lunedì 25 maggio 2009

MALBORGHETTO - VAL RESIA 0-1 (primo tempo 0-0)

Dio è morto, il Malborghetto è in formazione incompleta (Pedrigi è ancora “austriaco” e Degli Uomini acciaccato) ma neanche noi stiamo messi tanto bene (il pacchetto difensivo presenta solo un titolare di ruolo a causa delle numerose assenze e i ricambi a disposizione sono solo 5 rispetto ai 7 massimi).
Sperando di essermi ricordato (quasi) tutto e nel giusto ordine di successione dei fatti, visto che il tempo per gli appunti era poco, soprattutto a causa delle N volte passate ad entrare in campo per soccorrere i “feriti” (tra i quali spicca anche un vip)…
Dopo circa 8 minuti occasionissima per Gio su un passaggio radente di Ale.
La sua botta in corsa (e pressato) finisce di poco alta sopra l’incrocio dei pali.
Poi cominciano i fuochi d’artificio del Malborghetto quando si accende Gregorutti (e non è un fuoco di paglia).
Prima mette davanti al portiere un compagno con un ottimo passaggio filtrante, ma la mira di quest’ultimo è ampiamente da rivedere.
Subito dopo parte in dribbling e manda al tappeto 3 avversari in fila.
C’è qualcuno però poco propenso all’idea di concedere lo strike e si tratta dell’ex compagno di squadra di Michelino alla Gemonese, Mauri, che gli si fa avanti e ribatte la sua conclusione al limite dell’area piccola.
Sulla palla vagante si avventa precipitevolissimevolmente il numero 11 e ancor prima che io abbia finito di scrivere questa lunghissima parola spara alle stelle.
Rovinare così la poetica immagine del cielo sopra Malborghetto! Povere stelle…
I locali gestiscono ottimamente il gioco per almeno un quarto d’ora: Mauri vola per alzare sopra la traversa una punizione e si distingue anche per un bel gesto di fair play quando “confessa” all’arbitro di avere sfiorato il tiro.
Il direttore di gara, che aveva concesso la rimessa dal fondo, rivede la sua decisione ed assegna il corner dopo la precisazione del nostro numero 1.
Il buonismo da libro (o quotidiano? Forse più la prima opzione) Cuore pagherà i suoi dividendi nel finale.
Il Val Resia si riprende dal momento di difficoltà ma la trama si disfa al momento dell’ultimo passaggio, spesso perché i tocchi sono troppo forti o perché la palla acquista velocità viaggiando sul terreno umido (che ha lasciato decisamente a secco gli attaccanti nella prima frazione), finendo per diventare irraggiungibile dalle punte.
Le idee però c’erano e anche abbastanza buone, per provare a concretizzarle ci sono a disposizione altri 45 minuti
L’intervallo è caratterizzato da un “increscioso” episodio.
Un cane invade il campo e come un ossesso corre verso i giocatori del Val Resia, gli sottrae il pallone e comincia a difenderlo strenuamente, nascondendolo grazie ad un gioco di… zampe (!!!) davvero invidiabile.
Gli astanti presenti, alquanto esterrefatti, consigliano al presidente Smrt di farci un pernserino per un futuro tesseramento.
Soprassediamo sulle marpionerie di Manu quando riconsegna la bestiola alla sua padrona.
La ripresa si apre con Elio che si apre un varco e prova la sassata dal limite come neanche un militante sessantottino coinvolto in qualche protesta (e chi se non lui? Del resto erano tempi di contestazioni ma anche del potere alla fantasia).
Un giocatore del Malborghetto, ben distante dal punto di partenza del tiro, si sostituisce egregiamente al suo portiere e respinge in piena area con non una ma ben 2 braccia: sarebbe un rigore solare e limpido ma l’arbitro fa incredibilmente cenno di proseguire.
Sfumata quest’occasione, ne arriva un’altra quando Kravanja esce ma non trattiene la palla.
La sfera giunge a Cap che dal limite prova a insaccare nella porta sguarnita ma la selva di difensori davanti a lui riesce a ribattere (stavolta in maniera consentita dal regolamento, cioè di piede)
Dopo poco più di un’ora di gioco Gregorutti, che aveva già accusato qualche fastidio nel primo tempo, è costretto a chiedere il cambio.
Il Malborghetto ci prova con una punizione dello specialista : Mauri non si fa cogliere di sorpresa e si tuffa deviando in angolo la gran botta di esterno calciata dal vertice dell’area.
E poi arriva il momento del fatidico numero: il 27!
No, Mauro – Quagliarella stavolta non c’entra.
O meglio, riesce a rubare la scena anche in questo caso al protagonista, ma non proprio in maniera piacevole.
Come solo accennato, il riferimento al 27 non è legato al numero di maglia del Quaglia ma agli anni compiuti mercoledì da Cugnaggio, al secolo Madotto Elio.
E’ lui al termine di una azione ben manovrata ad inserirsi in area e trovare la conclusione che supera Kravanja.
Parte poi la sua esultanza, da juventino doc, alla Alex (Del Piero ovviamente, non il difensore del Chelsea, anche se scuoteva così forte la testa che sembrava più Woody Woodpecker, il picchio dei cartoni animati).
Mauro gli si avvicina imitandolo per condividere la sua felicità ma mal glie ne incoglie.
Elio è più adrenalinico di Jason Statham in “Crank” e i 2 si rifilano vicendevolmente una sonora capocciata.
L’autore del gol però non ha ricevuto il soprannome Cugno a caso e la sua testona miete la vittima.
Mauro colleziona un’altra ferita di guerra e, dopo qualche minuto con la squadra in 10 per ricevere le cure necessarie, deve lasciare il posto a Manu (il primo prototipo funzionante di giocatore telecomandato, vedremo poi il perchè).
Va vicino al pari con una punizione che esce a brevissima distanza dal palo coperto dalla barriera.
Nella parte finale buona predominanza del Val Resia che però non concretizza diverse occasioni e rischia di pagarle a caro prezzo nell’extra time.
Vediamole nel dettaglio.
Giovannino combina con il Mimi che prova la conclusione dal limite sul palo del portiere, ma Kravanja è ben piazzato e riesce a bloccare.
Giova elude la trappola del fuorigioco e da posizione laterale prova a piazzare un tiro potente sotto l’incrocio dei pali: palla di poco alta sopra l’incrocio.
Questione di attimi e Manu ruba palla a centrocampo meglio di quel Lupin che gli piace sfoggiare su una infinità di t-shirt, dopodiché serve Giovannino che si presenta a tu per tu con il portiere di casa: diagonale che esce andando a lambire il palo e risultato che non si schioda (non il cugino di Cusic) dallo 0-1.
Elio non si avvede di un solissimo Donadelli, con la via spalancata verso la porta, sul lato sinistro del campo e serve invece dall’altra parte Mattia che, in fuorigioco, (rilevato) coglie il palo
L’arbitro decreta 5 minuti di recupero, che ci possono ampiamente stare visto l’elevato numero di interruzioni del gioco dovute a infortuni dei giocatori ed alle sostituzioni effettuate.
Poco prima (o era dopo?) dell’episodio decisivo, il Malborghetto approfitta di un buco lasciato sulla propria fascia destra per mettere a tu per tu con Maury un giocatore.
La posizione è leggermente angolata e l’esterno si fa sopraffarre dalla tensione, mandando altissimo.
E’ più o meno il 92’ quando il Dere, fino a lì preciso e puntuale negli anticipi, ne cerca uno di troppo in area e finisce per franare in modo irruento sulla schiena di un giocatore del Malborghetto.
Il rigore ci sta ed infatti l’arbitro lo sanziona.
Sul dischetto si presenta
Parte la ridda dei pronostici
Goi – tira a incrociare
Smrt – ha già sbagliato domenica, oggi concede il bis
Io – se è come dici tu, allora stasera per paura di sbagliare calcerà centrale.
In campo Mauri cerca la concentrazione, qualcuno si affida al cielo, altri più prosaicamente (che non so cosa voglia dire, ma ogni tanto un termine aulico sta sempre bene per dare un tocco cultural-chic) si limitano a gufare.
Il giocatore del Malborghetto prende la rincorsa, calciando centralmente e alto.
Sufficientemente centrale ed eccessivamente alto.
La palla coglie la parte superiore della traversa, scheggiandola, e termina in fallo di fondo.
Queste sì che sono emozioni.
Elio, visti i dannosi precedenti, contiene il suo entusiasmo e non procura ulteriori commozioni cerebrali con qualche testata.
Manu prosegue a ricevere ed eseguire ordini: pressa – e lui pressa, vai verso la bandierina – e lui imita perfettamente Alessio, copri la palla – e lui copre la palla, fai gol – e vabbè, qui non si può pretendere troppo…
I rimanenti 3 minuti di recupero sono gestiti in discreta scioltezza e senza picchi di patemi come in occasione del tiro dagli 11 metri, dopodiché arriva la prima vittoria in trasferta del 2009.
E visto che fuori casa ci si trova bene, la domenica trascorre con una buona fetta di squadra intenta a dedicarsi ad attività faticosissime come decidere se abbronzarsi maggiormente sul fianco destro o quello sinistro sonnecchiando in spiaggia.
Tipica frase domenicale (giusto per darvi un'idea dell'atmosfera):
"Disteso a quel modo sulla sabbia sembri la brutta copia di Jim Morrison"
"Brutta copia 'sta beata ceppa. Se permetti, il Re Lucertola attualmente è un tantinello decomposto, quindi io ci faccio una figura assai migliore nel confronto."

6 commenti:

Anonimo ha detto...

0 commenti.... 1 in classifica lalalalà!!!!!!

Anonimo ha detto...

Non cantare troppo che porti sfiga, il campionato è appena iniziato e con due, tre sconfitte siamo in terza!! Dobbiamo continuare a lavorare con impegno e umiltà, alla fine saremo ripagati.
Ciao. STOP

Anonimo ha detto...

la gente come noi non molla mai, umiltà e piedi per terra, solo così si va avanti.... forza RESIA!

Anonimo ha detto...

STOP :-)

Anonimo ha detto...

non c'è niente di male a festeggiare una vittoria.stiamo tranquilli e continuiamo ad allenarci

Malesk ha detto...

La partita vista in sintesi dal portiere del Malborghetto (tratto dal gruppo Carnia in goal - Facebook)

a Malborghetto entra di scena il Val Resia, che raccoglie i 3 punti per lo più grazie proprio alla squadra di casa, che concede troppo, non costruisce quasi mai nulla e si limita spesso al solo contenere gli avversari.
Malborghetto in piena crisi, anche se alcuni giocatori sono stati recuperati in questi ultimi giorni, guardando la partita si nota chiaramente la mancanza di allenamento e di coesione dei ragazzi di Mascia che giocano solo con lanci lunghi che finiscono nel nulla e spazzoni difensivi.
il gol che ha regalato la vittoria agli ospiti è nato da un fraintendimento dei difensori locali, che invece di spazzare al solito si lasciano fregar palla al limite dell area da Micelli, che allungandosi sino alla linea di fondo passa al centro,facile poi per Madotto concludere da 2 passi.
nel finale un rigore sbagliato per il malborghetto, Crea spara sulla taversa.
Sconfitta sostanzialmente meritata per l'atteggiamento visto in campo,a Malbo o si cambia o non si và da nessuna parte