Olimpiadi invernali 1980.
Finale del torneo di hockey su ghiaccio tra Usa e Urss.
Il commentatore Al Michaels conia una frase che entrerà nella storia, così come il risultato finale.
Quella frase era: “Credete nei miracoli? Sì!”
Lo cantava David Bowie, tanti anni fa: “We can be heroes, just for one day”.
Possiamo essere eroi solo per un giorno.
Bè, quel giorno è finalmente arrivato, è giunto il momento di realizzare un’impresa da ricordare e che al termine di questa domenica spero davvero di poter descrivere.
Ssst, fate silenzio bambini ed ascoltate.
Sapete, quella volta nel 2007, al campo Rop… era l’ultima giornata di un travagliato campionato di Seconda… una gara da tutto o niente… sul filo della disperazione… ed è diventata qualcosa di epico… il Canin era lì e ha osservato quei momenti, mettendoli poi tra le sue memorie più belle… a ripensarci pare ancora di sentire il rombo del tuono in lontananza.
Non c’era nemmeno un raggio di sole, il cielo era plumbeo, l’atmosfera era elettrica e tirava aria di tempesta…
Citando i Clash: “Resia calling to the faraway towns…”
E le cittadine rispondono.
San Giorgio, Gniva, Prato, Oseacco, Stolvizza, Gost, rispondono PRESENTE.
Everybody in the place to be, tutti nel posto dove non si può mancare.
Come l’anello di Planet Terror (più o meno): Una (partita) contro il mondo
VAL RESIA Pielich, Cozzo, Saverio Madotto, Molaro, Di Lenardo, Goi, Not (Elio Madotto), Perissutti, , Alessio Buttolo (Chinese), Toppano, Micelli
AUDAX Danelutti, Spoladore, Coradazzi, Antoniutti, Matteo Cappellari, Eros Polo, Sacchetti, Colmano, Roberto Cappellari, Federico Polo, Veneruso
Che stagione pazza.
Le emozioni sono andate “up and down like a rollercoaster”, su e giù proprio come un vagone delle montagne russe.
L'Audax si presenta in campo con una formazione ampiamente rimaneggiata.
Vengono schierati dall'inizio ben 3 portieri, ciononostante la squadra fornese disputerà la gara con tenacia e determinazione.
Il primo a scongelarsi dal banco frigo di questa giornata dal freddo pungente è Alessio Buttolo.
Nonostante gli occhi da triglia che fa alle spettatrici, è più vivace e guizzante di un salmone che risale la corrente, attento anche a schivare le zampate non artigliate ma provviste di tacchetto in solido alluminio dei grizzly/difensori avversari (beninteso, nessuna offesa o presa in giro, mi serviva per il paragone “pescesco” e basta).
E' così che se ne va via al 7' e piazza un passaggio in mezzo all'area, dove il Taco tenta l'intervento in spaccata ma non ci arriva per poco.
Un minuto dopo c'è da registrare un incornata alta del Mimi.
All’11’ Giovannino prolunga di testa un pallone, aprendo un varco verso l'area.
Ale si infila con decisione e calcia un diagonale che apre le danze, anzi le "donzie" vista la sua militanza nel gruppo folkloristico.
1-0 e palla al centro, anzi sulla traversa.
Pericolo dell'immediato pareggio ospite sfumato, fortunatamente.
Toppano ci prova direttamente dalla bandierina del calcio d'angolo ma Danelutti è attento (20').
L'Audax, pur essendo già retrocesso, ci tiene comunque a fare bella figura ed al 27' un colpo di testa deviato crea scompiglio nell'area dei padroni di casa.
Le maglie della difesa rossoblu si allentano e a causa di 2 palloni persi in rapida successione, viene concessa un occasione d'oro agli ospiti ma Gjova Goi pone rimedio soffiando la sfera all'vversario lanciato verso la porta di Mauri.
Ale al 33’ (ri)passa in mezzo alla difesa (mal piazzata nell’occasione) in Speedy Gonzales style, urlando come un forsennato “Andale, andale, arriba arriba”, i compagni lo servono e lui, più preciso di una fotocopiatrice, ripropone paro paro lo stesso diagonale che aveva fruttato l’1-0 e raddoppia lo score.
Gli ospiti potrebbero accorciare al 36' ma lo stacco di Federico Polo, tutto solo in mezzo all'area rossoblu, porta solo ad un colpo di testa alto.
Occasione sciupata e quasi punita.
Alessio al 41' si presenta per la terza volta tutto solo davanti a Danelutti ma affretta la conclusione e si fa ribattere il potenziale 3-0.
Al 45' c'è la possibilità di chiudere definitivamente la pratica odierna, almeno per ciò che concerne la parte di nostra competenza, con un rigore.
Goi si incarica di calciare dal dischetto ma coglie il palo.
Il sempreverde pilastro difensivo è lesto ad avventarsi sulla ribattuta ed insaccare ma l'arbitro annulla per fuorigioco, come previsto da regolamento.
Meglio così che rischiare di subire un contropiede pericoloso.
Trasmissione del commento interrotta per dare spazio al diritto di replica richiesto dallo stesso Gjova.
Riporto (circa, più o meno, quasi) fedelmente la sua dichiarazione.
"Desidero che venga messo agli atti quanto segue. La mia segnatura era valida, in quanto il portiere ha sfiorato la mia conclusione e a fine partita me lo ha confessato".
La corte qui riunita, viste le schiaccianti prove presentate davanti alla commissione d'inchiesta, decide di attribuire solennemente il gol ad honorem a Giovanni Goi.
Gli aggiornamenti dagli altri campi dicono questo:
Comeglians - Malborghetto 0-1 e Ampezzo - Rigolato 0-0.
Al termine della prima frazione la squadra che si salva è il Malborghetto.
Si parte con la ripresa ed al 47' il Mimi solo in mezzo all'area sciupa un'occasione d'oro.
E' il 53' e la palla sta venendo gestita a centrocampo quando si sente qualcuno sulle tribune che grida come un invasato.
E' il "nonno" Marco Micelli, attaccato costantemente alla radio, che esulta per il pareggio del Comeglians, presto imitato dai supporter a cui trasmette l'aggiornamento.
Elio diventa un fedelissimo seguace del Mimi (è entrato ricevendo il testimone proprio da lui) al 56'.
Cugnaggio prima vince caparbiamente 2 contrasti, salta l'ultimo uomo e giunge a tu per tu con Danelutti ma da non più di un paio di metri calcia debolmente e l'estremo difensore ospite salva ancora i suoi.
La partita potrebbe cambiare al 62'.
Matteo Cappellari calcia una punizione su cui Pielich arriva ma non riesce a trattenere.
Da lì in poi si susseguono tentativi poco ncisivi da una parte e dall'altra.
La tensione potrebbe giocare un brutto scherzo al Val Resia ma il lavoro di filtro in mediana è più che buono e la difesa è attenta e reattiva.
Anche Toppano si sacrifica in un ruolo di contenimento, andando ad interdire preziosamente in più occasioni.
Questo giro abbiamo evitato di seguire i dettami scellerati del guru Johnny Depp/Jack Sparrow, quello che duettava così con Keira Knightley/Elizabeth Swann.
Elizabeth: […] arriverà un momento in cui avrai modo di dimostrarlo, facendo la cosa giusta... Jack: Adoro quei momenti, gli faccio ciao e li lascio passare!
L’ora è tarda ed il cielo volge al tramonto (quale poi non si sa molto bene, vista la cappa di nubi ma la frase suonava bene) quando Toppano la piazza dentro con una punizione dalla parabola magica per mettere in ghiaccio la vittoria.
Gli avversari sono alle corde, ormai vacillano.
E’ il momento di fare i Balboa della situazione.
Anzi, prima facciamo il gatto con gli stivali di Shrek.
Sguardo languido e smarrito che poi però si tramuta in un baleno negli occhi della tigre.
E poi si va con il destro micidiale, quello che ti stende al tappeto e non ti puoi rialzare.
1…2…3…4… non serve contare fino a 10, le reti sono state meno ma comunque più che sufficienti.
Il risultato è arrotondato proprio al 90' da Molaro, lanciato verso la porta da un passaggio in profondità di Giovannino.
Andrea piazza un diagonale sul palo lontano e scrive l'ultimo paragrafo del primo capitolo di questa domenica.
Poco prima - o poco dopo - la gente esplode in un boato per il vantaggio del Comeglians sul Malborghetto.
Quacuno rischia anche il colpo apoplettico, perchè inizialmente credeva si trattasse di una rete segnata dall'Ampezzo.
E al triplice fischio finale la nostra partita prosegue.
Sottofondo musicale più adatto all’occasione: “I wish” di R. Kelly.
I wish, I wish, I wish. Desidero, desidero, desidero…
Desidero con l’orecchio incollato alla radio, tra qualche giro di chiamate ad amici e informatori sull’andamento delle altre partite e gufi che mandano formule iettatorie all’indirizzo di chi se la gioca con noi per rimanere in Seconda.
Come cantava qualche tempo fa con la sua vociona da crooner Dave Ray Moor dei Cousteau, questo può essere “The last good day of the year”, l’ultima giornata buona dell’anno.
Già, siamo alla fine e chissà come andrà, se sarà davvero buona questa domenica 21 ottobre due-zero-zero-sette.
Il tempo passa, ma non arrivano aggiornamenti o conferme.
Il recupero ad Ampezzo è stato ulteriormente prolungato.
C'è una punizione dalla lunga distanza e si incarica della battuta Gino Candido. E' alta, è alta...
Ma si prosegue, non è ancora finita maledizione, non è ancora finita.
E poi… E poi… E poi i pugni si stringono forte, le braccia si scuotono in segno di esultanza.
Il Rigolato è stato fermato sul pareggio ed il Malborghetto è caduto.
Siamo pari, siamo pari…
Mission impossibile? Macchè, mission accomplished.
Si va allo spareggio.
L’aquila rossoblu non ha niente da invidiare all’araba fenice e quando tutti danno per morto il campionato, arriva la vampata, la fiammata, la reazione d’orgoglio e il rapace si libra alto in volo.
Perché questa domenica non è una domenica qualunque, questa domenica è magia.
La caccia ai punti non è ancora finita, neanche per sogno.
Adesso la salvezza è lì, a portata di mano.
Aquilotti, allunghiamo le grinfie e portiamocela a casa.
Ne manca una, ne manca una… voliamo alti, voliamo ancora più su.
Sotto a chi tocca, perché le nostre ugole hanno ancora voglia di cantare NON MOLLARE MAI!!!