dove per malamente si intende con pessime capacità recitative) e autori di numerosissimi falli (ma c’era l’offerta della domenica. Era sanzionato contro il Comeglians solo uno ogni quattro. E così, nonostante 5 interventi bruttissimi – destinatari delle “gentilezze” in 3 occasioni Giovannino e le rimanenti se le sono spartite equamente Manu e Mattia Bellina – più Forgiarini uscito con una mano rotta, l’unico “giallo” comminato ai padroni di casa è stato per proteste Mah…).
Il Comeglians passa in vantaggio al 34’ grazie ad un qui pro quo tra difesa e portiere.
Un giocatore di casa è ormai chiuso sulla linea di fondo, Zano esce dai pali per farglisi incontro ed agguantare la palla ma senza chiamarla.
Cozzo, ignaro del tutto, tocca la sfera indirizzandola verso la porta ma non trovando il suo estremo difensore in zona.
Antonipieri riesce a sfiorare quel tanto che basta per consentire alla palla di rotolare lemme lemme in fondo al sacco.
Lo svantaggio scuote la squadra che ha una reazione d’orgoglio e comincia ad aumentare i ritmi.
Alessio potrebbe spizzicare una conclusione sporca di un compagno per trovare la rete ma, incredibilmente, invece che seguire la palla si dirige verso un avversario a terra.
Peccato che tutto questo slancio di onestà non verrà poi ricambiato in alcuna occasione.
I padroni di casa faranno un ricorso sistematico alla recitazione, con atleti a terra lamentosi e poi, non appena veniva assegnata la punizione, si rimettevano lesti in piedi per ripartire come saette.
E’ calcio, non commedia dell’arte.
Ale, genuinamente, più volte mette fuori la sfera su queste sceneggiate tanto che qualcuno ipotizza miri a vincere qualche riconoscimento per il fair play mentre è solamente vittima di una “fregatura”.
Comunque sia, i locali rimangono in testa solamente per una decina di minuti.
Giovannino prende palla, salta un paio di uomini e poi decide di pennellare il capolavoro della giornata.
Appena parte il suo bolide ad incrociare che ha per coordinate d’arrivo il “sette” della porta difesa da Stua, dalla panchina si sente una premonizione collettiva: “Questo è gol”.
Ed infatti…
Nel suo percorso la bordata potrebbe trovare ad ostacolarla un difensore ma questi, vista la viUUUlenza della conclusione, non potendo infilare la testa nella sabbia come uno struzzo la ritrae come una tartaruga nel guscio e se la cava con una leggera scalpatura, mentre il portiere non può che rimanere pietrificato ad osservare la palla che gonfia la rete.
Dalla panchina del Comeglians qualcuno commenta con “Questi non sono gol da prendere”…
Prego?!?
Una gemma rara del genere, una di quelle conclusioni balistiche che ti fanno esclamare “Mamma santissima” e che probabilmente anche un certo signor Buffon Gianluigi se la sogna di andare a pigliare viene classificata in questo modo?
Vabbè che non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace e che ognuno può avere la propria personalissima visione del calcio, però…
Lo stesso di prima, probabilmente stizzito perché la panchina resiana in visibilio per la prodezza di Gio schizza al gran completo in campo per esultare, se ne esce con la seguente frase: “Non è ancora finita!”
Ahia, mi sa che gli si è ritorta contro…
Una ripartenza veloce dopo circa dieci minuti del secondo tempo mette Forgiarini tutto solo davanti a Stua.
Il portiere di casa parrebbe battuto ma, come già all’andata dell’anno scorso riesce a trovare un intervento con il piede che gli consente di salvarsi.
Il Comeglians si riporta in vantaggio al 58’ sfruttando la prima vera occasione (regalata) del secondo tempo.
La palla è di un giocatore rossoblu sulla linea dell’area grande solo che, per pensare sul da farsi, non spazza subito e consente ad Intilia di rubargli palla.
Questi spara un potente diagonale che coglie il palo, il rimbalzo gli riporta la sfera tra i piedi e, sempre indisturbato in quanto nessun difensore è rinvenuto su di lui, non spreca la chance supplementare concessagli.
Il pareggio arriva ad un quarto d’ora dalla fine.
Rossi si incarica di battere l’ennesimo corner della giornata e lo fa calciando direttamente verso la porta.
Alessio, oggi decisamente abulico, da buon bomber anche in una giornata no trova il modo di iscrivere il suo nome nel gabellino dei marcatori con una deviazione sottomisura.
Pare ci si possa preparare per l’assalto finale ma all’83’ è nuovamente il Comeglians a riportarsi avanti.
Tutto parte da una palla persa da Forgiarini sulla linea di metà campo, i giocatori di casa sbagliano il passaggio ed allora Rossi si rimpossessa della palla, subisce due contatti fallosi ma per l’arbitro (che oggi ha diretto in maniera decisamente casalinga per tutta la durata dell’incontro) è tutto regolare.
Il giocatore del Comeglians entra in area e qui arriva Save che, da buon miscelatore di cocktail, prende con una scivolata in parti più o meno uguali cuoio, gamba e ciuffi d’erba.
Sarà lo stesso biondo ad autoaccusarsi, definendo la sua scelta così “Disastro”!
Il rigore viene trasformato da Michele Gusetti e di nuovo ci si ritrova a dover rivestire il ruolo di inseguitori, a soli 7 minuti dal 90’.
Dopo l’anticipo di settimana scorsa con l’Ancora riproponiamo il format di “Ultimo minuto” e relativo finale thrilling.
E’ tempo, ancora una volta, di non mollare.
5 punte in campo, atteggiamento decisamente spregiudicato e chi ti trova il gol del pareggio all’89’?
Un difensore, ovviamente.
Gli annali del calcio che riguardano la sua precedente nonché sola segnatura in carriera hanno le pagine ormai ingiallite da tanto tempo è passato.
Chi sarà mai a pareggiare?
Super Marino But-to-lo!!! Un aquilotto della Val Resia, un corvo di Stolvizza si trasforma in rapace dell’area di rigore e, seguendo la regola del non c’è 2 senza 3, con una perfetta spaccata si avventa sulla punizione messa in mezzo da Maurino (la sua ragazza, presente tra il pubblico, alla fine dell’incontro gli chiederà se ha giocato. Ma come? Piazza l’assist del 3-3 e gli chiedi se ha giocato? Sono cose che possono mandare in crisi una coppia!) insacca e riagguanta per l’ennesima volta la squadra di casa.
Mary(no) applica alla perfezione il suo teorema.
In una partita, schierato come difensore, ad un compagno che lo richiama per le sue scorribande troppo frequenti nella metà campo avversaria ribadisce con un: “Dobbiamo essere imprevedibili”.
Ma l’imprevedibilità che si è dimostrata così fruttuosa nell’occasione del pareggio, viene elargita ad ampie dosi anche al 93’.
E’ lo stesso Marincilec a recuperare un pallone all’altezza della propria trequarti e che, sotto pressione per il possibile arrivo di un avversario, non si rifugia nel canonico fallo laterale ma spara una legnata direttamente in calcio d’angolo.
La panchina di oroscopisti (o si dirà oroscopatori?) ancora una volta ci azzecca con i presagi.
Se in occasione del gol di Gio erano stati positivi, stavolta sono nefasti.
“Vedrete che questo errore lo paghiamo a caro prezzo” è la previsione più ottimista.
Il corner viene battuto, Save ribatte e viene letteralmente cappottato da 3 avversari (ma per l’arbitro è nuovamente tutto regolare… Vabbè!), un giocatore del Comeglians trova la deviazione potenzialmente vincente in mezzo alla sarabanda ma…
…ci mette letteralmente lo zampino il Mimi che accenta l’ultima vocale del suo soprannome e, come la pallavolista dell’omonimo cartone animato, colpisce la sfera con la mano evitando la rete.
L’arbitro se ne accorge e, inevitabilmente, lo espelle e decreta il rigore.
Dopo una discussione interna fra i calciatori di casa su chi debba incaricarsi dell’esecuzione, è Zanier a portarsi sul dischetto.
L’anno scorso è stato la nostra bestia nera, con 3 reti in due incontri che hanno fruttato ai suoi 4 punti.
Parte la sua rincorsa, calcia e…
…sforna un’esecuzione davvero pessima, con la palla che termina alta e senza neppure inquadrare lo specchio della porta.
Come dicevano i Metallica “And justice for all”, il tutto accompagnato da un sobrio delirio di panchinari (mister, sostituti e sostituendi) e tifosi rossoblu.
C’è a malapena il tempo per Zano di rinviare e la partita termina.
Che soddisfazione strappare questo punto, anche se è mista al rammarico per cui, evitando certi errori, si sarebbe potuta portare via l’intera posta in palio.
Ma viste come si erano messe le cose va benissimo anche così.
E adesso avanti con gli impegni successivi, che la prossima settimana raddoppiano.
Mercoledì 14/05/2008 al campo Rop, ore 20:30, – dopo un anno di assenza – torna per la Coppa Carnia il derby Val Resia – Pontebbana.
Chi predomina (al termine dei 90 minuti oppure ai rigori, visto che in caso di pareggio si ricorrerà ai penalty per decretare il vincitore) supera il turno ed accede agli ottavi di finale.
L’altra partita in cartellone è quella di campionato, dopo 2 anticipi torniamo a giocare di domenica.
La sfida si giocherà in casa (ore 16) e ci vedrà opposti all’Ampezzo.
Prima di chiudere tributiamo il MaleSky a Marino.
Ruba la scena al coro della SAT di Trento e sulle note rossiniane del “Barbiere di Siviglia” si propone come il factotum della città.
Difatti fa (quasi) tutto lui.
Prima di scendere a Bassano per l'adunata alpina ringhia in difesa, è autore di numerosi anticipi sugli attaccanti avversari, segna la rete del 3-3 dopo un’astinenza quasi monacale dal gol (ma i maligni dicono che la sua non fosse una spaccata bensì un tentativo di falciare qualche avversario con una scivolata, come ai bei vecchi tempi), manda in angolo (a fine match commenterà “Ho cercato di farla rimpallare su uno dei loro per prenderci la rimessa a favore”. Solo che non c’era nessuno nella direzione in cui ha calciato!) quella sciagurata palla da cui poi nascerà il secondo penalty dei padroni di casa.
A tal proposito…
A me piace pensare che il rigore non sia stato calciato fuori dal giocatore del Comeglians per un suo errore ma, vista la ricorrenza di un anniversario molto particolare e sentito che cade in questi giorni, che ci abbia messo il suo “tocco” dall’alto un amico. Speciale e sempre presente.

sabato 3 maggio 2008

VAL RESIA - ANCORA 2-1 (primo tempo 1-0)


In attesa di trovare il tempo per assemblare i pezzi dell'introduzione, direi che per la prima di campionato si può aprire utilizzando una frase di quel Rossi tanto caro al presidente Valente (intendo Vasco, ma vi assicuro che Giacinto arriva secondo solo al fotofinish): va bene anche così, senza parole.
Per stavolta possono bastare i numeri e io sono piuttosto bravo a darli.
Uno fisso. E basta!

E ora invece, spazio all'articolo(ne).
Novembre, dicembre, gennaio, febbraio: i mesi in cui va in onda l’altro Carnico.
Quello dei viaggi di fine campionato, organizzati da quasi tutte le squadre, indipendentemente dall’esito della stagione.
Perché alla fine il Carnico è anche questo: essere prima amici che compagni di squadra e fare una bella uscita collettiva per ridere, scherzare, ricordare la stagione trascorsa e fare festa tutti assieme.

Quello invidiato dai giocatori del campionato collinare, perché i loro colleghi della montagna l’inverno lo passano al calduccio (è anche vero che magari si sono fatti più di qualche partita sotto il solleone rovente di agosto. E in caso di cattivo risultato, allora sì che si può parlare di sconfitte cocenti).

Quello in cui ci si può concedere una fetta di panettone o un calice di spumante in più, perché tanto non si gioca e la preparazione inizialmente servirà anche per smaltire qualche chiletto di troppo accumulato.

Quello in cui le consorti e le ragazze benedicono perché finalmente godono della compagnia dei propri compagni di cui avevano iniziato a dimenticare perfino i tratti somatici, vista la costante assenza dovuta agli impegni “pallonari”.
Quello in cui le compagne o le mamme ringraziano doppiamente soprattutto perchè non devono più dannarsi a fare lavatrici su lavatrici di calzettoni, magliette e pantaloncini sporcati durante gli allenamenti.

Quello delle chiacchiere da bar (alla fine torna sempre in ballo questo luogo, vero e proprio centro di gravità permanente attorno a cui si svolge il moto di rivoluzione del Carnico) su acquisti, cambi di assetto societario o al timone della squadra.

Quello in cui i più scaramantici mantengono fede alle promesse fatte, pagando dazio ai vari ex voto o applicandosi in fioretti e rinunce.
Questo Carnico apparentemente è fermo ma Leonardo avrebbe commentato con un “Eppur si muove”.
Ricomincia a prendere vita verso marzo, con le compagini che si riuniscono e cominciano la preparazione, seguita via via dalle prime amichevoli e dalla “preparatoria” Coppa Carnia.
E poi…
E poi arriva maggio e si comincia a fare sul serio.
Ricomincia la stagione del Val Resia.
Siete pregati di raddrizzare lo schienale e allacciare le cinture di sicurezza.
Si parte…

Qualche settimana fa sul Gazzettino è apparso l'articolo che riporto di seguito per presentare il Val Resia versione 2008:

"C'è sempre un ingrediente principale in ogni ricetta e nella filosofia culinaria di ogni cuoco. Nella dispensa del Val Resia degli ultimi due anni il sapore dominante è stato quello dell'entusiasmo. La storica promozione ha funto da traino e il carattere così stimolato ha fatto il resto, risollevando la squadra da un avvio non proprio ottimo a una salvezza agguantata in extremis nello spareggio contro il Rigolato, che ha distrutto una favola e ne ha salvata un'altra. Anche quest'anno il gusto sarà quello del gruppo e dell'entusiasmo, ma l'accoppiata su cui si punterà "in tavola" sarà data da continuità e speranza in un pizzico di fortuna in più. «La squadra non era male - sottolinea infatti giustamente il presidente Paolo Valente - e anche per questo ci è sembrato giusto non effetuare particolari cambiamenti, puntando sempre sulla nostra strategia locale mirante in primo luogo a far crescere i nostri ragazzi e sperando di raggiungere la certezza della seconda categoria con qualche patema in meno». Le sensazioni sono buone, a quanto pare, nella squadra che quest'anno sarà guidata dalla panchina da Giacinto Rossi, che ha portato con se dallo Stalis anche il figlio Daniele, con la sua qualità di centrocampista. Sempre a centrocampo, conformemente alla filosofia "giovani del posto", prenderà posto il diciottenne Mattia Bellina, mentre in atacco si inserirà un altro elemento proveniente dalla diaspora Stalis, vale a dire Ivan Forgiarini, lo scorso anno vistosi poco per infortunio. Alla corrente in entrata non farà da contraltare nessuna corrente in uscita. Tutti confermati in sostanza, con il solo Toppano a non poter garantire una presenza così assidua. Insomma, appare chiaro che l'esperienza accumulata dall'organico 2007 unita a quel paio di innesti mirati è la via scelta dalla dirigenza resia na, della quale sono entrati a far parte anche alcuni giocatori e in cui il ruolo di vicepresidente è stato assunto da Cristian Di Lenardo. Nuovo nome anche per il ruolo di direttore sportivo, non più coperto da Micelli e assunto da Giovanni Goi".

Prima della partita invece è arrivato un pensiero via sms da parte dell'ex mister Claudio Fortunato. Il testo recitava:

Ho trascorso 3 anni fantastici con voi, ho apprezzato il vostro modo di essere, l'amicizia e la bellezza della valle. RICORDATEVI CHE LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI. Tramettete i vostri valori ai nuovi arrivati e avrete un futuro ricco di soddisfazioni. Oggi come ieri e domani più di oggi, più che mai FORZA VAL RESIA. Mandi, Fortu e famiglia.
E poi è arrivato l'attimo tanto a lungo atteso, quello della partita.
A precedere il fischio d'inizio c'è un doveroso minuto di raccoglimento per ricordare la tragica scomparsa del piccolo Elia Chiapolino che avrebbe dovuto iniziare la sua avventura nel mondo calcistico con i pulcini dei Mobilieri Sutrio.

VAL RESIA: Barbarino; Saverio Madotto - Goi - Cozzo; Bellina - Di Lenardo (Not, Marino Buttolo) - Rossi - Coss - Perissutti; Forgiarini (Bortolotti) - Micelli

ANCORA: Plazzotta David, Fanzutti (Plazzotta Maurizio), Martin, Bellina, Clapiz (Not), Solari, D’Agaro, Cappellari, Intorre (Fachin), Casali

Le emozioni stagionali partono al 10': Giovannino si rende autore di un gesto tecnico squisito (stop e girata al volo) all'altezza del dischetto ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Golazo rimandato dunque.
Poco prima del quarto d'ora Cap comincia con le prove tecniche di rete staccando indisturbato dentro l'area dei "marinai" ma anche nel suo caso la mira non è delle migliori.
L'Ancora si rende molto pericolosa al 28' con Cappellari che di testa coglie il palo, va detto però che Zano sembrava ben piazzato nel caso la conclusione fosse terminata nello specchio della porta.
Il Taco calcia una punizione che dalla fascia spiove in area, Giovannino passa "casualmente" in zona ma non riesce a concludere in quanto la palla sul rimbalzo è troppo alta per le sue leve.
Tre minuti più tardi Casali stacca indisturbato ma indirizza alto, senza impensierire Zano.
Al 35' Giovannino viene atterrato in area, Cap toglie ogni dubbio e spazza via qualsiasi polemica possa nascere con il tocco felpato che vale l'1 a 0.
Difesa ospite su quest'azione come le temperature minime di Vladivostok: non pervenuta.
Più tardi Cap dovrà uscre per infortunio (rottura dell'unghia dell'alluce. No ragazze, non è proprio come spezzarsi un'unghia in fase di manicure).
Il ruolo si rivelerà maledetto perchè anche il subentrante Mimi dovrà uscire anzitempo per problemi fisici, rilevato da Marincilec.
Al 39' azione prolungata molto bella ma al contempo troppo difficile da descrivere nella sua interezza, comunque al suo interno Giovannino tenta una rovesciata e il iro a giro dal limite di Rossi è flipperato dalla difesa che riesce a salvarsi.
Un minuto più tardi Cappellari sembra non poter creare insidie, stretto in marcatura da 2 uomini in rossoblu ma è proprio il giocatore ospite ad uscire vincente dal duello aereo che termina con una palla che termina sul fondo e qualche brivido che corre lungo le schiene.
In chiusura di frazione è sempre Cappellari a penetrare in area, ma arriva Gjova Goi con una scivolata da 8 pieno a ribattere la conclusione potenzialmente molto pericolosa.
La ripresa si apre con il Val Resia che preme sull'acceleratore per confezionare il raddoppio.
Giovannino avrebbe una buona occasione per timbrare il cartellino al 50' ma la sua galoppata solitaria verso l'area viene interrotta per un fuorigioco inesistente.
Non si replica un minuto dopo: Bellina vede il movimento del bomber e lo mette in rampa di lancio con un passaggio filtrante ben calibrato.
Gio entra in area ed esplode una gran botta che lascia di sasso il portiere e un difensore a cui non riesce l'intervento in extremis (ma più che altro in ritardo, visto che interviene in scivolata un bel po' dopo che Bum Bum Micelli ha scagliato la sassata del 2-0).
Al 58' Zano esce a vuoto su un cross, Goi però presidia la zona e sembra controllare l'uscita del pallone sul fondo ma un attaccante riesce a sovrastarlo pur senza centrare la porta.
Al 62' D'Agaro è tutto solo in area ma si mangia un'opportunità clamorosa sciabattando larghissimo. Baciamo le mani e sentitamente ringraziamo, anche perchè più tardi fa dei proseliti.
Scocca il 73' quando Martin decide di seguire il (poco) buon esempio del compagno quando una carambola nel cuore dell'area gli fa giungere sui piedi un pallone che poteva essere sfruttato meglio.
All'80' la difesa rossoblu lascia colpevolmente tre uomini completamente liberi nell'area piccola: Cappellaro va per l'ennesima inzuccata di questo sabato e trova quella vincente nonostante Zano riesca a toccare la palla.
L’Ancora si galvanizza e cerca di profondere tutti i suoi sforzi alla ricerca del pareggio, ma la difesa si riorganizza e, ben supportata dal sacrificio dei centrocampisti, azzera i rischi.
Ci sarebbe anche l'occasione per chiudere i giochi se il direttore di gara assegnasse il rigore a favore di Giovannino, steso in area mentre protegge palla.
Non è così e allora al 91' si trema, perchè su un lungo spiovente Cappellari si inserisce e da distanza ravvicinata tocca al volo ma il suo esterno, in quanto tale, coglie solo l'esterno della rete (questa frase mi ricorda le disquisizioni calcistiche spinteriane: "Tira un tiro").
E così negli spogliatoi, dopo tantissimo tempo, si sentono nuovamente le note di...
...come? Dite quelle di "La gente come noi non molla mai?".
Sì, certo, anche, ma quelle non le abbiamo mai messe "in naftalina".
No, stavolta è stato il turno di un lieto ritorno, eseguito con allegria e smodata ironia quando tutti intonano: "Primi in classifica!"
Adempio agli ultimi obblighi con il MaleSky di giornata: Mattia Bellina, grintoso, propositivo, bravo nei rientri, sopravvissuto a un'entrataccia killer e soprattutto assist man. Se il buongiorno si vede dal mattino (oddio, in realtà avremmo giocato di pomeriggio ma comunque il concetto è chiaro)...
E poi tutti a prendere parte ad una festicciola che, personalmente, credo sia uscita discretamente bene.
Ps a proposito, ancora grazie per il regalo (ah, dimenticavo, siete pazzi! ) ma soprattutto per i 3 punti (cosa avevo detto?) e per avere accettato l'invito.
Però come mai domenica mattina la maggior parte dei giocatori non era presente allo scatto della foto di squadra ufficiale?