venerdì 31 agosto 2007

SAN PIETRO - VAL RESIA 3-2 (primo tempo 0-2)

Questo giro niente intermezzo con il post infrasettimanale.
Il materiale non manca, si prova a spezzare la routine per vedere se così va dritta.
E adesso lasciatemi stare, che devo andare a fare un’offerta su ebay per accaparrarmi una zampa di coniglio che potrebbe risultare indispensabile alla causa.
Comunque è arrivato il momento della trasferta - incubo che prima o poi tocca a tutti.
A San Pietro o hai dei parenti o ci vai per lavoro. La terza ipotesi francamente è fuori portata. Dai, obiettivamente rappresentano le colonne d’Ercole di greca memoria di questo campionato Carnico.
Se proprio ci vogliamo rifugiare in corner con le giustificazioni per raggiungere la località veneta possiamo integrare anche una spedizione punitiva a recuperare dei soldi prestati a qualche scroccone frequentatore di lunga data del mitico profeta.
Neanche i templari che andavano alle crociate affrontavano simili viaggi.
E per rimanere in tema religioso, l’espressione “raggiungere San Pietro” ti fa venir voglia di mettere le mani in tasca fingendo di cercare le chiavi per darti una bella toccata antijettatoria.
In vista dell'esodo monstre domenica sera un bel poker di menti pensanti stava già attrezzandosi per avvantaggiarsi sul gruppone, in partenza per il Veneto nella prima mattinata di domenica.
I geniacci miravano a conquistare (cima) Sappada, ma soprattutto l’enoteca-grappoteca di Franz già venerdì sera, pernottando in loco (inteso come Sappada si spera, ma un potenziale degeneramento della situazione avrebbe anche potuto trasformare l’interno del locale come luogo in cui mettere a giacere le stanche mebra).
Sabato di chill out e sgranchimento delle ossa sempre nell’amena località sciistica, magari con pranzo alla baita della pista nera, dove l’anno scorso è andata in onda la “grande abbuffata”.
Incidente diplomatico sfiorato tra la squadra, messa a dieta ferrea da mister Fortunato, e i propri sostenitori.
Come mai?
Se si comparano i menù si comprende velocemente il perché.
AS VAL RESIA
Insalata mista (poco condita)
Pasta corta (e scarsa) al pomodoro
Fettina di carne bianca
Acqua minerale naturale o frizzante
(presenza di cestini di pane come le temperature minime della Siberia: non pervenuta)

SUPPORTER AL SEGUITO (che ovviamente rimarcavano ai giocatori le diversità alimentari)
Vassoio di affettati misti e formaggio
Gnocchi con ragù di selvaggina
Piatto della casa (cervo, polenta, funghi e vicino c’era ancora qualcosa)
Bisteccone (non Galeazzi) da chilo
Polenta e frico
Stuzzichini e frivolezze varie, come scrivono sui menù delle cene di gala(in realtà qua le cose erano ben più sostanziose e riempi pancia)
Ovviamente ad annaffiare il tutto c’erano copiose brocche di vino o boccali di birra, coca cola o similari per i più piccoli.
PS ora si può dire, tanto il fatto è caduto in prescrizione: qualche piatto abusivo e proibito è riuscito comunque a raggiungere le tavolate dei ragazzi, altrimenti c'era il rischio di vederli crollare in campo per qualche calo di zuccheri.

Comunque torniamo al presente.
Dicevamo sabato in relax e poi domenica arrivo in gran scioltezza e con pochi chilometri sul groppone in quel di San Pietro.
Alla fine però il buon senso ha prevalso e, viste le possibili nefaste tentazioni offerte dalla 2 giorni, si è deciso di annullare il programma.
Per i temerari che desiderano salire fino a San Pietro (probabilmente è qui che il pifferaio di Hamelin ha condotto a perdersi i bambini della fiaba) ad incitare la squadra ricordo che a partire da questa domenica e per tutto il mese di settembre le partite cominceranno alle 16:00.
Questo è una dei 5 incontri(ma è solo un ragionamento mio e che pertanto non segue una logica ben precisa o è avvalorato da qualche fondamento oggettivo) che probabilmente decideranno gli esiti del nostro campionato.
Domenica la strada è lunga, impervia e rischiamo di incontrare i troll di mordor in mezzo ai boschi dell'alta Carnia.
Si spera invece che i giocatori del San Pietro schierino delle difese un po' meno "strong" di quelle degli spartani alle Termopili.
Prima del fischio d’inizio c’è un dovuto minuto di silenzio.
Le formazioni iniziali presentano i seguenti giocatori.

SAN PIETRO
De Mario, Cesco, D. Pontil, A. Casanova, Soravia, Pradetto, De Bernardin, N. Pontil, D. Casanova, F. Pontil, L. Zolt (Cesco Bruno)

VAL RESIA
Pielich; Saverio Madotto – Goi – Scaravetto (Marino Buttolo) – Perissutti (Micelli) – Not – Molaro (Chinese) – Di Lenardo - Coss; Alessio Buttolo – Bortolotti (Pico)

La prima occasione gol è appannaggio del San Pietro al 9'.
Un uscita con i tempi calcolati male da Mauri consente ad un attaccante di casa di aggirarlo ma questi, quando si trova l’intero specchio della porta vuota davanti, calcia malamente sul fondo.
Colpa forse del terreno non propriamente splendido del campo di Presenaio, delle scarpe poco adatte o semplice errore di mira?
Non lo sapremo mai, lasciamo ai posteri l’ardua sentenza e per il momento si resta sullo zero a zero.
Sul rovesciamento di fronte Alessio si divora un gol a porta vuota, spedendo fuori di testa una palla semplice semplice.
Sono passati dieci minuti ed è una gara a chi sbaglia l’occasione più facile fino ad ora.
La via del gol la trova al 14' Molaro, con un gran tironzo da fuori che sbatte sulla traversa interna ed entra, suggellando un vantaggio tutto sommato meritato.
L'occasione successiva giunge al 20': cross dalla sinistra che taglia fuori 2 difensori, Cusic entra in area ma il suo tentativo va alto.
Un minuto dopo Alessio vince il duello in velocità con l'avversario ma conclude tra le braccia del portiere in uscita.
Il San Pietro si rifà vivo dalle parti di Mauri al 29' su azione di corner.
Lo stacco del giocatore cadorino è pericoloso ma il nostro portiere è ben piazzato e blocca in tranquillità.
Il raddoppio giunge al 31’: punizione ricevuta da Mauro che si gira rapidamente e gira in mezzo un pallone che il portiere del San Pietro abbranca in presa bassa ma poi, incredibilmente, si lascia sfuggire.
Alessio è nei paraggi, anticipa un difensore e l’autore dell’errore precedente si ritrova davanti nuovamente la porta vuota: stavolta usa i piedi e non sbaglia.
Alessio come Corona, non perdona e realizza il 2-0.
Nel finale il San Pietro si rende pericoloso anche con un piattone volante di un suo puntero lasciato indisturbato in mezzo all’area: la sfera però è calciata abbondantemente sopra la traversa.
Il primo tempo si conclude con questo risultato e la sensazione di poter bissare tranquillamente l’impresa compiuta con l’Edera.
La prima parte della ripresa è criptata causa pit stop prolungato al bar per visionare i gol della serie A e mal ce ne incoglie.
L’aver abbandonato la postazione fortunata ci costa caro.
Per la precisione la somma ammonta a 3 euro e 50 di biglietto d’ingresso e parte lo sketch.
“Ma come signora, si paga anche per il secondo tempo?”
“Qui sì e poi vi ho visti, c’eravate anche durante il primo di tempo”.
Essendo la cassiera di sesso femminile a nulla servono gli occhioni dolci di 3 signorine per corromperla e si mette mano al portafogli.
Prima di salutare l’esattrice chiediamo ragguagli sul punteggio e lei dice che le squadre ora stanno pareggiando.
Il fatto che lo dica ridendo e che i tifosi locali siano sostanzialmente in silenzio fa propendere per lo scherzo.
Raggiunta la tifoseria amica però arriva la beffa.
Al “Stiamo sempre sul 2-0, vero?” arriva invece la conferma che il San Pietro ci ha raggiunti e se ne è già andata mezzora della ripresa.
Allibito controllo l’orologio del cellulare e constato che effettivamente ci siamo attardati alla grande perdendo buona parte del match.
Il pareggio è arrivato nell’arco di neppure dieci minuti tra il 48’ e il 57’.
Dopo c’è da registrare una conclusione del Pidi salvata sulla linea ed un monologo costante da parte della formazione di casa.
Doccia gelata e abbattimento totale mi impediscono di prendere ulteriori appunti mentre assisto alle ultime fasi dell’incontro.
Visione da cardiopalma, perché gli “unni” sono alle porte, costantemente in fase di assedio.
Non c’è un attimo di respiro ma un Save versione monumentale sbroglia almeno 3 situazioni critiche, sradicando il pallone dai piedi degli avversari dentro l’area o tirando anticipi provvidenziali, sempre all’insegna del last second.
I rimanenti tentativi sono dei tiri da fuori area che fortunatamente mettono tanta paura ma non si rivelano mai precisi.
Si tenta qualche contropiede per piazzare un break e tirare il fiato ma non c’è nulla da fare, anche varcare la metà campo è un’impresa e, stando a chi ha visto l’intera ripresa, il copione è stato identico per tutti i 45 minuti.
E poi, per la seconda domenica di fila, ci tocca un finale da amaro (niente a che vedere con le grappette di Franz from Plodn - Sappada) in bocca.
Ultimo minuto – stavolta addirittura di recupero e non del tempo regolamentare come con il Comeglians – lancio lungo a servire Casanova tutto solo in area.
Maledizione.
I difensori cercano il recupero su di lui: contrasto, un rimpallo, due, poi tre con la palla che danza sempre pericolosamente in area.
Alla fine la spunta il giocatore di casa che da distanza ravvicinata riesce ad infilare in porta, lasciando un senso di tristezza infinita a giocatori e tifosi saliti fino qua.
Che mazzata.
E’ un mondo difficile, la felicità a momenti per ora non si vede ed il futuro è alquanto incerto e nebuloso.

Premio MaleSky: non assegnato per insufficienza di prove (mi sono perso 1/3 di incontro) e soprattutto per abbattimento morale (mio personale e non dovuto alla mancanza di impegno di chicchessia).
Caccia aperta: ad un ignoto parrucchiere sampietrino che ignora che si diverte a compiere esperimenti da professore pazzo sui suoi compaesani.
Colpi di sole off limits per il 2007, incroci tra il punkettone ed il rasta e altre acconciature alquanto improbabili dominano e spaventano il pubblico, ma non Marino che promette un look simile in caso di salvezza.
Un pubblico tra cui erano presenti alcuni tifosi che cavallerescamente vengono catalogati sotto la voce “poco corretti ed educati”.
Mancava solo che questi sampietrini si cimentassero con il lancio degli omonimi ciottoli…
Premio "Braccia sottratte al disboscamento": i Senza Filtro, il vero segreto dei successi del San Pietro in campionato.
Il presidente probabilmente ha promesso alla squadra che, in caso di mancata promozione, questa band "allieterà" anche l'anno prossimo tutti i dopo partita in quel di Presenaio.
Tanto di cappello per l'impegno ragazzi ma non ci siamo.
Qualche arrangiamento particolare di canzoni celebri ci può stare ma il cantante proprio "nun se pò sentì"!
Sconfitta + performance musicale hanno fatto levare al cielo più volte l'urlo: "Una lametta, portatemi una lametta..." (e non certo per rinverdire i fasti della prima ondata del punk) oppure "Infermiera, una siringa grazie. Devo aspirare il latte dalle ginocchia".
Premio Sgnighi altresì noto come “Non lo fare mai più”: Jessica sei in nomination!
Al ritorno da Lignano si mette a salutare mezza squadra che si incammina verso gli spogliatoi forte del doppio vantaggio.
E’ potenzialmente lei la causa del black out del secondo tempo, fonte di distrazione per i giocatori che avevano disputato una superba metà gara.
Per fortuna che nel post partita contribuisce a stemperare un pochino la delusione con la sua hit di fine estate, “La canzone dello squalo” di cui presto conoscerete il testo e non si sa mai che venga realizzato anche il video, ovviamente con soluzioni low cost vista la totale assenza di budget.
Come è andata alle nostre concorrenti per la salvezza?
Malborghetto e Rigolato si prendono ancora un punticino di vantaggio su di noi pareggiando nello scontro diretto mentre all’Ampezzo riesce il colpaccio con il Trasaghis e si aggiudica l’intero malloppone da 3 punti.
E domenica prossima ancora incroci pericolosi nella bassa classifica, con Audax e Rigolato a confrontarsi, così come Ravascletto e Malborghetto mentre a noi tocca un impegno non semplice con il Rapid.
Speriamo che, in seguito alle ultime 2 beffe, prevalga il desiderio di rivalsa e non lo scoramento.
In chiusura faccio gli auguri all’oggi venticinquenne Mauro Bortolotti.
Buon compleanno, anche se per l’ennesima volta non c’è modo di celebrare con la vittoria queste occasioni.

giovedì 23 agosto 2007

VAL RESIA - COMEGLIANS 1-2 (primo tempo 0-0)

Introduzione con maxi resoconto sulle ferie, anche se la sua lunghezza la porta più ad assomigliare al sequel non autorizzato ufficialmente di quel mastodontico blocco denominato “Guerra e pace”.
PS qualcosa manca sicuramente, era impossibile realizzare una stesura esaustiva vista la marea di episodi, battute e momenti memorabili che si sono succeduti in queste 2 settimane ed il fatto che per il momento l'ubiquità non figura tra le mie doti.

AGOSTO: USO DEL CERVELLO NON TI CONOSCO – IL RESOCONTO
Settimana di stop del Carnico, con giocatori più impegnati di quelli della serie A nel dedicarsi ad attività mondane come trasferte vacanziere, sbaciucchiamenti clandestini con le miss di turno, partecipazione a grigliate ferragostane di gala, riempimento con super alcolici dell’anguria scavata, after hour notturni al cui cospetto i rave dei pasticconi fanno la figura della sagra parrocchiale in cui il top dello sballo è l’orzata con 3 cucchiai di zucchero, abbrustolimento della cute per abbiocchi sotto il sole post seratona da very very splendidi al banco, gavettonate selvagge e a tradimento, acchiappamento della caraffa volante, consumazione di bibite che ti ghiacciano il cervello (mojiti, caipirinhe, caipiroske, pestati vari e soprattutto l’unica e sola TAKIPIRINHA artigianale, dalla segretissima ricetta).
I fotografi infrattati tra i cespugli impazzano, dito sul pulsante e lo scatto “alla traditora” è bello che fatto prima ancora che uno si sia reso conto di trovarsi in situazioni compromettenti.
Pronti per la carrellata?

SCAPOLI - AMMOGLIATI
Prima visione: la presenza del Taco al banco svetta, soprattutto per la gigantesca birra da mezzo che regge in mano (e non è la prima). Al Taco invece lo stava reggendo il chiosco.
Subito gli viene richiesto un aggiornamento sulle condizioni del suo naso, rotto il giorno prima.
Risposta secca: non ho fatto niente, ieri mi hanno parlato di effettuare un’operazione mentre oggi sono passati a volermi operare. Gli ho detto che erano fuori come dei balconi e me ne sono andato, tanto respiro già meglio.
Giovannino proclama il Taco genio assoluto e luminare della medicina, un precursore che ha scoperto una nuova modalità innovativa di gestione degli infortuni: l’autodiagnosi.
Ma è tempo di andare in spogliatoio e cambiarmi per la partita.
Dichiaro subito ai miei compagni che sono un mercenario della specie più bieca e, se da qui ad un anno la sfida dovesse ripetersi e nel frattempo avrò trovato una gran bella gnocca con cui sistemarmi, sono già pronto a tradirli e ad arruolarmi tra le schiere dei rivali di stasera.
Altro che le bandiere, una banderuola di prima categoria…
La partita è introdotta alla grande da uno che quando appenderà le scarpe al chiodo mi ruba il posto in gran scioltezza, quindi Cap prenditela comoda per favore.
Le sue presentazioni al microfono sono semplicemente strepitose e proseguono per 10 minuti buoni dal fischio d’inizio, con gente che tra uno scatto ed un passaggio finisce piegata in 2 come un tavolino da campeggio per quanto si spancia dal ridere.
L’arbitro è Cusic, che si limita a stazionare nel cerchio di centrocampo come se avesse 90 anni o pesasse 170 chili o entrambe le cose, fischiando a casaccio e non imbroccando nemmeno un fuorigioco.
Se a poco più di 20 anni è così, in prospettiva potrebbe diventare più dannoso di Kik nel ruolo di “fischietto”.
Da buon servo della gleba assegna ogni decisione a favore del mister (in campo con gli ammogliati), probabilmente nel tentativo di conquistarsi un po’ di fiducia e mantenere una maglia da titolare.
Manu da bordo campo si comporta esattamente come fa il babbo quando sul terreno di gioco c’è lui.
Pierino ad un certo punto si sente urlare dietro: “Ma dove vai? Ma non vedi che sei in fuorigioco? Ma ti rendi conto?”. Mancava solo un “Ma robe da matti”, per il resto talis pater talis filii.
Ultimo highlight dell’incontro Vladi che va di cucchiaio su rigore ma la palla si stampa sulla traversa ed il tutto termina 7-3 per gli ammogliati.
Festeggiano in campi e fuori, ma il vantaggio di noi “liberi” è che al nostro ritorno a casa non troveremo le consorti a mazzuolarci di mattarellate per aver fatto una serata di eccessi.
Sugli scudi (e non “Su gli scudi” per ripararsi dalle botte delle mogli infuriate) in campo e al chiosco i soliti noti: Toni, Giorgio, Blisset, Malic e Pascutti senior.
E a proposito di chiosco, vediamo un po’ come era la situazione nel post gara.
Il Taco, decisamente provato, ha abbandonato il campo di battaglia più o meno sulle sue gambe.
Subito dopo appare Thomas a cui viene consigliata una visita oculistica o, ancor meglio, una a Castellerio, visto che le sue palpebre erano talmente chiuse da non consentire il passaggio neppure di una capocchia di spillo.
Alle 22 il ragazzo tela e va nel letto, completamente scatafasciato.
Da buoni amici gli auguriamo di non fare strani incontri con la sua vicina di casa dark e di rimettersi velocemente in sesto.
La young generation delle bariste cerca di strappare un ingaggio come fotoreporter ufficiali e, vista la bontà del prodotto (nel senso delle foto scattate, branco di maligni), bisogna dire che la cosa potrebbe anche andare in porto.

PREFERRAGOSTO
Il torneo di calcio a 7 quest’anno è dedicato al Pudi, i campioni in carica provengono da Gniva e quest’anno festeggeranno il back to back piegando in finale la squadra di Moggio.
Cosa è servito per uscire ancora trionfanti?
L’arrivo del Mimi nelle fila della compagine maggese, che senza di lui aveva vinto tutti gli incontri ed una gemma inaspettata di Save.
Contropiede dei biancorossi, il fratello Cugno che gli chiede il passaggio filtrante proprio mentre l’airone biondo scocca una palombella da centrocampo.
Portiere beffato dal colpo di genio e frase di Elio troncata a metà.
La prima parte suonava all’incirca così (e cerco di edulcorarla il più possibile): “Inserire una bestemmia a piacimento, che cazzo fai, me la dovevi passare quella palla di m…” per poi proseguire in “…itico! Gran gol! Ma vai così… Ma vieni…E andiamo…”. Mancava solo aggiungesse un “Io ho sempre creduto in te, anche quando avevi tutta la critica contro” e l’atto di lecchinaggio era definitivamente compiuto.
2-1 finale and Gniva still undisputed champion!
Il sottoscritto si è dato alla macchia ed è arrivato al “Rop” a trofeo già conquistato, ma risultando regolarmente iscritto tra le file del Gniva un pezzetto di coppa è anche mio, seppur non abbia apportato alcun tipo di contributo. Bè però al chiosco sì ora che ci ripenso.
Nota di biasimo a Cusic che si presenta stonfo alla semifinale di pallavolo e causa l’eliminazione del suo team, sfiorando l’incidente diplomatico internazionale con il suo compagno lussemburghese Erwin che si sfoga insultandolo ripetutamente.
Alle 4 del mattino, quelli non ancora paghi delle libagioni offerte dallo stand al campo, organizzano l’esodo di massa verso la terra promessa di ZamPub.
Nulla da fare, i battenti sono ormai chiusi e tocca andare a nanna.
Il buon Elio si era dimenticato dell’ospitalità che doveva offrire al sottoscritto e se arrivo un minuto dopo quello si è già richiuso la porta alle spalle e mi lascia a dormire al freddo e al gelo della 106.

FERRAGOSTO
Sveglia con un ottimo cocktail preparato in casa da Save, nientemeno che la specialità del biondo barista autodidatta.
La ricetta segreta è semplice ma efficace: un bicchiere a caso riempito con poca acqua e un’aspirina.
Successo ed effetto garantiti, specie se accompagnati da un bel paio di rayban che coprano alla vista le occhiaie da panda e così 10 minuti dopo si può già degustare il primo aperitivo di giornata.
Addetti alla preparazione di stuzzichini e pranzo 2 professionisti di notevole peso nel panorama della ristorazione, l’indigeno Smrt e la special guest star Zizou Zanier, alias il Pendolino ma oggi più in versione Pentolino (e griglia!)
Il look occhialuto è adottato da gran parte dei presenti, quantomeno per le battute iniziali della festa, segno che la serata precedente è stata celebrata alla grande.
Dopo il rancio (davvero ottimo ed abbondante) scattano le varie competizioni, seppur a ritmo blando e mansueto.
Spazio a calcetto e pallavolo, corredati comunque di prese in giro varie.
Il tempo gioioso poi istiga alla pratica del gavettone eseguito più o meno a tradimento, giungendo quatti quatti alle spalle, apparendo da dietro porte, effettuando i lanci dagli spalti e via di questo passo.
Quando tutto sembra essere cheto e la festa agli sgoccioli succede l’irreparabile.
“Escandalo total” cantava Franchino nel 199x.
E proprio questo si è avverato il 15/08/2007.
Non si sa per il gran caldo che gli picchiava in testa (ormai i capelli rimasti a proteggerla sono quelli che sono) o per la quantità di birra ingurgitata ma il Mimi è salito suo malgrado alla ribalta delle cronache.
Erano più o meno le 23 quando si è appropinquato a Smrt per salutarlo prima di rincasare e, dopo qualche effusione e baci sulla guancia, è scattata la molestia e la (quasi) lingua in bocca, con il guardalinee ufficiale basito e sconvolto, come del resto gli oltre 30 allibiti (e disgustati) testimoni oculari.
Il prossimo passo sarà il gioco della saponetta?
Nell’attesa di conoscere (ma preferibilmente anche no) la risposta Vladi prende spunto da Ace Ventura e si cura con una notevole dose di disinfettante dalla marca piuttosto nota, Montenegro.
Il Mimi ha invece deciso di riscattare il proprio onore e rinverdire i suoi antichi fasti di latin lover.
Ha cominciato assiduamente a concludere il lavoro e salire in valle non appena gli si presentava l’occasione in questo agosto.
Come sta andando?
Un tentativo di imbastire mezzo business, una storia avviata e che procede a gonfie vele (ma soprattutto a pancia gonfia, visto che lei per entrare nelle sue simpatie gli manda vassoi su vassoi di birra in modalità più o meno anonima. Mimi potresti ricambiare con qualche omaggio floreale. Che ne so, lavora di fantasia ma credo che dei crisantemi sarebbero più che apprezzati. Così poi magari entri anche nel giro della dark) e accumulo di un sacco di ritardi per lui. Se il ritardo invece dovesse essere per una lei (e non perché si è intrattenuta più del dovuto a truccarsi) è il caso che tu cominci seriamente a preoccuparti, Mimi!
Gli ultimi sbaraccano verso mezzanotte e domani sarà un altro giorno, per quasi tutti di recupero e ripiglio.

INTERMEZZO COMICO O LE BARZELLETTE DEL TOP AL COMPLEANNO DEL MISTER
- Nipotino, come si chiama quel signore tedesco che è sempre nei miei pensieri e proprio non riesco a levarmelo dalla testa ma non mi ricordo mai il suo nome?
- Alzheimer, nonna!

Top: Se gli allenamenti sono tutti faticosi come quello di oggi è il primo ed ultimo che vengo a fare.
Mister: Eh ma in cambo bisogna correre.
Top: Io sono di quelli che propugnano la tesi secondo cui è meglio far correre la palla.

SABATO 18/08 E DOMENICA 19/08/2007
Zamlin in astensione dal lavoro già dal venerdì causa concomitanza con la “Festa del frico resiano” di Oseacco e dunque tutti in sagra.
La super sorpresa è la presenza in trasferta del Profeta (da quant'è che il sommo non veniva menzionato?), un chiaro segnale dell'imminente raduno delle truppe di Mordor.
Le costanti su cui si poteva fare affidamento: il duo Cusic – Erwin in costante difficoltà, con il primo in vantaggio notevole poiché spiccava (anche contemporaneamente!) nelle specialità di balbettio, farfuglio, barcollio, beccheggio e delirio, la contemporanea e sospetta presenza del Mimi e della sua misteriosa (ma anche no) dama rosa (ricordiamo la frase pregna di tenerezza con cui lo ha conquistato: "Mimi... scopami!!!" pronunciato con voce roca e cavernosa) che prima o poi surclasserà in quanto a notorietà quella bianca di Coppi e che nel frattempo gli sovvenziona il beverage.
Il buon fratello del Tita tra l’altro si improvvisa modello e comincia a posare per una serie di scatti (continua a farli in campo invece, che dopo queste feste ne hai di panza da smaltire), ignaro che probabilmente questi verranno poi usati contro di lui e non in tribunale, bensì per realizzare dei bambolotti vudù.
Beata innocenza…
Il Mimi diventa anche il principale consulente mondiale nel campo del dormire in luoghi scomodi.
Dopo avere conseguito il master (ed un’ustione) su un sasso di Carnizza poche settimane fa, ha cominciato a dare sfoggio delle sue qualità, vagabondando con la Punto gialla e dimostrando una particolare predilezione per la località del Tigo, notoriamente polo turistico che attrae le masse ma soprattutto ti espone al dileggio pubblico in quanto è un punto focale di passaggio e tutti l’hanno beccato intento a sonnecchiare.
La sua presenza così assidua e costante in valle genera dei sospetti: che stia cercando di impalmare qualche facoltosa ereditiera per poi trasferire la residenza?
Le compagnie petrolifere nel frattempo sentitamente ringraziano per gli introiti che lui gli garantisce con le sue continue trasferte.
Nel frattempo si è costituita una nuova coppia, che solo gli impegni di lui con la protezione civile riesce a dividere per qualche ora.
Parliamo della GR², ovverosia Greta e Grisù.
In bocca al lup… ehm, scusa Manu, è che non mi ricordavo che in questi casi si dice “Felicitazioni”. Sorry.
In queste vacanze si sono proprio viste cose degne di Blade Runner, ovvero che noi umani non possiamo nemmeno immaginare, nettamente superiori alle false eruzioni dei vulcani di plastica ospitati in qualche villa della Sardegna.
Noi abbiamo i fuochi d’artificio veri e il servizio d’ordine garantito da Grisù, la Bionda e Pola, tutti e 3 in alta uniforme della protezione civile.
Il Taco sull’onda delle performance esaltanti si regala un martedì da leoni in quel di Zamlin ed anche martedì 21, nel dopopartita dell’amichevole con la Gemonese, abbandona la baracca quando ormai il campanile ha rintoccato da qualche minuto le 2:30.
Con lui è stato avvistato anche Mauri.
Tale scoperta è stata resa pobbile grazie all’applicazione di un complicatissimo algoritmo matematico secondo cui 2 + 1 fa 3.
Traete voi le dovute conclusioni.
Ma ora torniamo ad essere seri…
Partita che si preannuncia importantissima per la caccia a fondamentali punti salvezza.
Sono in diffida entrambi i Madotto Bros e Simone Cozzo.
Per lui (crac in amichevole martedì) e Giovannino data del rientro che slitta ulteriormente, così come per Willy reinfortunatosi durante lo “Scapoli - Ammogliati” per lui iniziato benissimo (gran gol) ma terminato anticipatamente con tanta sfortuna.
Mancherà the King che porta in ferie la sua milady.
A tutto questo si vanno ad aggiungere una serie di incroci pericolosi, nella veste degli scontri diretti tra varie formazioni pericolanti che in caso di nostro risultato diverso dalla vittoria potrebbero approfittare per cercare di aumentare ulteriormente il gap in classifica.Nella fattispecie i match più “rognosi” previsti sono Malborghetto – Ampezzo e Audax – Stalis e volendo si può estendere tale nomea anche a Val del Lago – Rigolato.
Oggi c’è da pasteggiare con le mani per l’occasione sprecata.
Ci è andata di lusso che praticamente tutte le dirette concorrenti (aldilà dell’Audax, il quale però potrebbe vedersi sottratti 3 punti per l’affaire Ponte) non sono andate oltre il pareggio (è il caso della delicatissima sfida Malborghetto - Ampezzo) mentre le altre sono uscite sconfitte come noi.
Questo ci fa rimanere ancora ampiamente in corsa per la salvezza, ma saranno 2 mesi durissimi.
Teoricamente non ci dovrebbero più essere di mezzo ferie o trasferte strane a sfoltire ulteriormente dei ranghi già falcidiati dagli infortuni (ieri distorsione alla caviglia per Gjova Goi, anche se c’erano ben più di 30 gradi sembra che continui a piovere sul bagnato. E per fortuna che ieri più di un giocatore si è sacrificato, scendendo in campo pur martoriato da acciacchi e dolori di non poco conto).
Come è andata la partita invece?

VAL RESIA
Pielich; Saverio Madotto – Goi (Gardellini) – Di Lenardo; Picco – Coss – Not – Perissutti (Micelli); Toppano; Chinese (Marino Buttolo) – Elio Madotto (Graneri)

COMEGLIANS
1 Stua, 3 Intilia, 9 Zanier, 10 Mazzilis, 11 Gusetti (l’elenco degli altri non ce l’ho sottomano, ho messo quelli che mi ricordavo)

NB mancano un po’ di dettagli della partita perché non ho sottomano la preziosissima agenda degli appunti, un libro ormai celebre quasi come il necronomicon dell’ ”Armata delle tenebre”, quello di “Klaatu veranda nixeghhmspffhhh”, formula che poi ha liberato una nota spasimante del Mimi.
Il primo tempo è abbastanza scialbo e povero di occasioni, anche se alcune di quelle capitate hanno del clamoroso.
Il caldo fa sì che le squadre, onde evitare di bruciare in partenza tutte le energie, optino per dei ritmi piuttosto blandi.
La palla gira poco e non ci sono movimenti efficaci o ripartenze veloci che potrebbero risultare importanti per mettere in crisi i propri avversari.
Il primo brivido lungo la schiena ce lo fa correre Zanier, ovviamente con la sua specialità, lo stacco di testa dall’alto dei quasi 2 metri che si porta a spasso.
Mauri in versione Tiramolla si allunga e toglie la palla dall’angolino basso alla sua destra.
Verso il 17’ (minuto sfigato?) Manu è liberato tutto solo davanti al portiere, ma invece che calciare immediatamente cerca di far sedere Stua con una finta e concedendo quel tanto che basta al difensore per recuperare tempestivamente, sciupando così una grossissima occasione.
Zanier si rifà vivo dalle parti di Mauri andando via a 2 uomini e, giunto ad un battito di ciglia dalla porta, spara una botta a colpo sicuro ma dal nulla arriva Goi a ribattere e risolvendo una situazione alquanto complicata.
Il Comeglians parte forte nella ripresa e nei primi dieci minuti si fa vedere con assiduità dalle parti di Pielich, con 3 conclusioni consecutive che creano più di qualche spavento.
Il risultato si sblocca dopo un’ora di gioco.
L’ex di turno Intilia fa il Cristiano Ronaldo saltando 2 uomini in fascia e, giunto sul fondo, piazza un bel traversone forte e teso per la cabeza di Zanier, che tutto solo ringrazia e piazza alle spale di un incolpevole Mauri.
La prima conclusione della ripresa verso la porta del Comeglians da parte nostra si fa attendere un bel po’.
Bisogna arrivare fino all’80’ e parte dal piede del Mimi che salta un uomo, si accentra e vede la sua conclusione terminare a lato di circa un metro.
Poco dopo (o prima, l’assenza dell’agenda incide) si vede una combinazione in area che parte dal tacco di Top a favore di Gianni che ridà indietro la palla allo stesso Roberto che prova a segnare con una legnata rasoterra respinta da 2 difensori in scivolata kamikaze.
La difesa dei carnici si rivela ermetica e ostica da superare.
Giovannino è comprensibilmente titubante e con poco sprint nelle gambe dopo la lunga sosta ai box ma riesce comunque a produrre qualcosa di buono.
Per poco non sfiora il colpaccio all’85’ quando anticipa di testa il portiere su un retropassaggio alquanto azzardato della difesa ospite.
La sua spizzicata sfiora il palo ed esce di un nonnulla.
Un minuto dopo arriva il pareggio. Sul cross di Top il Pidi si libra in cielo con gli stivali delle 7 leghe, le molle di Wile Coyote e colpisce di testa per l’1-1 con Stua che anche in quest’occasione non risulta esente da colpe.
Il più piccolo si è arrampicato fin lassù e ha segnato.
E’ incredibile il fiuto per il gol che ha questo ragazzo. Se solo si allenasse un po’ di più potrebbe fare la differenza anche nelle altre fasi di gioco.
Questa non deve essere presa come una critica ma come un invito a migliorare.
Quando è giunto il gol del Pidi era uscito anche qualche pensiero del tipo
“And if David can go against Goliath with a stone, we can go against Comeglians for the throne” (This is the remix adattando un po’ alcuni versi di 50 Cent).
Mancavano solo 4 minuti ma allo scoccare del 90’ una distrazione incredibile su rimessa laterale ha permesso al laterale sinistro del Comeglians di entrare indisturbato in area e piazzare l’assist che Zanier con una capocciata facile facile ha piazzato in fondo al sacco.
A nulla è valso il disperato tentativo di un nostro difensore. La deviazione, sicuramente accompagnata dalle preghiere di una moltitudine, che sperava risultasse decisiva per spostare la palla quel tanto che basta da non consentirle l’ingresso in rete non è bastata ad evitare il gol.
Nei minuti di recupero c’è da registrare un colpo di testa del Mimi che esce vicino al palo.
Poi nient’altro se non il triplice fischio finale che manda tutti sconsolatamente sotto la doccia, con la sensazione di aver gettato via quantomeno un punto.
Ci tengo infine a precisare che gli articoli non li scrivo puramente per fare esercizi di stile, dunque se alla prossima partita casalinga potessi finalmente narrare della prima vittoria interna non mi dispiacerebbe proprio per niente.
Ovviamente la frase qui sopra è da intendersi ironica e non polemica!
Intanto però mi posso anche limitare al contentino di prenderne 3 a San Pietro (e non 3 pere, ma 3 punti come souvenir della lunga trasferta che ci attende. E pare che qualcuno possa incamminarsi verso il Veneto già venerdì sera…).
Dai che ci salviamo, magari all’ultima giornata o fosse anche allo spareggio ma dobbiamo rimanere in Seconda.
I believe!

mercoledì 22 agosto 2007

L'ATTESA

Mentre The King parte per un' ignota meta vacanziera con The Princess (ma i paparazzi ti braccano Bortul e prima o poi ti scoveranno) si verifica una incredibile scoperta degli archeologi!
Rinvenuta la dichiarazione programmatica di intenti stillata da Mauro Bortolotti relativa alla segnatura della sua prima rete annuale.
L'importanza artistica e culturale del documento oscura nettamente quella di reperti quali la stele di Rosetta, la dentiera dell’Anna C _ _ _ dopo il ceffone di Gamba, la sanità mentale del sottoscritto e la futura fine della ricerca di Atlantide.
Sperando che non vi siano annesse e connesse maledizioni più potenti di quella di Tutankhamon ve ne riportiamo la versione integrale!

Ciao, sono Mauro Bortolotti e per segnare il primo gol in questa stagione 2007, nonché prima rete di sempre in Seconda della mia carriera attendo:

1. l'ispirazione
2. il permesso
3. la rassicurazione
4. che sia pronto il caffè
5. il mio turno
6. che qualcuno mi spiani la strada (passatemi la palla a porta vuota)
7. più spazi aperti (difensori, giocate a 4 in linea e sbagliatemi un paio di fuorigiochi, aprendomi praterie verso la porta)
8. che la posta in gioco sia più bassa (bei momenti quelli del terzo tempo con i pulcini, senza pressioni e stress)
9. altro tempo (concedetemi la fiducia)
10. che una relazione significativa
(a) migliori
(b) termini
(c) abbia inizio (ogni riferimento a portieri impegnati in campionati femminili è puramente casuale)
11. un disastro naturale (minimo minimo una pioggia di meteoriti alla “Armageddon” – non quello di Chiusaforte)
12. che il tempo sia quasi finito (così rinomineranno quella cavolo di zona Cesarini. Zona Bortolotti… mi piace come suona)
13. un ovvio capro espiatorio per i miei errori (Cugno, dove sei?!?)
14. che i figli se ne vadano di casa (ah, no. Questa diventerà valida fra qualche anno)
15. l’ indice Mibtel a 1500
16. che il Leone dorma con l'Agnello
17. la separazione consensuale
18. un momento migliore
19. un oroscopo più favorevole
20. che ritorni la giovinezza (non quella di cui ogni tanto si mettono a fischiettare il ritornello Smrt e Mauro Maggioranza)
21. il preavviso di due minuti
22. che venga rieletto Richard Nixon
23. che l'età mi garantisca il diritto all'eccentricità
24. domani
25. che mi esca carico di briscola
26. il mio checkup annuale (non il ketchup che metto sulle patatine che ti arrivano assieme al pollo giù da Contato)
27. una migliore cerchia di amicizie
28. che la posta in gioco sia più alta (non mi sporco le mani, anzi non mi inzacchero le scarpe in partitine di basso livello. Datemi il Campagnola al prossimo turno di Coppa!)
29. di avere la visuale libera (sperando che non mi cada una lente a contatto)
30. che il gatto smetta di graffiare il divano
31. che il cane che abbaia del vicino lasci la città (anche perché poi quello di Vittorio fa seguire le morsicate alle abbiate!)
32. che mio zio torni a casa dal servizio militare
33. che qualche talent scout di serie A mi scopra
34. misure di sicurezza più adeguate
35. l’indulto
36. una cura per l'herpes
37. che spariscano le cose che non capisco o non approvo (ma soprattutto le prime, e vi assicuro che non sono poche)
38. che il mio amore si riaccenda (ma tenete lontano Cika Bum, non è lui con tanica ed accendino la soluzione al problema)
39. che qualcuno mi coccoli
40. un insieme di istruzioni scritte chiaramente (l’ultima “Guida al bomber perfetto” che ho ricevuto in omaggio era piena di ideogrammi, l’unica cosa scritta con il nostro alfabeto recitava Made in China)
41. la fine della povertà, dell'ingiustizia, della crudeltà, dell'inganno, dell'incompetenza, delle pestilenze, della criminalità e delle allusioni offensive come questa che state leggendo
42. il ritorno di Magilla Gorilla (nel frattempo mi trastullo ed inganno l’attesa con le scimmie del sabato sera)
43. che i miei sottoposti crescano professionalmente (ricordatevi chi è THE KING, plebei)
44. che la mia autostima migliori (anche se dalla riga qua sopra sembra in netto miglioramento)
45. che cominci a bollire l’acqua per la pasta (Francy butta un occhio)
46. la mia nuova carta di credito (uguale a quella di Bobo Vieri, anche se la pecunia in banca magari è un po' differente)
47. l'accordatore per il pianoforte
48. l’estate inoltrata
49. che la mia t-shirt preferita della “Baci&abbracci” ritorni dalla pulitura
50. di ristabilire il mio amor proprio 51. un segno dei Cielo (possibilmente non un fulmine in mezzo agli occhi)
52. che finisca il pagamento degli alimenti
53. che vengano riconosciute, applaudite e cospicuamente ricompensate le gemme di brillantezza sepolte nel miei primi tentativi maldestri di cacciare la palla in fondo al sacco, in modo che io possa continuare a lavorare con comodità sui prossimi tiri in porta
54. che si smorzino vari dolori e acciacchi
55. code più brevi in banca
56. che il vento rinfreschi
57. qualcun altro da incasinare
58. che la mia vita attuale sia dichiarata una prova in costume con alcuni cambiamenti di copione prima della serata inaugurale
59. (inserite a piacimento una motivazione che vi pare adeguata)
60. la prossima stagione

giovedì 16 agosto 2007

STAVOLTA SPENGONO LE CANDELINE...


Google diventa ogni giorno che passa più innovativo e potente.
Guardate nella foto il nuovo servizio che offre, in contemporanea con il compleanno del mister.
Altro che il PC Calcio che ci ha fatto passare notti insonni durante la nostra adolescenza per diventare dei top manager che neppure il potere di Moggi riusciva a spaventare.
Venerdì sera tutti a festeggiare alla baita degli alpini di Stolvizza.
Organizzazione del banchetto ed accesso al privè gestiti dal solerte Marino, anche lui in versione festeggiato.
Per il tacchetto più affilato del Carnico saranno 32 carnevali il 30 agosto.
Tanti auguri ad entrambi.

domenica 12 agosto 2007

AMPEZZO - VAL RESIA 3-3 (primo tempo 1-1)

Partita fondamentale quella di oggi.
Ci arriviamo con un Alessio in gran forma, tanto che Massimo Radina gli ha dedicato questo articolo/intervista sul Gazzettino.

Un anno fa il Val Resia stupì in Terza categoria guadagnandosi una promozione storica. Uno dei protagonisti fu Alessio Buttolo e i suoi gol. In questa prima volta assoluta in seconda categoria il Val Resia sta cercando di regalarsi un'altra impresa e sabato col Ravascletto si presentava la grande occasione salvezza. Buttolo è stato protagonista eccellente della vittoria sulla capolista e cercava continuità in questa importante sfida.
AVEVA DETTO.«Domenica scorsa abbiamo giocato tutti bene e non è stato assolutamente un caso, perchè già da un paio di partite siamo in forma». Finora hai fatto pochi gol: «Sono stato sfortunato, ho preso molti pali, anche con l'Edera prima di segnare ne avevo preso uno. Ora per fortuna mi sono sbloccato, avevo bisogno di un gol». E col Ravascletto? «Non mi sbilancio, dico solo che daremo il massimo. Abbiamo un bel gruppo, un pubblico sempre presente e quindi la salvezza è possibile».
DICONO DI LUI.Il mister Claudio Fortunato: «Da lui mi aspetto minimo dieci gol. Può migliorare ancora molto e ora che si è sbloccato sono convinto che sarà decisivo per la nostra salvezza».
È SUCCESSO.Sei reti ed un pareggio spettacolare che non muove più di tanto la classifica.
OK/KO.Per il nostro arriva il secondo gol consecutivo e una vittoria solo sfiorata, ma con sei squadre a soli 4 punti a Resia si può avere fiducia. E molta di questa fiducia può essere riposta in Buttolo che ha ritrovato la confidenza con il gol.

Alla luce dei risultati degli anticipi (rimonta vittoriosa del Ravascletto sull’Audax e sconfitta della Val del Lago con il Comeglians, con cui saremo impegnati dopo la sosta) sembra necessario puntare a fare bottino grosso ad Ampezzo.

Tardo pomeriggio sotto l’egida delle SS, cioè sfottò e stilettate reciproche, sempre all’insegna del buonumore. Insomma, se ci va male con il calcio possiamo sempre riciclarci a Zelig.
Qualche esempio?

SKETCH 1
Dichiarazione di Elio: Sono stato relegato in un ruolo marginale da un calcio moderno impostato solamente sulla corsa.

SKETCH 2
ELIO: Siete tutti contro di me, sempre pronti a criticarmi. Bastardi!
MALESK: Spesso il confine tra bastardaggine ed oggettività è così sottile che uno nemmeno lo nota.
ELIO: Per fortuna che Mauro è sempre dalla mia parte, pronto a sostenermi.
MALESK: Sì, perché nutre ancora la speranza che prima o poi gli metti sui piedi una palla decente, solo da sbattere dentro.
Ma guarda che anche la sua pazienza è ormai agli sgoccioli.
MAURO: Te lo confermo.

SKETCH 3
MAURO: Leggevo il “Gazzettino” lunedì, hanno parlato bene di me nell’articolo e poi come voto ho preso 5 ½.
MALESK: C’è stata una rettifica. Abbiamo visto Di Centa a Villa Santina per la finale di coppa Carnia e ha detto che era un 6 ½. Ha anche postato la correzione sul blog.
(notare che Cap al campo dei Pini fa a Massimo Di Centa: Dovevi mettegli un po’ di meno, sennò poi si monta la testa. Anzi, la prossima volta mettigli pure 4 così continua a giocare bene.)
MAURO: Ah, bene allora.
MALESK: Poi invece c’è stata la telefonata di Paolo lunedì, che mi fa “Hai letto il giornale? Chissà cosa metterai sul blog adesso che hanno definito Mauro con qualcosa tipo l’inarrestabile Bortolotti”.
Io gli chiedo “Ma su che giornale, sul Gazzettino? (che a quell’ora non avevo ancora letto)” “No, sul Messaggero” è stata la risposta, al che mi è toccato ricordargli chi è che li scrive quegli articoli.
Beata innocenza del pres…
SMRT: Bene, continua a pomparlo, in caso te li pago io i 100 euro che ti dovrebbe lui!

SKETCH 4
ELIO: Ciccio, guarda che correre avanti e indietro sulla fascia non significa necessariamente giocare una buona partita.
CUSIC: Guarda che sulla fascia quello devi fare.
ELIO: Ci vuole la tecnica. E tu non ce l’hai.
Seguono svariati “Dio perdonalo perché non sa quello che dice” nel tentativo di stemperare l’ennesima dichiarazione esagerata ed autoreferenziale di Cusic.
Quest’ultimo è molto attivo nelle mansioni di “weekender playboy” (imitato con profitto anche da Thomas) e riesce a strappare un appuntamento a Federica, corteggiata ormai da mesi.
Va detto però che dedicare a una tipa “La montanara”, specie ser sei in giro con certe compagnie, può lasciare adito a numerose interpretazioni, specialmente quelle di carattere più grezzo e volgare.

Il tutto prosegue con gente che arraffa banane da un cestino, non si capisce se per placare i ruggiti dello stomaco o se per sfamare la scimmia, mentre c’è già chi programma ferragosto proponendo il seguente menù à la carte: un pezzo di carne e 200 birre.
Il dribbling più difficile da eseguire è quello alla festa per il decennale della deadly combination Tato & Coia (mitici baristi sponsor!) ma i giocatori piano piano sfollano, ad orari e soprattutto in condizioni accettabili.
Elio, vista la delicatezza dell’incontro, si sofferma a parlare con Pascetti junior e tenta di carpirgli il segreto del tiro a 3 dita.
Oggi si vedrà se ha appreso l’antica tecnica.
Per fortuna sono state evitate colluttazioni con una lottatrice di sumo (le royalties per il “battesimo” qua vanno tutte a Cap) parecchio alterata (caratterialmente, ma soprattutto dal punto di vista alcolico).
Nel frattempo si è scoperto come viene decisa la formazione.
CAP: Taco, probabile ti schieri in marcatura domani, vista l’assenza di Goi.
TACO: Cap, sei matto? Gli ho già detto che dietro non gioco. Anzi per essere sicuro adesso mando un sms al mister. Se mi vuole piazzare dietro stasera mi disintegro così domani sto fuori.
(Per la cronaca: è andato a casa preciso).
Probabile metta Save libero e te e Marino in marcatura.
CUSIC(o non mi ricordo chi): dipende, se loro hanno 2 punte veloci probabile metta Save in marcatura che è più veloce.
CAP: si vede che sei giovane e inesperto. Io vado piano con gli avversari lenti, se sono veloci aumento il mio passo. Ma ti devo proprio spiegare tutto?

Oltre al già citato Goi mancherà anche Mauri, fermato da alcuni acciacchi che lo infastidiscono da inizio stagione.
Si scrolla le ragnatele di dosso l’inossidabile Marco Micelli, lui che era abituato a toglierle dal “sette” ma che ultimamente se ne stava in panciolle a godere la bella vita del calciatore ritirato.
Ma all’occorrenza ha risposto presente, realizzando un ritorno shock alla Michael Jordan.

E siccome c’è stata la richiesta e la scorsa volta è andata di lusso riproponiamo il mantra: alla pausa (intesa del campionato, non fra un tempo e l’altro per poi magari vedere il risultato cambiare) voglio una squadra a 16 punti.
E già che ci siamo ricordo anche che uno dei giocatori dell’Ampezzo è titolare del bar “Alla vittoria”…
Ora, non farebbe schifo andare un attimino lì a festeggiare i 3 punti, visto il nome propizio.
E la simpatica barista che ci lavora è un valore aggiunto da non trascurare.
In bocca al lupo.E come disse l’assessore Siega: che crepi il lupo e se deve morire che muoia bene!
VAL RESIA
Micelli; Saverio Madotto – Granari (Chinese) – Di Lenardo; Perissutti (Picco) – Not – Molaro – Coss (Bortolotti); Toppano – Elio Madotto (Marino Buttolo); Alessio Buttolo

AMPEZZO
Lenna, Candotti, De Monte, Spangaro (Petris), R. Candotti, V. Candotti, Spettan, Maisano (S. De Monte), Burba (Fachin), A. Spangaro, Strazzaboschi (V. Lenna)

Parte molto bene l’Ampezzo e subito Cap anticipa il diretto avversario calciando lontano un insidioso suggerimento in mezzo all’area.
E’ poi il turno di mettersi in evidenza di Marco, con un tocco decisivo su di un tiro a giro scoccato dal limite dell’area al 3’.
La reazione è però immediata e si concretizza su un cross di Ale per il Taco, su cui il portiere interviene con i pugni e respinge.
Burba è sempre guizzante e pericoloso e mantiene in apprensione la difesa con le sue giocate.
Al 14’ Elio riceve una buona palla al limite dell’area ma ritarda eccessivamente la conclusione e la difesa riesce ad opporsi efficacemente.
Due minuti dopo arriva in area resiana un traversone pericolosissimo.
Cap arriva per spazzare ma il suo gesto fa giungere alla soglia dell’infarto la maggior parte degli spettatori di fede rossoblu: tutti vedevano già l’autorete sul suo tocco da mezzo metro, mentre il buon Cristian riesce efficacemente ad alzare sopra la traversa e a rifugiarsi in calcio d’angolo.
Siamo al 18’ quando si concretizza un ottima triangolazione Top – Ale – Top con ingresso in area e tocco di quest’ultimo ad anticipare l’uscita del portiere ma la sfera lambisce l’esterno della rete.
Cusic al 22’ cicca un rinvio in mezzo all’area e porge su un vassoio platinato la palla del vantaggio a Burba, che incredibilmente spreca calciando fuori.
Ennesimo infortunio stagionale al 25’, con il Taco che deve abbandonare il campo (rottura del naso causata da un pallone che lui stesso ha calciato in alto ma con una parabola eccessivamente verticale) e gli subentra il Pidi.
Chissà se l’infortunio è dovuto a qualche spillone infilato dal misterioso Mister B. su qualche bambolina vudù…
Comunque l’operazione è prevista già per la mattinata di lunedì.
Pare che l’Alexia insista perché il “consorte” opti per un nuovo naso modello George Clooney, mentre le pretese di lui sono più modeste.
Si accontenta di non ritrovarsi una “nappa” come quella del protagonista di “Sulle strade di San Francisco” (non Michael Douglas, l’altro, giusto per fare un po’ di chiarezza).
Al 29’ il Mimi si mette a fare il giocoliere a cantrocampo, alza la sfera con 2 palleggi e spara dalla distanza un pregevole tiro che però esce di qualche metro.
Alessio ingrana nuovamente le marce alte al 32’, parte dal limite e si porta sul fondo per mettere in mezzo una assistenza su cui la difesa si rifugia in angolo.
Un minuto dopo c’è il gran servizio di Maisano per Alberto Spangaro che in area si coordina e batte al volo ma il riflesso di Marco è super.
L’Ampezzo passa in vantaggio con Burba, bravo ad eludere il tentativo tardivo di Gianni di far scattare la trappola del fuorigioco, entrare in area, dribblare Marco e depositare in rete.
Al 41’ sempre Burba in versione anguilla sguscia via con una serpentina a piazza un’altra assistenza in mezzo all’area, stavolta a favore di Carlo Spangaro su cui mette una pezza Marco in uscita.
Risposta firmata Toppano un minuto dopo: il fantasista rossoblu dribbla un paio di avversari e conclude dalla lunga ma troppo alto. Buona comunque l’iniziativa.
Al primo minuto di recisero c’è una punizione dal limite.
Sul pallone si porta Toppano. Dove è terminato il pallone?
All’incrocio ecchetelodicoaffare. Classe!
Riprendono le danze e al 46’ Toppano mette in mezzo un corner sfiorato da Cap, il portiere respinge malamente e il Mimi da pochi passi non trova la coordinazione giusta e sparecchia alto.
Al 49’ Alberto Spangaro si avventa a riprendere una sua punizione respinta dalla barriera e trova un gran tiro al volo che si insacca nell’angolino basso per riportare l’Ampezzo in vantaggio.
Due minuti dopo l’Ampezzo va vicino al colpo del KO con un esterno dello stesso Alberto Spangaro che si stampa sul palo.
Al 53’ esce Cusic (pare claudicante) ed entra THE KING Mauro Bortolotti.
All’ora di gioco il 16 se ne va con Molaro sulle gambe che non riesce a seguirlo e la sua conclusione termina fuori di un soffio.
La lancetta dei secondi compie ancora un giro completo e…
… BAM, pareggio.
Autore?
Mauro Bortolotti, al suo battesimo del gol in seconda con uno strepitoso tiro dalla lunga distanza (di sinistro tra l’altro. Che dopo 25 anni abbia finalmente scoperto quale è il suo piede naturale?)
Peccato che il Taco non ha potuto assistere live al tutto perché era già lungo la strada per l’ospedale.
Sicuramente gli avrebbe fatto piacere.
Comunque che jolly ha pescato Maurin in un momento arduo della partita.
Caressa in versione pokerista avrebbe commentato con un BLOODY RIVER AMICI! ALL IN.
Luca invece dice: Tiro SGAUC.
Qualcuno invece va “E dire che da come è andato a calciare pareva avesse colpito in maniera scazzata”.
Ma che scazzo e scazzo, era consapevolezza nei propri mezzi.
The King è un po’ come il personaggio di Dustin Hoffmann in “RAIN MAN”, un’autistico del calcio che però in singola partita è capace di meravigliarti con dei gesti tecnici straordinari.
Servono altri indizi per costituire una prova?
Al 63’ con un tocco di petto taglia fuori 3 difensori e spalanca un corridoio verso la porta ad Alessio ma questi, invece che trafiggere Lenna con una bordata, opta per un tocco delicato ed il portiere riesce a deviare in angolo.
Il corner è battuto corto a favore di Top che entra in area e trova una perla strepitosa.
Pallonetto sul palo lontano da pelle d’oca e delirio dei tifosi in trasferta e cori che si levano a profusione.
La gioia dura fino al 68’ quando nuovamente Alberto Spangaro trova un esterno assurdo su punizione dai 35 metri. Il tiro si infila nell’angolino basso a portiere fermo.
Mauro cerca la doppietta al 70’ con un tiro al volo, il portiere è già a terra quando si ritrova fortunosamente la palla tra i piedi ed in qualche modo allontana.
Episodio decisamente da moviolone all’80’ quando Molaro prova la botta da fuori.
Il suo tiro viene deviato e giunge fra i piedi del Pidi che calcia in modo sporco ma insacca.
L’arbitro annulla per fuorigioco molto dubbio, tanto più che nessuno dei giocatori locali aveva protestato in seguito al gol.
Alberto Spangaro prova a fare il colpaccio al 90’ con l’ennesima punizione della giornata, ma per la seconda volta quest’oggi il palo dice no al suo tentativo.
Ultimo brivido al 93’ quando Alessio da posizione centrale incorna alto un corner calciato da Toppano.
Che dire?
Non ci è riuscito di scavalcare l’Ampezzo e, alla luce dei risultati altrui (blitz del Malborghetto a Raveo), scivoliamo più in basso di un gradino.
La sconfitta del Rigolato contro lo Stalis fa sì che le posizioni che ci interessano siano le seguenti (dall’ottava a scendere), con un truppone di 3 squadre staccate di solo un punto:
VAL DEL LAGO 21
RAVASCLETTO 18
RIGOLATO, AMPEZZO e MALBORGHETTO 15
VAL RESIA 14
AUDAX 11
(va ricordato che c’è in atto un ricorso da parte del San Pietro che potrebbe portare alla revoca di 3 punti all’Audax)
Trofeo MaleSky di girnata: al Top, grandioso sia per i gesti tecnici che per l’umiltà nell’ammettere alcuni errori commessi sulle segnature degli avversari.
Ieri non avevo nessun copricapo con me, ma gliel’ho detto anche di persona, idealmente mi tolgo il cappello davanti alla bellezza delle sue reti (la seconda in particolare).
Si alterna a Roberto nella posizione di diretto inseguitore il vincitore della scorsa settimana, Maurino.
Dai che te ne mancano solo 12 di gol adesso per vincere la scommessa.
E speriamo che a breve si sblocchi anche Cugnaggio, ancora a secco.
Ieri era sottotono nel primo tempo ma poi ha regalato un ottimo quarto d’ora nel secondo.
Purtroppo poi la spia della benzina segnalava riserva in fase di esaurimento ed è dovuto uscire.
Da segnalare la cortesia di dirigenti e pubblico dell’Ampezzo che sono venuti a chiedere informazioni sulle condizioni di Willy, infortunatosi nella gara d’andata e si sono complimentati per il calore dei tifosi venuti a seguire la squadra in trasferta.
Per il post partita bisogna aprire un capitolo a parte, incontro che definire surreale è riduttivo in quel della sagra dell’arrotino a Stolvizza.
Prima va solo ricordato un presidente che mi telefona per chiedere informazioni mentre sono al massimo a 3 metri di distanza da lui. Bravo Paolo…
Comunque, ritorno al futuro e rieccoci in quel di Solbica.
Arriva una tipa bianca che neanche una bandiera con cui si chiede un armistizio e con uno stile molto prossimo a quello del Rolando interpretato da Aldo di Aldogiovanniegiacomo (quello che davanti alle celbrità faceva: Miiiiiiiiiiiiiii, non ci posso credereeeeeeeeeeeee) arriva da Save e gli fa:
Ma io ti conosco. Ti ho già visto.
Occhio che qui si parte in maniera spericolata in confronto alla quale le montagne russe più estreme fanno un baffo.
SAVE: “E dove sarebbe successo?”
TIZIA X: “4 anni fa a Praga, io uscivo e tu entravi in una discoteca”
SAVE (che nella sua vita avrebbe anche potuto non essere mai stato a Praga, ma tanto la tipa ne era così intrinsecamente convinta che anche di fronte a prove schiaccianti non avrebbe vacillato e continuato a propugnare la sua teoria): Ma sei sicura?
MALESK: Save, secondo me è tutto uno stratagemma per chiederti un autografo. Non vedi che ha anche una cartellina apposta? La caccia alle celebrità è ufficialmente aperta durante tutto il periodo estivo.
TIZIA X (il nome non se lo ricordava nessuno ieri/stamattina, anche se si sarà presentata 7 o 8 volte):
Sì, mi ricordo che camminavi con andatura barcollante…
TUTTI (Thomas, Erwin, Cap, Malesk, Cusic, Mimi): Ma allora eri proprio tu!
TIZIA X: … ed eri abbracciato da 2 tipe bionde.
TUTTI (vedi sopra): No, questo è decisamente impossibile. Non potevi essere tu.
TIZIA X: No, era lui. Pensa, rivederci qui a Resia.
SAVE: Ma tu sei di qui?
TIZIA X: Abito in Emilia Romagna ma sono 18 anni che trascorro l’estate qua.
SAVE: Bè io sono 23 anni che vivo qua e non ti avevo mai vista.
THOMAS: Ma scusa dove abiti?
TIZIA X: A Stolvizza
THOMAS: E precisamente?
TIZIA X (puntando il dito): Lì (casa attaccata a quella di Thomas)
THOMAS: Non ti ho mai vista.
TIZIA X: Bè adesso devo rientrare, che come potete vedere, mi controllano dalla finestra…
MALESK: Fai ciao con la manina.
TIZIA X: …e poi alle 2 inizia un film che devo andare a vedere.
MALESK: Guarda che a quell’ora può iniziare solamente qualche porno.
CAP: Vediamo cos’hai nel “libro degli autografi”
TIZIA X (apre la cartellina che contiene diversi disegni, alcuni decisamente molto belli)
THOMAS: Bellissimo questo, è il migliore (era un drago se non ricordo male)
TIZIA X: E’ incompleto.
THOMAS: Bè dovresti terminarlo.
TIZIA X: Ho smesso di disegnare, adesso scrivo solo poesie (immagino che al confronto quelle di Leopardi fossero spassosissime, visto l’abbigliamento dark e la presenza tra i vari ciondoli appesi al collo di una croce ribaltata).
CAP: Ma quelle collane che hai al collo sono inox o le levi per fare la doccia?
TIZIA X: No, no le tolgo sennò si ossidano (e come minimo ci impiega tre quarti d’ora per completare l’operazione vista la quantità di ferraglia. Potrebbe quasi chiedere un contributo per aprire una ferramenta, la merce per fare magazzino già c’è)
Qualcuno (oh, mica posso ricordarmi perfettamente la dinamica di colloqui che avvenivano a velocità serrata e soprattutto per cui ero piegato dal ridere ogni 3x2): Comunque quel film che ti dovevi vedere non doveva essere un granchè dato che ormai sarà iniziato da almeno 20 minuti e tu sei ancora qua a parlare con noi. Bevi una birra in compagnia?
TIZIA X: Io bevo solo superalcolici.
MIX DI PERSONE: Bene ma non benissimo. Il fegato sentitamente ringrazia, però vedi siamo nel contesto di una sagra paesane e notoriamente più che vino e birra queste manifestazioni non offrono. Vedi te.
TIZIA X: Ah, no no. Io solo superalcolici (aridaje). L’altra roba non mi piace (Castellerio aspettala).
Si prosegue ancora per un po’ ma estraniando un po little Marylin (Manson però) dai discorsi fino a che…
TIZIA X: Bè adesso devo proprio andare. Chissà se vi vedrò ancora.
Tutti si mettono le mani in tasca, ma non proprio alla ricerca delle chiavi quanto piuttosto per effettuare un gesto scaramantico (ecchecavolo, ‘ste nefaste profezie) mentre lei si allontana, probabilmente per andare a rimescolare la pozione di lingue di rospo che stava bollendo nel calderone.
Si riprende contro il Comeglians, FORSE in anticipo sabato 25.
E adesso spazio ai giorni vacanzeri, ma il blog prosegue anche - se non soprattutto - con spazi dedicati a manifestazioni collaterali, grigliate di ferragosto e tante frivolezze (che va tradotto con demenzialità).

giovedì 9 agosto 2007

SIAMO IN ESTATE, I PETTEGOLEZZI SI SPRECANO


Il Capitano è alla caccia del secondo centro stagionale e magari stavolta, invece che esultare imitando degli opossum con Grisù e Cusic, magari segue l’esempio inaugurato l’anno scorso da Ami e lancia “bisous” in direzione di una giovincella con cui è stato visto bazzicare più e più volte nel corso di queste settimane.
Hai visto mai che, in perfetto stile tombeur de femmes la conquista e la porta nella sua garconniere con un “Mademoiselle, voules vous coucher avec moi ce soiree ?” Champagne… per brindare a un incontrooooo… prendine svariate casse che siamo in tantiiiii…
E se Cusic mira all'ingaggio con il Porto CERVO, tu te ne vai destinazione CHARLOTTE Bobcats della Nba?!?

Inizia a mettere a frutto gli insegnamenti il promettente allievo Thomas Gardellini (prima lezione all’andata col Ravascletto, la testimonianza è reperibile nei commenti del blog).
Località: HC.
Target: Federica
Descrizione dell’approccio:
T – Dici che hanno ricariche qua?
M – 99% no, ma prova a chiedere.
T – Scusa, avete schede telefoniche?
F – No, non le teniamo
T – Ok, grazie
M – Guarda che la sua era solo una scusa per cominciare l’approccio. Non te ne eri accorta?
F – Cioè dovevo dirgli di sì anche se non le ho? Perché adesso il discorso è caduto del tutto.
M – Non necessariamente. Potete comunque proseguire la conversazione e vedrai cosa ti sei persa nel non avergli dato l’altra risposta.
F – Ah, ok lo trovo interessante. Va bene.

E’ stato come recuperare una palla sul filo del fuori e piazzare un passaggio vincente.
Ma che assist man sono (che poi sia a piede libero non vuol dire una mazza. O forse anche si?!?)? Thomas, minimo un free drink ci scappa.
E andando avanti di questo passo, chissà a cosa potrà dar vita l'amichevole bis con le ragazze del Tavagnacco, prevista per lunedì 13!!!

domenica 5 agosto 2007

VAL RESIA - RAVASCLETTO 3-3 (primo tempo 2-2)

Si torna al lavoro e quale occasione migliore per scrollarsi di dosso la polvere – ma più che altro devono essere residui della sabbia delle spiagge – accumulata durante le vacanze di un bell’anticipo serale?
Team di commento rinfoltito da 2 vip, Save e Giovannino, presenti in tribuna causa rispettivamente squalifica e infortunio.
Ecco le formazioni tanto per gradire. Back on track, si ricomincia!

VAL RESIA Pielich, Marino Buttolo (Scaravetto), Di Lenardo, Molaro, Coss (Chinese), Goi (Picco), Bortolotti (Elio Madotto), Perissutti, Alessio Buttolo (Esposito), Toppano, Not

RAVASCLETTO Cicutti, Belafatti, Boschetti, Andrea Del Fabbro, Nodale (Suan Selenati), Franco De Crignis, Tacus, Massimo Del Fabbro, Erik De Infanti, Polo (Straulino), Da Pozzo

Prima iniziativa potenzialmente pericolosa per i padroni di casa al 4’: lob di Molaro per Alessio che vede la sua conclusione contrata in angolo.
2 minuti più tardi ci prova il sempreverde Capitano (a proposito, scusa se ti ho rubato il progetto segreto di farti le treccine. Comunque te la sei cercata. Così impari a non prestare il phon e il gel, come hai ammesso tu stesso nell’intervista! Sempre in tema di treccine nel prepartita c’è un: “Con quelle treccine e occhiali da sole, mancava solo che ti trascinavi appresso il piano e ti scambiavo per Stevie Wonder” da oscar. Copyright del Top, sempre dotato di colpi notevoli, in campo e fuori.) andando a colpire in acrobazia su un corner ma Cicutti blocca con sicurezza.
Brivido vero per il Ravascletto all’11’: passaggio smarcante di Alessio, Toppano incrocia il sinistro e vede il suo tiro sfilare fuori a pochissim distanza dal palo.
Gli ospiti rispondono al 16’ con una bella combinazione Da Pozzo - De Infanti con tocco di questi a servire nuovamente il collega di reparto per una conclusione che però termina larga.
Il primo tiro nello specchio del Ravascletto conduce al vantaggio biancoverde.
La conclusione su punizione di Polo è da applausi e si infila imparabilmente nel “sette”.
Andrea Del Fabbro rischia di beffare il proprio estremo difensore con una deviazione in angolo che avrebbe potuto sortire ben peggiori effetti ai fini del risultato.
Sul corner generato Cap carica la zuccata e, senza staccare, incrocia la sfera sul palo più lontano impedendo al portiere qualsiasi tipo di intervento. Il gol gli era stato predetto (dal veggente Cusic, se non vado errato). Abbondante scambio di RESPECT durante l’esultanza tra Cap, Cusic e Manu.
Le origini del gesto risalgono a diversi mesi fa e sono piuttosto lunghe e complesse da riepilogare, per cui saltiamo a piè pari questa fase.
Per chi volesse replicarlo sappia che si tratta di battere il pugno chiuso sul lato sinistro del petto 2 volte e poi protendere il braccio con la mano che forma 2 corna all’indirizzo dell’interlocutore.
Fa molto rapper/gangster del ghetto (Cusic ha detto che ce l’hanno copiato anche gli opossum dell’Era glaciale 2 per la sezione bonus del dvd). Comunque ora Cap e il Taco sono alla pari nella conta dei gol, sarà una lotta serrata fino all’ultima partita nella sfida personale che lo stesso Cristian ha lanciato al suo collega/superiore tra i proclami dell’intervista a chi ne butta dentro di più a fine campionato.
Palla a centrocampo e si ricomincia dall’1-1.
Il gol carica la squadra e al 24’ Ale sale in cielo su un cross di Molaro per colpire di testa e vedere la sua conclusione terminare fuori di poco.
Quanto rischiato da Del Fabbro è purtroppo concretizzato nell’altra area da Gjova al 26’.
Uno sciocco fallo di Marino porta ad una punizione dal lato destro dell’area di rigore, la palla tesa di Polo incoccia sulla testa di Goi che infila involontariamente il proprio portiere. Primo gol stagionale in campionato per il nostro libero e realizzato con uno stile impeccabile, peccato solo per la destinazione finale a cui ha indirizzato la sfera.
L’indirizzo corretto (da tradursi con “porta del Ravascletto”) stava agli antipodi.
Al 33’ Toppano viene visualizzato su Google Map in questa posizione: spalle alla porta, un metro e mezzo all’interno dell’area, in posizione defilata sulla sinistra.
Un avversario ha la sciagurata idea di abbatterlo con un calcione. L’arbitro fischia e si avvicina all’area ma – in maniera decisamente difficile da comprendere – trasforma un rigore sacrosanto in una punizione dal limite (che non sortirà effetti degni di essere menzionati).
Sono passati 3 minuti dall’episodio precedente quando Mauro fa partire una verticalizzazione di una bellezza COM – MO – VEN – TE (saranno state le videocassette di Scuola Calcio Ajax? O la frequentazione pluriventennale con Cugnaggio?) che passa in mezzo a 2 difensori e arriva lemme lemme sul piede di Alessio, il quale si fionda in area e con un bel tocco supera il portiere in uscita per il 2-2.
Il finale di primo tempo è tutto di marca rossoblu: al 39’ il Mimi ci prova con un pallonetto dai 25 metri su cui Cicutti alza in corner.
Il calcio d’angolo viene amministrato da Toppano, che opta per la conclusione diretta in porta, anche questa nuovamente sventata dal bravo portiere ospite.
Al 45’ ancora l’estremo difensore carnico sugli scudi, quando con un gran riflesso neutralizza la conclusione da pochissimi passi del Mimi che poteva valere il 3-2.
La ripresa vede una partenza migliore del Ravascletto, con manovre che portano spesso la firma di De Infanti o Da Pozzo.
La prima occasionissima è per De Infanti al 54’: lungo lancio da centrocampo, Goi abbassa la testa e fa sfilare il pallone, lasciando campo aperto fino a De Infanti (dichiarazione post partita dello stesso Gjova alla domanda di un compagno “Perché ti sei scansato?” “Era troppo forte per prenderla di testa, anzi ti dirò che era talmente forte che finiva lunga e arrivava direttamente a Maurizio”. Strepitoso, del resto l’esperienza serve in campo ma anche a svicolare le domande più insidiose).
Scocca l’ora di gioco quando Ale viene segato a centrocampo da un intervento a cui si può assegnare direttamente il bollino rosso (e comminare l’espulsione all’autore, cosa che però non accadrà), il direttore di gara giustamente fa proseguire per il vantaggio in quanto la palla giunge a Mauro che parte come un furetto in un coast to coast dalle distanze dimezzate.
I giocatori del Ravascletto decidono di servire un bis di falli nella stessa azione, apparecchiando la tavola per il 3-2 (ovviamente il servizio è su vassoi d’argento, noblesse oblige) in quanto un BortolEtti in gran spolvero viene messo giù in area.
Toppano si incarica della battuta e trasforma con gran freddezza, spiazzando il portiere.
Unica pecca nella valutazione dell’azione da parte dell’arbitro, come anticipato, il mancato rosso all’autore del fallo su Alessio.
10 minuti dopo il vantaggio Mauri mantiene inalterato il risultato con una formidabile uscita 1 contro 1 che lo vede opposto a Da Pozzo.
Il “ragno di Solbica” ci mette il piedone e ribatte la conclusione del numero 11 avversario.
Nulla da fare però al 72’ con il bravo De Infanti che, su cross dalla bandierina, si coordina e trova una gran girata nell’affollamento dell’area di rigore.
Elio si autoaccusa di non aver effettuato bene lo schema difensivo.
Espierà le sue colpe ritirandosi nell’eremo di Carnizza a notte inoltrata (da cui l'attualizzazione della tradizionale espressione “andare a Canossa”).
Ora, espiare e eremo non sono esattamente le definizioni adatte.Tappa finale per lui allo stavolo di Gjova con l’allegra brigata composta, oltre che dal titolare dell’immobile, dai vari Taco, Marino, Mimi e Mendoza
Il Ravascletto ora ci crede e prova a cercare il colpaccio con delle veloci ripartente che creano più di qualche spavento e lavoro straordinario alla retroguardia di casa.
Le occasioni più propizie però sono probabilmente appannaggio del Val Resia.
Cicutti si distende e manda in angolo una staffilata di Molaro da fuori che pareva destinata ad infilarsi nell’angolino basso (80’).
Ad un minuto dal termine contropiede dilapidato da Alessio, forse anche per la gran stanchezza. Il suo assist per Pidi tutto solo in mezzo all’area è troppo arretrato.
PS Pidi in versione Stakanov, al pomeriggio torneo di calcio a 7 e la sera a giocare l’anticipo. Era davvero il caso?!?
Ultima occasione propizia al 91’ con Elio che esplode una botta da fuori a cui la fortuna avrebbe potuto riservare un miglior destino ed invece la sfera termina di poco sul fondo.
Peccato per non essere riusciti ad agguantare la vittoria, sarebbero stati punti d’oro in quanto avrebbero consentito di scavalcare la rivale di ieri sera.
Cosa hanno fatto le dirette concorrenti?
Malborghetto e Ampezzo sconfitte come da pronostico (anche se quest’ultimo solamente per 1-0 sul campo della capolista Edera), il Rigolato strappa un punto mentre l’Audax, ultimo, fa il colpaccio con il San Pietro, secondo, ed accorcia ulteriormente la classifica.
Attualmente le posizioni dall’ottava in giù sono le seguenti:

STALIS 19
RIGOLATO e RAVASCLETTO 15
AMPEZZO 14
VAL RESIA 13
MALBORGHETTO 12
AUDAX 11

E domenica prossima si sale ad Ampezzo, per una sfida importantissima.
Cerchiamo di esserci e alquanto numerosi.
Nel frattempo sono già per la notturna col Ravascletto sono arrivati i primi rinforzi da Milano e hinterland.
Su tutti spicca Giorgio Di Biasio (nome in codice Kovacevic), il primo caso di tifoso pendolare.
Ogni fine settimana da Vaiano Cremasco a Resia (le ferrovie dello stato sentitamente ringraziano per gli introiti) pur di seguire gli incontri della squadrae poi al lunedì ritorno in ufficio.
Che dire? Semplicemente ammirevole e degno di menzione (come minimo!!!).

Ma ora torniamo alle cose frivole!
Premio partita MALESky: Mauro Bortolotti superstar, così la finiranno di dire che mi accanisco contro di lui. Prestazione da incorniciare tanto che qualcuno, vedendolo così in palla, gli ha garantito che la prossima sarà la domenica buona per cancellare quello zero dalla voce “gol fatti”.
Quanti mesi sono che va avanti questa storia?
Ecco che incomincio col solito vizietto.
Postpartita (ma anche pre e durante) con cazziatoni vari per me, causa mancato invio di cartoline a tutti coloro cui spettava. In effetti ammetto la colpevolezza.
PS i pesci rossoblu che ho portato (sono posizionati sulla macchinetta del caffè al chiosco) però parzialmente mi giustificano e sembra abbiano portato decisamente meglio dello sgargiante buddha subito riposto via dopo la partita contro il Rigolato.
Rammento solo a Cusic di svincolarsi e firmare il contratto con la squadra della sua vita, il Porto CERVO!!! Anche ieri battaglia a suon di legnate in fronte, ne hanno fatto le spese oltre che i soliti contendenti anche le bariste di Zam Beach.
Il Taco in quel di Zamlin dice di essersi spompato alla grande quando, per ragioni tattiche, è stato arretrato in marcatura.
No problem, dopo la pausa di Ferragosto rientrerà a coprirlo il buon Micelli, terzino di vecchia scuola, di quelli a cui si assegna l’uomo e gli si ordina di non varcare la metà campo.
Giovannino, appostato nelle vicinanze, capta il tutto e si avvicina con fare minaccioso, intimandoci di non pronunciare ulteriori eresie.
Vabbè dai, un posticino a centrocampo sulla fascia cercheremo di ritagliartelo.
Come dici, vuoi giocare in attacco? Piano, piano…
Intanto goditi le vacanze in Tunisia e cerca di non fare come Craxi, che una volta arrivato là si è trovato talmente bene da non tornare più...