giovedì 19 aprile 2012

2012: l'anno della crisi


Ma intanto con questo, fanno 300 articoli tondi tondi.
300, come il capolavoro di Frank Miller (dalle cui vette artistiche qui rimaniamo ben lontani, comunque!)
Ricominciamo (come intonava il neo-dirigente Tita quando faceva l'oste/karaoke umano dal mitico Ba-Berto's)...
2012: l'anno della crisi
Eh sì, signore e signori (rigorosamente in quest'ordine).
Se già l'anno scorso ho scritto ben poco (vuoi per il poco tempo, vuoi per le diverse partite - soprattutto in trasferta - che ho saltato e mi rammarico di non aver raccontato 2 delle partite più belle: la rimonta da 0-2 a 3-2 nell'andata con il Ravascletto, la vittoria per 2-1 in rimonta con l'Illegiana che gli ha tolto il primato della classifica) , in questo 2012 scopro subito le mie carte, tra cui figurano ben pochi jolly.
Alla domanda su cosa farò (scriverò) quest'anno non rispondo esattamente con una dichiarazione programmatica di intenti alla Cetto Laqualunque (dal quale vi sareste beccati come risposta il clamoroso: NA BEATA MINCHIA) ma rimango comunque nel terreno del politically uncorrect (sì, quest'anno zero censure e tanta, tanta cattiveria di base) e dico: il cazzo che mi pare.
Yes, anarchia, disorganizzazione, interventi a casaccio con cadenza assolutamente imprecisata.
10 interventi in una settimana? Possibile.
Due mesi di silenzio? Altrettanto possibile (che tanto so già bene come si fa).
Va come va, signori.
Chi vuole si accontenta, gli altri protestino pure (senza però fare niente, mi raccomando) come gli anni scorsi.
Detto questo potete continuare nella lettura degli altri articoli (molto più interessanti) o con un bel chissenefrega fare clic sulla croce in alto a destra e chiudere la pagina.
Allacciate le cinture ben strette che si (ri)parte.
Fino a quando, non è dato saperlo...


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